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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 23-10-2005, 07.48.08   #1
Mr. Bean
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raccontare se stessi

Per voi è facile o difficile raccontare se stessi? Cosa spinge le persone a farlo e cosa invece a non farlo mai? D'accordo: ogni essere umano è unico e irripetibile, ma, allora, esiste un comune denominatore per gli appartenenti all'una o all'altra "categoria"?
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Vecchio 23-10-2005, 10.07.33   #2
feng qi
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Re: raccontare se stessi

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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Per voi è facile o difficile raccontare se stessi? Cosa spinge le persone a farlo e cosa invece a non farlo mai? D'accordo: ogni essere umano è unico e irripetibile, ma, allora, esiste un comune denominatore per gli appartenenti all'una o all'altra "categoria"?


ciao Fabrizio, come al soliti ti dico che dipende.
quando alcuni anni fa ho vissuto un brutto periodo di malinconia e frustrazione, parlavo di me a ruota libera, con tutti.
forse perchè speravo di trovare qualcuno che mi spiegasse cosa stava succedendo in me e chi ero io, cercavo attenzione.

Adesso parlo di me pochino, perché ne sento poco l'esigenza, e se lo faccio, lo faccio con serenità. Però lo faccio solo quando vedo vero interesse nel mio interlocutore, uomo o donna che sia.

Parlo pochino perché in genere i miei interlocutori hanno più bisogno che io li ascolti (fa parte del mio lavoro).

Nella mia esperienza conosco persone che parlano poco o niente di sé stessi, e in genere appartengono a tre categorie:

1) quelli che non parlano di sé perché non parlano di sé nemmeno con se stessi (hanno una consapevolezza di sé limitata)
2) quelli che non parlano di sè perché si reputano poco interessanti
3) quelli che si nascondono consapevolmente (per svariati motivi)

ce ne saranno probabilmente altre categorie. Questa é solo la mia esperienza.

In generale chi parla vuole comunicare, chi non parla non vuole comunicare. Anche qui però dipende, perché ci sono persone che comunicano col proprio silenzio, con lo sguardo, con l'attenzione o con la noia, e pur silenziose partecipano a modo loro alle discussioni,e persone che straparlano solo per sentirsi bravi e poi perdono tempo e lo fanno perdere.

Ogni cosa cambia aspetto a seconda il punto di vista da cui la si guarda.

Tu hai settato due categorie:i parlatori e i taciturni.

Però non capisco perché vuoi sapere se le due categorie hanno in comune qualcosa.
In termini generali forse non hanno un comune denominatore, mentre due persone nello specifico, uno che parla e l'atro no, potrebbero avere miliardi di comuni denominatori.

un saluto fengqi

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Vecchio 23-10-2005, 12.44.06   #3
odissea
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Re: raccontare se stessi

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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Per voi è facile o difficile raccontare se stessi? Cosa spinge le persone a farlo e cosa invece a non farlo mai? D'accordo: ogni essere umano è unico e irripetibile, ma, allora, esiste un comune denominatore per gli appartenenti all'una o all'altra "categoria"?

ciao mister, per me è abbastanza difficile raccontare me stessa.
e non si pensi che è perchè sono una donna e quelle chi le capisce, nemmeno loro: no

mi ritengo una persona abbastanza riservata, ma non timida.
In genere sono anche parecchio moderata, per cui più una discussione è accesa, meno in genere intervengo con quelle che sono idee derivanti dalla mia esperienza personale, non mi piace mettermi in ballo in certi contesti.

penso anche di avere una buona conoscenza di me stessa, ottenuta con un certo lavoro, anche difficoltoso. Forse per questo non amo parlare molto di me, se non alle persone con cui ho un rapporto di fiducia e che mi accorgo comprendono la mia lunghezza d'onda. Non so se vi è ancora capitato di aprirvi un po' con una persona "sbagliata", cioè che magari non era in un momento azzeccato, o a cui non interessava, o che non poteva comprendere più di tanto: per me è un'esperienza frustrante.
penso sia bene parlare di se nei momenti opportuni e con le persone opportune.
penso che il tipo di persona che sei comunque traspare da ogni gesto, da quello che dici e come lo dici...non penso sia necessario per forza aprirsi a tutti i costi per farsi conoscere.

un comune denominatore forse c'è nel fatto che nessun uomo è un'isola, credo che tutti prima o poi sentano il bisogno di aprirsi, anzi forse è un desiderio sempre lì in agguato, ma per me è bene controllarlo, c'è chi lo fa di più, chi lo fa di meno.

sono d'accordo con fengi sul fatto che gli introversi lo sono per motivi diversi. così come gli estroversi: c'è chi si sente molto più interessante di te, chi ha un continuo bisogno di sfogarsi ecc.

la fregatura per me è che spesso passo per una persona fredda......


