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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 05-02-2006, 11.39.50   #51
oizirbaf
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Data registrazione: 11-01-2005
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a r.rubin

Citazione:
... hai così gravi problemi come dimostri di avere, piuttosto che lasciarti continuare le tue ricerche da psicotico ti eliminerei.


... a gente del genere!!! Cioè a gente degenere.

... giovane amico: non ti rendi conto di quanta desolazione traspaia dalle tue parole; ti capisco molto bene perchè lo specchio dei miei vent'anni, sia pur in diverso contesto d'indignazione.

... a Weyl l'ammirazione per chi sa camminar su corde d'abisso ed il rispetto per l'idea luciferina di proseguire nell'evoluzione della specie.
Weyl lo immagino come il chimico di De Andrè:

"ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore"
.

Il lato erotico dell'analisi weyliana, non credo sia centrale nè (per me) va ristretto all'uomo: centrale è quell'ottundimento delle più nobili facoltà non solo intellettuali, bensì anche spirituali che chiamiamo "Amore-per-una-sola-persona", che ove non fortunato o indirizzato degnamente, precipita l'essere umano, uomo o donna che sia, nel baratro della disperazione o peggio, nel ridicolo, ovvero nell'abbandono dell'umana dignità.
Questo è quanto ho potuto lumeggiare dal discorso di Weyl, affinchè, chi vuole lo contesti solo entrando nel merito.

A quale porto poi approderà la navicella dell'umano ingegno (sotto la pressione di sovrappopolazione mondiale, in precario equilibrio tra Civilizzazione e Natura) non ci è concesso saperlo.


Quanto a me, il che è di poco conto, appartengo a quei naviganti che s'abbandonano all'ebrezza dell'onda che il vento schiuma sulla prua, certo che un volto amato val bene la nostra fragilità, prima della pace del fondo, laonde mai più giunge lo zefiro sottile.
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Ultima modifica di oizirbaf : 05-02-2006 alle ore 11.45.01.
oizirbaf is offline  
Vecchio 05-02-2006, 12.57.20   #52
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
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Re: a r.rubin

Citazione:
Messaggio originale inviato da oizirbaf
... giovane amico: non ti rendi conto di quanta desolazione traspaia dalle tue parole; ti capisco molto bene perchè lo specchio dei miei vent'anni, sia pur in diverso contesto d'indignazione.

Come puoi, tu, renderti conto di ciò di cui io sono o non sono consapevole?


Però la desolazione è reale... ma non interiore. Semai dovuta alla contemplazione, forse pessimistica, del mondo che mi circonda.

Pensando a questi apprendisti stregoni che, pur nella loro grande intelligenza, inventano cose che turbano gli equilibri (ipercomplessi, sistemici) stabiliti dalla più saggia mente di madre natura, innescando catene di effetti imprevedibili.

Il problema è che il futuro è oscuro, e nell'oscurità si nascondono i complessi labirinti di tessere del domino di cui noi, alla ristretta luce dell'intelligenza, vediamo solo le prime due tesserine. E con leggerezza infantile, spingiamo la prima, con l'obiettivo di abbattere la seconda.. avviando lunghissimi processi irreversibili fuori dal nostro controllo.

Sono pessimista in queste cose.
E poi non tollero che singoli individui si arroghino il diritto di condannare tutta l'umanità insieme a loro! Vedi gli eminenti, strageniali, scienziati del progetto manhattan!


Comunque ammetto di essere pessimista e un pò esagerato.
Sono anche molto limitato mentalmente e probabilmente non ho ben capito quello che intende fare weyl.

Come un animale libero e vitale, nell'idillio bucolico, annuso il puzzo abominevole (ab omen) della scienza.
r.rubin is offline  
Vecchio 05-02-2006, 13.12.06   #53
r.rubin
può anche essere...
 
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Re: Vivi bene, caro rubin!

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
Sembra, inoltre, che vi investa molte più energie, affettive, economiche e di tempo, proprio chi, per scelta femminile, è in realtà escluso dalle più ragionevoli possibilità di successo.

Non ho dati statistici alla mano, ma solo le mie osservazioni: i maschi di mia conoscenza che si dedicano maggiormente alla ricerca della femmina per storie, per lo più di solo sesso, sono anche quelli che effettivamente cuccano di più.

Forse l'appetito viene anche mangiando?

A volte sono anche quelli che dedicano meno tempo allo studio e più tempo alla bella vita, ma non sempre è così.

