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Percorsi ed Esperienze / Re: L'onestà Intellettuale (me...
Ultimo messaggio di Adalberto - 23 Ottobre 2025, 09:34:50 AM
Citazione di: iano il 22 Ottobre 2025, 22:20:28 PMMagari ti stava scappando ciò che non credi sia conveniente dire, perchè l'idea che ci facciamo degli altri forumisti è sempre pregiudiziale, e il pregiudizio non ha una buona fama, ma in effetti è solo il bicchiere mezzo vuoto della conoscenza, che per quanto provi a riempirlo, puoi ottenere al massimo di vederlo mezzo pieno, ciò che vale riuscire ad accettare gli altri per quello che sono.
Per quanto mi riguarda, il sapere come gli altri mi vedono, inevitabilmente in modo pregiudiziale, prevale sulla mia permalosità.
Ora, considerando l'anonimato, la permalosità dovrebbe essere fuori gioco, e invece in genere non lo è, anzi... e questo fa riflettere sulla sua natura.
Ciao Iano!  Ti confesso  :)  che sono abbastanza antisociale (come nella canzonetta) da non preoccuparmi più di tanto degli altri. In genere, intervenendo qui o là,  prevale la curiosità di ...vedere l'effetto che fa. In primis a me, nel rompere una naturale ritrosia.
In realtà sono troppo centrato su me stesso e rileggendomi per limarmi provo pure un po' di noia nel vedermi rimestare solite cose. Ma spesso prevale l'accondiscendenza e mi posto ugualmente,  altre trovo il coraggio di tagliare poco o tanto, come l'altro giorno quando mi sono accorto che... non parlavo con voi. 
Ci sono anche i casi in cui ,  dopo averci pensato un paio di giorni, decido di astenermi del tutto. Perché dallo stile degli interlocutori mi viene da valutare se poi il dialogo possa diventare conveniente o meno, be' qualora scaturisse...
#82
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di daniele22 - 23 Ottobre 2025, 08:03:31 AM
Citazione di: Koba-san il 22 Ottobre 2025, 15:19:08 PMC'è un idealismo di base, descritto nei primi tre capitoli della Fenomenologia dello Spirito di Hegel che tutti quanti coloro che vogliono fare filosofia devono attraversare, ed esattamente come voleva Hegel, superare senza che vi sia un rinnegamento semplice.
Si tratta di un passaggio fondamentale della filosofia moderna che complessivamente è ruotata attorno al rapporto soggetto-oggetto, ovvero il problema della conoscenza.
Come possiamo sapere che le nostre descrizioni del mondo siano attendibili?
Dopo la confutazione della dottrina di Kant – una volta mostrato che la nozione di cosa in sé essendo essa stessa nozione non aveva senso mantenere – ecco quello che io chiamo idealismo di base: la realtà viene fin da subito, attraverso i sensi, "tradotta" dai nostri concetti, dal nostro linguaggio.
Di fronte a ciò che mi è estraneo, da ciò che è straniero, il soggetto necessariamente, indipendentemente dalle sue finalità, avanza mediando il nuovo con ciò che già conosce, con la sua cultura.
Questo è un fatto che anche la psicologia cognitiva e le neuroscienze contemporanee attestano. Noi non accogliamo la struttura della realtà ma interpretiamo fin da subito ciò che viene dai sensi. Creiamo continuamente un mondo partendo dalle fragili tracce dei sensi.
Quindi, questo idealismo di base semplicemente non è confutabile.
Ma non va confuso con una concezione solipsistica alla Matrix secondo cui il soggetto crea letteralmente la realtà. Nell'idealismo la realtà non è creata, la materia non è prodotta dall'attività dell'Io, ma viene "incanalata", tradotta, compresa, dalla soggettività fin dall'inizio del processo conoscitivo.
Ma qual'è la debolezza di questo idealismo di base? È il fatto che pur avendo criticato la possibilità che vi sia un oggetto reale, da conoscere per quello che è, l'altro polo della relazione, il soggetto, non è stato indagato sufficientemente.
Qui inizia il lavoro di Nietzsche, seguito poi dalla filosofia del Novecento: se Hegel ha portato a termine la dissoluzione dell'oggetto (del realismo ingenuo), ora viene il momento per la decostruzione del polo soggettivo.
Non c'è più un soggetto che pensa il suo oggetto, ma piuttosto un soggetto e un oggetto che emergono insieme nell'ambito di un'attività specifica.
Poi a partire da qua, cioè dalla dissoluzione del soggetto (altra figura ineludibile per chi voglia fare filosofia – proseguimento necessario all'iniziazione delineata nella Fenomenologia dello Spirito), le soluzioni sono molte, naturalmente.
So poco o nulla di storia della filosofia. Ho sempre trovato difficoltà a comprenderne il linguaggio.. troppo sofisticato, troppe distinzioni. Mi è rimasto qualche, ma proprio qualche brandello dai tempi del liceo. Le tre domande kantiane sono buone.
In merito alla tua domanda direi di getto che le esternazioni sul panorama di due persone che viaggiano in automobile dialogando di questo possa dare l'idea dell'attendibilità delle nostre descrizioni. C'è da considerare, allargando per un attimo il campo, il valore del "testimone oculare" nella letteratura giuridica.
Essendomi concentrato più che altro nello "studio sul campo" del linguaggio umano, sarei tuttavia curioso di sapere con quali premesse e come si sia svolto il pensiero che ha messo in crisi la "cosa in sé". Io ci sono giunto attraverso un giudizio sull'inconsistenza del sostantivo (inteso come oggetto grammaticale)
Saluti
#83
Tematiche Culturali e Sociali / Re: PREVENIRE E' MEGLIO CHE CU...
Ultimo messaggio di Aspirante Filosofo58 - 23 Ottobre 2025, 06:37:59 AM
Citazione di: fabriba il 20 Ottobre 2025, 11:29:17 AMIo su queste cose sono un po' un disco rotto... sono 30 anni che la promessa elettorale principale è "noi vi abbasseremo le tasse di più degli altri" e (a parte quanta demagogia c'è in quella promessa) senza tasse bisogna tagliare su sanità e tutto il resto.

