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Testi per riflettere

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Bhagavata. La filosofia, l'etica e la teologia

Da un discorso tenuto in inglese nell'anno 1869 a Dinajpur, Bengala Occidentale, di Srila Sachchidananda Bhaktivinoda Thakura, fondatore del Movimento spirituale per la coscienza di Krishna.

Edito da: Guardian of devotion press
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Lo Srimad-Bhagavatam (11.14.3) ci consiglia di credere che la verità, quando è rivelata, è assoluta, ma nel corso del tempo si tinge della natura di colui che la riceve, e si converte in errore a causa di continui scambi di mani di era in era. Sono quindi continuamente necessarie nuove rivelazioni per mantenere la verità nella sua purezza originaria. Veniamo perciò avvertiti di essere cauti nei nostri studi di autori antichi, per quanto saggi siano reputati. Abbiamo la completa libertà di rifiutare l'idea sbagliata, che non è approvata dalla pace della coscienza. Vyasa non era soddisfatto di ciò che aveva raccolto nei Veda, ordinato nei Purana, e composto nel Mahabharata. La sua coscienza non era in pace, non approvava il suo lavoro. Da dentro gli diceva: "No, Vyasa! Non puoi ritenerti soddisfatto con il quadro erroneo della verità che ti è stato presentato dai saggi delle ere passate! Tu stesso devi bussare alla porta dell'inesauribile dispensa di verità dalla quale i saggi precedenti hanno estratto la loro ricchezza. Vai! Vai fino alla sorgente della verità, dove nessun pellegrino incontrerà delusione di sorta!" Vyasa lo fece ed ottenne ciò che voleva. Siamo stati consigliati tutti di fare lo stesso.
Quindi dobbiamo considerare il principio della libertà come il più prezioso dono di Dio. Non dobbiamo permettere a noi stessi di essere guidati da coloro che vissero e pensarono prima di noi. Dobbiamo pensare per noi stessi e cercare di ottenere ulteriori verità, che sono ancora nascoste. Nello Srimad-Bhagavatam (11.21.23) ci viene consigliato di prendere lo spirito degli sastra, non le parole. Il Bhagavata dunque è una religione di libertà, pura verità, e amore assoluto.
L'altra caratteristica è il progresso. Senza dubbio la libertà è madre di tutto il progresso. La sacra libertà è la causa del progresso indirizzato sempre più verso l'eternità e l'infinita attività dell'amore. La libertà male utilizzata è causa di degrado, per cui il Vaishnava deve sempre essere molto cauto nell'utilizzare questo elevato e bellissimo dono di Dio.
La spirito di questo testo va ad onorare tutti i grandi riformatori e maestri che vissero e vivranno in altri paesi. Il Vaishnava è pronto ad onorare tutti gli uomini senza distinzione di casta, poiché sono colmi dell'energia di Dio. Guarda come è universale la religione del Bhagavata! Non è fatta solo per una certa classe di indù, ma è un regalo per l'uomo in generale, in qualunque paese egli sia nato, e in qualunque società sia stato educato. In breve, il Vaishnavismo è l'Amore Assoluto che lega tutti gli uomini al Dio infinito, incondizionato e assoluto. Possa la pace regnare per sempre nell'intero universo attraverso lo sforzo dei futuri eroi teso allo sviluppo incessante della sua purezza. Secondo la promessa del Bhagavata essi saranno benedetti con il potere dato dal Padre Onnipotente, il Creatore, Conservatore e Distruttore di tutte le cose in Cielo e in Terra.

 

Note biografiche sull'autore

Srila Sachchidananda Bhaktivinoda Thakur, il pioniere della coscienza di Krishna del diciannovesimo secolo, nacque nel 1838 in Bengala. Lavorò senza stancarsi per preservare la tradizione spirituale e letteraria dell'India; egli compose, e pubblicò più di 100 libri in Sanscrito, Bengali, ed Inglese.
Il pioniere della pura devozione, Srila Bhaktivinoda Thakur predisse che la gente del mondo si riunirà sotto lo stendardo dell'Harinam Sankirtan di Sri Chaitanya [canto congregazionale dei santi nomi del Signore Krishna]. Attraverso i suoi prodighi scritti, Srila Bhaktivinoda Thakur infuse la corrente che fù la rinascita di una civilizzazione devozionale (bhakti-marga).
Egli sostenne esclusivamente l'arresa [saranagati] al servizio dei puri devoti del Signore con una vita di devozione, e con questo fine compose una grande quantità di libri, preghiere, poemi, e commentari in Sanscrito, Bengali, Hindi, inlgese, e altre lingue. Il suo stile di presentazione fù principalmente analitico, semplice, e attraente. Egli pensava che le apparentemente sofisticate filosofie e dottrine che deviano al materialismo, salvezza, vuoto, ecc. [karma, jnana, sunya-vada, ecc.] devono essere abbandonate dai veri aspiranti della devozione; tuttavia, riconobbe che dal punto di vista universale le cosìdette distrazioni "affascinanti" servono a segregare l'insincero dal sincero. Così prevedeva che l'intelligenza del mondo dovrebbe tendere verso l'apprezzamento dell'attrattivo sentiero del divino amore dato da Sri Chaitanya Mahaprabhu.
Il Thakur inaugurò l'adorazione di Signore Chaitanya nel santo luogo chiamato Sri Yoga-Pith, il luogo dell'avvento di Sri Chaitanyadeva in Sri Dham Mayapur.


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