Inflazione sull'intelligenza

Aperto da fabriba, 10 Settembre 2025, 14:50:47 PM

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InVerno

Citazione di: Kob il 12 Settembre 2025, 10:36:51 AMMa temo che qui pochi abbiano fatto esperimenti concreti con la AI. Quell'uso non banale di cui parlavo. È come se avessimo a disposizione delle intelaiature robotiche capaci di farci muovere meglio, con più efficacia, e invece noi ce ne restiamo fermi a chiedere a questi arti meccanici di correre da soli per vedere se battono il record dei 100 metri...
Se la promessa dell'IA fosse quella di pagare gli impiegati ed in più le bollette dell'IA non avrebbe tutta questa trazione economica, la promessa che attira i capitali è proprio quella di eliminare l'elemento umano compreso di stipendio e diritti, non di assommarlo ad altre spese. 

Comunque sono d'accordo con quanto scrivi sopra, essendo stato prima progettista e ora agricoltore, il problem solving è decisamente aumentato nella mia vita, avendo a che fare con un sistema caotico come la natura, i modelli vanno continuamente adattati. C'è da dire che la burocrazia italiana è talmente caotica e assurda che spesso produce sfide intellettuali decenti, ma comunemente è considerato un difetto non un pregio del nostro sistema.
Ora Noè, coltivatore della terra, cominció a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacó. Genesi 9:20

baylham

Citazione di: fabriba il 10 Settembre 2025, 14:50:47 PMNella Grecia antica, l'atleta incarnava l'ideale dell'uomo.

Nel mondo contemporaneo l'intelligenza ha preso il posto della fisicità. Similmente, si può spiegare col fatto che l'intelligenza ha un valore e quindi è un valore.
Nella società contemporanea il fisico è molto apprezzato, valorizzato: penso agli sportivi, agli attori, ai cantanti.
Il fisico è ovviamente direttamente legato alla sessualità, che esprime i bisogni ed i sentimenti più importanti dell'uomo.
Dubito che l'AI possa ridimensionare lo sport e la sessualità, video-giochi a parte, mentre può modificare profondamente il cinema e la musica.

fabriba

Citazione di: iano il 12 Settembre 2025, 02:40:10 AMSe non possiamo indicare più un modello ai nostri figli, che sia l'atleta o il genio, insegniamogli a sceglierlo fra quelli che si presenteranno come nuovi, anche se noi non possiamo vederli.
Tanto le cose vanno così veloci che quello che sceglieremmo  verrebbe comunque superato.
Ma i giovani mi sa che hanno già capito tutto, perchè tutta l'aspirazione che avevamo noi al posto fisso, che sia da banchiere, postino, atleta o da genio, in loro io non la vedo.
Si questo è vero, anche in altri posti dove il mito del posto fisso non è mai esistito o si è spento decenni fa, il disaffezionamento dei giovani dalla cultura del lavoro è vista con preoccupazione (da chi su quella cultura ha costruito imperi), ma non posso che vederla come un tassello in questo grande puzzle... mi è capitato di parlare con ragazzi e non sai più cosa raccomandargli:

"studia che ti fai un futuro" come si diceva una volta non sembra più un consiglio così scontato, "studia che non si sa mai" al limite, "che è meglio sapere qualcosa in più che qualcosa in meno", ma quando ci si addentra nel cosa studiare, lì diventa impossibile dare una risposta: le risposte che a ottobre 2022 sembravano solide come la roccia e indiscutibilmente valide, il giorno del rilascio di chatGPT 3 sono diventate tutte molto più questionabili.

Però non so se questo sia causa di emotività che non ci aiuta a ragionare.

Una delle risposte che mi sono dato io è che l'intelligenza emotiva "non si può imitare"*, e che in fondo stiamo cercando di soppiantare solo l'intelligenza logica/razionale, che forse è la parte meno umana della nostra intelligenza.
(* non perchè non si può, ma perché l'intelligenza emotiva ha un uso solo se chi la dimostra stabilisce un contatto con chi la recepisce, e quel contatto richiede volontà da ambe le parti. Non dò per scontato -anche se le statistiche di utilizzo dei chatbot mi danno torto- che gli esseri umani saranno disposti a confidarsi, farsi amico, psicologo o badante una AI)

- per inciso: "atleta vs genio" ..... come ho fatto a non pensare alla parola genio... era perfetta!!!  :))

