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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 29-01-2008, 20.14.17   #11
AntOne
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Data registrazione: 28-12-2007
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Riferimento: Son terrorista...

Ciao vito, ho apprezzato molto sia in qualche modo il contenuto che lo stile di scrittura con cui ti sei introdotto. Nella sequela di "io sapevo..-comandamento che a mio parere sarebbe stato più ragionevele significasse quest'altra cosa-" trovo uno stretto richiamo a "Il testamento di Tito" di Fabrizio de Andrè(che mi piace tanto), ci avevi pensato?
Ma perchè ti hanno aggredito così, ("diresti lo stesso dei mullah"?! "Io dico di no"??!perche?) accusandoti di sapere tutto, poi... quale peggior offesa, pensando a Socrate .
Sarà forse per l'età? noo, ma quando mai.. Cmq io ne ho 21, lo confesso .
No non credo che tu ce l'abbia con chi crede, piuttosto non capisci (e neanch'io) chi si mette in mano ad un essere umano che da peraltro un interpretazione piuttosto discutibile del Cristianesimo, invece di crederci per conto proprio tra Dio e se stesso. Ma non voglio giudicare
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Vecchio 29-01-2008, 23.24.19   #12
misterxy
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Riferimento: Son terrorista...

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Originalmente inviato da AntOne

Ma perchè ti hanno aggredito così, ("diresti lo stesso dei mullah"?! "Io dico di no"??!perche?)
Perché l'argomento Islam è tabù...
Perché i musulmani fanno paura, anche sul web...
Se così non fosse, tutti quelli che ce l'hanno a morte col Papa (*) e la Chiesa,
userebbero lo stesso tono nei confronti dei musulmani.
Invece, "stranamente", non lo fanno mai!



(*) Stai "parlando" con un uomo che in gioventù (per la precisione, nel 1990), scrisse una lettera - censurata...- all'Unità, contro Karol Woitila. Perciò...
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Vecchio 30-01-2008, 09.39.11   #13
Vito87
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Originalmente inviato da misterxy
Perché l'argomento Islam è tabù...
Perché i musulmani fanno paura, anche sul web...
Se così non fosse, tutti quelli che ce l'hanno a morte col Papa (*) e la Chiesa,
userebbero lo stesso tono nei confronti dei musulmani.
Invece, "stranamente", non lo fanno mai!



(*) Stai "parlando" con un uomo che in gioventù (per la precisione, nel 1990), scrisse una lettera - censurata...- all'Unità, contro Karol Woitila. Perciò...

Non è tabù l'argomento islam, siamo noi che l'abbiamo reso tabù, sono loro che ce l'hanno fatto rendere tabù..., l'uomo è uguale in ogni dove, e ribadisco, ancor prima che uomo di "qualcosa" ognuno di noi è solo uomo. Se fanno paura anche sul web è perchè siamo noi che ci impauriamo (ma esiste impauriamo? )..., è una questione psicologica molto fine. Tu dici che chi l'avesse anche contro i musulmani userebbe lo stesso tono che tiene contro i cristiani..., beh, mi sembra che a livello satirico qualche tempo fa nel nord europa avevano fatto qualcosa, poi però censurati, multati..., e perchè?, perchè noi stessi ci accomodiamo per servire le loro pretese. Con ciò non voglio dire o far pensare che bisogna iniziare una campagna anti-islam, ma che se veramente non vogliamo farci mettere i piedi in testa, dobbiamo usarla per uscire dal vortice di paura che ci hanno e ci siamo costruiti. Ve ne prego, non vedetemi come un carnefice, non lo sono.
Vito87 is offline  
Vecchio 30-01-2008, 09.56.07   #14
piccolo_lupo
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Originalmente inviato da Vito87
l'uomo già ci pensava da solo a se stesso
Ribadisco ciò precedentemente detto...ogni tanto dovresti chinare la testa e provare a pensare se è possibile imparare qualcosa da quello che accade intorno a te.
piccolo_lupo is offline  
Vecchio 30-01-2008, 12.32.38   #15
chlobbygarl
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Originalmente inviato da Vito 87
Il senso del "sapevo già tutto" era riferito al fatto che comunque, qualsiasi persona, non necessita della conoscenza dei testi sacri, delle parabole o qualsivoglia insegnamento religioso per capire cosa è male o no, cosa è giusto o no, semplicemente basta l'uso della ragione, della comunicazione, della discussione perchè uno capisca o tutti capiscano quale sia il lato positivo o negativo di una determinata cosa.
la ragione non è mai (stata) sufficiente a dirimere il bene dal male, per quanto necessaria.Ci vuole l'etica (la mia etica, la mia morale) come hai detto poco sopra.Basta quindi che il dibattito non diventi ragione scientifica contro il mondo, come già l'altro in "filosofia".

