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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 03-12-2009, 16.39.35   #1
devilmac
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-08-2009
Messaggi: 52
errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

in tutti i filosofi che ho studiato, e anche leggendo molti interventi in questo forum, noto sempre gli stessi, e aggiungo EVITABILI, errori in cui cadono sistematicamente tutti.
il primo è la tendenza a fare un'analisi che riesca a comprendere e che tenta di spiegare quanto più possibile. tutti, anzi direi quasi tutti, hanno delle intuizioni geniali ma peccano di presunzione. per fare un esempio, in questo periodo sto studiando un libro di Urmson che in cui viene esposta la storia dell'atomismo logico e del positivismo logico. entrambi hanno i loro meriti, e sono delle teorie che non esito a definire bellissime, ma diventano così banali quando cercano di spiegare tutto. i loro esponenti potevano benissimo fermarsi all'analisi di determinati casi su cui le loro teorie erano costruite invece di pensare di poter ridurre tutta la realtà alla loro filosofia. non riesco a comprendere il comportamento soprattutto dei positivisti, dato che si resero benissimo conto degli errori degli atomisti, ma che lo stesso non riuscirono ad essere immuni.
il secondo errore, che potrebbe sembrare lo stesso che ho descritto precedentemente ma che se ne differenzia nella pratica, è che si tenta di fare un'analisi filosofica sempre partendo da preconcetti. collegandomi sempre al caso precedente, gli atomisti erano convinti che ci fossero solo tre tipi di proposizioni: tautologiche, contraddittorie e empiriche. ora chiunque penserebbe che questa tesi sia il risultato di uno studio e di una pratica che ha confermato tutto ciò. invece nessuno è mai riuscito nell'impresa di compiere un'analisi secondo le regole dell'atomismo logico. ma come è possibile arrivare a tanto?
allora dobbiamo dare ragione a chi ritiene che la filosofia sia una " scienza " mal riuscita ed inutile?
è questo che emerge da tanta esperienza all'università, dagli interventi dei miei colleghi studenti e dai corsi tenuti da molti professori, dagli interventi di molti frequentatori di questo forum.
non so se questa è solo un'insofferenza verso la nozione " comune " di filosofia.
aspetto con ansia i vostri pensieri.
devilmac is offline  
Vecchio 04-12-2009, 21.59.46   #2
epicurus
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosifia?

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Originalmente inviato da devilmac
in tutti i filosofi che ho studiato, e anche leggendo molti interventi in questo forum, noto sempre gli stessi, e aggiungo EVITABILI, errori in cui cadono sistematicamente tutti.
il primo è la tendenza a fare un'analisi che riesca a comprendere e che tenta di spiegare quanto più possibile. tutti, anzi direi quasi tutti, hanno delle intuizioni geniali ma peccano di presunzione. [...] potevano benissimo fermarsi all'analisi di determinati casi su cui le loro teorie erano costruite invece di pensare di poter ridurre tutta la realtà alla loro filosofia. non riesco a comprendere il comportamento soprattutto dei positivisti, dato che si resero benissimo conto degli errori degli atomisti, ma che lo stesso non riuscirono ad essere immuni.
il secondo errore, che potrebbe sembrare lo stesso che ho descritto precedentemente ma che se ne differenzia nella pratica, è che si tenta di fare un'analisi filosofica sempre partendo da preconcetti.

I problemi che citi -- come giustamente tu già notavi -- sono intrecciati fra loro. Credo che l'origine base di questi problemi sia -- come direbbe Wittgenstein -- che noi ci innamoriamo delle nostri immagini. Quando noi proponiamo delle filosofie stiamo offrendo anche un modo diverso di vedere il mondo, una ridescrizione della realtà. E spesso accade che tale immagine ci piaccia così tanto da innamorarcene, facendoci così trasportare dalla passione, diminuendo la nostra capacità (auto)critica. E' così, credo, che si formano i problemi da te menzionati.
epicurus is offline  
Vecchio 04-12-2009, 22.36.25   #3
Noor
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Messaggi: 2,064
Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosifia?

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Originalmente inviato da devilmac
si tenta di fare un'analisi filosofica sempre partendo da preconcetti.
Mi sembra chiaro: si aderisce ai propri pensieri su cui costruire concetti e su questi "una realtà" ..
ma che non è la realtà..
Il filosofo in fondo è un uomo..con tutte le imperfezioni e difetti del caso..
e che difficilmente si mette totalmente in gioco:
ne varrebbe della sua identità (o meglio identificazione).
D'altronde vivere senza sostegni mentali (pregiudizi concettuali) ne vale la morte dell'io (sostenibile) o addirittura la follia (Nietzsche):
c'è sempre un'istinto primordiale,anche se inconscio, che ci fa rifiutare tale negazione.
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Vecchio 10-12-2009, 10.55.38   #4
albert
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Messaggi: 689
Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

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Originalmente inviato da devilmac
il primo è la tendenza a fare un'analisi che riesca a comprendere e che tenta di spiegare quanto più possibile.

