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Vecchio 30-09-2005, 13.19.23   #1
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Fede, libero arbitrio e Ragione

F E D E E R A G I O N E

In merito alla fede e alla ragione SI SENTE DIRE: “... se lui vuole, può cambiarla …” oppure “… Lui può cambiare pensiero…” e ancora: “…credere è un fatto di fede e volontà…”.
Per me la fede è uno stato d’essere irraggiungibile dalla razionalità, anzi frenata dalla stessa. Da questa affermazione nasce il problema del libero arbitrio che emerge con forza come un sole all’alba. Siamo veramente liberi di pensare? Tutto ciò che affermiamo è frutto del nostro pensiero, ma il nostro pensiero da cosa è generato?
Abbiamo un corpo di materia che genera varie forme di energie, che ci fanno essere vivi e partecipi della realtà. Mi chiedo: “Siamo liberi o influenzati da un tipo specifico di materia biochimica, da un genoma strettamente personale, . dal nostro entourage, dagli archetipi, dalla nostra educazione, dai nostri studi ecc.?” Fra tutte queste influenze c’è una piccola parte/zona dove abbiamo la possibilità di manifestare liberamenteil nostro pensiero, quindi la nostra, volontà?
# # #
Gentili amici, credo che la risposta all'annoso problema non si possa risolvere neanche se analizziamo la complessa questione sotto due angolazioni: la prima, considerando l’uomo privo di libero arbitrio; analogo ad un oggetto che si muove come facente parte di un grande ingranaggio; la seconda, attribuendo all’uomo la possibilità di essere libero e di agire nel creato con una sua specifica consapevolezza.
Mi chiedo, comunque, quale sia l’uomo più felice: colui che crede di essere libero ed artefice del proprio destino, o colui che accetta con serenità una realtà generata da un' apparente attività bioelettrica non voluta, restando cosciente della presenza di influenze che determinano la sua condotta?

VOI COSA PENSATE DEL LIBERO ARBITRIO?
Alessandro D’Angelo alessandro.dangelo@fastwebnet. it
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Vecchio 30-09-2005, 16.02.32   #2
Nemo
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l'educazione e la filosofia servono appunto per liberarci dai pregiudizi e dagli archetipi o almeno servono a farci capire quando giudichiamo,sono convinto che nessuno abbia imposizioni di pensiero che non possano essere cambiate da lui stesso con propie idee originali o quantomeno una delle tante combinazioni delle intuizioni già pensate...
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Vecchio 30-09-2005, 16.04.31   #3
Nemo
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PS
Il libero arbitrio di un Dio non esiste perchè non credo esista qualcuno che possa decidere di vivere 500 anni...
Il libero arbitrio nella "vita" esiste perchè un uomo potrà sempre scegliere tra almeno due strade.
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Vecchio 30-09-2005, 21.28.49   #4
nexus6
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Re: Fede, libero arbitrio e Ragione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Alessandro D'Angelo
VOI COSA PENSATE DEL LIBERO ARBITRIO?

penso che sia una cavolata!
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Vecchio 01-10-2005, 10.55.11   #5
Jack Sparrow
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Re: Fede, libero arbitrio e Ragione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Alessandro D'Angelo
Mi chiedo, comunque, quale sia l’uomo più felice: colui che crede di essere libero ed artefice del proprio destino, o colui che accetta con serenità una realtà generata da un' apparente attività bioelettrica non voluta, restando cosciente della presenza di influenze che determinano la sua condotta?

dipende dalla specifica persona.

io personalmente sono più felice da quando cerco di avere una visione più ampia possibile della realtà, liberandomi da ogni dogma e ritenendo (sempre non come dogma ma come ipotesi credibile) che non possediamo il l.a.

e tuttavia a volte guardo a molte persone che sembrano non provare lo stesso desiderio di "andare a caccia della verità per sviscerare i meccanismi più profondi dell'autocoscienza" con spirito scientifico;
e mi rendo conto che forse per loro è MEGLIO avere una fede, anche se falsa o inverosimile. questo li convince a comportarsi bene, a tenere una buona condotta e a trovare pace interiore dalle paure che attanagliano ciascuno di noi.

perchè pensare "dio mi aiuterà" è un sostegno psicologico ENORME e io non lo negherei a nessuno.

nonostante ciò, chiunque sia davvero intenzionato a scoprire come funziona il mondo, non può accettare NESSUN dogma, bensì deve far fronte a tutte le paure per superarle.

quando ci sarà riuscito, e avrà raggiunto la sua coscienza "zen", sarà libero.

