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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 20-12-2007, 10.51.08   #31
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Riferimento: La... donna danno!

Citazione:
Originalmente inviato da Nadége
Penso che la donna danno non cerchi le sue "vittime".
Le incrocia sulla sua strada o dietro l'angolo... e quando accade, le travolge.
E non ne va affatto fiera.

Questa però... è una mia teoria.


Questa è anche la mia convintissima teoria.

Anzi, non solo non ne va affatto fiera, ma dall'incontro non abbastanza coinvolgente (che non è mai "colpa" di uno solo!).... riporta ella stessa un "aggravamento del danno di partenza"!

Sono volutamente elementare : avete mai conosciuto nessuno/nessuna... che nega e preclude a se' stesso/stessa il paradiso intravisto... per il puro piacere di negarselo e precluderselo?

L'inizio di ogni relazione è un atto di fede nel paradiso che vi si intravede (per tutti).... e quindi ENTRAMBI i protagonisti si avventurano in odore di questa fede.....
Il "danno" dell'altro - l'abbiamo detto tutti - non è palese a priori: si rivela strada facendo.
E si conclama attraverso la sostanziale e magari progressiva scostanza, o nella costante impenetrabilità al di sotto di una determinata soglia.
Ora: è credibile/ipotizzabile che questo sia VOLUTO a priori?
O non è forse più verosimile che la frequentazione - con enorme ed ennesimo danno di chi era già più "danneggiato" in partenza - permetta di via via misurare la distanza oggettiva e incolmabile dell'altro e l'incapacità di entrambi di portarsi ad una intesa profonda e appagante (da entrambi, non da uno solo, cercata)???

Non facevo la spiritosa, quando dicevo che il "danneggiamento" rende più interessanti.
Il danno è un'esperienza o una somma di esperienze oggettivamente o soggettivamente più "forte" di quanto comunemente vissuto.
E dunque, continuando ad essere volutamente elementare : se un adolescente portato per la prima volta al cinema (proveniente dal deserto africano) e un critico cinematografico.... vengono entrambi portati dinanzi alla proiezione di una pellicola di Bud Spencer e Terence Hill..... dato per ovvio che l'adolescente gode come mai prima e il critico soffre come mai prima.... ma trovereste logico dire che il critico è arido???????????
...Spencer e Hill potranno anche consolarsi dicendo che lo sguardo puro è quello del quindicenne africano e che il critico è incattivito dal proprio mondo o biecamente votato a demolire per demolire.... però sappiamo bene (qui lo vediamo bene e lo capiamo tutti) che non è vero manco un po'. E sappiamo con certezza che il critico deve aver vissuto un paio d'ore di quelle che s'aggiungono (con dispiacere) al monte delle "ore perse"...

Ecco... io credo che accada nel nostro tema qualcosa di molto simile: la persona-danno entra comunque fiduciosa e con aspettative. Poi ha certamente un bagaglio che la immunizza dell'estasi facile e gratuita (il che potrebbe essere Ricchezza per entrambi). Questo non significa che non la cerchi (se non la cercasse non instaurerebbe alcun rapporto). Significa soltanto che sarà molto più esigente con sè stessa nel sentirne la reale conseguibilità.
Se arrivano segnali deludenti comincia a chiudersi.
Con un dolore che è anzitutto suo.
(purtroppo devo scappare, ora.)
donella is offline  
Vecchio 20-12-2007, 11.33.12   #32
acquario69
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L'avatar di acquario69
 
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
Riferimento: La... donna danno!

e se fosse piu semplicemente una persona che ha perso o nascosto nel piu profondo del suo animo la sua sensibilita?...e chi ne resta coinvolto non riesce a capacitarsene cercando in se quei motivi che mai e poi mai potra ricevere a se alcuna corrispondenza?...da parte della "vittima" sarebbe come ritrovarsi a chiedere un po come fosse la prima volta; ..ma chi sono io,chi sono stato io? e non poter trovare mai la risposta..non potrebbe essere questo il "danno"?
e che lei scappi proprio per non indagare nella sua stessa voragine?

vabbe..continuate pure vi leggo con interesse!
acquario69 is offline  
Vecchio 20-12-2007, 13.51.19   #33
cianotico
Ospite
 
L'avatar di cianotico
 
Data registrazione: 19-12-2007
Messaggi: 11
Riferimento: La... donna danno!

Secondo me bisognerebbe definire "donna-danno":

"donna-danno" è "donna" che causa "danno"

Mentre il tremine "donna" è:

"donna"?
"donna-di-facili-costumi"?

Io opto per la prima. Nel secondo caso la "donna-di-facili-costumi" è un caso a parte e non una "donna-danno", in quanto l'"uomo-che-la-subisce" sarebbe "uomo-fesso-che-la-subisce".

Una volta ho sgridato il mio gatto perchè aveva mangiato un topo, e il gatto mi ha risposto: "ma è la mia natura..."
cianotico is offline  
Vecchio 20-12-2007, 15.10.21   #34
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Non è importante il colore del gatto. L'importante è che mangi il topo.

