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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 22-11-2007, 12.26.20   #21
iulbrinner
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

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Originalmente inviato da lunadanzante
Senza scomodare così tanti numeri, che in entrambi i casi, sia nel tuo che in quello di kore, sono difficili da verificare, è indiscutibile che ci si trovi di fronte ad un’escalation di violenza perpetrata ai danni delle donne (perdona la cacofonia), almeno a giudicare da ciò che viene trasmesso da radio e televisioni, se poi si tratta solo di menzogne atte ad infangare la popolazione maschile, questo non mi è dato saperlo, ma non mi sembra né molto credibile e né sensato, senza contare che le donne assassinate nell’ultimo periodo non sono frutto della fantasia. Per il resto, non riscontro questo vittimismo femminile da te palesato, a dire il vero, leggendoti, sembrerebbe il contrario…comunque è sempre buona norma non generalizzare, è questo vale per donne e uomini, bianchi e neri, cattolici e musulmani….

I numeri non sono affatto difficili da verificare; il rapporto sulla criminalità in Italia è pubblicato sul sito web del Ministero dell'Interno (almeno sino a qualche giorno fa) e può essere facilmente scaricato. Tra l'altro il capitolo della violenza sulle donne è solo una parte delle oltre 300 pagine del documento e, quindi, non impegna più di tanto.
Leggendolo ti accorgerai che i numeri in questione - i quali non sono semplice aritmetica ma la "presunta" fotografia di una realtà sociale - non sono forniti né dall'Istat, né dal Ministero dell'Interno, ossia gli organi istituzionali deputati, per finalità, strutture e competenze, a fornire certi dati. Sono forniti, invece, in larga misura dal Ministero per le Pari Opportunità, il quale è, notoriamente, un'istituzione ideologicamente finalizzata a facilitare nei modi più diversi il mondo femminile; generalmente attraverso l'ostacolamento e la compressione di quello maschile (opinione mia, naturalmente, ma basta verificarne le iniziative, anche in questo caso).
Per quanto riguarda l'escalation di violenze, osservo che l'escalation non è solo quello della violenza sulle donne: è un'escalation della criminalità in generale che riguarda anche gli uomini, i bambini, i tabaccai, i passanti, gli anziani, i portavalori, i condomini, gli imprenditori, i nottambuli ed ogni altro soggetto tutelato dalla legge, attraverso una recrudescenza di ogni forma di reato, sia quelli contro la persona, sia quelli contro il patrimonio.
Porre l'accento su un particolare tipo di reato, quello della violenza sulle donne, significa assegnare a questa categoria di vittime un valore speciale, straordinario e prevalente rispetto a tutti gli altri soggetti tutelati. Come ho ricordato in precedenza, per ogni donna uccisa, statisticamente si osservano almeno 5 uomini assassinati; la percentuale è, più o meno, questa.
Non capisco perché l'omicidio di un uomo debba risultare meno scandaloso e grave di quello di una donna.
Forse abbiamo un diverso valore umano? Io credo che molti messaggi che si raccolgono nella cultura dominante vanno proprio in questa direzione di significato.
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Vecchio 22-11-2007, 12.43.00   #22
iulbrinner
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

"Iul, non credo sia manipolando le cifre che si possa da una parte e dall’altra ridurre il sessismo presente nelle nostre società;" (nexus6)

Denunciare un'inesistente caccia alla donna, nelle proporzioni macroscopicamente manipolate di cui si discute, questo sì che significa fare del sessismo, a mio avviso, Ma un sessismo nuovo e rovesciato: uomo costituzionalmente e strutturalmente colpevole vs. donna costituzionalmente e strutturalmente vittima. Questo è, a mio modo di vedere, inaccettabile.
"Sarebbe opportuno esagerare, magari tantissimo invece dello sciocco miminizzare che porta solo danno ad altre donne che potrebbero essere salvate."
Questo il metro di valutazione di Mary che ti può dare l'idea del sessismo incipiente, perché Mary non si accorge che esagerare significa, in questo caso, colpevolizzare a vanvera qualcuno, in modo indistinto e generalizzato.
Per uno scopo che a lei sembra nobile sarebbe disposta persino a condannare degli innocenti: questo il succo di Mary.

