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L'aspirante e l'alchimia Interiore

Sul Sentiero II
L'aspirante e l'alchimia Interiore

di Bianca Varelli
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PARTE SECONDA - LA NUOVA COSCIENZA


“Diventare il Sentiero”


Le scuole spirituali ed esoteriche invitano ad un percorso, individuale e di gruppo, di perfezionamento e “sublimazione”, cioè di costante “trasferimento” delle energie inferiori a livelli superiori; riti, sacramenti e cerimonie alludono a questo procedimento. Si afferma anche che l’aspirante, se vuole davvero progredire, deve essere così preso dall’Ideale da “diventare il Sentiero stesso”.
Ritroviamo la stessa enfasi sullo sforzo individuale e di gruppo negli scritti di Maestri e Iniziati; il Maestro Tibetano, attraverso gli scritti di Alice A. Bailey, si riferisce spesso al necessario im-pegno (etimologicamente: “dare sé stessi in pegno”) dei gruppi della Nuova Era rispetto al passato, quando tale compito spettava all’esiguo numero delle anime più avanzate:

 

Lo sforzo del passato è consistito nell’elevare la coscienza dell’umanità mediante gli sforzi pionieristici dei suoi figli più avanzati. Lo sforzo del futuro sarà di far scendere in manifestazione la coscienza dell’anima mediante gli sforzi pionieristici di certi gruppi. Deve…essere uno sforzo di gruppo, poiché l’anima è cosciente del gruppo e non dell’individuo (di cui è cosciente la personalità); le nuove verità dell’era acquariana potranno essere afferrate solamente quale risultato dello sforzo di gruppo. (Alice A. Bailey, Esteriorizzazione della Gerarchia)

 

È stato certamente necessario il lavoro individuale dell’era dei Pesci, appena terminata, e lo è tuttora; in questa nuova era che inizia, l’Età dell’Acquario, lo sviluppo spirituale avverrà sempre più “in gruppo”. Lo dimostrano, per analogia, ad altri livelli (“come in alto così in basso”), la maggiore vicinanza emotiva tra gruppi umani e singoli prima distanti; la diffusione del lavoro in team e squadre; il maggiore impegno nella solidarietà mondiale; l’attenzione data alla cooperazione; l’enfasi della Chiesa sull’ecumenismo; l’avvicinamento di razze e nazioni; la rete informatica, ecc. Si comprende sempre più, e a tutti i livelli, che “siamo uno” e che le nostre energie individuali sono inserite in una rete energetica. Il Sentiero è individuale e “di gruppo” al tempo stesso, nel senso che chi avanza sviluppa l’Amore, e con esso, la Volontà e il Potere di sostenere gli altri. Quelli che chiamiamo “Maestri” o “Iniziati” sono individualità più avanti nel cammino e, essendosi trasformati in Esseri di maggiore comprensione e luce, possono “dare di più”:

 

Il primo petalo del fiore della "perfetta realizzazione" è dana paramita, la pratica del dare. Ciò che dai è ciò che ricevi, più velocemente dei segnali lanciati da un satellite. Che tu dia la tua presenza, la tua stabilità, la tua freschezza o libertà o comprensione, il tuo dono può avere l'effetto di un miracolo. Dana paramita è la pratica dell'amore. (Thich Nhat Han)

 

Irradiati dalle nuove energie, nell’Era acquariana, età del “dono”, della condivisione e della comprensione, un numero sempre maggiore di pellegrini sul Sentiero proclamerà:

  • la fratellanza di tutti gli uomini, basata sul comune destino spirituale;

  • le dottrine del karma e della reincarnazione, che - sole - risolvono il dilemma dell’apparente “ingiustizia” dei destini umani, riconsegnando a ciascuno la responsabilità della propria vita;

  • la realtà della Vita evolvente, ove tutti gli elementi progrediscono in forme sempre più perfette, convogliando e organizzando sostanze in unità sempre più ampie. (Alice A. Bailey, La coscienza dell’atomo)

La sintesi spontanea di cuore amorevole e mente intelligente che caratterizza le “anime pronte” stimola le latenti qualità dei “compagni di viaggio”, aprendoli ad una più ampia visione, in cui l’identità dell’io si espande fino ad includere ogni altra vita come parte della propria. E, infine, tutti i sé si rivelano come parti della Vita una, in cui “ci muoviamo e siamo”.
Cambia il senso di percepire l’Amore, che, sottratto all’aura di sentimentalismo episodico legato all’ego, riacquista la forza originaria, sintetica e dirompente, del Servizio, “strumento mondiale” di evoluzione:

 

la definizione di Amore, qui, è servizio, servizio mondiale, Vita per il Tutto. Significa anche avere una visione organica della razza umana come un tutto nel suo complesso. Che ognuno di noi è una cellula dell’umanità e che ogni nazione rappresenta un organo nel corpo dell’umanità. (D. Lorimer, rip. in Notiziario della Buona Volontà Mondiale, giugno 2006)


   Bianca Varelli


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