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@Kob 
quello che dici mi sembra un'altra medaglia dell'alto valore dato sin qui all'intelligenza umana: standardizzare e ridurre la saggezza a automatismo procedurale, è l'effetto di una scarsità di intelligenza: si standardizza per ridurre la libertà di azione di personale che non si ritiene qualificato a sufficienza per agire in modo realmente intelligente. 
Sapere applicare una procedura richiede meno intelligenza che sapere reinventare quella stessa procedura ex-novo se non fosse stata codificata.
Anche la parte in cui dici che ai colletti blu è richiesta più intelligenza che a tanti lavori da colletti bianchi, sono d'accordissimo, ma dimostra che il valore che aggiunge il loro lavoro alla catena produttiva è valore che viene dall'intelligenza più che dalla forza fisica.
Infine sul punto 1) sono di nuovo d'accordo che "la forza o la pura resistenza nel lavoro è sempre stato, almeno da un certo punto in poi dello sviluppo tecnologico, un fattore secondario", io avevo indicato l'antica grecia come momento in cui la forza aveva ancora un valore, e i secoli successivi come graduale declino di quel valore. Non sono uno storico, sono andato a braccio e sono stato di manica molto larga proprio per cercare di evitare di indicare un momento di svolta sbagliato. La questione della grecia era per tirare un parallelo e -speravo- dare qualche forza alla tesi, ma se ho dato dei tempi fondamentalmente errati si può rimettere in discussione quella parte.
I computer sono inutili: danno solo risposte - Socrate

fabriba

Citazione di: baylham il 12 Settembre 2025, 11:53:08 AMNella società contemporanea il fisico è molto apprezzato, valorizzato: penso agli sportivi, agli attori, ai cantanti.
Il fisico è ovviamente direttamente legato alla sessualità, che esprime i bisogni ed i sentimenti più importanti dell'uomo.
Dubito che l'AI possa ridimensionare lo sport e la sessualità, video-giochi a parte, mentre può modificare profondamente il cinema e la musica.
Questo è interessante... lo sport e la sessualità... 
lo sport: le gare di automobili non sono un modo in cui la tecnica ha ridefinito (se non ridimensionato) lo sport? 
la sessualità: ci stanno lavorando... "ogni volta che nasce una nuova tecnologia, gli uomini trovano un modo per farci la guerra e per farci sesso" - non trovo la fonte, e magari è un po' esagerata, ma sulla AI ci sono già i chatbot, i deepfake, e la robotica è ancora un po' indietro, ma ci si arriva!
I computer sono inutili: danno solo risposte - Socrate

fabriba

Un tentativo di ravvivare la discussione, che non penso si sia esaurita.

Rifacendomi a quello che diceva @baylham ,  a seconda del modello che si segue, possono essere 5, 7, 12 o un numero a scelta, ma è generalmente accettato che esistano più tipi di intelligenza. 



Forse l'intelligenza artificiale per come la conosciamo oggi (che non è solo chatgpt, ma anche taxi che si guidano da soli, e altro) , può avere un effetto inflattivo (ammesso che ce l'abbia, non abbiamo trovato un accordo su questo) su alcune di esse e non su tutte.
È possibile che il valore (economico) dell'intelligenza di cui parlavo all'inizio si applichi diversamente ai vari tipi di intelligenza, e che l'intelligenza artificiale sposterà i pesi di quale tipo di intelligenza avrà più valore (economico) in futuro.
I computer sono inutili: danno solo risposte - Socrate

Koba-san

Forse il termine "inflattivo" è un po' ambiguo.
Comunque, se partiamo dall'idea di Gardner e altri sulle intelligenze multiple, è naturale che la IA riesca bene nell'ambito logico-matematico (al punto da poter sostituire l'uomo), meno bene in quello interpersonale, e sia del tutto esclusa da quello intrapersonale.

Prendiamo le sette intelligenze principali:
1. Linguistica – capacità di usare il linguaggio in modo efficace (scrittori, poeti, oratori).
2. Logico-matematica – capacità di ragionare, analizzare problemi, fare calcoli (scienziati, matematici).
3. Musicale – sensibilità a ritmo, melodia, timbro (musicisti, compositori).
4. Corporeo-cinestetica – abilità nell'uso del corpo (atleti, ballerini, artigiani).
5. Spaziale – capacità di percepire e manipolare lo spazio (architetti, scultori, navigatori).
6. Interpersonale – comprensione delle emozioni e motivazioni altrui (insegnanti, terapeuti, leader).
7. Intrapersonale – consapevolezza di sé, delle proprie emozioni e motivazioni.