"Chi perde, chi viene considerato un oggetto, un nemico, chi viene frustato e violentato non è un uomo, né una donna... la vittima è un essere umano dotato della nostra stessa umanità... ed invece stiamo qui a tentare d'appiccicargli un "nome"... "uomo", "donna"..." (nexus6)

Ecco, siamo perfettamente d'accordo. Ma se tieni fede a questo principio come giustifichi i contenuti di questa discussione, nella quale la vittima per eccellenza avrebbe, invece, una connotazione sessuale ben precisa?
Spero tu ti avveda di quanto tu stesso dici.

P.S. - sulla nefandezza delle ideologie non puoi che trovarmi incondizionatamente d'accordo. Ma ciò che sostengo non è ideologia, non ne esistono con questi contenuti; è materia delle mie personali riflessioni e della mia personalissima interpretazione della realtà.
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Vecchio 23-11-2007, 19.23.23   #23
lunadanzante
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

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Originalmente inviato da iulbrinner
I numeri non sono affatto difficili da verificare; il rapporto sulla criminalità in Italia è pubblicato sul sito web del Ministero dell'Interno (almeno sino a qualche giorno fa) e può essere facilmente scaricato. Tra l'altro il capitolo della violenza sulle donne è solo una parte delle oltre 300 pagine del documento e, quindi, non impegna più di tanto.
................
Per quanto riguarda l'escalation di violenze, osservo che l'escalation non è solo quello della violenza sulle donne: è un'escalation della criminalità in generale che riguarda anche gli uomini, i bambini, i tabaccai, i passanti, gli anziani, i portavalori, i condomini, gli imprenditori, i nottambuli ed ogni altro soggetto tutelato dalla legge, attraverso una recrudescenza di ogni forma di reato, sia quelli contro la persona, sia quelli contro il patrimonio.
Porre l'accento su un particolare tipo di reato, quello della violenza sulle donne, significa assegnare a questa categoria di vittime un valore speciale, straordinario e prevalente rispetto a tutti gli altri soggetti tutelati. Come ho ricordato in precedenza, per ogni donna uccisa, statisticamente si osservano almeno 5 uomini assassinati; la percentuale è, più o meno, questa.
Non capisco perché l'omicidio di un uomo debba risultare meno scandaloso e grave di quello di una donna.
Forse abbiamo un diverso valore umano? Io credo che molti messaggi che si raccolgono nella cultura dominante vanno proprio in questa direzione di significato.
E’ singolare che, quando altri postano una serie di dati numerici sulle violenze subite dalle donne, tra l’altro estrapolati da un quotidiano nazionale che, si presume, non li ha scritti a caso, parli di numeri modificati ad arte per fustigare e denigrare ingiustamente l’uomo, quando invece sei tu a citare questi o altri numeri, viceversa, essi diventano affidabili e noi tutti dovremmo prenderli per oro colato. Ribadisco che i numeri interessano poco, perché, se anche si tratta di una sola persona costretta a subire violenza, è aberrante, tuttavia mi sembra che stai facendo una strenua, quanto sterile, crociata in difesa del sesso maschile nel posto sbagliato, dal momento che qui si cerca di parlare di qualcosa che va oltre le considerazioni sull’uomo violento (uomo violento è diverso da uomini violenti!). Pur essendo questo un problema reale (non possiamo nasconderci dietro un dito e fingere che il mondo sia perfetto, anche se non lo è), qui, in questo topic, proviamo a riflettere sulla condizione di vita della donna nei paesi medio orientali, dove sono calpestati i diritti umani e dove è ignorata sistematicamente la dignità della persona, e come questo stia diventando un peso non più sostenibile per le stesse popolazioni orientali. Pertanto, in linea con l’argomento del topic, trovo perfettamente normale che si possa parlare al femminile o si ricordi, ad esempio, la ragazza pakistana uccisa dal padre perché colpevole di essersi troppo “occidentalizzata”, ma nessuno sta affermando, come invece sostieni, che la violenza è aberrante e ci si deve indignare solo se la vittima è una donna, viceversa…chissenefrega!!!
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Sono forniti, invece, in larga misura dal Ministero per le Pari Opportunità, il quale è, notoriamente, un'istituzione ideologicamente finalizzata a facilitare nei modi più diversi il mondo femminile; generalmente attraverso l'ostacolamento e la compressione di quello maschile (opinione mia, naturalmente, ma basta verificarne le iniziative, anche in questo caso).
Qui devo dire che ti sei veramente superato. Certo…detto da uno che sostiene che le donne soffrono di vittimismo….è davvero da incorniciare.
Per quanto riguarda dati e statistiche, che i dati forniti dall’Istat sono attendibili ormai non lo pensano neanche più all’Istat. Non di rado, infatti, i suoi dati sono stati varie volte contestati da più parti, con conseguente riconoscimento dell’errore da parte dell’Istituto stesso e relativo mea culpa, l’ultimo episodio risale a soli pochi mesi fa… Un’ultima cosa aggiungo, e chiudo, il Ministero degli Interni e quello delle Pari Opportunità, pur svolgendo funzioni naturalmente diverse, entrambi ricoprono un ruolo istituzionale e dando un’occhiata alla sicurezza che il primo garantisce ai cittadini, il secondo di sicuro non può fare peggio…per tua mera informazione, il Ministero delle Pari Opportunità non si occupa solo delle donne, ma si prefigge di assicurare a chiunque, di qualunque sesso, razza, lingua e religione, una parità di trattamento nei vari ambiti sociali, senza nessuna discriminazione.
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Vecchio 24-11-2007, 16.52.15   #24
elair85
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