A volte invece, il maschio "sfigato", dirotta le proprie energie sessuali, che non trovano modo di sfogarsi su corpi femminili, nello studio. Il classico sfigato secchione. Magari è anche libidinoso, ma forse "sublima"?

Secondo me il sesso non è una compulsione.
E credo che il maschio, ma anche la femmina, che impegna energie in un attività qualsiasi che non gli procuri soddisfazione, dopo un pò abbandona quell'impegno senza risultato, per dedicarsi ad altre attività che gi permettono maggiore appagamento.

Non si sbatte la testa contro il muro per tutta la vita.

E inoltre credo che per chiounque ci sia una speranza: dio li fa e poi li accoppia. Spesso un "ciccione" non trova una modella, ma una bella ciccionciona con cui trastullarsi c'è sempre.
r.rubin is offline  
Vecchio 05-02-2006, 13.40.17   #54
Melany
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Re: Non credo...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Weyl
Alla tua prima domanda, tammy, rispondo con facilità:
i farmaci che deprimono la libido ........
.............................. .........

Se vuoi l'immagine perfetta del citrullo considera quella di un giovane innamorato: il suo atteggiamento, il suo modo di disporsi di fronte all'esistenza, l'imbecillità manifesta che regola e ispira le sue opinioni, etc. (Neppure gli stadi preagonici della sbornia riescono ad uguagliare l'imbelle deliquio del poveretto...!).
Pensa all'Angiolina di "Una Vita" di Svevo, oppure all' "Angelo Azzurro", e capirai perchè solo il gioco d'azzardo riesce ad avvicinarsi ai disastri che l'amore può combinare ad uno spirito mansueto e perseverante.
Dunque: sì. Assolutamente sì: il maschio umano, in amore, è un povero demente credulone, l'unico povero che riesce anche a fallire.
.............................. .........................
In effetti, io penso che se alcune civiltà si mostrano così "stabili", sul piano delle dinamiche sociali, tanto da speronare il tempo ed attraversare immutate i secoli, ciò lo si debba proprio alla rigidità delle norme che regolano i rapporti tra i sessi.



Senza offesa, Weyl, rispetto le opinioni altrui, per carità, però se devo dire la mia di opinione ti dico che non ho mai sentito cose più FOLLI di quello che dici tu. Tanto per cominciare trattamenti farmacologici per inibire la libido vanno effettuati per tua informazioni solo sugli stupratori. In generale su persone che sono completamente incapaci di frenare le loro pulsioni sessuali per cui non riescono nemmeno a tenere in considerazione se si trovano in un luogo pubblico o meno. Sono i classici che vedono una donna, la cominciano a seguire con l'intento di violentarla dove gli sembra più opportuno. Poi ci sono anche i pedofili su cui vanno effettuati questi trattamenti, ma non mi voglio dilungare su questo. Esclusi questi casi, ti faccio presente che la libido è MOLTO SOGGETTIVA, quindi tenuto conto della soggettività, come facciamo a dire quando è troppa o quando è troppo poca? Non lo possiamo dire, di conseguenza non possiamo nemmeno stabilire una soglia superata la quale c'è bisogno di un controllo, sia con farmaci che con qualunque cosa. Sempre in virtù della soggettività, non si può nemmeno generalizzare e dire che la libido influisce negativamente sulle funzioni cognitive così come anche il sentimento dell'amore. Effettivamente ci sono uomini che di fronte ad una bella donna non riescono a pensare ad altro che a come fare per portarsela a letto e se la donna in questione è una collega con cui stanno lavorando, la concentrazione se ne va al diavolo. Ma questo vale solo per alcuni e non per tutti. Ci possono essere altri uomini che invece possono essere anche più concentrati lavorando vicino ad una bella collega perchè questo - tanto per fare esempi spiccioli - li mette di buon umore e questo può avere una influenza positiva sul lavoro. Per rifersi poi esplicitamente al legame che ci può essere fra la propria vita sessuale e la concentrazione, ci può essere un uomo che se ha una vita sessuale troppo attiva pensa solo a quello e diventa deconcentrato, ma ce ne può essere anche un altro che invece si deconcentra se NON HA una vita sessuale attiva. Poi l'amore che fa diventare dei poveri deficienti, indubbiamente questo può succedere però l'amore può rendere anche felice una persona, se corrisposto, e sicuramente una persona felice sfrutta a pieno le sue capacità cognitive, che risultano anche amplificate e non inibite. Alla luce di tutto questo che ho detto, la tua idea, scusami, di inibire la libido con dei farmaci per potenziare le funzioni cognitive mi sembra il discorso più folle che io abbia mai sentito. Fra l'altro, tu, con questi discorsi, stai anche togliendo il lavoro ai sessuologi e a tutti i medici che si occupano di curare invece i disturbi che derivano da una patologica inibizione della libido. Allora, in base al tuo ragionamento, un uomo impotente dovrebbe essere al massimo del suo benessere mentale, invece come si spiega che va pure in depressione? Fra le altre cose, i tuoi discorsi vengono anche meno alla cosa più imprtante per gli esseri umani: la libertà, visto che hai anche detto che le società più stabili sono quelle con delle regole più rigide su questo piano.
In base al tuo ragionamento, dunque, una società per essere stabile, deve calpestare la LIBERTA' DELLE PERSONE. Della serie che tu stai anche sputando sopra alle contestazioni femministe del 68. Scusami, ma per me è follia allo stato puro.

