Eppure mettere in gioco totalmente la nostra falsa stabilità
per la nostra possibile Vita è l'unico modo, a mio avviso,
nel quale il termine "Amare" non stinge di autenticità!

(quello che ho sintetizzato con "dare la vita al nostro più acerrimo nemico: noi stessi". Sacrificare l'immagine stantia e rassicurante per ritrovare la nostra identità nella sua inesistenza)



Gyta

E se l'amore fosse come un grande magnete che attrae tutti.
E se Dio fosse un grandissima calamita che ci immerge nel suo campo magnetico. Infatti i corpi sotto l'influsso di un campo magnatico, orienta i suoi magnetini elementari in modo ordinato facendo ottenere così un equilibrio perfetto all'interno della stessa materia.

E se un essere vuole essere come Lui verra respinto con forza, allontanato in malo modo. (Due poli uguali si respingono vince il più grande).



Alla fine non siamo che un pugno di elettroni in movimento...hihi


saluti
peppe

Condivido la prima parte del tuo pensiero....ma non la seconda o finale.

Il magnete attira fino al'incollamento ed è difficilissimo staccarsi da un magnete ed ogni volta che lo fai ti stacchi sì ma con una carica sempre maggiore di magnete.....(alias AMORE)

giusto...giusto Paperapersa!!

questo è ben altro, Gyta...e non posso che condividere..

siamo proprio attratti e spinti sempre in quella direzione chiamata amore...forze contrastanti spesso in lotta tra loro..forze.. impulsi..attaccamenti...Energi e potenziali che ci conducono appositamente fuori campo..dove la natura Superiore vuole e non vuole...

ma tutto è attaccamento.... impulso...
col tempo e con l'esperienza si attrae solo a sè ciò che serve a "dominare"..e vincere... accettando anche i nostri comuni "bisogni ed attaccamenti"... ma le nostre azioni saranno sempre più in armonia con la Voce della coscienza risvegliata...

ma tutto è attaccamento..non è forse un attaccamento la "brama" verso la nostra natura più alta? verso lo spirito di conservazione del nostro corpo? o verso lo stato teso al cammino spirituale?..o verso quello che consideriamo la nostra "pace"?..sia che avvenga inconsapevolmente o consapevolmente?
è lo spasmo..l'impulso che tende a un "qualcosa".. desiderio..
beh..alla fine tutto deve coincidere e deve esserci rivelato.. ed il gioco cambia..si trasforma..

Amore e amore... viaggeranno mano nella mano, sia che appartenga alla psiche soltanto..e sia che appartenga alla Quota più alta...
Ciò che conta è l'uscirea dall'animalità e dall'istinto primordiale che spesso ci guida ad imprese senza ragione..poi.. nel gradino successivo dell'evoluzione, i residui degli istinti "animali"..si estingueranno ...perchè la "ragione" o consapevolezza sarà la vera padrona...

L'uomo che è Divino, è un grande trasformista..e Trasformatore...trasformatore di tutte le energie..anzi dell'Unica energia che viene a contatto con Lui..e si manifesta..ed ogni energia prende "colore" a seconda di cosa manifesta..dello strumento "trasformatore" che la rende diversa...
e lo strumento è a nostre mani.. detto questo...

Eppure mi sembra che Peppe abbia scritto in italiano...
Troppo sottile Peppe

sì la seconda parte di Peppe...coincide con un altro tipo di "discorso".... che s'inserisce però a mio "leggere" in un altro piano...evolutivo.

Che significa?
Prometto che domani ricomincio a bere caffè... anche se dubito che cambi qualcosa

significa il ritorno...

mah... sarebbe opportuno chiederlo all'amico Peppe..se riesce a spiegare meglio... e semplicemente...

L'Amore arriva per maturità della nostra coscienza.
Quando si è nella via dell'amore, la direzione è una sola per consapevolezza di ciò che si è.
Non si sceglie di fare del bene, si fa perché si sente dentro.
L’Amore; non è speculazione mentale, né esercizio intellettuale. È uno stato dell’Essere.
Ogni uomo è in uno stadio evolutivo diverso.
Ognuno di noi, vive il proprio piano dell’Essere e può comprendere solo quegli aspetti della realtà per i quali possiede capacità d’affinità.
Le nostre comunicazioni esterne sono lo specchio di ciò che siamo interiormente


Salvatore R.