1) Secondo me certe popolazioni non meritano nemmeno di essere nominate...non li vedo lontani nello spazio ma nel tempo, se penso a quelle zone non riesco a collocarle su una cartina geografica ma solo in un libro di storia al capitolo 1: l' uomo primitivo.

2) Non possiamo cambiarli perchè certi atteggiamenti derivano da una "incivilizzazione", dalla mancanza di concetti basilari a livello morale e sensibile che un individuo "ordinario" dovrebbe possedere a livello inconscio sebbene l' ambiente circostante è un impedimento alla sensibilità dell' anima per questa gente.
La religione fino a un certo punto quindi.
Anche a me da piccola è stato detto "esiste dio" etc etc ma a una certa età ho cominciato a chiedermi se fosse tutto vero... partendo da un semplice concetto "dio non è qui, nessuno lo ha visto, chi mi assicura che esiste?", non ci vuole un ambiente particolarmente sano intorno per capire che dio (il loro dio) non è li' con loro quindi potrebbe anche sorger loro il dubbio della sua esistenza.... Però non succede, non gli viene in mente, o magari gli viene in mente ma al solo pronunciare un pensiero del genere sanno che verrebbero impiccati o lapidati o quel che vogliono... e se tutti quanti dubitassero dell' esistenza del loro dio ma nessuno avesse il coraggio di dirlo, nemmeno ai propri parenti? se gli stessi legislatori lo pensassero ma non lo ammettono perchè temono che il popolo sia troppo ignorante e si rivolterebbe contro? Chi lo sa... Non esistono più gli eroi, non esistono più quelli che si battono per le proprie idee, esistono solo individui acciecati dalla deterrenza imposta dalle loro leggi arcane e primitive...

3) Qualcuno ha detto "dio ce l' ha con le donne"... è vero il loro dio ce l' ha con le donne... ma: 1- non gli salta in mente un quesito?: "come puo una divinità superiore abbassarsi a creare un essere per torturarlo? Come può odiare una cosa che lui stesso ha creato e che continua a creare?" (anche qui non è necessario vivere in un ambiente particolarmente all' avanguardia per chiederselo), 2- Sono rimasti ancora all' idea che le donne siano streghe etc etc... la verità è che hanno paura che le donne siano superiori (anche questo è un concetto da mentalità più che medievale) e che rivoluzionino tutto il loro operato, che si dimostrino meglio di loro...e allora le "controllano" esattamente come il governo di ciascun paese vuole un popolo ignorante.. esattamente come un tempo coloro che si dimostravano troppo intelligenti venivano fatti fuori perchè ritenuti minacciosi per il governo e per la sua egemonia...