Se può essere d'aiuto, è un mal-comune di tutto l'occidente.

A parte questo, hai ragione, non vedo il mezzo gaudio in questa constatazione.

--
riguardo alla prevenzione, c'è stata una investigazione giornalistica recente su come gli ospedali facciano carte false per accaparrarsi fondi: se hai più clienti ti diamo più fondi. In questi termini, agli ospedali convengono i malati cronicizzati, non perché gli ospedali sono brutti e cattivi, ma perché con più fondi poi possono curare più gente, e quindi fanno quello che devono per ottenerli.



Incidentalmente - Una cosa simile è successa alle scuole in altri Paesi, dove la percentuale di promossi è stata considerato indice di qualità dell'istruzione... con risultati prevedibili per chiunque fosse in buona fede (incidentalmente i bocciati sono un costo, ulteriore puzza di malafede).


In entrambi i casi -parere mio- il problema è stato quello di forzare regole sostanzialmente di mercato, ad ambiti che non si prestano naturalmente.
In effetti, condivido l'idea che, abbassando le tasse, occorra tagliare da qualche parte. In una famiglia indigente, prima mangiano i figli e poi, se ne resta, i genitori. Invece, nella grande famiglia Italia, mangiano prima i politici (i nostri genitori politicamente parlando) e a noi (i figli) rimangono unicamente le briciole. L'abbassamento delle tasse, con tutte le conseguenze del caso stride parecchio con la situazione attuale. Continuo a sentire che siamo un popolo di vecchi, ma per i nostri politici evidentemente non è così. Alla fine, per accorciare i tempi, chi ha le possibilità economiche sborsa 8500 euro per un intervento di calcoli alla cistifellea, nonostante le tasse pagate, che dovrebbero comprendere anche la sanità. Questo mi sembra un'assurdità! 
#84
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di iano - 22 Ottobre 2025, 22:40:02 PM
Cioè voglio dire, io non ho studiato i filosofi propriamente detti, ma nella misura in cui tutti lo siamo, anche quando non lo sappiamo, non ha fatto altro che studiare filosofia, ricercando la filosofia nascosta nei testi non ufficiali, quella più sincera in fondo, perchè ingenuamente espressa, priva di barriere culturali.
Se poi trovo un filosofo con poche barriere di questo tipo, cosa si può volere di meglio, e non resta che lodarlo.
#85
Percorsi ed Esperienze / Re: L'onestà Intellettuale (me...
Ultimo messaggio di iano - 22 Ottobre 2025, 22:20:28 PM
Citazione di: Adalberto il 22 Ottobre 2025, 00:34:30 AMIn realtà era una domanda che voleva introdurre altre tre o quattro frasi. Poi rileggendole non mi avevano convinto e le ho tagliate via. Ma lei è restata, senza un perché.
Magari ti stava scappando ciò che non credi sia conveniente dire, perchè l'idea che ci facciamo degli altri forumisti è sempre pregiudiziale, e il pregiudizio non ha una buona fama, ma in effetti è solo il bicchiere mezzo vuoto della conoscenza, che per quanto provi a riempirlo, puoi ottenere al massimo di vederlo mezzo pieno, ciò che vale riuscire ad accettare gli altri per quello che sono.
Per quanto mi riguarda, il sapere come gli altri mi vedono, inevitabilmente in modo pregiudiziale, prevale sulla mia permalosità.
Ora, considerando l'anonimato, la permalosità dovrebbe essere fuori gioco, e invece in genere non lo è, anzi... e questo fa riflettere sulla sua natura.
#86
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di iano - 22 Ottobre 2025, 20:50:59 PM
Citazione di: Jacopus il 22 Ottobre 2025, 19:35:12 PMMa anche il filosofare senza conoscere la filosofia comporta un altrettanto grave rischio, almeno uno: ovvero di ripetere cose già stradette, pensando di essere originali.
Però, se ci togli la pretesa di originalità, abbiamo percorsi indipendenti, o diversamente condizionati, di pensiero, che convergono, cosa non banale.
Certamente,  non creiamo la nostra filosofia dal nulla, anche quando non siamo in grado di citare le fonti, scambiando questa ignoranza per originalità. Io ai geni non ci ho mai creduto.