Secondo me il tratto distintivo della filosofia è essere un pensiero generale ("concezione generale della realtà"), diversamente da tutte le altre discipline che studiano campi più o meno specifici. E' quindi inevitabile, secondo me, che una teoria filosofica cerchi di comprendere quanto più possibile. Anche se questo può portare agli inconvenienti di cui parli

Citazione:
Originalmente inviato da devilmac
il secondo errore ... è che si tenta di fare un'analisi filosofica sempre partendo da preconcetti.

Come fare ad eliminare i propri preconcetti? E' difficilissimo. L'importante è l'onestà mentale nell'individuarli o nel valutare l'analisi di altri che li individuano nel nostro pensiero

Citazione:
Originalmente inviato da devilmac
allora dobbiamo dare ragione a chi ritiene che la filosofia sia una " scienza " mal riuscita ed inutile?

Difficile dire se la filosofia è o possa essere "utile". Dipende molto da come si definisce "utilità".
albert is offline  
Vecchio 10-12-2009, 11.17.41   #5
devilmac
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Data registrazione: 08-08-2009
Messaggi: 52
Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

Citazione:
Originalmente inviato da albert
Secondo me il tratto distintivo della filosofia è essere un pensiero generale ("concezione generale della realtà"), diversamente da tutte le altre discipline che studiano campi più o meno specifici. E' quindi inevitabile, secondo me, che una teoria filosofica cerchi di comprendere quanto più possibile. Anche se questo può portare agli inconvenienti di cui parli



Come fare ad eliminare i propri preconcetti? E' difficilissimo. L'importante è l'onestà mentale nell'individuarli o nel valutare l'analisi di altri che li individuano nel nostro pensiero



Difficile dire se la filosofia è o possa essere "utile". Dipende molto da come si definisce "utilità".

lo studio che ho fatto della filosofia in questi anni mi ha portato a cercare di comprendere, senza per questo accettare, il più possibile. ho studiato volutamente ambiti della filosofia a me poco congeniali per indole, o di cui ero completamente ignorante, proprio per questo motivo. il tentativo era di capire chi mi era più lontano senza rinchiudermi in me stesso e nelle mie convinzioni. ovvio che anche io ho dei preconcetti, come tutti. ma questo non significa che affrontavo ogni discussione e teoria partendo dalle stesse premesse e dagli stessi preconcetti. il problema è la convinzione che pochi principi possano spiegare tutto. questo è l'errore che volevo mettere in mostra. non volevo proporre una chiusura specialistica, ma nel fatto di cercare la generalità non bisogna dimenticare che è solo " una " generalità tra le altre. cosa che viene dimenticata spesso soprattutto nelle discussioni in questo forum. la generalità porta inevitabilmente ad una chiusura: una cosa è decidere di rinunciare a preconcetti che ci servono in qualche ambito, una cosa è rinunciare a preconcetti che ci servono per spiegare il mondo intero. ecco perchè per me questa ricerca è controproducente. la filosofia vista in questo modo è per me inutile proprio in quanto non produce altro che uno scontro tra visioni diverse che non porta a niente. c'è il rischio di una chiusura, di un "solipsismo settario": alla fine ci riduciamo a discutere solo con chi è d'accordo con noi.
devilmac is offline  
Vecchio 10-12-2009, 11.34.50   #6
Noor
Ospite di se stesso
 
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Originalmente inviato da albert
Difficile dire se la filosofia è o possa essere "utile". Dipende molto da come si definisce "utilità".
Beh..a questo punto bisognerebbe prima mettersi d'accordo su cosa s'intende per filosofia,o come ognuno la definisce..

