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Vecchio 06-10-2005, 19.27.43   #41
rodi
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Re: ?

Citazione:
Messaggio originale inviato da tammy
non ho capito un tubo
...
mi chiedevo e vi giravo la domanda, come smuovere un carattere del genere?

se la domanda era questa ero io a non aver capito un tubo...
ma a questa domanda non so rispondere...
magari provando a smuoverli un po' e coinvolgerli in qualcosa di piacevole...ma la maggior parte delle volte è inutile...
ed io personalmente non trovo giusto insistere più di tanto...
a che pro smuoverlo un carattere?
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Vecchio 06-10-2005, 19.35.40   #42
tammy
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Smile perchè

Citazione:
E' la soggettività e il coltivare il proprio orticello che ci ha portati a tutto questo bailamme..e tutto inizia con..."cerco di vivere IO al meglio..giorno dopo giorno.


da qui la domanda.
Se è vero che chi continua imperterrito a curare il proprio orticello e in qualche modo fà dei danni, sarebbe di buon auspicio capire come scuotere o far rinvenire una persona con l'attitudine all'isolamento, tendente a vivere il presente con lo scopo di evitare il solo "pensare" al domani.

buon appetito!

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Vecchio 06-10-2005, 21.56.58   #43
Vaniglia
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Re: Re: ?

Messaggio originale inviato da rodi
[b]se la domanda era questa ero io a non aver capito un tubo...
ma a questa domanda non so rispondere...
magari provando a smuoverli un po' e coinvolgerli in qualcosa di piacevole...ma la maggior parte delle volte è inutile...
ed io personalmente non trovo giusto insistere più di tanto...
a che pro smuoverlo un carattere?



...non avevo capito nulla anchio...smuovere un carattere? missione difficile!



Vani
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Vecchio 06-10-2005, 22.59.14   #44
tammy
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ma non impossibile.

Se una persona è portata a vivere ancorata al passato e sopravvive o, se preferite, vive il presente subendolo non si proietta sicuramente nel futuro perchè ne ha timore, a volte nasce la paura insieme all'ansia, solo a pensare di fare qualcosa di diverso dal solito, in genere hanno vissuto per più o meno lunghi periodi in stato di assoluta incertezza quotidiana, affettiva, lavorativa e questo ha minato, diciamo quasi inesorabilmente la possibilità di credere nel domani. Sono persone che tendono poi a chiudersi a riccio a diventare anche dei misantropi.
Una persona così la conosco davvero e trovo sempre difficile proporle una gita che vada oltre la giornata, le riesce difficile pensare di prenotare un viaggio chessò uno o due mesi prima ed è qualche annetto che non va in vacanza perchè il pensiero costante è quello di non tornare alla sua casa.
Capisco che questo non sia il luogo adatto a trovare delle risposte anche perchè sarebbe lei a volersi e doversi dare una mossa, la mia era solo curiosità e mi sa rimarrà tale.
L'esatta espressione era giust'appunto la prima "come esortarlo a nuove fatiche"? Sì perchè se di paura si tratta , anzi togliamo pure il "se", dovrà faticare non poco per rimettere a posto i pezzi, anche se apparentemente sembra felice o contenta, non lo è proprio per niente.

Grazie cmq per averci provato.
tammy is offline  
Vecchio 07-10-2005, 09.29.12   #45
rodi
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ma non conosco la persona...
e non so neanche come la persona vede te...
perchè quello che descrivi può anche sembrare l'atteggiamento che assumo io (che ho tanti difetti, ma non quello di essere passiva...) quando vengo sollecitata da persone che nel frequentarle mi ammorbano invece di farmi rilassare e stimolare intellettivamente...
alcune volte quello non è un atteggiamento reale ma un modo che si cerca per non offendere chi ti sta di fronte...
provi a lasciar stare, magari l'altro non capisce ed insiste ed allora uno cerca scuse...
che poi non è neanche la cosa corretta da fare...però gestire 'i buonisti' è pure una cosa complicata...

non conosco la situazione della quale parli tu, quanto effettivamente tu conosci di quella persona e quanto puoi essere sicura che quello che tu percepisci è la sua vita reale e non una vista da fuori e che poi non corrisponde alla realtà della persona stessa...

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Vecchio 07-10-2005, 09.39.23   #46
tammy
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Citazione:
Messaggio originale inviato da rodi

non conosco la situazione della quale parli tu, quanto effettivamente tu conosci di quella persona e quanto puoi essere sicura che quello che tu percepisci è la sua vita reale e non una vista da fuori e che poi non corrisponde alla realtà della persona stessa...


e se per un attimo diamo per scontato che sia effettivamente così? Così come io la percepisco? Così come lei si racconta? Non sò.... se per essere credibile debbo dire che la persona in questione sono io, se porta ad una discussione, non ho nessun problema.