Citazione:
Originalmente inviato da cianotico
Secondo me bisognerebbe definire "donna-danno":

"donna-danno" è "donna" che causa "danno"

Mentre il tremine "donna" è:

"donna"?
"donna-di-facili-costumi"?

Io opto per la prima. Nel secondo caso la "donna-di-facili-costumi" è un caso a parte e non una "donna-danno", in quanto l'"uomo-che-la-subisce" sarebbe "uomo-fesso-che-la-subisce".

Una volta ho sgridato il mio gatto perchè aveva mangiato un topo, e il gatto mi ha risposto: "ma è la mia natura..."


Stiamo parlando qui della donna-danno, che non c'entra un'acca con i costumi facili, che è un tema di più piccolo cabotaggio.
Noi forumisti andiamo solo con le donne perbene. Non andiamo mai con le donne dai facili costumi, per scelta di vita .
Non vorrei che la metafora del gatto, un po' ingannevole, ti costasse l'ira funesta della platea femminile .

In bocca al lupo.
marco gallione is offline  
Vecchio 20-12-2007, 17.06.26   #35
cianotico
Ospite
 
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Data registrazione: 19-12-2007
Messaggi: 11
Riferimento: Non è importante il colore del gatto. L'importante è che mangi il topo.

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Stiamo parlando qui della donna-danno, che non c'entra un'acca con i costumi facili, che è un tema di più piccolo cabotaggio.
Noi forumisti andiamo solo con le donne perbene. Non andiamo mai con le donne dai facili costumi, per scelta di vita .
Non vorrei che la metafora del gatto, un po' ingannevole, ti costasse l'ira funesta della platea femminile .

In bocca al lupo.

Meglio se mi spiego subito, anche perchè ripeto, sono nuovo...
L'impressione sulla "donna-di-facili-costumi" mi è venuta perchè anche essa provoca danni, e innamorarsene è una tragedia.
Credimi che esistono, e lo potrà confermare anche il pubblico femminile. Comunque il mio intervento era solo per togliere la figura della "donna-danno" da possibili fraintendimenti e confusioni.

cianotico is offline  
Vecchio 20-12-2007, 17.15.34   #36
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: La... donna danno!

Se arrivano segnali deludenti comincia a chiudersi.
Con un dolore che è anzitutto suo. [ Donella].

Questa possibilita'---che non e' certo l'unica----vale la pena d'essere considerata. Molte volte i segnali possono venire interpretati come deludenti su base di esperienze passate, anche se l'intenzione del partner e' differente.
Ne segue un danno e dolore per le due parti specialmente nei casi in cui non si arriva a spiegazione.
In ogni caso trovo azzardata la proposta di un profilo di donna-danno [o pure uomo-danno].
hava is offline  
Vecchio 20-12-2007, 22.23.20   #37
Nadége
Ospite
 
Data registrazione: 10-11-2007
Messaggi: 31
Riferimento: La... donna danno!

Citazione:
Originalmente inviato da vagabondo del dharma
Chi la subisce non cerca di salvarla o redimerla, ma quasi sempre di "assicurarsela", di raggiungere una sicurezza con lei. Dal punto di vista dell'Amore, il danneggiato ha spesso tante colpe, secondo me.

Mi veniva un dubbio, anche se il tuo punto di vista è molto interessante:

ma la donna danno è capace di amare veramente una persona?

E se l'uomo "risolto" fosse capace di stare solo sul suo stesso piano, vale a dire di amare sempre con "riserva"?

Potrebbe essere questa la normalità di cui parli?


Me lo sono chiesta anch'io.
In effetti è difficile parlare di Amore.
Forse è incapace di amare nella misura in cui è incapace di concedersi interamente.
Ma... ti chiedo... chi "ama veramente"? Colei/lui che sa concedersi interamente o colui/lei che, appunto, ama senza riserve, senza volersi "assicurare" nulla, impavido nei sentimenti?

Peraltro è difficile amare quando (contrariamente a quanto può sembrare) non ci si ama.
Quando incontra la sua "vittima", la donna danno diventa... "vampira".
Si nutre dell'ossessione dell'uomo che la subisce. La fa propria. Sa come stimolarla. Porta il "dannato" all'esasperazione.

Quanto alla "normalità" (virgolette) credo sia solo una... illusione.
La "normalità" è vivere senza che certe corde vengano toccate, fatte vibrare.
Nadége is offline  
Vecchio 20-12-2007, 23.10.09   #38
Nadége
Ospite
 
Data registrazione: 10-11-2007
Messaggi: 31
Riferimento: Della donna danno e della comparsa minore Lino Banfi

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Ha subito un vero trauma (nel mio immaginario, e nella mia esperienza) eminentemente di carattere sessuale, sentimentale, emotivo, relazionale; e oggi ne porta più o meno nascostamente le conseguenze. Alla lunga quelle conseguenze, però, vengon fuori, siccome sorpresone e malefizio.
Altro che nascondimento..