Ultima modifica di Melany : 05-02-2006 alle ore 13.53.54.
Melany is offline  
Vecchio 05-02-2006, 14.13.17   #55
oizirbaf
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Re: Re: Non credo...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Melany
Fra l'altro, tu, con questi discorsi, stai anche togliendo il lavoro ai sessuologi ...

Allora, in base al tuo ragionamento, un uomo impotente dovrebbe essere al massimo del suo benessere mentale, invece come si spiega che va pure in depressione?

In base al tuo ragionamento, dunque, una società per essere stabile, deve calpestare la LIBERTA' DELLE PERSONE. Della serie che tu stai anche sputando sopra alle contestazioni femministe del 68.

... cara Melany, non facciamo diventare Weyll onnipotente, nè il Mengele della ricerca: figurarsi! In un'epoca in cui i farmaci per aumentare la virilità vanno via come il pane, chi vuoi che utilizzi farmci inibitori (che già esistono)?

... Weyl è uno auto-sperimentatore (ammesso che ci crediate ... davvero!).

Sulla contestzione femminista del 68 poi è un bel pezzo che ci sputa di gusto! Nihil novi!

Grazie infine a rubin di aver capito e esser passato alla normale critica di merito. La tollernza, come ora dimostri, si insegna solo praticandola! Scusa dunque la mia presunzione di valutare ciò di cui ti rendi conto o sei consapevole.

Un abbraccio corale a Melany e r.rubin.

ciauzzzzzzzzzoiz
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Vecchio 05-02-2006, 15.38.56   #56
Weyl
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Re: Re: Non credo...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Melany
Senza offesa, Weyl, rispetto le opinioni altrui, per carità, però se devo dire la mia di opinione ti dico che non ho mai sentito cose più FOLLI di quello che dici tu. Tanto per cominciare trattamenti farmacologici per inibire la libido vanno effettuati per tua informazioni solo sugli stupratori. In generale su persone che sono completamente incapaci di frenare le loro pulsioni sessuali per cui non riescono nemmeno a tenere in considerazione se si trovano in un luogo pubblico o meno. Sono i classici che vedono una donna, la cominciano a seguire con l'intento di violentarla dove gli sembra più opportuno. Poi ci sono anche i pedofili su cui vanno effettuati questi trattamenti, ma non mi voglio dilungare su questo. Esclusi questi casi, ti faccio presente che la libido è MOLTO SOGGETTIVA, quindi tenuto conto della soggettività, come facciamo a dire quando è troppa o quando è troppo poca? Non lo possiamo dire, di conseguenza non possiamo nemmeno stabilire una soglia superata la quale c'è bisogno di un controllo, sia con farmaci che con qualunque cosa. Sempre in virtù della soggettività, non si può nemmeno generalizzare e dire che la libido influisce negativamente sulle funzioni cognitive così come anche il sentimento dell'amore. Effettivamente ci sono uomini che di fronte ad una bella donna non riescono a pensare ad altro che a come fare per portarsela a letto e se la donna in questione è una collega con cui stanno lavorando, la concentrazione se ne va al diavolo. Ma questo vale solo per alcuni e non per tutti. Ci possono essere altri uomini che invece possono essere anche più concentrati lavorando vicino ad una bella collega perchè questo - tanto per fare esempi spiccioli - li mette di buon umore e questo può avere una influenza positiva sul lavoro. Per rifersi poi esplicitamente al legame che ci può essere fra la propria vita sessuale e la concentrazione, ci può essere un uomo che se ha una vita sessuale troppo attiva pensa solo a quello e diventa deconcentrato, ma ce ne può essere anche un altro che invece si deconcentra se NON HA una vita sessuale attiva. Poi l'amore che fa diventare dei poveri deficienti, indubbiamente questo può succedere però l'amore può rendere anche felice una persona, se corrisposto, e sicuramente una persona felice sfrutta a pieno le sue capacità cognitive, che risultano anche amplificate e non inibite. Alla luce di tutto questo che ho detto, la tua idea, scusami, di inibire la libido con dei farmaci per potenziare le funzioni cognitive mi sembra il discorso più folle che io abbia mai sentito. Fra l'altro, tu, con questi discorsi, stai anche togliendo il lavoro ai sessuologi e a tutti i medici che si occupano di curare invece i disturbi che derivano da una patologica inibizione della libido. Allora, in base al tuo ragionamento, un uomo impotente dovrebbe essere al massimo del suo benessere mentale, invece come si spiega che va pure in depressione? Fra le altre cose, i tuoi discorsi vengono anche meno alla cosa più imprtante per gli esseri umani: la libertà, visto che hai anche detto che le società più stabili sono quelle con delle regole più rigide su questo piano.
In base al tuo ragionamento, dunque, una società per essere stabile, deve calpestare la LIBERTA' DELLE PERSONE. Della serie che tu stai anche sputando sopra alle contestazioni femministe del 68. Scusami, ma per me è follia allo stato puro.