Buona giornata
tammy is offline  
Vecchio 07-10-2005, 09.50.12   #47
rodi
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Citazione:
Messaggio originale inviato da tammy
e se per un attimo diamo per scontato che sia effettivamente così? Così come io la percepisco? Così come lei si racconta? Non sò.... se per essere credibile debbo dire che la persona in questione sono io, se porta ad una discussione, non ho nessun problema.

Buona giornata

non credo che il punto sia di chi si sta parlando...

nel caso che sia una situazione reale tu ripropongo la risposta di prima perchè io altre non ne ho...

'ma a questa domanda non so rispondere...
magari provando a smuoverli un po' e coinvolgerli in qualcosa di piacevole...ma la maggior parte delle volte è inutile...
ed io personalmente non trovo giusto insistere più di tanto...
a che pro smuoverlo un carattere?'

credo che nessuno di noi possa obbligare qualcuno ad essere diverso da quello che è...anche se lo facciamo a fin di bene...
oltre un certo limite non si può entrare...credo...perchè sempre opinioni personali sono...

consenti a me una domanda:
cosa ti spinge a guardare così intensamente nella vita di un'altra persona, ritenendo di sapere più di lei cosa è bene per lei?


_
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Vecchio 07-10-2005, 09.55.31   #48
marco59
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misantropia

Buongiorno a tutti, mi scuso se il mio intervento arriva con ritardo (tempo tiranno )
Vado a riprendere l’interrogativo di Tammy che ha centrato bene il problema da me esposto.
In passato si sono presentati problemi analoghi, basti pensare alla battaglia per equiparare i diritti della donna a quelli dell’uomo, sembrava impossibile togliere quell’approccio dalla nostra società, non ci siamo riusciti in pieno.. lo so.. e il risultato spesso è venuto fuori distorto, certo è che obiettivamente qualcosa si è guadagnato. Questo con una costante e paziente sensibilizzazione al problema, con l’aiuto dei mass media (allora meno di oggi) la politica, la musica, il teatro etc etc…insomma, parlarne e parlarne..la gente ha bisogno di parlare in un momento come questo di difficoltà comunicativa..(vedi chat line, forum .etc etc…

A proposito di teatro, bella la citazione del Misantropo…anche se in questo contesto Alceste (Misantropo) è per me colui che vorrebbe coltivare l’orto del vicino..e Celimena il resto della società attuale, di seguito mi permetto di allegare un commento all’opera per analizzare insieme quanto questo straordinario lavoro di Molière sia attualissimo e calzante con il problema, tanto lo è che rileggendolo mesi fa mi è balenata l’idea di un progetto di remake teatrale che ho già pronto nel cassetto a cui spero di poter dare seguito.

Citazione di Tammy: “Se una persona è portata a vivere ancorata al passato e sopravvive o, se preferite, vive il presente subendolo non si proietta sicuramente nel futuro perchè ne ha timore, a volte nasce la paura insieme all'ansia, solo a pensare di fare qualcosa di diverso dal solito, IN GENERE HANNO VISSUTO PER PIU' O MENO LUNGHI PERIODI IN STATO DI ASSOLUTA INCERTEZZA QUOTIDIANA, AFFETTIVA, LAVORATIVA E QUESTO HA MINATO, diciamo quasi inesorabilmente la possibilità di credere nel domani. Sono persone che tendono poi a chiudersi a riccio”

Perfetto, è proprio questo che intendevo, detto ciò quindi cercare di “curare” le coscienze e gli animi con delicatezza e rispetto, prospettando vie diverse per arginare e sconfiggere le ansie, venendo spesso presi per illusi o rigidi o antichi o moralisti o limitati…nn importa, ma non si tratta di modificare CARATTERI… è qualcosa di più profondo.

PER VANIGLIA: Anche i caratteri però vanno in qualche modo regolati.. Vani, immagina se da domani il tuo vicino di casa si appassiona di free jazz (che a me piace molto ) e dalla mattina alla sera a causa del suo carattere come dire..un po’ menefreghista inizia a suonare la tromba a tutte le ore.. notte compresa, tu cosa fai? Per non discutere cambi casa (sarebbe sbagliato perché poi continuerebbe a fare altrettanto anche con la nuova vicina) oppure lo metti in condizione di prendere coscienza di ciò che di irrispettoso sta facendo? Magari a mali estremi lo denunci?
Chi lo dice che cercare di cambiare i caratteri quando questi sono palesemente dannosi per la società è sbagliato???
Bon, torno al lavoro salutandovi e augurandovi buona giornata.