Nessuno potrà mai interrompere questi circoli viziosi...
Però quello che mi stupisce nel 2007 è che ancora si classifichino gli esseri umani in "uomo" e "donna"....pari, non pari, superiori, inferiori...La parità dei sessi è un concetto strasuperato, io mi chiedo.. "Quand'è che finalmente avverrà l' ESTINZIONE dei sessi?" (da un punto di vista sociale, morale, psicologico intendo...)...
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Vecchio 26-11-2007, 12.33.49   #25
iulbrinner
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

"...quando invece sei tu a citare questi o altri numeri, viceversa, essi diventano affidabili e noi tutti dovremmo prenderli per oro colato." (lunadanzante)

Vedo che leggi le cose che scrivo distrattamente, senza accorgerti di quello che dico, perciò ti riquoto quanto ho già scritto:
"I numeri non sono affatto difficili da verificare; il rapporto sulla criminalità in Italia è pubblicato sul sito web del Ministero dell'Interno (almeno sino a qualche giorno fa) e può essere facilmente scaricato....Leggendolo ti accorgerai che i numeri in questione - i quali non sono semplice aritmetica ma la "presunta" fotografia di una realtà sociale....etc."

"...qui, in questo topic, proviamo a riflettere sulla condizione di vita della donna nei paesi medio orientali, dove sono calpestati i diritti umani e dove è ignorata sistematicamente la dignità della persona, e come questo stia diventando un peso non più sostenibile per le stesse popolazioni orientali." (lunadanzante)


Se questo è l'argomento rilevo, però, che si riesce anche con questo approccio a fare del vittimismo nostrano, visto che io ho risposto ad un post che delinea, riportando elementi propagandistici assai diffusi, una situazione nella quale quale sembrerebbe che non vi siano differenze tra la condizione della donna nei paesi mediorientali e quella esistente in Italia. Sei milioni e mezzo di donne vittimizzate forse non ce l'hanno neanche in Egitto o in Arabia Saudita...

"...per tua mera informazione, il Ministero delle Pari Opportunità non si occupa solo delle donne, ma si prefigge di assicurare a chiunque, di qualunque sesso, razza, lingua e religione, una parità di trattamento nei vari ambiti sociali, senza nessuna discriminazione." (lunadanzante)

Questo non risponde al vero, né in teoria, né in pratica. Nella realtà compito del Ministero in questione è quello di adottare provvedimenti in linea con il principio delle c.d. "discriminazioni positive", derivanti dall'altro noto principio di estrapolazione europea noto come "affirmative acts" che è stato accolto e depositato nel nostro ordinamento, in barba al principio di non discriminazione, in numerosi interventi legislativi.
Tali principi prevedono l'attuazione di condizioni di vantaggio e corsie preferenziali al mondo femminile nella vita lavorativa, politica, economica etc...consistenti in quote riservate (sinora adottate in diversi concorsi pubblici), finanziamenti riservati, tutele speciali in chiave sanitaria, promozione dell'immagine della donna, risorse a fondo perduto per l'imprenditoria femminile, speciali tutele giuridiche etc., oltre, ovviamente, allo studio ed all'analisi di misure atte ad agevolare la vita femminile (asili nido, campagne informative di varia natura, raccolta dati e così via).
Anche in questo caso, se ti farai un giretto sul sito web del Ministero delle (dispari) Opportunità, ti potrai fare un'idea del tutto personale sulla questione, senza prendere per oro colato nulla di quanto dico.
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Vecchio 26-11-2007, 15.01.35   #26
lunadanzante
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