La risposta dovrebbe esser lunga...tanti sono i malintesi in cui sei incappata!
Sinceramente, mi pare quasi di perder tempo.
Mi limito, allora, solo ad un paio di punti.
1) Non si tratta affatto di "castrazione farmacologica".
Pensavo fosse chiaro, ma cercherò di esserlo di più.
La castrazione farmacologica, che si avvale di terapie ormonali e neuroormonali, agisce abbattendo l'intero apparato riproduttivo maschile: si tratta di una procedura radicalmente diversa.
Inoltre, in quanto "trattamento", è discussa relativamente a casi particolari e "socialmente" disturbanti della sessualità maschile: queli, cioè, che la società percepisce come "pericolosi" e intollerabili.
Dunque parliamo, in questi casi, di "comportamento sessuale" e di "ordine pubblico", non di "libido" e "appetizione sesuale".

I trattamenti di cui parlo, al contrario, non incidono minimamente sulla potenza sessuale, che non viene per nulla "depressa".
Agiscono specificamente su due componenti dello psichismo orientato al comportamento sessuale: la "libido", ossia l'istanza di soggiacere al desiderio sessuale e di sintonizzare l'Io a non disconoscere tale pulsione, ossia farla propria, cioè percepirla come un contenuto psichico intenzionalmente "proprio", "voluto".
Ed il comportamento "appetitivo", ossia tutta quella costellazione di atteggiamenti, comportamenti, in larga parte inconsci, che noi mettiamo in atto quando siamo attratti da una persona.
Nel corso di questi trattamenti la prima risulta fortemente depressa, ossia tale pulsione (libidica) insorge torpidamente e può essere vissuta come "passione", ossia come istanza non necessariamente "propria", con la libera facoltà di respingerla o consentirla.
Il secondo (ossia il comportamento appetitivo) viene riconosciuto "in tempo reale", con la libera facoltà di non dar corso ad alcuno di questi atteggiamenti e comportamenti: oppure di farlo, ma consapevolmente e sotto il dominio della volontà.
Per quanto riguarda il resto del comportamento sessuale, quasi nulla cambia: io, personalmente, ho regolari rapporti con la mia partner, solo che, in generale, "scelgo" quando volerli o no e, perlopiù, lascio che sia lei a decidere.
L'unico problema, forse il principale, è il seguente: risulta quasi impossibile raggiungere l'orgasmo, fatto riconosciuto da tutti i probandi, e sul quale pare tanto difficile porre rimedio da indurmi a credere che forse non vi sia soluzione.
Per dirla con il punto di vista (apparente) di rubin: questa potrebbe essere la "ribellione" di madre natura.
Il punto più saliente è però questo: psicologicamente la cosa mi lascia del tutto indifferente e tale giudizio è comune.
Nel senso che non mi pare rilevante: non mi da emozioni, nè positive, nè negative.
Paradossalmente osserviamo, invece, che le partners femminili apprezzano molto di più i rapporti che così si realizzano, il che mi conferma del maggiore equilibrio e della migliore armonia tra i sessi che questi trattamenti comportano.