la libertà di scegliere è, ed è soprattutto un ineluttabile destino ontologico, mentre il libero arbitrio non è scientificamente dimostrabile (anche se il determinismo scientifico sta soccombendo da qualche decennio sotto il peso crescente di nuove evidenze e nuovi paradigmi).

la libertà di scegliere immette nell'agone la necessità di definire gradi di valore che spesso poco hanno a che spartire con la ragione.

e allora si invoca sempre la propria etica, la propria morale, assolutamente attendibile e quasi intersoggettiva, a meno di non coincidere con quella cristiana (sono agnostico).

come se la tua etica fosse figlia diretta di quella ragione di cui ti nutri e non invece il frutto di elaborazioni collettive e metaculturali avvenute nei secoli, anche nelle comunità cristiane.

tu dici classicamente, non c'è bisogno del Verbo per sapere che non devo fare male a nessuno in quello o in quell'altro modo, configurando modelli di riferimento etico almeno di pari valore a quello cristiano, ma questo non significa necessariamente negare a quest'ultimo credibilità, non trovi?

cos'è la tua etica Vito, dammene una definizione e una causa.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 30-01-2008, 18.11.55   #16
Mary
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Originalmente inviato da Vito87
Guarda, non era in tono di arroganza o altro che volevo dire "io sapevo già tutto". Come sempre mi sono spiegato male . Il senso del "sapevo già tutto" era riferito al fatto che comunque, qualsiasi persona, non necessita della conoscenza dei testi sacri, delle parabole o qualsivoglia insegnamento religioso per capire cosa è male o no, cosa è giusto o no, semplicemente basta l'uso della ragione, della comunicazione, della discussione perchè uno capisca o tutti capiscano quale sia il lato positivo o negativo di una determinata cosa. Quello che vorrei sottolineare è che, alcune persone, prima ancora dei testi religiosi, nei tempi che furono, già sapevano distinguere gli opposti della quotidianità, il bene e il male, il giusto e il non giusto e tutto il resto. La religione non ha portato niente, solo mera finzione..., anche perchè proviene dall'uomo stesso questa "cosa", non è stata creata da nessun'altro, ma non è questo il vero punto. Concludo riaffermando che solo tramite la propria esperienza, l'uomo con l'uomo, potrà, tramite lo scambio di idee, proposte, insegnamento ecc. accrescere la propria persona, non sicuramente tenendosi legato alla religione.

P.S.: non volevo affatto essere arrogante, e l'umiltà è una cosa che ho sempre preservato in me.



bravo, non mi ero sbagliata.

Alla tua età io ero una bigotta, che cercava di credere in quello che credevano gli altri. Ci ho messo decenni per rendermi conto di quello che tu ora hai detto.

Prima si disimpara quel che ci è stato inculcato con ogni mezzo prima si riesce ad usare il proprio cervello.
Mary is offline  
Vecchio 30-01-2008, 18.29.21   #17
piccolo_lupo
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Originalmente inviato da AntOne
Nella sequela di "io sapevo..-comandamento che a mio parere sarebbe stato più ragionevele significasse quest'altra cosa-" trovo uno stretto richiamo a "Il testamento di Tito" di Fabrizio de Andrè(che mi piace tanto), ci avevi pensato?
Allora, Antone probabilmente ti stai confondendo con qualche altro brano, perché le parole del "Il Testamento di Tito" non possono essere paragonate a quelle di Vito87;
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Originalmente inviato da AntOne
piuttosto non capisci (e neanch'io) chi si mette in mano ad un essere umano che da peraltro un interpretazione piuttosto discutibile del Cristianesimo, invece di crederci per conto proprio tra Dio e se stesso
Nei post riguardanti questo threat nessuno ha mai detto di seguire strettamente le parole del Papa o di credere ciecamente nelle sue parole. Bensì, c'è chi si è dichiarato laico (che non vuol dire nè ateo, nè il polo opposto) e chi agnostico. Detto questo la tua affermazione mi sembra fuoriluogo, ma non voglio giudicare no?

Continuando, qualche post fa, scrissi che "il papa non mi andava proprio a genio" - per tornare di nuovo al discorso sovrastante - da questo puoi evincere che una persona può anche essere Cristiana non accettando tutto ciò che la Chiesa predica (razzolando male). Questo perché, come già detto precedemente, ma evidemente non vengono letti tutti i post (aimè), la Chiesa non è il Cristianesimo, ne è parte integrante e ne è legata mediante uno legame simbiotico, ma ripeto: non è il Cristianesimo.
piccolo_lupo is offline  
Vecchio 30-01-2008, 22.49.08   #18
Vito87
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Originalmente inviato da piccolo_lupo
Allora, Antone probabilmente ti stai confondendo con qualche altro brano, perché le parole del "Il Testamento di Tito" non possono essere paragonate a quelle di Vito87;

Nei post riguardanti questo threat nessuno ha mai detto di seguire strettamente le parole del Papa o di credere ciecamente nelle sue parole. Bensì, c'è chi si è dichiarato laico (che non vuol dire nè ateo, nè il polo opposto) e chi agnostico. Detto questo la tua affermazione mi sembra fuoriluogo, ma non voglio giudicare no?