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Originalmente inviato da iulbrinner
"...quando invece sei tu a citare questi o altri numeri, viceversa, essi diventano affidabili e noi tutti dovremmo prenderli per oro colato." (lunadanzante)

Vedo che leggi le cose che scrivo distrattamente, senza accorgerti di quello che dico, perciò ti riquoto quanto ho già scritto:
"I numeri non sono affatto difficili da verificare; il rapporto sulla criminalità in Italia è pubblicato sul sito web del Ministero dell'Interno (almeno sino a qualche giorno fa) e può essere facilmente scaricato....Leggendolo ti accorgerai che i numeri in questione - i quali non sono semplice aritmetica ma la "presunta" fotografia di una realtà sociale....etc."

"...qui, in questo topic, proviamo a riflettere sulla condizione di vita della donna nei paesi medio orientali, dove sono calpestati i diritti umani e dove è ignorata sistematicamente la dignità della persona, e come questo stia diventando un peso non più sostenibile per le stesse popolazioni orientali." (lunadanzante)


Se questo è l'argomento rilevo, però, che si riesce anche con questo approccio a fare del vittimismo nostrano, visto che io ho risposto ad un post che delinea, riportando elementi propagandistici assai diffusi, una situazione nella quale quale sembrerebbe che non vi siano differenze tra la condizione della donna nei paesi mediorientali e quella esistente in Italia. Sei milioni e mezzo di donne vittimizzate forse non ce l'hanno neanche in Egitto o in Arabia Saudita...

"...per tua mera informazione, il Ministero delle Pari Opportunità non si occupa solo delle donne, ma si prefigge di assicurare a chiunque, di qualunque sesso, razza, lingua e religione, una parità di trattamento nei vari ambiti sociali, senza nessuna discriminazione." (lunadanzante)

Questo non risponde al vero, né in teoria, né in pratica. Nella realtà compito del Ministero in questione è quello di adottare provvedimenti in linea con il principio delle c.d. "discriminazioni positive", derivanti dall'altro noto principio di estrapolazione europea noto come "affirmative acts" che è stato accolto e depositato nel nostro ordinamento, in barba al principio di non discriminazione, in numerosi interventi legislativi.
Tali principi prevedono l'attuazione di condizioni di vantaggio e corsie preferenziali al mondo femminile nella vita lavorativa, politica, economica etc...consistenti in quote riservate (sinora adottate in diversi concorsi pubblici), finanziamenti riservati, tutele speciali in chiave sanitaria, promozione dell'immagine della donna, risorse a fondo perduto per l'imprenditoria femminile, speciali tutele giuridiche etc., oltre, ovviamente, allo studio ed all'analisi di misure atte ad agevolare la vita femminile (asili nido, campagne informative di varia natura, raccolta dati e così via).
Anche in questo caso, se ti farai un giretto sul sito web del Ministero delle (dispari) Opportunità, ti potrai fare un'idea del tutto personale sulla questione, senza prendere per oro colato nulla di quanto dico.
Non mi sembra di aver mai detto che la condizione della donna in medio Oriente è uguale a quella in Occidente, Italia inclusa, né che altri lo abbiano affermato, evidentemente sei tu quello che non legge con attenzione, probabilmente sei troppo preso dalla foga del tuo discorso per ascoltare o leggere gli altri. Se vai sul sito del Ministero delle Pari Opportunità potrai vedere che non si occupa solo di ciò che sostieni.
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Vecchio 26-11-2007, 21.30.14   #27
Mary
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Originalmente inviato da elair85
1) Secondo me certe popolazioni non meritano nemmeno di essere nominate...non li vedo lontani nello spazio ma nel tempo, se penso a quelle zone non riesco a collocarle su una cartina geografica ma solo in un libro di storia al capitolo 1: l' uomo primitivo.

