ma... vedi rodi
"il mio cercare"
è tutto quello che ho
essendo ben cosciente
della mia nullità

argh.... ! w.

CHE COSA c'è
nello spazio visivo che si crea
tra due specchi
messi uno di fronte all'altro

c'è la scelta di quali orizzonti si voglia percorrere le due prospettive possibili con la stessa faccia, per cambiare la visione di ciò che vedi devi entrare o entri in uno o nell'altro ma uno rispecchia l'altro quindi il movimento eterno o l'eterna immobilità...lo devi sapere tu......
riflessioni..

"guardarli, ma sapendo che sono soltanto quello, specchi."

ma questo lo so
gli occhi me lo rappresentano
e si fermano lì
ma quando dormo
e sono ugualmente vivo e sveglio
ipotizzo altri mondi
col piede esitante sulla soglia
- mondi incomunicabili -

e quando pongo
domande come questa
- parlo nel sonno.
...temo

"c'è la scelta di quali orizzonti si voglia percorrere o entri in uno o nell'altro ma uno rispecchia l'altro quindi il movimento eterno o l'eterna immobilità...lo devi sapere tu...
riflessioni..."

molto poetico,molto imbarazzante
ma ancora non penetra
le pareti di ciò che chiedo

certe cose
non si dovrebbero chiedere mai ?

eppure qui
si parla quotidianamente di dio
d'infinito,di eternità,di verità ...di
"ridare agli specchi il loro ruolo di specchi..."

e se invece della pelle
fossimo tutti rivestiti di specchi ?

ecco,intendo solo dar vita
all'immagine di due specchi
messi uno di fronte all'altro
fermi ma attivi
nel linguaggio degli specchi - attivi
nella filosofia del riflettere - attivi

non riesco a spiegare
ciò che dentro
appare molto chiaramente
eh,lo dicevo
- mondi incomunicabili -

1000grazie - w.

non riesco a spiegare
ciò che dentro
appare molto chiaramente
eh,lo dicevo
- mondi incomunicabili -

1000grazie - w.



Io invece credo che l'hai spiegato benissimo

la tua 'nullità'...
è più preziosa del tuo cercare...
la tua 'nullità'
può riflettere l'infinito...
fartelo assaporare...
anche se non potrai mai congelarlo...
nè metterlo sotto la lente di un microscopio
per analizzarlo...
il tuo cercare
ti porta verso spazi ristretti
la tua 'nullità'
è la cosa più preziosa
per poter assaporare
è sempre quando cerchiamo
con insistenza una cosa
che non la troviamo
quando riusciamo a smettere
la cosa ci raggiunge
perchè non ci sono più gli impedimenti
causati dal nostro cercare

così io
non sarei che d'intralcio a me stesso ?
dici che cercare è un lusso
che un "nessuno"
non dovrebbe mai pensare
di poter permettersi

le tue parole sono calde e profumate,rodi
ma ancora non mi soddisfano
ancora gli specchi
se ne stanno lì,indifferenti & imponenti

parli molto di me
e poco di loro
o è proprio in me
che ne descrivi la "mortalità" ?

troppe perfezioni
non finiscono col formare un caos ?

"la tua 'nullità'
può riflettere l'infinito..."

sì ma...
tra me (specchio) e l'infinito ?
possibile ci sia solo
una pausa senza dimensione ?

dici che dovrei
riempire di gas la mia cavità cranica
e indi farla esplodere ?

io dico...
che a lungo andare
diventerò uno specchio
ed allora me ne andrò
in cerca di un altro
e quando l'avrò trovato
mi piazzerò di frontea lui
e sarò ancor più felice
di quanto non sia adesso

w.

io dico...
che a lungo andare
diventerò uno specchio
ed allora me ne andrò
in cerca di un altro
e quando l'avrò trovato
mi piazzerò di frontea lui
e sarò ancor più felice
di quanto non sia adesso



Ecco fai in fretta...perchè sai come dici tu il tempo passa.

un sorriso

sono condannato alla pazzia ?


'L'essenza più profonda dello spirito umano.. se esso viene considerato nella separazione dall'anima, quindi da Dio, è la follia.
La follia, dunque, non nasce ma si manifesta quando ciò che è propriamente non essente, cioè irrazionale, si attualizza..
La base della ragione stessa è dunque follia..
Ciò che chiamiamo ragione.. è propriamente null'altro che follia regolata..'

(..intorno al pensiero di Schelling)

non c'è soluzione
non c'è speranza
solo specchi su specchi
dovrei guardarli
ed imparare a non vederli ?


'..L'arte è l'unico vero ed eterno organo e insieme documento della filosofia, il quale sempre e con novità continua attesta ciò che la filosofia non può rappresentare esternamente, cioè l'incosciente nell'operare e nel produrre, e la sua originaria identità con il cosciente. L'arte costituisce appunto perciò per il filosofo quanto vi è di più elevato, perché essa gli apre quasi il sacrario in cui eterna e originaria unione arde, come in una fiamma, ciò che nella natura e nella storia è separato..'

(ed io -Gyta- muterei l'ultima espressione con 'apparentemente separato')
(sempre Schelling)

Scusa, forse sembra ch'io non risponda..
ma non è così.. almeno nell'intenzione..

Gyta

noi siamo
di intralcio a noi stessi...
le nostre parole
anche quelle calde e profumate
sono un intralcio...
cercare non è un lusso
che una nullità non può permettersi...
cercare è un impedimento...
far esplodere la tua testa
mi sembra eccessivo e superfluo...
quel che tu chiami
la tua 'nullità'
è ciò che basta
amala la tua 'nullità'
la tua 'nullità'
è preziosa
non sono le mie parole
che ti possono soddisfare
loro possono solo cercare di
trasmetterti che ciò
che tu chiami nullità
è quello che ti può rispondere
spesso dimentichiamo
che il silenzio ci fa giungere
i rumori più lontani e più impercettibili...
il nostro cercare affannoso
è un rumore...
la tua 'nullità'
è quel silenzio

molto poetico,molto imbarazzante
ma ancora non penetra
le pareti di ciò che chiedo

certe cose
non si dovrebbero chiedere mai ?


Ma figurati...chiedere è lecito e rispondere è cortesia

Io però non capisco cosa siano le pareti di ciò che chiedi

Perdona il limite...


un sorriso