E’ fascinosa, intrigante (a casa mia si dice “figa”), e questo è una coincidenza beffarada, forse mero incidente di percorso, che si incastra nel personaggio giusto per avventura. Iniziamente disponibile e coinvolgente, ma poi ermetica e imprevidibile,
Fa del tira-e-molla la propria prerogativa preferita. Può diventare brutale.

Mi ripeto, ma mi sembra utile riprendere il punto, la donna-danno è una Circe. Nientemeno.
Il malcapitato non è necessariamente nè un insicuro, nè un missionario.
Può essere chiunque.
Paradossolmente più è sicuro di sè, e pieno di sè, più sarà malcapitato. Questa poi ve la spiego un giorno.

La sintesi – lo ribadisco – è il navigare a vista, il non avere niente da perdere. Credetemi. Questo fa la donna-danno.

La donna-danno vera fa disastri perchè gioca senza regole. Ribalta il tavolo da gioco quando c..zzo vuole lei, perchè non la disturba il fatto che non si giochi più.
Non vuole, e non voleva vincere. Non gliene frega di perdere.
Voleva solo tirare a campare alla bell’e meglio. Quelle che erano le proprie aspirazioni autentiche sono morte già.


E la donna danno (vera) non ammette co-protagonisti.


So che non hai bisogno della mia approvazione Marco ma... concordo su tutta la linea.

Solo alcune puntualizzazioni.

Credo che il trauma subito non debba per forza essere di assoluto rilievo come quelli da te portati ad esempio. A mio parere anche un'elaborazione soggettiva non "adeguata" di un trauma "minore" può creare il danno di cui parliamo.

Dici che è "fascinosa, intrigante, disponibile e coinvolgente, ma poi ermetica e imprevidibile".
E' una lama talmente affilata che non la senti entrare nella carne. Ti rendi conto della ferita... quando senti il calore del tuo sangue. E a quel punto, la senti, gelida, mentre si ritrae.

Il malcapitato può essere chiunque. Chiunque si trovi ad attraversare la strada o appena dietro l'angolo in un determinato momento. Il momento sbagliato.
Più è sicuro di sé, più sarà malcapitato.
La brama di distruzione sarà più intensa.

Lei... più che giocare senza regole, gioca con le sue regole. La disturba il fatto che non c'è più nulla con cui giocare.
Non ha neppure mai pensato di poter vincere o perdere.
Nadége is offline  
Vecchio 21-12-2007, 01.01.04   #39
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Riferimento: Della donna danno e della comparsa minore Lino Banfi

Citazione:
Originalmente inviato da Nadége
Non ha neppure mai pensato di poter vincere o perdere.

....Contrariamente a chi si sente "danneggiato".... perchè era partito per vincere.... e ha vinto una sconfitta.....(secondo lui).....

....Per cui presume la letalità dell'altrui danno.... senza minimamente domandarsi del possibile anzi probabile proprio...

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Forse, in realtà, hanno proprio aspirazioni diverse (quale più dannata e danneggiante?) : uno aspira all'incontro e cerca i segni di questo... mentre l'altro cerca il "primato" (la conquista) e i suoi segni.


Ma fosse SOLO per questo che non s'incontrano?

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Parlando di danni e danneggiati.... mah.... a me farebbe riflettere molto molto molto se: l'altrui indifferenza al mio stile X.... mi facesse dare per esizialmente spacciata la vitalità del soggetto Y.... PIUTTOSTO che indurmi a riflettere.... che forse sono io che "non attecchisco DOVUNQUE trionfando" (ipotesi peraltro altamente verosimile) ... ; e se non sapessi evitare di farne drammi che denuncino - per se stessi - un mio danno di fondo.... non necessariamente meno grave di altri.
Di sicuro destinato a cronicizzarsi nella mancata diagnosi e terapia.

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Chi non ha "danni"?

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Uno che non mi si fila...... per questo avrebbe danni esiziali?---------------------------

Non sarà più esiziale il danno mio di non saper considerare che potrei anche -SEMPLICEMENTE - non interessare un picchio a chi, per beffa della sola sorte, mi intriga a morte?

Certo che fa male... ma può essere O NO????????????

(Una persona con pochi danni.... in questi casi pensa che manco Gesù Cristo è piaciuto a tutti... e se ne fa una Ragione.... e magari - in questo - dà pure una bella spinta ad ulteriori proiezioni di se' stesso, all'accoglienza della sensibilità del suo prossimo, al desiderio di "connettersi" con la Vita nella sempre maggiore consapevolezza.... di avere solo un povero PC (dentro all'immensità della Rete) e di parlare solo una... due.... tre lingue... in una Babele infinita di lingue e dialetti......

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Sarebbe meno danneggiato chi pensasse di parlare l'Esperanto di tutti i tempi dalla consolle della Rete... per cui: chi non mi idolatra è malato?????????????------------------

Perdonate l'entusiasmo (è sincero).
donella is offline  
Vecchio 21-12-2007, 08.14.49   #40
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Riferimento: La... donna danno!

E' dall'inizio che sospetto che donella non abbia capito di cosa si stia discutendo.
Solo che è difficile averne la certezza, dietro il suo italiano misterioso.
marco gallione is offline  

 



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