2) Non possiamo cambiarli perchè certi atteggiamenti derivano da una "incivilizzazione", dalla mancanza di concetti basilari a livello morale e sensibile che un individuo "ordinario" dovrebbe possedere a livello inconscio sebbene l' ambiente circostante è un impedimento alla sensibilità dell' anima per questa gente.
La religione fino a un certo punto quindi.
Anche a me da piccola è stato detto "esiste dio" etc etc ma a una certa età ho cominciato a chiedermi se fosse tutto vero... partendo da un semplice concetto "dio non è qui, nessuno lo ha visto, chi mi assicura che esiste?", non ci vuole un ambiente particolarmente sano intorno per capire che dio (il loro dio) non è li' con loro quindi potrebbe anche sorger loro il dubbio della sua esistenza.... Però non succede, non gli viene in mente, o magari gli viene in mente ma al solo pronunciare un pensiero del genere sanno che verrebbero impiccati o lapidati o quel che vogliono... e se tutti quanti dubitassero dell' esistenza del loro dio ma nessuno avesse il coraggio di dirlo, nemmeno ai propri parenti? se gli stessi legislatori lo pensassero ma non lo ammettono perchè temono che il popolo sia troppo ignorante e si rivolterebbe contro? Chi lo sa... Non esistono più gli eroi, non esistono più quelli che si battono per le proprie idee, esistono solo individui acciecati dalla deterrenza imposta dalle loro leggi arcane e primitive...
........ "Quand'è che finalmente avverrà l' ESTINZIONE dei sessi?" (da un punto di vista sociale, morale, psicologico intendo...)...

Sai che non avevo mai contemplato questa ipotesi? bellissima!!

Vuol dire che sono prigionieri di quel che loro stessi (o i loro avi hanno creato).

Tutti siamo prigionieri di qualcosa che altri hanno creato e che spesse volte noi abbiamo contribuito a rafforzare salvo poi a cercare di sbriciolare le fortezze quando ci accorgiamo che uccidono invece di proteggere.

Io ho sbriciolato immense muraglie e come me tantissimi altri. Non si possono abbattere le grandi mura ma sbriciolarle sì, si può. Poco alla volta, con costanza e impegno.

Gli islamici attuali (come anche molti cristiani) hanno ancora tanta paura della libertà. Si imprigionano e buttano via la chiave perchè temono la responsabilità e l'immensa vastita che offre la libertà.
La libertà offre l'Amore ma anche il "tutto è possibile" e molti uomini, ma anche donne, temono di abbandonare le loro sofferenze certe per una felicità sconosciuta.

Mi auguro anch'io, tantissimo, che un giorno ci possa essere l'estinzione dei sessi. Un giorno meraviglioso in cui essere maschio o femmina sarà bellissimo, senza costituire più una minaccia. Forse in quel tempo potremmo andare in giro nudi senza suscitare alcuno sguardo di disapprovazione, e nessuna sanzione penale.
La nudità del corpo sarà una reale espressione della libertà dell'anima.
Niente sarà più nascosto, e non potrà più esserci violenza perchè avremo la conoscenza e la libertà di noi stessi e saremo disposti a tutto pur di garantire la libertà degli altri.
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Vecchio 27-11-2007, 11.56.27   #28
griago
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Sai che non avevo mai contemplato questa ipotesi? bellissima!!

Vuol dire che sono prigionieri di quel che loro stessi (o i loro avi hanno creato).

Tutti siamo prigionieri di qualcosa che altri hanno creato e che spesse volte noi abbiamo contribuito a rafforzare salvo poi a cercare di sbriciolare le fortezze quando ci accorgiamo che uccidono invece di proteggere.

Io ho sbriciolato immense muraglie e come me tantissimi altri. Non si possono abbattere le grandi mura ma sbriciolarle sì, si può. Poco alla volta, con costanza e impegno.

Gli islamici attuali (come anche molti cristiani) hanno ancora tanta paura della libertà. Si imprigionano e buttano via la chiave perchè temono la responsabilità e l'immensa vastita che offre la libertà.
La libertà offre l'Amore ma anche il "tutto è possibile" e molti uomini, ma anche donne, temono di abbandonare le loro sofferenze certe per una felicità sconosciuta.

