kiss

Il fatto è che alle piccole gioie subito ci si abitua e le aspettative crescono........

E' tipico dell'uomo volere sempre di più...

Il segreto della serenità è proprio nell'eliminare questa caratteristica. (cosa tra l'altro non semplice da mettere in pratica, almeno... per me! )

"L'ansia d'avere" ci rende schiavi di noi stessi, questa dipendenza crea insoddisfazione e di conseguenza, malumore ed infelicità.

baci

Un po come la favoletta trascritta da Armonia, crediamo che la felicità sia in ciò che non riusciamo ad afferrare.




Dovremmo imparare a comprendere che la felicità e nella quotidianità della vita, la felicità è nel sorriso di un bimbo, in un gesto di altruismo verso chi ne ha bisogno, la felicità è una carezza data o ricevuta in un attimo inaspettato, felicità sorridere alla vita, la felicità è osservare ciò che ci circonda perdendosi con lo sguardo nelle meraviglie della natura, è felicità ritrovare un amico che credevamo di aver perso.

la felicità è un sentimento che nasce dal cuore per le cose più semplici della vita.
Purtroppo fin tanto che l'essere umano è convinto che la felicità si ha solo se si possiede di più, non sarà veramente felice.
l'uomo corre troppo dietro al dio consumismo, quando si fermerà a riflettere forse inizierà a capire.

ti mando un mondo di baci!!!
...è come se tu avessi parlato anche per me....
che bello sapere che al mondo c'è gente che la vede proprio come me!!
karol

Credo sia proprio questo il motivo di tanti malesseri di questi ultimi anni.
Spesso mi capita di pensare al motivo di tanta depressione...
Quante persone, ai giorni nostri, soffrono di questa malattia?
L'uomo non è più in grado di cercare e trovare la felicità dentro di sé, la cerca nel mondo materiale, nel Dio denaro e nel potere.
Si crede che solo questi potranno regalargli la vera gioia.
Non ricordo chi fosse, ma qualcuno ha detto.
"Tutto ciò che possediamo è fonte di dispiacere" (circa la frase suonava cosi)...
Secondo voi è vero?
Più possediamo e più vorremmo possedere?
Baci

Care amiche,
pur riconoscendo quanto da voi affermato, richiamo la vostra attenzione sul fatto che le mie parole alludevano alle gioie d'amore.
E l'amore non è possesso, magari condivisione.
Se è possesso non è amore.

Ciao a tutti! FELICE (sono in tema, no?) di aver scoperto questo forum.
Mi piace questa domanda sul cosa sia la felicità.
E' una cosa che tutti cercano, secondo me, nel posto sbagliato.
Avete mai notato come spesso si sente dire: se mio marito/mia moglie fossero.....sarei felice; se avessi.....sarei felice. E via discorrendo, vengono sempre accusati gli altri di non renderci felici.
Sempre secondo il mio parere, è dentro ognuno di noi la felicità.
Per quanto mi riguarda sono felice quando sono serena, in pace con me stessa e con il mondo.
Sono felice di vivere, di gioire, di soffrire (non sono masochista, ma la sofferenza sia fisica che morale mi ha insegnato molto), di amare, di camminare, di vedere, di parlare, di essere in grado di sentire, di capire (? forse, almeno ci provo).
Non so se sono riuscita ad esprimere il mio pensiero, ma non riesco a dire di più. Portate pazienza, sono un nuovo arrivo e sono un poco intimidita.
Comunque vi abbraccio tutti! Ciao

sarebbe meglio desiderare cio' che si ha !

piuttosto che desiderare cio' che non si puo' avere.

E' necessario introdurrre un nuovo elemento in questa discussione.
Vi siete mai soffermati a guardare l'espressione di uno scemo?
Ricordate la costante espressione di felicità?
Perchè secondo voi, una persona, che, per alcuni, muove da una condizione di svantaggio, di handicap, ha la felicità stampata sul volto?
E perchè tutta l'umanità, oppressa dalla tirannia dell'intelletto, riconosce gli stolti per l'handicap intellettivo e non per lo stato di beatitudine che li accompagna?
Potremmo provare ad imparare da loro?