A me sembra chiaro che nella maggior parte di questi ambiti è del tutto insensato usare la IA al posto dell'uomo.
La domanda vera è questa: quale potrà essere la ricaduta sullo sviluppo della civiltà del connubio IA + "tocco umano".
Si tratta di qualcosa di qualitativamente differente rispetto a quelle che sono state finora le conseguenze delle tecnologie? Si tratta di un vero salto qualitativo rispetto, per esempio, a quello che è avvenuto con l'impatto del pc o di internet?
Infatti finora la tecnologia ha dato contributi quantitativi, non qualitativi.
Miglioramenti nella potenza di calcolo, comunicazioni istantanee, ecc.
Ma se grazie all'aiuto di una IA io, nel mio piccolo, riesco a realizzare risultati conoscitivi o creativi che non sarei mai riuscito a realizzare da solo, allora sì che le cose si fanno veramente interessanti... O no?

iano

#21
Citazione di: Kob il 22 Settembre 2025, 14:50:19 PMMa se grazie all'aiuto di una IA io, nel mio piccolo, riesco a realizzare risultati conoscitivi o creativi che non sarei mai riuscito a realizzare da solo, allora sì che le cose si fanno veramente interessanti... O no?
Credo che saresti capace in ogni caso di realizzarli da solo, ma in un tempo tale che potrebbe non bastarti la vita.
Può essere che la macchina ci sostituisca, ma in quali delle tante vite che ci concede, e quante ce ne restano dopo ancora?

Con la macchina non vai più lontano, ma arrivi prima, e ti rimane ancora tempo per ripartire.

E' più probabile che riesci a portare alla fine un compito, che sei comunque capace di risolvere, anche se per alcuni il tempo richiesto è tale da renderne impossibile la soluzione in mancanza delle veloci macchine.

Più che intelligenze diverse esistono diversi individui intelligenti, che si possono classificare per la diversa intelligenza.
Non ho detto una cosa diversa da: esistono diversi tipi di intelligenza, ma ho proposto un punto di vista diverso.
Perchè voglio dire, qualcuno potrebbe credere che  esistano davvero  diversi tipi di intelligenza, mentre esistono solo individui diversamente intelligenti.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

fabriba

#22
Citazione di: Kob il 22 Settembre 2025, 14:50:19 PMForse il termine "inflattivo" è un po' ambiguo.
Comunque, se partiamo dall'idea di Gardner e altri sulle intelligenze multiple, è naturale che la IA riesca bene nell'ambito logico-matematico (al punto da poter sostituire l'uomo), meno bene in quello interpersonale, e sia del tutto esclusa da quello intrapersonale.

Prendiamo le sette intelligenze principali:
1. Linguistica – capacità di usare il linguaggio in modo efficace (scrittori, poeti, oratori).
2. Logico-matematica – capacità di ragionare, analizzare problemi, fare calcoli (scienziati, matematici).
3. Musicale – sensibilità a ritmo, melodia, timbro (musicisti, compositori).
4. Corporeo-cinestetica – abilità nell'uso del corpo (atleti, ballerini, artigiani).
5. Spaziale – capacità di percepire e manipolare lo spazio (architetti, scultori, navigatori).
6. Interpersonale – comprensione delle emozioni e motivazioni altrui (insegnanti, terapeuti, leader).
7. Intrapersonale – consapevolezza di sé, delle proprie emozioni e motivazioni.

A me sembra chiaro che nella maggior parte di questi ambiti è del tutto insensato usare la IA al posto dell'uomo.
La domanda vera è questa: quale potrà essere la ricaduta sullo sviluppo della civiltà del connubio IA + "tocco umano".
Si tratta di qualcosa di qualitativamente differente rispetto a quelle che sono state finora le conseguenze delle tecnologie? Si tratta di un vero salto qualitativo rispetto, per esempio, a quello che è avvenuto con l'impatto del pc o di internet?
Infatti finora la tecnologia ha dato contributi quantitativi, non qualitativi.
Miglioramenti nella potenza di calcolo, comunicazioni istantanee, ecc.
Ma se grazie all'aiuto di una IA io, nel mio piccolo, riesco a realizzare risultati conoscitivi o creativi che non sarei mai riuscito a realizzare da solo, allora sì che le cose si fanno veramente interessanti... O no?

