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Vecchio 17-11-2003, 19.13.23   #1
bomber
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Retorica

mi chiedo sentendo tutti i tg, trasmissioni ,sperciali ,ecc se quello che si dice sulla strage di nassyria e vero o se adesso si inizi a navigare sulla retorica solo per riuscire a vendere qualche copia o avere qualche telespettatore in piu ??

a volte non si esagera a santificare qualcuno ??
o tutto questo e vero ???
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Vecchio 17-11-2003, 20.48.27   #2
Vi@nne
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Mentre tu leggi "la retorica" dei giornali, le famiglie piangono i loro cari...che t'importa di cosa raccontano i vari tg? Domani ci sarà il funerale di persone innocenti che avevano tutta una vita davanti...santifichiamoli nel nostro ricordo...non ti pare?
Ciao
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Vecchio 17-11-2003, 21.05.39   #3
Attilio
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E' vero quello che dici Bomber, ma io concordo con Vi@nne.
Delle persone sono morte ed ora è il momento di rispettare un dolore.

Abbiamo tantissime altre occasioni per condannare la retorica, SEMPRE presente nelle trasmissioni televisive.

Comunque credo che sia il vero quello mostrato, solo bisogna rendersi conto che è l'uno per cento del dolore creato da questa guerra. La quale a sua volta è l'uno per cento di tutte le guerre attualmente VOLUTE sul globo terrestre.
Attilio is offline  
Vecchio 17-11-2003, 22.34.15   #4
bomber
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Messaggio originale inviato da Vi@nne
Mentre tu leggi "la retorica" dei giornali, le famiglie piangono i loro cari...che t'importa di cosa raccontano i vari tg? Domani ci sarà il funerale di persone innocenti che avevano tutta una vita davanti...santifichiamoli nel nostro ricordo...non ti pare?
Ciao


quello che poi voglio direi io e una cosa ,il pubblicizare la morte di questi poveri militari quando magari le persone vorebbero stare da sole nel loro dolore ,almeno cosi e per me se io fossi uno dei famigliari vorrei che mi lasciassero stare ....
e che la gente pianga nelle sue case e non in tv ....
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Vecchio 17-11-2003, 22.55.34   #5
Vi@nne
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Bisogna saper distinguere credo. Un conto sono le trasmissioni sciocche dove tutti piangono, un altro sono queste occasioni dove vengono intervistate persone del mondo dell'esercito e dei carabinieri...I familiari? Io credo che sia motivo d'orgoglio vedere e sentire la gente vicina ai loro cari che non ci sono più.
Vedi, il dolore è un sentimento molto personale, nessuno li obbliga a mostrarlo, ma adesso sono contornati dall'affetto di tutti noi italiani, e questo li rende orgogliosi di chi non c'è più!
Dopo, a riflettori spenti, avranno la vita intera per piangere i loro morti in solitudine.
Un consiglio...hai provato a sentire solo la radio? Distorce molto meno la realtà dei fatti.
Ciao
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Vecchio 18-11-2003, 00.40.41   #6
Fragola
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Mentre tu leggi "la retorica" dei giornali, le famiglie piangono i loro cari...che t'importa di cosa raccontano i vari tg? Domani ci sarà il funerale di persone innocenti che avevano tutta una vita davanti...santifichiamoli nel nostro ricordo...non ti pare?
Ciao

Mi va benissimo se insieme a loro santifichiamo i venti civili irakeni che sono morti nella stessa strage e di cui nessuno parla.
Rispetto il dolore di chi ha subito una perdita, per qualsiasi motivo l'abbia subita.
Questo però non significa giustificare il motivo.
E nemmeno strumentalizzare il dolore.

ciao
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Vecchio 18-11-2003, 01.04.50   #7
Vi@nne
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Io penso che in questo mondo senza pace, dobbiamo rispettare tutti quelli che muoiono per un ideale, che sia una bandiera o una terra promessa. Parlo della vita tolta con violenza qualunque sia la religione, il paese o il colore della pelle!
Siamo in Italia e vengono ricordati e onorati i nostri compatrioti, in Iraq faranno la stessa cosa credo.
La fratellanza è solo illusoria, a parole siamo tutti bravi, ma con i fatti...
Vi@nne is offline  
Vecchio 18-11-2003, 01.36.20   #8
bomber
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Messaggio originale inviato da Vi@nne
Io penso che in questo mondo senza pace, dobbiamo rispettare tutti quelli che muoiono per un ideale, che sia una bandiera o una terra promessa. Parlo della vita tolta con violenza qualunque sia la religione, il paese o il colore della pelle!
Siamo in Italia e vengono ricordati e onorati i nostri compatrioti, in Iraq faranno la stessa cosa credo.
La fratellanza è solo illusoria, a parole siamo tutti bravi, ma con i fatti...


