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Vecchio 10-07-2012, 18.29.18   #31
j_karl
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 10-07-2012
Messaggi: 1
Riferimento: Filosofia pre-razionale

I turbamenti dell'urto con l'inconcepibile non li sconta propriamente la razionalità, ma la coscienza. Più che ad uno stadio precedente alla razionalità (che tuttavia è una conseguenza dello sviluppo della coscienza) è ad uno stadio precedente a quello della coscienza che si dovrebbe tornare, credo, per eludere sentimenti come l'angoscia di fronte a ciò che non si riesce a spiegare e a controllare. Se non avessimo coscienza della morte, moriremmo senza preoccuparcene, più o meno come accade - suppongo - a un rododendro o ad un lombrico. Non importa se ci ragioniamo sopra oppure no, è la consapevolezza del dolore ad aumentare le nostre sofferenze.
Comunque, non mi sembra che si possa parlare di verità fuori dalla dimensione della ragione. La verità è già di suo un concetto, un'idea la cui madre è la ragione, non un'entità che gode di vita autonoma. Di conseguenza, là dove non vi sia una ragione che concepisca il concetto di verità, non c'è alcuna verità da scoprire. La verità non sta al di sotto della ragione, ma dentro di essa. Al di sotto (o al di sopra o all'intorno) della ragione sta invece tutto ciò che la ragione prova a concepire, appunto (oltre che provare a concepire se medesima).
Tuttavia, la ragione non è uno strumento estraneo a questa esistenza che noi utilizziamo per comprendere esistenza stessa. La ragione fa parte dell'esistenza, della vita, e quindi non è possibile che essa ci alieni dalla vita. Essa stessa è vita. Più che altro, penso che il problema sia quello di imparare a usarla in armonia con le altre facoltà che l'uomo possiede, o per meglio dire di usarla in funzione di una sintesi vissuta. Cioè, dovremmo imparare a vivere nell'unità del nostro essere. Che la ragione faccia distinzioni e crei gerarchie va bene, è la sua mansione, in fondo; quel che io ritengo sbagliato, però, è che queste distinzioni e gerarchie vengano imposte dalla ragione a tutto il resto. In questo modo, l'uomo finisce per vivere scisso in se stesso.

Non mi esprimo molto bene, lo so, ma spero che si sia capito almeno un quarto di quello che ho cercato di dire...

P.S. Salve a tutti, sono una new entry!
j_karl is offline  

 



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