Come vedi, nulla che abbia a che vedere con castrazione e robe simili: siamo su di un piano estremamente più sofisticato.

2) La questione relativa alla cognitivitàò non ha nulla a che vedere col modo in cui i rapporti tra i sessi la possono influenzare.
Riguarda il semplice, seguente, dato di fatto: tutti gli altri trattamenti operati in questa direzione, procurano collateralmente, nel maschio, una forte diminuzione della creatività e dell'attenzione, con gli annessi e connessi di cui ho già detto.
Il nostro no: tutto qui.
Anzi, abbiamo l'impressione che si verifichi l'esatto contrario, il che ci induce a credere di aver imboccato una strada nuova ed interessante.

3) Sul femminismo et similia. Credo che stiamo parlando la stessa lingua: probabilmente, in quanto le istanze sociali del femminismo sono genuine e autentiche, in tanto questa sperimentazione le conferma e le avalla: quali meno impari "opportunità" tra i sessi se non quelle che discendano da un'effettiva parità nell'habitus sesuale?
Laddove, evidentemente, il femminismo reclamava "botte piena e moglie ubriaca"...
Beh, qui naturalmente no: se vogliamo esser "pari", dobbiamo accettare tutto della parità.
Non trovi?
Weyl is offline  
Vecchio 05-02-2006, 21.08.17   #57
Melany
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X Weyl

Ti rispondo velocemente perchè ho poco tempo.
Penso Weyl che io non ho fatto nessun malinteso, anzi forse il malinteso lo hai fatto tu. Io NON HO CAPITO che tu ti stai riferendo alla castrazione chimica, ci mancherebbe altro che tu arrivavi a sostenere che poteva esistere qualche motivo per fare la castrazione chimica su un uomo non malato. Sei tu che hai erroneamante pensato che io mi stessi riferendo a questo. Ho capito benissimo a cosa ti riferisci, tu parli di farmaci che REGOLANO il meccanismo della libido, con la logica che la libido non regolata influisce negativamente sui processi cognitivi e di apprendimento o quant'altro. Penso di avere capito e penso che sia questo il senso. Torno a ripetere che ci mancherebbe altro che tu ti stavi riferendo alla castrazione chimica, perchè a me sembra già folle questo discorso figuriamoci! Il punto è che io trovo folle il semplice fatto di voler regolare la libido e ti ho anche detto che secondo me questi trattamenti vanno effettuati solo in casi patologici. Poi la castrazione chimica rappresenta la soluzione estrema a certe pulsioni patologiche. prima di arrivare a questa soluzione estrema, penso io, che comunque si cerchi di agire a livelllo psicologico con qualche meccanismo simile alle cose di cui parli tu. Ma non sono abbastanza informata su questo quindi non mi dilungo. Penso dunque di avere capito il tuo discorso, il fatto è che non lo condivido, tutto qui.
Ciao.

Ultima modifica di Melany : 05-02-2006 alle ore 21.10.43.
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Vecchio 05-02-2006, 21.17.53   #58
Melany
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Re: Re: Re: Non credo...

Citazione:
Messaggio originale inviato da oizirbaf
.. La tollernza, come ora dimostri, si insegna solo praticandola! Scusa dunque la mia presunzione di valutare ciò di cui ti rendi conto o sei consapevole.
ciauzzzzzzzzzoiz

Io penso infatti di essere una persona tollerante, figuriamoci. Ho detto che non condivido ciò che pensa Weyl, ma libertà vuol dire anche libertà di pensare cose che per me possono essere follie. Tutto è da intendersi come semplice opinione e nulla di più.
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Vecchio 05-02-2006, 22.00.52   #59
tammy
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Paradossalmente osserviamo, invece, che le partners femminili apprezzano molto di più i rapporti che così si realizzano, il che mi conferma del maggiore equilibrio e della migliore armonia tra i sessi che questi trattamenti comportano.


..e chiamale sceme!

Citazione:
... a Weyl l'ammirazione per chi sa camminar su corde d'abisso ed il rispetto per l'idea luciferina di proseguire nell'evoluzione della specie.
Weyl lo immagino come il chimico di De Andrè:

"ma gli uomini mai mi riuscì di capire
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Affidando ad un gioco la gioia e il dolore".


che dire...... geni incompresi
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Vecchio 05-02-2006, 22.19.32   #60
tammy
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Talking non potrebbe

risolversi i tutto con un corso approfondito di yoga o amore tantrico?
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