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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 29-09-2005, 19.11.38   #21
Vaniglia
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Personalmente ho conosciuto molte persone povere ed ignoranti ma con un cuore enorme che mai e poi mai potra avere uno che è in gardo di permettersi di comperarsi e leggersi i classici dell'antichità.

Vero è che le persone ignoranti sono facili da manovrare.
E'facile farlgi fare cattiverie proprio usando il controllo che si ha su di loro.
Ma la cattiveria e nella eprsona acculturata che li manovra non in loro.

ok...



L'ingnoranza non deriva dall' essere analfabeta, puo' derivare anche da un stato sociale, da un tipo di educazione o ineducazione, l'gnorante se "cosi" lo vogliamo definire e mi urta questo concetto, e' una persona modesta , e' una persona che puoi ingannare facilmente, e' una persona buona "d'animo"....il cattivo e' un altro genere di individuo, puo' ingannare, gioca d'astuzia, conosce il male e lo spande a piene mani...e' un uomo privo di sentimento




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Vecchio 29-09-2005, 19.16.19   #22
tammy
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Citazione:
Personalmente ho conosciuto molte persone povere ed ignoranti ma con un cuore enorme che mai e poi mai potra avere uno che è in gardo di permettersi di comperarsi e leggersi i classici dell'antichità.
Vero è che le persone ignoranti sono facili da manovrare.
la cattiveria e nella eprsona acculturata che li manovra non in loro.


anch'io pensavo giusto questo: che la cattiveria non sia frutto di mancanza di cultura, ma solo mancanza di educazione alla sensibilità dell' animo e questa, a mio avviso, puoi impararla strada facendo oppure leggendo alcuni libri che ti aiutino a comprendere ciò che già è insito in te..... almeno credo
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Vecchio 29-09-2005, 19.57.23   #23
Mr. Bean
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Io continuo a credere che la cattiveria sia figlia della sofferenza. Chi soffre piò trasformarela propria sofferenza in bene o in male. Chi non soffre o non ha mai sofferto non ha motivo per essere cattivo.
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Vecchio 29-09-2005, 20.08.41   #24
Vaniglia
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Io continuo a credere che la cattiveria sia figlia della sofferenza. Chi soffre piò trasformarela propria sofferenza in bene o in male. Chi non soffre o non ha mai sofferto non ha motivo per essere cattivo.


Sono d'accordo con te, Bean, e vorrei fare un esempio...conoscevo un uomo abbastanza potente socialmente, ma nella vita privata molto debole...vita sentimentale fallita, separato, rapporto con il figlio inesistente...una sera ero in auto con lui, doveva entrare in garage, un'altra auto gli rendeva la manovra piu' difficile, ma non impossibile, in un attimo e' sceso dalla macchina e ha iniziato a graffiare la carrozzeria dell'altra con le chiavi, sono rimasta esterefatta e disgustata, gli ho detto che esistevano anche i carri attrezzi...carriveria dovuta a sofferenza interiore?



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Vecchio 29-09-2005, 20.59.39   #25
uranio
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Re: Ignoranza e cattiveria

Citazione:
Messaggio originale inviato da Braveheart
Secondo voi l'ignoranza e cattiveria sono collegate? Le cosidette persone ignoranti possono essere potenzialmente più cattive ed insensibili?
Io penso che l’ignoranza, la cattiveria e l'insensibilità, sono 3 aspetti completamenti diversi da non poter collegare l’una all’altra. L’ignoranza è una carenza d’informazioni, di qualsiasi genere, di un individuo che non può condurre alla cattiveria, ma al massimo possiamo considerare tale comportamento burbero, poco fine nei confronti dell’altro; la cattiveria non credo che nasca con l’uomo, ma nasce con tipo di disadattamento che per proteggere se stesso innesca anche involontariamente delle tecniche di difesa che possono essere crudeli; l'insensibilità o superficialità per me è l’aspetto più brutto, perché essere superficiali vuol dire non rendersi conto della realtà, delle problematiche, ed a volte non ti permette di vedere chi hai davanti, vedi solo te stesso e forse penso che sia più questo aspetto che si può correlare agli altri 2, perché con la superficialità puoi essere ignorante e cattivo.
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Vecchio 29-09-2005, 21.08.28   #26
Braveheart
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Chimera
Mi pare un bel pregiudizio. Nonostante immagino tu abbia letto abbastanza.

Da come la poni sembra quasi che non leggere sia un peccato.
C'è chi non legge perché non ne ha modo.
Analfabeti o poveri. Tutti cattivi?


chimera, penso che tu prenda un pò troppo alla lettera le mie parole. NOn ho detto che non leggere sia un peccato nè tantomeno chi è ignorante è automaticamente cattivo; ho detto semplicemente che nella mia esperienza spesso le persone ignoranti si sono dimostrate bastarde, punto. Ma conosco anche persone non acculturate che sono squisite.
Braveheart is offline  
Vecchio 30-09-2005, 15.39.30   #27
Chimera
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Braveheart
chimera, penso che tu prenda un pò troppo alla lettera le mie parole. NOn ho detto che non leggere sia un peccato nè tantomeno chi è ignorante è automaticamente cattivo; ho detto semplicemente che nella mia esperienza spesso le persone ignoranti si sono dimostrate bastarde, punto. Ma conosco anche persone non acculturate che sono squisite.

Pensi siano "Bastarde" per natura oppure semplicemente essendo ignoranti sono molto più propense ad "assorbire" pregiudizi perchè più a prtata rispetto a rpofonde riflesioni esistenziali?

Alla fin fine penso che il nodo sia quello.