2 commenti su questo:

il primo è che un contributo quantitativo di 2:1 è un contributo quantitativo e non ho dubbi.
Ma un contributo quantitativo di 1000:1 è solo un contributo quantitativo?
A 1/1000 della velocità della luce l'umanità non può fare viaggi interstellari, ma alla velocità della luce si, per dire.
Quindi non sono convinto che i contributi dati sin qui siano solo quantitativi.
Senza arrivare a quegli estremi, da una breve ricerca ho trovato che oggi 1 singolo lavoratore agricolo, è circa 50x o 100x più produttivo di uno preistorico.
Secondo me anche questo ha sbloccato risorse a sufficienza per iniziare chiedersi se sia un contributo qualitativo e non solo quantitativo.
-- edit: che poi è quello che dice iano... quando ho iniziato a scrivere il suo post non c'era ancora, sennò mi risparmiavo la fatica di ridire la stessa cosa :D


Il secondo è sulla tua domanda finale, e per me è assolutamente un si.
È notizia di questi giorni che la AI abbia colto segni di attività cerebrale in pazienti in coma prima che quei segni venissero colti dai medici. Qualche settimana fa c'era la notizia che l'accuratezza con cui AI diagnostica segni precoci di cancro era maggiore dei medici.
Siamo in una terra di nessuno... sono incrementi quantitativi ("prima che", "maggiore dei"), o qualitativi (coglie cose che l'umano non coglie -a quello stadio semplicemente non le coglie) ?

--

Citazione di: iano il 22 Settembre 2025, 16:54:56 PMPerchè voglio dire, qualcuno potrebbe credere che  esistano davvero  diversi tipi di intelligenza, mentre esistono solo individui diversamente intelligenti.
Parafrasando una cosa che è stata discussa in un altro thread, viviamo in un'epoca in cui una parte importante della cultura pop è mutuata dalla cultura informatica, e l'esigenza di creare etichette è "sicuramente" un buon esempio. Catalogare i "tipi" di intelligenza in 7 o più categorie, mi sembra sia una schematizzazione figlia del nostro tempo. Può avere una sua utilità in questa discussione e probabilmente in tante altre, ma secondo me la tua proposta ha un valore più universale e meno legato alla cultura del momento.
I computer sono inutili: danno solo risposte - Socrate

iano

#23
Citazione di: fabriba il 22 Settembre 2025, 17:11:52 PMMa un contributo quantitativo di 1000:1 è solo un contributo quantitativo?
Qui credo entri in gioco un sottilissimo meccanismo psicologico.
Il ragionamento nascosto è il seguente:
per mille il contributo è ancora quantitativo, non c'è dubbio, perchè mille è un numero che so immaginare, e se lo so immaginare è certamente una quantità, ma se dico dieci mila, e poi centomila, fino a non riuscire più a immaginarlo, forse allora non è più un numero....ma una qualità.
Con lo stesso meccanismo psicologico dalla materia spunta fuori la vita, perchè sia abbastanza complessa da non poterla più immaginare, e una materia non più inimmaginabile si presta a fare il salto di qualità immaginativo.
Però la ragione ci dice che tutti i numeri, da zero  a infinito, posseggono tutti le stesse qualità, che però non sono qualità, ma proprietà.

Nessuno vuole essere sostituito dalle macchine, e perciò mettiamo in atto sotterfugi  psico-logici per sfuggire a tale possibilità.
Dal fatto che esistono diversi individui, ognuno con la sua intelligenza, li classifichiamo in base a questa diversità etichettandoli con una diversa intelligenza.
Quindi dall'esistenza di individui diversamente intelligenti passiamo artificiosamente alla esistenza di diverse intelligenze, sperando che almeno una di queste sfugga al potere delle macchine.

La domanda giusta non è se le macchine possono sostituirci, ma se noi possiamo sostituire le macchine, e la risposta è si, ma solo in teoria, perchè  non siamo eterni come loro, o quantomeno, come loro potenzialmente  sono.
Noi non siamo eterni, ma grazie alle macchine riusciamo a fare cose che ci dovremmo reincarnare mille volte per farle.
Con le macchine è come vivere più vite in una, anche se tutte finite.
Se la nostra vita rimane un segmento finito, con la velocità delle macchine sperimentiamo la sua  divisibilità all'aumentare della velocità.