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Vecchio 23-10-2005, 14.53.39   #4
Vaniglia
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...sono un carattere molto solare e aperta...quindi tendo a parlare di me, a raccontarmi...non con tutti, pero', e non a rutoa libera...ma ho molta fiducia negli altri e sia con le amiche/i
o con persone nuove con cui si sviluppa un certo feeling...non ho remore...come non ho remore ad ascoltare l'altro, anzi e' importante per me saper ascoltare



Vani
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Vecchio 23-10-2005, 15.31.04   #5
Joolee
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Di solito non faccio fatica a raccontare di me...ma dipende sempre dalla persona che mi sta difronte. Me ne accorgo a pelle se posso fidarmi oppure no...a volte succede che pero' mi sbaglio, incasso la batosta e vado avanti.
J
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Vecchio 23-10-2005, 15.48.38   #6
Mr. Bean
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Belle risposte. Belle e interessanti. Io per diversi anni ho avuto la necessità di raccontarmi, perché gli avvenimenti che stavo vivendo mi opprimevano al punto tale da obbligarmi a cercare degli sfoghi. Poi, ho imparato a distinguere tra chi era intenzionato ad ascoltarmi e chi no. Poi, ho anche imparato a capire il perché qualcuno mi volesse/potesse ascoltare: a volte per semplice curiosità, altre forse perché questo poteva essere per l'interlocutore un sistema per dimenticare i suoi problemi, ma anche, infine, perché era veramente intenzionato ad aiutarmi.
Una precisazione, tuttavia, mi è d'obbligo: il comune denominatore era da intendersi all'interno di ogni categoria. Cosa accomuna, in pratica gli estroversi tra loro, e cosa gli introversi.....
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Vecchio 23-10-2005, 17.25.38   #7
iudichetta
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Io non ci riuscirei ha parlare di cose personali in un forum. Ma ci sono persone esibizionisti che lo fanno, oppure per disperazione.
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Vecchio 23-10-2005, 17.32.51   #8
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Messaggio originale inviato da iudichetta
Io non ci riuscirei ha parlare di cose personali in un forum. Ma ci sono persone esibizionisti che lo fanno, oppure per disperazione.
beh, io non mi riferivo al forum, bensì ai rapporti verbali.
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Vecchio 23-10-2005, 19.39.04   #9
odissea
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Io per diversi anni ho avuto la necessità di raccontarmi, perché gli avvenimenti che stavo vivendo mi opprimevano al punto tale da obbligarmi a cercare degli sfoghi. Poi, ho imparato a distinguere tra chi era intenzionato ad ascoltarmi e chi no.

io ad esempio credo di essere portata a fare il contrario.
nei momenti in cui mi sento oppressa da problemi vari oppure sono stata chiamata a scegliere una decisione importante, per me o per qualcun'altro, tendo a parlare poco di me stessa.
in genere in queste occasioni succede che stresso le mie migliori amiche /amici,però con chi è solo conoscente sono assai cauta.Non si può neanche mettere le persone nella situazione di ascoltare le mie crisi....anche perchè magari queste persone vengono da un altro pianeta per quanto ne so.
forse perchè spesso mi muovo abbastanza controcorrente e ho paura che chi non mi conosce a fondo, mi giudichi male o mi prenda per una visionaria, non so.
Comunque non ho problemi a parlare in generale di me stessa, cioè di come sono fatta e del mio carattere: mi piace molto poi fare dell'autoironia sui miei difetti, fisici o caratteriali. Il mio limite (se lo è) sta prorpio nel raccontare la mia vita, quello che faccio, che ho fatto, e che penso farò. sono riservata su questo...è come se lo ritenessi "qualcosa di prezioso" che voglio condividere solo con chi lo può comprendere a fondo (perchè mi conosce) e magari criticare in modo costruttivo e intelligente.

concordo sempre con vaniglia ultimamente, in questo caso sul fatto che anche saper ascoltare è una virtù, forse più importante.
odissea is offline  
Vecchio 23-10-2005, 19.42.27   #10
Vaniglia
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[concordo sempre con vaniglia ultimamente, in questo caso sul fatto che anche saper ascoltare è una virtù, forse più importante.




Grazie, Odissea!



Vani
Vaniglia is offline  

 



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