@Mr. Bean:
La sofferenza portata all esasperazione può scatenare qualcosa, più che cattiveri un senso di rivoltà per rirpendersi quello che ci è stato tolto o epr opporsi vendicarsi della soffernza provocata. Se ciò non è possibile ci si sfoga su chi non centra
Un esempio di questo sono i terroristi. Sofferenza portata all esasperazione porta a fare del male..

Ma non è cattiveria. La cattiveria deve essere volontaria e fine a se stessa. Se C'è una causa scatenante contro cui si combatte allora c'è un motivo.

Ho varie conoscenze tra i "ricchi" e la percentuale di "cattivi" tra loro è enorme. Poche preoccupazioni. Nessuna sofferenza. Sono viziati ricchi,di cultura ed annoiati. E si sono cattivi.

Questo perchè? Chi non ha provato la sofferenza non sa cosa sia. E non ha remori a provocarla agli altri.

Chi ha provato sofferenza sa cosa significhi, sa cosa prova la persona che gli sta difronte.

E' impossibile capire il dolore che si provoca al prossimo se non si sperimenta sulla propria pelle questo dolore.

Quiondi secondo me la sofferenza, se non portata proprio all'esasperazione non favorisce la cattiveria. Anzi.

Continuo a non cindividere la cotrapposizione di una buona elite culturale e/o benestante ed un ceto cattivo sofferente e/o ignorante.
Chimera is offline  
Vecchio 30-09-2005, 15.59.59   #28
klara
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[quote][i]Ma non è cattiveria. La cattiveria deve essere volontaria e fine a se stessa. Se C'è una causa scatenante contro cui si combatte allora c'è un motivo.

...ma il motivo puo' essere valido ,per conoscenza..o non valido, per ignoranza...

Ho varie conoscenze tra i "ricchi" e la percentuale di "cattivi" tra loro è enorme. Poche preoccupazioni. Nessuna sofferenza. Sono viziati ricchi,di cultura ed annoiati. E si sono cattivi.

...saranno cattivi per ignoranza?...ignoranti della sofferenza...

..cio' non toglie che chi sa' perfettamente cosa sia non lo faccia agli altri comunque...

..mi asterrei assolutamente di fare la equazione...ignoranti cattivi e colti buoni...e anche viceversa...ma dove?


,klara
klara is offline  
Vecchio 30-09-2005, 16.33.23   #29
Chimera
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Citazione:
...ma il motivo puo' essere valido ,per conoscenza..o non valido, per ignoranza...
Non ne sarei tanto sicuro. Occupazione militare, sistematica rapina del proprio paese, decine e decine di migliaia di morti, fame e sofferenza. Penso che anche nessuno possa essere tanto ignorante da non ritenere motivazioni di lotta queste qua.

Citazione:
...saranno cattivi per ignoranza?...ignoranti della sofferenza...
Vero. un punto per te.

Citazione:
..cio' non toglie che chi sa' perfettamente cosa sia non lo faccia agli altri comunque...
Non escludo che lo faccia. Ma è più difficile. Se abbiamo provato la sofferenza quando facciamo la stessa cosa a qualcuno automaticamente la nostra mente richiama quei ricordi.
Sentiamo noi stessi anche se attutito nel ricordo il dolore che provochiamo.
Partendo dal presupposto che alla gente non piace soffrire,sarà meno porta a fare una cosa del genere.

Citazione:
..mi asterrei assolutamente di fare la equazione...ignoranti cattivi e colti buoni...e anche viceversa...ma dove?
Mi son spiegato male. Su questo siam d'accordo.
Secondo me la cattiveria non è legata da equazioni proporzionali con ignoranza e sofferenza.
Perchè ignoranza sofferenza da un altro favoriscono e dal lato ostacolano la cattiveria.
Visto che non è quantificabile l'effetto del uno e del altro
non possiamo rispondere alla domanda iniziale.

Ultima modifica di Chimera : 30-09-2005 alle ore 16.39.24.
Chimera is offline  
Vecchio 30-09-2005, 17.43.50   #30
klara
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Chimera
Non ne sarei tanto sicuro. Occupazione militare, sistematica rapina del proprio paese, decine e decine di migliaia di morti, fame e sofferenza. Penso che anche nessuno possa essere tanto ignorante da non ritenere motivazioni di lotta queste qua.


...oh,non volevo entrare in merito di questo...semplicemente volevo affermare che, per es. e' possibile sbagliare nel giudizio su qualche persona o situazione (per ignoranza) e quindi si potrebbe odiarla ingiustamente...


Non escludo che lo faccia. Ma è più difficile. Se abbiamo provato la sofferenza quando facciamo la stessa cosa a qualcuno automaticamente la nostra mente richiama quei ricordi.
Sentiamo noi stessi anche se attutito nel ricordo il dolore che provochiamo.
Partendo dal presupposto che alla gente non piace soffrire,sarà meno porta a fare una cosa del genere.


...sara' anche vero questo...ma abbiamo anche esempi di chi ha subito torto nella vita e cerca di "restituirlo" anche a persone che non centrano...e viceversa,chi ha sofferto fa di tutto per non perpetuarlo od infliggerlo agli altri...non ci sono regole...


Mi son spiegato male. Su questo siam d'accordo.
Secondo me la cattiveria non è legata da equazioni proporzionali con ignoranza e sofferenza.
Perchè ignoranza sofferenza da un altro favoriscono e dal lato ostacolano la cattiveria.
Visto che non è quantificabile l'effetto del uno e del altro
non possiamo rispondere alla domanda iniziale.

...in effetti...sono d'accordo...non possiamo rispondere...

..klara

ps..aiuto..come si fa' "il riferimento"..?

Ultima modifica di klara : 30-09-2005 alle ore 17.46.06.
klara is offline  

 



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