Alcest…ops…Marco.

p.s. segue commento Misantropo.
marco59 is offline  
Vecchio 07-10-2005, 09.57.53   #49
marco59
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molière

(IL Misantropo di Molière)
Uno spaccato impietoso della società barocca. Personaggi incipriati, al tempo della corte fastosa di Luigi XIV, "indaffarati senza aver nulla da fare", impegnati da mane a sera a spettegolare del prossimo, sottolineandone tutte le miserie e le vanità.
Ma, come se non bastasse, hanno anche il difetto della doppiezza, perché quando si trovano in presenza di coloro che fino ad un attimo prima hanno criticato ferocemente, non mancano di profondersi in adulazioni, in attestazioni di stima, protestando la propria assoluta stima e dedizione, con un linguaggio vacuo e ridondante.
Mai che nella mente piccina di costoro baleni la scintilla dell'autocritica, dell'onesto riconoscimento dei propri limiti. Ritengono di essere al centro dell'universo e niente può turbare il loro mondo esclusivo, ovattato nel dolce far niente, il diritto al perenne godimento di una vita scevra da pensieri e preoccupazioni, della quale si ritengono beneficiari esclusivi in virtù di mai meglio precisati "fulgidi meriti" e "virtù".
Il tenue filo del racconto si dipana così tra salamelecchi, untuosità, modi esteriori di elegante etichetta, in uno stucchevole minuetto. La forma involuta del barocco riveste la sostanza fino a soffocarla e a diventare essa stessa sostanza.
Un odore nauseabondo e penetrante di naftalina si diffonde intorno, e il lettore sente tutto intero il disagio della distanza tra i tempi moderni e quelli descritti nel testo.
In tanto squallore emerge la figura di Alceste ; acuto osservatore della realtà del suo tempo, se ne ritrae disgustato, non riconoscendosi in quel mondo falso e ambiguo. Di carattere ombroso, saturnino, è fuori del suo tempo anche nell'abbigliamento. Molière lo descrive semplicemente come 'l'uomo dai nastri verdi', unico elemento decorativo in tanta assurda sovrabbondanza.
Ha una sua dirittura morale, un suo rigore intransigente, pretende di dire sempre la verità, anche quando è scomoda. Si direbbe, anzi, che provi un gusto particolare ad essere scostante, pur di essere sincero fino in fondo, ignorando qualunque forma di un diplomatico buon senso. Per lui 'gli adulatori devono essere sempre incolpati per primi dei vizi dell'umanità'. 28
E' consapevole che questa strada lo porterà all'isolamento, ma è questo il destino di chi è votato a lottare per qualcosa, di chi si sente investito di una missione.
E', dunque, un isolato, che scava intorno a sé un abisso incolmabile, nel quale finisce con lo sprofondare anche il suo amore.
Già, l'amore. L'ultimo filo che lo lega al mondo è il suo amore per una giovane vedova molto più giovane di lui. La cecità della sua dedizione lo induce a pretendere da lei l'atto di coraggio di una scelta esclusiva che lo discrimini dalla pletora dei cicisbei e che addirittura la convinca a seguirlo nel suo disperato tentativo di fuga dal mondo.
Mai speranza fu peggio riposta.
Celimena è espressione della sua epoca ; civettuola per antonomasia, accetta la corte di tutti e la sua testolina leggera non è nemmeno sfiorata dal dubbio sulla liceità del suo comportamento. Lei svolazza nei suoi salotti, leggiadra e superficiale, ama tutti alla sua maniera, ma forse più che amare preferisce essere amata, trovarsi al centro delle attenzioni. Il vero amore comporterebbe una scelta. I suoi spasimanti la costringono più volte all'angolo, quasi supplicandola per una decisione, ma decidere e tremendamente faticoso ; meglio lasciarsi andare.
Ci si divincola così da ogni impegno, sgusciando via dalla morsa assillante dei suoi pretendenti e corre a destreggiarsi nello sport imperante della maldicenza anche feroce e nel pettegolezzo ridanciano. In questa arte è meno sprovveduta di quanto sembri. I suoi giudizi sui suoi conoscenti sono sferzanti e impietosi, ma ciononostante non se ne ritrae disgustata come fa Alceste. La giovane età e il desiderio di non problematizzare l'esistenza non le fanno compiere il gesto che sarebbe conseguente e che invano Alceste le chiede come prova inconfutabile del suo amore per lui.
marco59 is offline  
Vecchio 07-10-2005, 10.06.22   #50
marco59
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di nuovo io..

di nuovo io....che mi permetto di rispondere a Rodi.

"consenti a me una domanda:
cosa ti spinge a guardare così intensamente nella vita di un'altra persona, ritenendo di sapere più di lei cosa è bene per lei?"

Spesso ciò che è buono per noi è cattivo per altri e come facente parte della società ..mi difendo...

Marco.
marco59 is offline  

 



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