Citazione:
Originalmente inviato da devilmac
una cosa è decidere di rinunciare a preconcetti che ci servono in qualche ambito, una cosa è rinunciare a preconcetti che ci servono per spiegare il mondo intero
Non vedo differenza..sempre preconcetti sono..
Relativizzare significa comunque escludere a priori ciò che non compete in quel campo analizzato.
Se si considerasse la possibilità che il campo analizzato-punto di visione fosse come una grande Matryoscha allora sarebbe tutto più facile per tutti..
perchè tutto non escluderebbe nulla e tutto potrebbe essere incluso in quella visione solo allargando il campo visualizzato..
Noor is offline  
Vecchio 10-12-2009, 12.44.41   #7
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

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Originalmente inviato da devilmac
in tutti i filosofi che ho studiato, e anche leggendo molti interventi in questo forum, noto sempre gli stessi, e aggiungo EVITABILI, errori in cui cadono sistematicamente tutti.
il primo è la tendenza a fare un'analisi che riesca a comprendere e che tenta di spiegare quanto più possibile.
Qualunque settore della conoscenza tenta prima o poi di spiegare il tutto cui si riferisce in quanto suo oggetto di studio.Il problema è capire se tu hai compreso quale sia l'oggetto di studio della filosofia.Il fatto che possa esistere una molteplicità di discipline filosofiche che cercano di dare un senso globale alla nostra esistenza non significa che le une e le altre si inficino a vicenda, men che meno che le medesime non convergano per mutua approssimazione verso parti sempre più effettive di verità.Significa solo che fare congetture su temi fondanti l'ontologia dell'essere è relativamente più facile che presentare modelli fisico-teorici sull'origine del cosmo, per questo nel primo caso ne avremo, ne abbiamo, un numero sensibilmente più grande che nel secondo.
Questo non significa che sia sbagliato farne nel primo, proprio perchè, solo perchè, il metodo seguito è diverso da quello scelto nel secondo.Il modello induttivo sperimentale non avrebbe portato a nulla in filosofia, mentre senza di quello la scienza galileiana non sarebbe nata.

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il secondo errore, che potrebbe sembrare lo stesso che ho descritto precedentemente ma che se ne differenzia nella pratica, è che si tenta di fare un'analisi filosofica sempre partendo da preconcetti. collegandomi sempre al caso precedente, gli atomisti erano convinti che ci fossero solo tre tipi di proposizioni: tautologiche, contraddittorie e empiriche. ora chiunque penserebbe che questa tesi sia il risultato di uno studio e di una pratica che ha confermato tutto ciò. invece nessuno è mai riuscito nell'impresa di compiere un'analisi secondo le regole dell'atomismo logico. ma come è possibile arrivare a tanto?allora dobbiamo dare ragione a chi ritiene che la filosofia sia una " scienza " mal riuscita ed inutile?
Non vedo chi possa argomentare una domanda del genere presa letteralmente, posto cioè che la stessa non sia retoricamente provocatoria, senza suscitare risa in quantità.Cosa intendi poi per 'confermare con il risultato di uno studio e di una pratica' quanto in ordine a proposizioni logico-affermative?Proprio le difficoltà di ridurre la realtà logico-sensibile ad atomi e a proposizioni atomiche incontrate da Russell dovrebbero darti conto della cogenza di seguire approcci diversi nella sintesi dell'analisi fisolofica.


Citazione:
è questo che emerge da tanta esperienza all'università, dagli interventi dei miei colleghi studenti e dai corsi tenuti da molti professori, dagli interventi di molti frequentatori di questo forum.
non so se questa è solo un'insofferenza verso la nozione " comune " di filosofia.
aspetto con ansia i vostri pensieri.
permettimi una battuta, non so quale sia la tua età ma è avvilente leggere considerazioni tanto banali e volgarizzanti sulla filosofia da parte di qualcuno che abbia studiato in un qualche corso universitario italiano.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 10-12-2009, 14.17.55   #8
espert37
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Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

Riferimento: errori ricorrenti; Sono evitabili?

Matematica o filosofia?

Al fine di eliminare i preconcetti personali,io proporrei una filosofia su basi e radici matematiche; Ragionando con i seguenti pensieri di matamatica elementare.
1) Per me,tutto esiste in relazione alla mia esistenza;Se io non esistessi,per me non esisterebbe l'universo. Penso che questa realtà matamatica sia comune a tutti gli esseri umani.
2) La meta inseguita da tutti gli esseri umani si chiama felicità e beatitudine.
Anche questo pensiero penso che sia innegabile e matematicamente
condivisibile.
3) La via meno ardua per raggiungere detta meta è matematicamente la
migliore, e la natura ci ha dotati di intelletto per poterla individuare
nella tradizione, in quella enorme esperienza vissuta sin dagli albori
della nostra esistenza. Credo non esista una fonte migliore.
Un saluto amichevole. espert37
espert37 is offline  
Vecchio 10-12-2009, 16.59.38   #9
albert
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Messaggi: 689
Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Beh..a questo punto bisognerebbe prima mettersi d'accordo su cosa s'intende per filosofia,o come ognuno la definisce..