Continuando, qualche post fa, scrissi che "il papa non mi andava proprio a genio" - per tornare di nuovo al discorso sovrastante - da questo puoi evincere che una persona può anche essere Cristiana non accettando tutto ciò che la Chiesa predica (razzolando male). Questo perché, come già detto precedemente, ma evidemente non vengono letti tutti i post (aimè), la Chiesa non è il Cristianesimo, ne è parte integrante e ne è legata mediante uno legame simbiotico, ma ripeto: non è il Cristianesimo.

Forse intendeva l'analogia tra il mio pensavo-10 comandamenti e il testo che ricrea una cosa simile.
Per piacere e per obbligo, devo leggere i post che sono stati scritti al mio primo post. Concordo col fatto che chiesa e cristianesimo non siano la stessa cosa, ma si occupano della medesima materia. Una riguarda il lato pubblico, l'altro il lato privato. Che la chiesa sia..., non saprei che termine usare..., mafia legale, setta..., che la chiesa sia quel che sia e che non è sicuramente quella buona istituzione che tanto ci vuol far credere d'essere, su questo penso che la storia ne abbia dato atto più e più volte (mi chiedo come mai però non si sia mai mosso qualcosa per sopprimerla). Se poi parliamo del cristianesimo, beh, è una forma di pensiero religioso atta al bene dell'umanità. La questione, è che questa religione, come qualsiasi altra forma di religione, non è personale, ma è uno stereotipo. Quello che hanno scritto chissà chi tanti anni fa, ora è uguale per tutti, sembra quasi non esserci più libertà di pensiero all'interno di un unica religione stessa. Ci manca solo che tra cristiani ci siano discussioni accese per distinguere quale sia il filone cristiano più giusto. Già ne abbiamo visto un assaggio con la riforma luterana..., con le varie sette in giro per il mondo, e il bello, è che all'interno di una stessa religione, non ci siano limiti tra un pensiero ad un altro per limitarsi nelle bugie che si vanno pensando. Un esempio è in America, dove nel 2oo8 ancora si insegna nelle scuole il creazionismo e la teoria evoluzionistica, roba da cavernicoli. Se ci fossero mezze misure all'interno della stessa religione, con persone che prima di essere uomini di religione, pensino da uomini e poi implichino il fatto di essere religiosi, ci sarebbe molta più armonia tra i ceppi principali delle religioni e tutte le loro varie correnti. In tutta questa esplosione di pensiero, spero di essermi fatto capire, nel caso mi rispiegherò
Vito87 is offline  
Vecchio 30-01-2008, 23.24.31   #19
Vito87
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Originalmente inviato da chlobbygarl
la ragione non è mai (stata) sufficiente a dirimere il bene dal male, per quanto necessaria.Ci vuole l'etica (la mia etica, la mia morale) come hai detto poco sopra.Basta quindi che il dibattito non diventi ragione scientifica contro il mondo, come già l'altro in "filosofia".

la libertà di scegliere è, ed è soprattutto un ineluttabile destino ontologico, mentre il libero arbitrio non è scientificamente dimostrabile (anche se il determinismo scientifico sta soccombendo da qualche decennio sotto il peso crescente di nuove evidenze e nuovi paradigmi).

la libertà di scegliere immette nell'agone la necessità di definire gradi di valore che spesso poco hanno a che spartire con la ragione.

e allora si invoca sempre la propria etica, la propria morale, assolutamente attendibile e quasi intersoggettiva, a meno di non coincidere con quella cristiana (sono agnostico).

come se la tua etica fosse figlia diretta di quella ragione di cui ti nutri e non invece il frutto di elaborazioni collettive e metaculturali avvenute nei secoli, anche nelle comunità cristiane.

tu dici classicamente, non c'è bisogno del Verbo per sapere che non devo fare male a nessuno in quello o in quell'altro modo, configurando modelli di riferimento etico almeno di pari valore a quello cristiano, ma questo non significa necessariamente negare a quest'ultimo credibilità, non trovi?

cos'è la tua etica Vito, dammene una definizione e una causa.