anche a me spiace per quei soldati ma alla fine era il loro mestiere ,erono la per scelta data da quale motivo sara una cosa particolare ,i parenti poi non e che sono stati lasciati tanto in pace dato che quando intervistavano uno questo era circondato da 10 di giornalisti ,adesso mi chiedo se quei giornalisti fossero li per dare affetto hai parenti delle vittime o se per estorcere informazioni preziose da dare ad un pubblico affamato ....
non lo so se questo e rispettare il dolore altrui ,poi posso capire che alcuni possa far piacere avere attorno tanto affetto ma sicruamente ci sara qualch altro che forse tutto questo affetto non lo vuole proprio ...
insomma qullo che alla fine mi domando se possa essere giusto questo pasto che i giornalisti si sono fatti delle vittime ....
bomber is offline  
Vecchio 18-11-2003, 11.22.52   #9
Sngniaus
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Mentre tu leggi "la retorica" dei giornali, le famiglie piangono i loro cari...che t'importa di cosa raccontano i vari tg? Domani ci sarà il funerale di persone innocenti che avevano tutta una vita davanti...santifichiamoli nel nostro ricordo...non ti pare?
Ciao

allora dovremmo santificare ogni morto innocente. Ed ogni persona che muore, nel momento in cui muore non è forse innocente anche se dovesse essere un assassino?
O come disse qualcuno: "di fronte alla morte siamo tutti uguali".

Il dolore non si paga, ha il semplice e difficilissimo compito di farci crescere, ma reputo di gran lunga esagerate le menzioni dei mass-media e l'apocalittiche santificazioni laddove, aldilà di un ideale comune di pace, martire è colui che sacrifica la propria vita per non tradire, per salvarne altre, x ciò in cui crede senza riserve, e non perchè spedito da forze maggiori con l'ondulamento dell'osso di un elevazione di grado e uno stipendio più cospicuo; a rappresentare la pace europea per una guerra voluta, pretesa e provocata da un paese europeo e uno "straniero". (...)
Quelle famiglie che piangono la morte "incivile" ( ?! ) dei loro cari a livello economico hanno un rientro notevole dato da una pensione e da continue donazioni; alle famiglie che piangono la morte "incivile" dei loro cari che non sono militari ma "anonimi" missionari non hanno alcun rientro economico ma si contenterebbero sicuramente che vengano quantomeno ricordati e onorati (magari presi ad esempio).

Sono morti facendo il loro dovere. Direi di finirla con tutta questa pomposa pantomimia. Cos'è all'improvviso tutta questa retorica, questo improvviso amor di patria e nessuno che tiri fuori un soldo o un aiuto concreto per terremotati, diluviati, tutti che si tirano indietro quando si tratta di dover lottare davvero per il proprio paese, (ed evito esempi se no poi finisco per diventare polemica), per evitare che vada alla rovina come stà facendo.
Alla fine ci piace vivere negli allori, adagiarci davanti a un pc e criticare.
O come cantava De Andrè: "...Si sa che la gente dà buoni consigli/ sentendosi come Gesù nel tempio,/ si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio..."

basta

Ultima modifica di Sngniaus : 18-11-2003 alle ore 11.32.52.
Sngniaus is offline  
Vecchio 18-11-2003, 11.39.09   #10
kri
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Messaggio originale inviato da Sngniaus
allora dovremmo santificare ogni morto innocente. Ed ogni persona che muore, nel momento in cui muore non è forse innocente anche se dovesse essere un assassino?
O come disse qualcuno: "di fronte alla morte siamo tutti uguali".

Il dolore non si paga, ha il semplice e difficilissimo compito di farci crescere, ma reputo di gran lunga esagerate le menzioni dei mass-media e l'apocalittiche santificazioni laddove, aldilà di un ideale comune di pace, martire è colui che sacrifica la propria vita per non tradire, per salvarne altre, x ciò in cui crede senza riserve, e non perchè spedito da forze maggiori con l'ondulamento dell'osso di un elevazione di grado e uno stipendio più cospicuo; a rappresentare la pace europea per una guerra voluta, pretesa e provocata da un paese europeo e uno "straniero". (...)
Quelle famiglie che piangono la morte "incivile" ( ?! ) dei loro cari a livello economico hanno un rientro notevole dato da una pensione e da continue donazioni; alle famiglie che piangono la morte "incivile" dei loro cari che non sono militari ma "anonimi" missionari non hanno alcun rientro economico ma si contenterebbero sicuramente che vengano quantomeno ricordati e onorati (magari presi ad esempio).

Sono morti facendo il loro dovere. Direi di finirla con tutta questa pomposa pantomimia. Cos'è all'improvviso tutta questa retorica, questo improvviso amor di patria e nessuno che tiri fuori un soldo o un aiuto concreto per terremotati, diluviati, tutti che si tirano indietro quando si tratta di dover lottare davvero per il proprio paese, (ed evito esempi se no poi finisco per diventare polemica), per evitare che vada alla rovina come stà facendo.
Alla fine ci piace vivere negli allori, adagiarci davanti a un pc e criticare.
O come cantava De Andrè: "...Si sa che la gente dà buoni consigli/ sentendosi come Gesù nel tempio,/ si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio..."

basta

... perfettamente d'accordo!!!

il fatto è che solo ora ci accorgiamo degli eventi reali che accadono!! questo è stato un pò il nostro 11 settembre e la paura ha fatto venire fuori tutto questo risentimento.

Io sono di Roma, e oggi roma è addobbata con bandiere tricolore. Onorevole, commovente, ma credo che sia solo l'effetto della consapevolezza presa, della storia che stiamo vivendo. Prima erano eventi lontani oggi sono il nostro coinvolgimento effettivo!!

Prima era un argomento su cui fare una campagna politica, ora sono fatti, eventi .. paura!!!
kri is offline  

 



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