Già fatto (nel mio primo post), "concezione generale della realtà". Non mi metterei mai a disquisire su una cosa che non so come definire. Sulla definizione di "utile", poi, ci sarebbe da discutere un bel po', ma non credo sia opportuno in questa discussione.
albert is offline  
Vecchio 10-12-2009, 17.47.06   #10
devilmac
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Messaggi: 52
Riferimento: errori ricorrenti: sono evitabili o fanno parte della filosofia?

Citazione:
Originalmente inviato da chlobbygarl
Qualunque settore della conoscenza tenta prima o poi di spiegare il tutto cui si riferisce in quanto suo oggetto di studio.Il problema è capire se tu hai compreso quale sia l'oggetto di studio della filosofia.Il fatto che possa esistere una molteplicità di discipline filosofiche che cercano di dare un senso globale alla nostra esistenza non significa che le une e le altre si inficino a vicenda, men che meno che le medesime non convergano per mutua approssimazione verso parti sempre più effettive di verità.Significa solo che fare congetture su temi fondanti l'ontologia dell'essere è relativamente più facile che presentare modelli fisico-teorici sull'origine del cosmo, per questo nel primo caso ne avremo, ne abbiamo, un numero sensibilmente più grande che nel secondo.
Questo non significa che sia sbagliato farne nel primo, proprio perchè, solo perchè, il metodo seguito è diverso da quello scelto nel secondo.Il modello induttivo sperimentale non avrebbe portato a nulla in filosofia, mentre senza di quello la scienza galileiana non sarebbe nata.

se ci sono diverse filosofie che cercano di dare una spiegazione della " realtà " non vedo alternative al fatto che o dicono la stessa cosa, magari una è il "progresso" dell'altra, progresso inteso in senso positivista, o dicono cose diverse, quindi i loro risultati sono antitetici.
poi non penso che si possa delimitare un campo di indagine per la filosofia se non nella prassi della stessa.
hai ragione: fare congetture su temi fondanti l'ontologia dell'essere è relativamente più facile che presentare modelli fisico-teorici sull'origine del cosmo. il fatto è che di solito sono inutili e senza senso, ma si pensa comunemente che questo è fare filosofia e si utilizza lo stesso metodo anche in altri campi.

Citazione:
Originalmente inviato da chlobbygarl
Non vedo chi possa argomentare una domanda del genere presa letteralmente, posto cioè che la stessa non sia retoricamente provocatoria, senza suscitare risa in quantità.Cosa intendi poi per 'confermare con il risultato di uno studio e di una pratica' quanto in ordine a proposizioni logico-affermative?Proprio le difficoltà di ridurre la realtà logico-sensibile ad atomi e a proposizioni atomiche incontrate da Russell dovrebbero darti conto della cogenza di seguire approcci diversi nella sintesi dell'analisi fisolofica.
forse non hai capito il punto in questione o non mi sono spiegato bene, provo a ripeterlo. gli analisti non hanno mai svolto un'analisi soddisfacente, a parte frasi come " questo rosso ". come è possibile fare un programma, proporre una direzione di ricerca se prima non si è raggiunto qualche risultato? ovvio che abbia avuto difficoltà Russell, era tutto campato in aria!

Citazione:
Originalmente inviato da chlobbygarl
permettimi una battuta, non so quale sia la tua età ma è avvilente leggere considerazioni tanto banali e volgarizzanti sulla filosofia da parte di qualcuno che abbia studiato in un qualche corso universitario italiano.
secondo te una domanda come questa: << può l'uomo essere considerato un animale ascetico? >>, che senso ha?
io ho il problema che non mi rendo conto del fatto che gli altri non hanno avuto le mie stesse esperienze e nelle discussioni tendo a chiarire il mio pensiero pian piano. la domanda era volutamente provocatoria, come puoi capire dal fatto che studio filosofia e non ho intenzione di smettere. speravo in un confronto aperto su tematiche essenziali, di metodo e di ricerca.
non penso che sia banale, era giusto per iniziare un discorso. penso che temi come l'io, l'essere, l'origine dell'universo, siano molto più banali di quello che sto tentando di affrontare qui.
tu dici: Qualunque settore della conoscenza tenta prima o poi di spiegare il tutto cui si riferisce in quanto suo oggetto di studio. il fatto che sia sempre successo non lo giustifica. la ripetizione di un evento non comporta la sua necessità.
devilmac is offline  

 



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