Mi auguro anch'io, tantissimo, che un giorno ci possa essere l'estinzione dei sessi. Un giorno meraviglioso in cui essere maschio o femmina sarà bellissimo, senza costituire più una minaccia. Forse in quel tempo potremmo andare in giro nudi senza suscitare alcuno sguardo di disapprovazione, e nessuna sanzione penale.
La nudità del corpo sarà una reale espressione della libertà dell'anima.
Niente sarà più nascosto, e non potrà più esserci violenza perchè avremo la conoscenza e la libertà di noi stessi e saremo disposti a tutto pur di garantire la libertà degli altri.

Queste prigioni di cui si parla nascono così come nascono nuovi organismi per mutazione da organismi preesistenti.

E come questi organismi, se non sono adatti all'ambiente in cui si trovano collocati, si estinguono. Ma se invece sono adatti, si rafforzano sempre di più.

Ora, la domanda è: perché questa "cultura" è così radicata in quei popoli?

Queste che noi vediamo come prigioni, per loro sono uno scudo contro gli attacchi esterni provenienti da altre culture.

La nostra casa, il casco su una moto, la cintura di sicurezza in macchina potremmo anche vederli come prigioni, ma ha il compito di proteggerci, e lo fanno egregiamente. Ci limitano da una parte per proteggerci da un'altra.

Voglio semplificare una mia riflessione, molto superficiale al momento, ma che mi piacerebbe approfondire, magari col vostro aiuto.

La storia ci insegna che, molte culture sono scomparse.

Diciamo che a me pare che tendono a scomparire sempre le culture estremiste: quelle troppo rigide e quelle troppo fluide.

Quelle rigide, autoritarie, intolleranti scompaiono proprio in quanto non abbastanza elastiche da adattarsi all'ambiente in cui si trovano che per tutta una serie di spinte comunque cambia nel tempo. Prima o poi incontrano una cultura più moderna che la annienta in un tempo più o meno lungo.

Quelle invece fluide, lascive, amorali invece tendono ad autodistruggersi col tempo, in quanto sfilacciano e disintegrano la società.

La cultura vincente, in grado di sopravvivere ai cambiamenti è una cultura elastica.

Quel che mi ha sempre colpito è la storia dell'impero romano. Fortissimo ai tempi della repubblica, dove c'erano valori che facevano da ossatura alla società romana rendendola forte come una roccia. Con l'impero ed il dilagare della corruzione in tutti gli aspetti della vita individuale e sociale, l'impero più forte del mondo non è riuscito a contrastare rozzi ed incivili barbari che però avevano dalla loro una coesione sociale e delle motivazioni che mancavano all'ubriaco ed orgiastico popolo romano.

L'unico baluardo contro la barbarie invadente era la nascente chiesa cristiana che riproponeva valori alla popolazione allo sbando. Possiamo criticare quanto volete la cultura cristiana, ma è grazie a loro che quella greca e romana non sono andate perdute per sempre. La cultura greco-romana fu soppiantata e sostituita da questa nuova cultura più solida e con meccanismi interni di autorafforzamento che ormai erano venuti meno nell'impero.

Ora, secondo me, ai nostri giorni noi stiamo in qualche modo rivivendo la storia dei romani, passando da una cultura troppo restrittiva (quella cattolica che ci ha accompagnato per secoli e che per sopravvivere ha sempre osteggiato i cambiamenti) ad una troppo permissiva (quella consumistica degli ultimi decenni in cui la società è vista solo come somma di individui). Il mio timore è che stiamo andando dalla padella nella brace.

Per cambiare la cultura dei popoli di cui stiamo parlando, dobbiamo offrirgli una cultura più solida della loro. Credo che loro ci vedono come corrotti e corruttori. E secondo me non hanno tutti i torti. Ma così non andiamo da nessuna parte.

L'ultima parte del tuo discorso, Mary, poi mi fa ricordare quando ero ragazzino, quando vedevo nella liberazione dai tabù, nel sesso libero senza vincoli e problemi, l'ideale di me come di tanti altri ragazzi della mia età.