Ora, quello che dirò in conclusione, forse c'entra e forse no, ma è un elemento di riflessione che forse c'è sfuggito.: ''I numeri che riusciamo a padroneggiare con l'immaginazione si sono fatti sempre più grandi con la nostra evoluzione, e con l'evoluzione tutto non casualmente sembra esser diventato sempre più numero, spostandosi sempre più in la il confine fra quantità e qualità.''
Di fatto è aumentata la qualità della nostra immaginazione quantitativa.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Koba-san

Nella realizzazione dei nostri progetti non è mai soltanto una questione di tempo, ma anche di motivazioni, di ostacoli complessi che oggettivamente impediscono di continuare, che bloccano il proprio slancio, ecc.
Alla fine non ha alcun valore dire: se avessi più tempo, se avessi altri dieci anni, forse...
O l'hai fatto oppure no. Conta solo questo.

Un esempio. Diciamo che una persona ha questo sogno: scrivere un romanzo. Ci sono persone che di fronte alla domanda "cosa vuoi fare prima di morire?" ti dicono: costruire una casa con le mie mani. Lui invece "un romanzo!". Bene. Se alla fine riuscisse a realizzarlo sul serio, proprio grazie alla AI usata come assistente (correzione, fornitura di espressioni alternative, giudizi "incoraggianti ma realistici" –  esattamente come un assistente in carne e ossa), come dovremmo interpretare questo fatto, questo nuovo oggetto venuto al mondo? (ovviamente al di là della qualità letteraria del romanzo, che magari resta banale).
Da una parte la IA ha fornito al nostro scrittore dei contributi che possiamo anche considerare solo quantitativi: le espressioni alternative consigliate sono un po' l'evoluzione del vocabolario dei sinonimi e contrari, nulla più, tra le 5 o 6 che ti fornisce è lo scrittore che sceglie, esattamente come la consultazione di un vocabolario. Le correzioni poi velocizzano un po' il lavoro di revisione della prima stesura, ecc.
Ma quello che alla fine resta è il risultato del lavoro umano + IA: qualcosa di nuovo, un prodotto creativo che non sarebbe mai venuto alla luce senza tale connubio.

Non voglio insistere più di quel tanto, e non ci ritornerò: per me la vera questione filosofica è questa.

fabriba

Citazione di: Kob il 22 Settembre 2025, 18:03:40 PMMa quello che alla fine resta è il risultato del lavoro umano + IA: qualcosa di nuovo, un prodotto creativo che non sarebbe mai venuto alla luce senza tale connubio.
Ma questo, non è già qualitativo?
Non è per contraddirti, e che se non lo è fatico a seguirti e ti chiedo delucidazioni (non ci sarà bisogno di insistere).

Per me è un prodotto che c'è e che senza AI non ci sarebbe stato: non possiamo ridurlo alle quantità di 1 romanzo o 0 romanzi scritti con quelle esatte parole, quindi è qualitativo.

Citazione di: iano il 22 Settembre 2025, 17:41:25 PMIl ragionamento nascosto è il seguente:
per mille il contributo è ancora quantitativo, non c'è dubbio, perchè mille è un numero che so immaginare, e se lo so immaginare è certamente una quantità, ma se dico dieci mila, e poi centomila, fino a non riuscire più a immaginarlo, forse allora non è più un numero....ma una qualità.
Penso tu mi abbia frainteso:
a 1/1000x della velocità della luce l'umanità non può raggiungere alfa centauri (e non può raggiungerla mai, per questioni biologiche, radiazioni, tempi, blabla... morirebbero tutti molto prima di arrivarci), ma
a 1x della velocità della luce arriviamo ad alfa centauri in 4 anni,
allora la differenza non è più quantitativa, la quantità di km/h che percorro non è il punto della questione, e il punto è qualitativo, sul risultato che posso o non posso raggiungere (toccare le stelle, in questo caso).
I computer sono inutili: danno solo risposte - Socrate

iano

#26
Citazione di: Kob il 22 Settembre 2025, 18:03:40 PMMa quello che alla fine resta è il risultato del lavoro umano + IA: qualcosa di nuovo, un prodotto creativo che non sarebbe mai venuto alla luce senza tale connubio.
Non vuoi tornare sul tema, ok.
Perché?
Le critiche che ti vengono fatte ti sembrano un ostacolo insuperabile? Devono essere invece uno sprone. Quando non ci sono devi sentirne la mancanza. E' così che funziona.