Jack Sparrow is offline  
Vecchio 01-10-2005, 12.15.45   #6
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Amico Jack,

credo che hai centrato il problema e mi hai fatto pensare che tanto solo non solo. Credevo di avere un pensiero originale, non è così; meno male.
Cosa aggiungere ancora?
Che ci sono molte persone che desiderano "Cercare di vedere in sè stessi" adoperando le scienze esoteriche.
In genere chi conosce solo le scienze esoteriche, non conosce quelle exoteriche o essoteriche. (e viceversa). Ma il vero Homo Sapiens, come l'Altissimo desidera, deve conoscere sia le scienze esoteriche che quelle exoteriche, quindi deve avere la capacità di prendere la giusta realtà/verità sia dall'una come dall'altra conoscenza.[*]
La scienza non deve combattere nè la filosofia nè il mistero antipositivista. L'Homo Sapiens ha la capacità di far interagire ogni forma di realtà fenomenica visibile ed invisibile presente sulla terra.
Che dire?


(A.Einstein)
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 01-10-2005, 15.40.00   #7
Digitalgothic
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Citazione:
Per me la fede è uno stato d’essere irraggiungibile dalla razionalità, anzi frenata dalla stessa. Da questa affermazione nasce il problema del libero arbitrio che emerge con forza come un sole all’alba. Siamo veramente liberi di pensare? Tutto ciò che affermiamo è frutto del nostro pensiero, ma il nostro pensiero da cosa è generato?

Io non credo che laddove ci sia ragione non ci sia fede, anzi la ragione spesso aiuta la fede ad essere compresa e sviluppata, ma l'uomo di fede a differenza di altri sa che a un certo punto la ragione s'arrende, sa che la ragione ha un limite che la fede supera.

Il pensiero di ogni essere umano non è mai puro, è sempre contaminato da esperienze di vita, educazione, personalità etcc.... e quando viene esperesse diventa ancor maggiormente impuro. Non credo nell'intervento di forze divine o altro che ci mettono in testa pensieri, facendoli passare per nostri; la nostra mente è plasmata alla nascita e continua a mutare nel corso del tempo. A seconda dei vari mutamenti i nostri pensieri evolvono.

Citazione:
Abbiamo un corpo di materia che genera varie forme di energie, che ci fanno essere vivi e partecipi della realtà. Mi chiedo: “Siamo liberi o influenzati da un tipo specifico di materia biochimica, da un genoma strettamente personale, . dal nostro entourage, dagli archetipi, dalla nostra educazione, dai nostri studi ecc.?” Fra tutte queste influenze c’è una piccola parte/zona dove abbiamo la possibilità di manifestare liberamenteil nostro pensiero, quindi la nostra, volontà?

Se una parte dove i pensieri sono puri esiste, di certo non sarà mai la parte cosciente.

Citazione:
Mi chiedo, comunque, quale sia l’uomo più felice: colui che crede di essere libero ed artefice del proprio destino, o colui che accetta con serenità una realtà generata da un' apparente attività bioelettrica non voluta, restando cosciente della presenza di influenze che determinano la sua condotta?

Ironicamente. Colui che non si fa queste domande.
Seriamente. In entrambi i casi consideri l'uomo non libero; nel primo caso incosciente, nel secondo caso incosciente. Il primo ha l'illusione della sua libertà di pensiero; il secondo ha la consapevolezza di essere guidato. In entrambi i casi si tratterebbe di una felicità fittizia.
Digitalgothic is offline  
Vecchio 02-10-2005, 12.08.52   #8
nexus6
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la ragione esclude ragionevolmente la fede e d'altronde anche il libero arbitrio... come ultimo passo la ragione esclude se stessa e dunque non rimane nulla
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Vecchio 02-10-2005, 12.42.32   #9
Nemo
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[la ragione esclude ragionevolmente la fede]
Perchè la ragione esclude la fede?

[ e d'altronde anche il libero arbitrio... ]
Perchè la ragione esclude il libero arbitrio?

[come ultimo passo la ragione esclude se stessa e dunque non rimane nulla]
Perchè la ragione esclude se stessa?
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Vecchio 02-10-2005, 12.46.52   #10
Digitalgothic
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Citazione:
Messaggio originale inviato da nexus6
la ragione esclude ragionevolmente la fede e d'altronde anche il libero arbitrio... come ultimo passo la ragione esclude se stessa e dunque non rimane nulla

non è che sia proprio d'accordo.
attendo le risposte che riserverai alle domande che ti sono state poste.
Digitalgothic is offline  

 



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