Ma come ho scritto altrove, dobbiamo fare i conti con la natura umana. Questo mondo ideale da te descritto credo che rimarrà sempre tale, ma non per motivi culturali repressivi, quanto per gli impatti che avrebbe sulla società stessa. Ho la sensazione che la società che ne uscirebbe fuori non sarebbe abbastanza forte da sopravvivere a società più rigide ma anche più solide nelle loro dinamiche.

Potrei sbagliarmi, chiaramente, ma al momento è quel che penso.
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Vecchio 27-11-2007, 17.32.20   #29
iulbrinner
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Riferimento: Il nuovo imperialismo culturale

Tremo di fronte all'idea di un "mondo in cui i sessi si siano estinti".
Un mondo di egualitarismo astratto ed impersonale, popolato di cloni indifferenziati ciascuno uguale all'altro che trovano (chissà perché?) motivo di entusiasmo nell'andarsene in giro nudi...
Un mondo senza differenze è, a mio modo di vedere, un mondo disperato e disperante, fatto di persone - numero assoggettate ad una burocrazia che, sola, li può identificare attraverso un'etichetta; un pò come quei film di fantascienza degli anni '60, dove i cittadini hanno tutti la stessa espressione.

E rimango costernato di fronte a chi ritiene di essere portatore (meglio, portatrice) di valori assoluti ed indiscutibili; fosse anche l'idea di libertà evocata negli interventi precedenti.
Credo che nella vita sia tutto relativo, particolarmente le idee ed i valori, a differenza di chi si ritiene investita da sacre missioni civilizzatrici.
Per affermare che certe culture sono "inferiori" bisogna sentirsi "superiori"; io non ho questa folle pretesa.
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Vecchio 29-11-2007, 22.21.18   #30
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Riferimento: Arabia: ragazza violentata, condannata a carcere e frustate

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Sai che non avevo mai contemplato questa ipotesi? bellissima!!

Vuol dire che sono prigionieri di quel che loro stessi (o i loro avi hanno creato).

Tutti siamo prigionieri di qualcosa che altri hanno creato e che spesse volte noi abbiamo contribuito a rafforzare salvo poi a cercare di sbriciolare le fortezze quando ci accorgiamo che uccidono invece di proteggere.

Io ho sbriciolato immense muraglie e come me tantissimi altri. Non si possono abbattere le grandi mura ma sbriciolarle sì, si può. Poco alla volta, con costanza e impegno.

Gli islamici attuali (come anche molti cristiani) hanno ancora tanta paura della libertà. Si imprigionano e buttano via la chiave perchè temono la responsabilità e l'immensa vastita che offre la libertà.
La libertà offre l'Amore ma anche il "tutto è possibile" e molti uomini, ma anche donne, temono di abbandonare le loro sofferenze certe per una felicità sconosciuta.

Mi auguro anch'io, tantissimo, che un giorno ci possa essere l'estinzione dei sessi. Un giorno meraviglioso in cui essere maschio o femmina sarà bellissimo, senza costituire più una minaccia. Forse in quel tempo potremmo andare in giro nudi senza suscitare alcuno sguardo di disapprovazione, e nessuna sanzione penale.
La nudità del corpo sarà una reale espressione della libertà dell'anima.
Niente sarà più nascosto, e non potrà più esserci violenza perchè avremo la conoscenza e la libertà di noi stessi e saremo disposti a tutto pur di garantire la libertà degli altri.


Ti ringrazio mi fa piacere che ti sia piaciuta
Eh già effettivamente la più logica conseguenza dell' estinzione dei sessi sarebbe proprio questa: poter andare in giro nudi (sai quanti soldi risparmiati), probabilmente gli hippy nel loro inconscio avevano già in mente un' idea tipo la mia, senza saperlo
E' vero il muro può essere abbattuto solo sbriciolandosi, bisogna solo che qualcuno tolga il primo pezzo di mattone, questo sarebbe il vero movimento rivoluzionario, o meglio, l' inzio di un' evoluzione che attendo da quando sono nata
elair85 is offline  

 



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