Poi io non ti critico nemmeno,  sono d'accordo con te, ma provo a dire la stessa cosa in modo diverso, per vedere l'effetto che fa, seguendo l'insegnamento del maestro Jannacci.
 Quindi dico che in effetti abbiamo solo il frutto del lavoro umano, perchè l'IA è parte di quel frutto.
Certo, se qualcuno l'ha già inventata tu ti limiterai ad usarla.
Cioè l'ostacolo, diversamente da quel che dici, non ci ha bloccati, ma ci ha ancor più motivati, fino ad inventarci qualcosa di inimmaginabile, l'AI.
La nostra sopravvivenza è stata, fra le scommesse evolutive vinte, la più improbabile.
In conseguenza di ciò noi siamo fatti per risolvere problemi difficili, ed è quindi nelle difficoltà che ci esaltiamo.
Diversamente perchè, da filosofi qual ci diciamo, ci accaniremmo nel cercare risposte a domande che a priori dichiariamo noi stessi non aver soluzione?


''Faceva il palo nella banda dell'ortica, faceva il palo perchè l'è il so mester.''
E' la nostra condanna fare il mestiere di uomini, perchè poi lo stipendio comunque ce lo danno a cento lire, e così non si finisce mai. Ma in effetti non è per denaro che lo facciamo, ma perchè siamo uomini.



Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

fabriba

Citazione di: Kob il 22 Settembre 2025, 14:50:19 PMForse il termine "inflattivo" è un po' ambiguo.
Non ti ho mai risposto a questo, ma credo di averlo disambiguato all'apertura di questo thread (post #1 e #9 più di altri). 
Riassumo: 
  • l'intelligenza come valore (morale, etico, culturale, ecc), nasce dal fatto che l'intelligenza ha un valore (economico)
  • l'AI come forza lavoro potenzialmente infinita ed a bassissimo costo, causa inflazione al valore economico dell'intelligenza
  • come conseguenza, anche il valore moraleticulturale dell'intelligenza umana, col passare del tempo verrà meno (in #19 mi chiedo però se questo vale solo per "alcune" intelligenze)
Questo ha valore solo di riassunto per agevolare, se pensi di volermi contraddire, per favore riguarda prima le formulazioni originali, sennò andiamo in cerchio  :)
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Koba-san

#28
Citazione di: fabriba il 23 Settembre 2025, 07:57:07 AMNon ti ho mai risposto a questo, ma credo di averlo disambiguato all'apertura di questo thread (post #1 e #9 più di altri).
Riassumo:
  • l'intelligenza come valore (morale, etico, culturale, ecc), nasce dal fatto che l'intelligenza ha un valore (economico)
  • l'AI come forza lavoro potenzialmente infinita ed a bassissimo costo, causa inflazione al valore economico dell'intelligenza
  • come conseguenza, anche il valore moraleticulturale dell'intelligenza umana, col passare del tempo verrà meno (in #19 mi chiedo però se questo vale solo per "alcune" intelligenze)
Questo ha valore solo di riassunto per agevolare, se pensi di volermi contraddire, per favore riguarda prima le formulazioni originali, sennò andiamo in cerchio  :)

Ovviamente avevo capito.
Ma "Inflazionare" è ambiguo perché volendo esprimere una perdita di valore economico non lo fa in modo diretto, come farebbe il termine "svalutare", ma lo fa rimandando ad un ragionamento inutilmente tortuoso.
"Inflazione" infatti indica un aumento dei prezzi. Processo di aumento, non di diminuzione. Solo in modo indiretto rimanda ad una diminuzione (quella del potere d'acquisto reale).
Quindi usando tale termine per l'intelligenza umana di fronte alla concorrenza della IA, per capirne il senso si deve percorrere questo ragionamento non diretto.
In pratica la tua discutibile infatuazione per il termine "inflazionare" rende meno fluida e chiara l'esposizione del ragionamento.
Ragionamento che io non ho alcun interesse a contraddire perché, secondo me, come ho già espresso nei miei post precedenti, non coglie l'aspetto filosofico più rilevante.

fabriba

Citazione di: Kob il 23 Settembre 2025, 09:21:13 AMIn pratica la tua discutibile infatuazione per il termine "inflazionare" rende meno fluida e chiara l'esposizione del ragionamento.
Ragionamento che io non ho alcun interesse a contraddire perché, secondo me, come ho già espresso nei miei post precedenti, non coglie l'aspetto filosofico più rilevante.
al tuo ragionamento ho risposto (commento #25), e se in quel commento non ho colto di nuovo un punto che consideri importante, me lo rispieghi? il tema chiaramente mi interessa

Sul termine inflazione: capisco cosa intendi e con le dovute nuances mi pare che hai ragione, ma è il migliore che mi è venuto in mente.
"Svalutazione" mi piace meno (sono meno infatuato) ma sembra più accurato, vedo di usare quello da qui in avanti.
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