Premetto una cosa. Ho deciso di aprire questa discussione in questa sezione "cultura e società" perchè non volevo approdare nei discorsi con termini filosofici per poi farmi fraintendere o non capire. Una cosa che trovo poco costruttiva è notare come molte persone usino paroloni tecnici o aulici per poi non farsi capire da chi, o per ignoranza o per inesperienza, non arriva a capire il filo delle frasi scritte. Detto ciò...
ammetto che non ho ben capito quello che hai scritto, sarà la tensione per un esame che ho domani o per l'orario..., in tutti i casi, rileggo e rispondo, o provo a rispondere (ah si, ho messo in grassetto le parolone )
Ti risponderò da "come se la tua etica...", perchè sinceramente non ho capito i paragrafi prima.
La ragione da cui elaboro la mia etica proviene anche dalle 2 cose che tu hai scritto, elaborazioni collettive e multiculturali e comunità cristiane. Questo non lo metto in discussione. Ma, siccome ho la possibilità di non sentirmi rinfacciare le scelte che ritengo giuste, almeno in questo caso, io non mi sento "costruito" da una ragione proveniente da ideologie di comunità cristiane. Da ciò, ritengo ingiusto anche nei confronti di tutte le persone, e anche del genere umano, volendo, che si sentano legati a una così ristretta visione del mondo, che è la religione che abbiamo portato fino ai giorni nostri, quella cristiana, quella musulmana, quella induista, e tutte le altre e ogni altra ramificazione di queste.
La mia etica, deriva da uno studio oggettivo delle varie situazioni che mi si presentano davanti. Nel caso in cui l'ambito sia privato, allora anche una parte soggettiva, che ritengo essere legata alle emozioni, potrà farvene parte, mentre, in un ambito pubblico dove mi rivolgo a più persone, la mia etica deriverà da uno studio oggettivo (entro i limiti della mia conoscenza) delle varie possibilità che avrò per agire in maniera giusta, nel bene degli altri. Con questo, non voglio che mi vedi come il nuovo messia , ma credo e spero, forse ingenuamente, che siano cose che tutti dovrebbero condividere. La causa, che mi muove a queste scelte, deriva dal frutto dei miei pensieri, di un mio modo di volermi porre al prossimo in maniera positiva, se mi passi il termine poco appropriato. Senza un riscontro da parte di chi viene aiutato da me, solo per il piacere mio personale. , se non è chiaro o esauriente quanto ho detto prometto che mi prenderò più tempo per pensarci ed essere un pò meno superficiale nelle mie considerazioni

Ah si, rispiegami un attimo i primi 3 paragrafi, sinceramente non li ho capiti molto.
Vito87 is offline  
Vecchio 31-01-2008, 00.26.45   #20
AntOne
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Riferimento: Son terrorista...

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Originalmente inviato da piccolo_lupo
Allora, Antone probabilmente ti stai confondendo con qualche altro brano, perché le parole del "Il Testamento di Tito" non possono essere paragonate a quelle di Vito87;
Non sono entrato nel merito. Gli ho solo chiesto se che poteva essersi ispirato.
Io sono più che un banale "fan" di De Andrè. Quindi non capisco questa tua accusa di "blasfemia" nei confronti di una mia semplice domanda su un possibile percorso di pensiero citazione di Vito per la presunta equiparazione alla grandezza poetica e di significato della canzone di De Andrè.
Citazione:
Originalmente inviato da piccolo_lupo
Nei post riguardanti questo threat nessuno ha mai detto di seguire strettamente le parole del Papa o di credere ciecamente nelle sue parole. Bensì, c'è chi si è dichiarato laico (che non vuol dire nè ateo, nè il polo opposto) e chi agnostico. Detto questo la tua affermazione mi sembra fuoriluogo, ma non voglio giudicare no?
C'è di nuovo un equivoco quell'affermazione non era rivolta a nessuno dei presenti, stavo solo discutendo con Vito, anche cercando di capire quanto fossero fondati quei rimproveri verso di lui.

Continuando, qualche post fa, scrissi che "il papa non mi andava proprio a genio" - per tornare di nuovo al discorso sovrastante - da questo puoi evincere che una persona può anche essere Cristiana non accettando tutto ciò che la Chiesa predica (razzolando male). Questo perché, come già detto precedemente, ma evidemente non vengono letti tutti i post (aimè), la Chiesa non è il Cristianesimo, ne è parte integrante e ne è legata mediante uno legame simbiotico, ma ripeto: non è il Cristianesimo.[/quote]

Mai pensato il contrario (proprio non conoscendoti).Qui, poi sfondi proprio una porta aperta.

Mrxy: 1. poteva anche essere ma non c'entra, tu gliel'hai attribuito a priori, solo perchè non l'ha menzionato. Dell'Islam sono in tanti a parlare male, persino AN e la Lega, talvolta anche piuttosto superficialmente, specularmnte a quanto sono indefessamente papisti. E' scontato e facile parlare male dell'Islam (ma anche del Cristianesimo così per fare). L'"imputazione", poi, era impertinente in quanto Vito stava parlando di un problema locale, che non è l'Islamismo.
AntOne is offline  

 



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