Certo, non farei il chirurgo o l'ingegniere con lo stesso spirito.
Con ciò non voglio quindi consigliare il mio percorso, dovuto più che altro a cause accidentali, ma quello che delinea Koba-San, il quale smentisce che la cultura debba necessariamente creare distanza, della quale i meno sicuri tendono a farsi scudo.
Perchè, essendo un mezzo fisico per caso, posso pensare che vi siano anche simili filosofi per intero, ma la mezza cultura che possiedo mi consente di capire in genere chi sta tirando a campare.
Cioè, sono un fisico quanto basta per capire chi si spacci per tale, e quando li scopro sul forum, mi si pedoni, ma non mi trattengo dal bastonarli.
Nel mio piccolo forse vorrei far capire che la filosofia naturale non è mai morta, ma ha solo figliato fisici, ingegneri, medici,  come se non ci fossero più  filosofi della natura.
Cioè vorrei che tutti prendessero coscienza, nella loro pur diversità culturale, che tutti possediamo una filosofia, anche quando non sappiamo di averla, e che questa guida, volenti o nolenti, i nostri passi. Per essere responsabili delle nostre azioni, dobbiamo prendere coscienza di ciò che li guida,  che non è necessariamente un Dio inamovibile, ma può essere un pensiero mobile.

L'erudizione come chat gpt ante litteram era l'analogia che cercavo, senza trovarla. Grazie. :)
#87
Estratti di Poesie d'Autore / Re: I vostri figli
Ultimo messaggio di iano - 22 Ottobre 2025, 19:36:49 PM
Grande. Tolte le ultime due parti, perfetta.
C'è sempre un ritocco finale che compromette la perfezione del quadro.
Un incentivo, dopo aver realizzato la propria natura, a non sentirsene usati.

I nostri figli, questi alieni, di cui bisogna farsi una ragione, essendo nati noi stessi come alieni
#88
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di Jacopus - 22 Ottobre 2025, 19:35:12 PM
L'erudizione fine a se stessa non produce gran che. È una sorta di chat Gpt ante litteram. Ma anche il filosofare senza conoscere la filosofia comporta un altrettanto grave rischio, almeno uno: ovvero di ripetere cose già stradette, pensando di essere originali. Le due cose vanno insieme, capacità di creare una propria filosofia sulla base di una inevitabilmente parziale conoscenza di alcuni testi. Tu, Iano, per essere così sprovvisto di letture come dici, hai un talento genetico verso le riflessioni filosofiche. Se le aiutassi con delle letture ad hoc, saresti ancora più profondo ed acuto di quanto già non sei.
#89
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di iano - 22 Ottobre 2025, 19:25:02 PM
Comunque, non ho mai ricevuto migliore incentivo per studiare filosofia, e chissà quindi che non lo faccia, ora che ho un piano di studio convincente.
Il fatto è che i libri sono una invenzione relativamente nuova, succedaneo della trasmissione orale di cultura, che non sempre si verifica, come nel mio caso, credo.
Diciamo che sono pigro come una macchina con tanti cavalli, che nessuno ha messo in moto, ma che pure scalpitano.
#90
Tematiche Culturali e Sociali / Re: cosa è woke?
Ultimo messaggio di Adalberto - 22 Ottobre 2025, 18:45:27 PM
La non binarieta' dei giovani è un'intuizione interessante, Fabriba.
Per molti della mia generazione la rivoluzione sessuale (W Reich) è stata uno dei tanti fari di riferimento. Anche se rispetto alle aspettative non si è prodotto molto, a parte qualche diritto civile in più, quei fari hanno aiutato qualcuno a costruirsi una forma di equilibrio che talvolta offre solidità. 

Speriamo altrettanto per i giovani di oggi, che dalle sfumature di grigio possano capire anche a letto  che il dualismo bianco nero, per quanto semplice da delineare a chiacchiere roboanti, non intercetta davvero i bisogni personali. Da questo partirei. Da nuovi bisogni da intercettare.

Che poi, per il processo di individuazione personale il non essere binario debba trovare intorno a se' un tessuto di supporto nella scuola e nella società ... è la grande scommessa. 
Da quel poco che leggo dei programmi ministeriali non mi sembra di poter essere ottimista. Ma non avendo figli sto a zero di conoscenze.


Anche di cultura pop degli ultimi anni so nulla. 
Forse c'è un eta' infantile in cui la divisione buoni e cattivi risultano utili alla formazione personale se affiancati da genitori che poi  insegnano anche a cogliere e valorizzare le sfumature e le duplicità di ogni essere. 
Ho letto ora di Thanos su wiki e... Ma che dire?! ?
Gli preferisco il mio eroe di allora: Paperino.