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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 27-10-2005, 19.02.15   #31
autunno1
è qui
 
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Messaggi: 0
Io vorrei sapere dove finiscono le tecnologie a lungo annunciate e mai arrivate come la macchina che non inquina o il videoregistratore che cancella da solo la pubblicità ecc.? Sono solo due esempi. Ma non sempre le tecnologie annunciate si trasformano in realtà.


A.
autunno1 is offline  
Vecchio 27-10-2005, 19.26.12   #32
Solitario
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-09-2005
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Citazione:
Ma è potente, a volte molto più dell'uomo stesso e dà onnipotenza a chi possiede enormi mezzi economici per svilupparla ed utilizzarla ai suo scopi. E chi ha enormi mezzi economici e sa muoversi agilmente all'interno del mondo della finanza, è raro abbia a cuore ed in mente come prima priorità (direi nemmeno seconda o terza) il bene comune.


Il fatto che la tecnologia è controllata dagli economisti e non dagli ingegneri e scienziati è uno dei più grandi problemi della tecnologia moderna, questo è dovuto al fatto che i vari sistemi giuridici dei paesi anche più industrializzati non si sono evoluti alla velocità della tecnologia. Ma non è ne un problema tecnico ne scientifico, l'ingegnere o scienziato intelligente se ne sbatte di tutto questo è guarda avanti, perchè se stà ad aspettare la società le sue idee verranno sviluppate tra 1000 anni.

Citazione:
Vi sarà un'integrazione, una fusione, secondo me...


Anche secondo me, nel senso più ampio del termine, penso anche che quando ciò avverrà il problema di cui parlavo sopra sparirà.
Solitario is offline  
Vecchio 27-10-2005, 23.02.59   #33
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Sei ottimista. Hai fiducia nell'umanità. Mi fa piacere.
Ti faccio però un'altra domanda.
Pensi che l'intelligenza sia autosufficiente e porti comunque ad un'evoluzione?
Io non ci credo più ad un modello d'intelligenza puro e a sè stante. Autarchico. Ho purtoppo conosciuto persone estremamente intelligenti e devastate nell'anima che commettevano crimini orribili e/o che manipolavano le relazioni al punto da fare ammalare gravemente le persone a loro legate affettivamente.
Intelligenza e patologia (dell'anima o della mente, non importa) al servizio l'una dell'altra in un pericolosissimo cocktail distruttivo.
Come vedi le certezze vanno spesso a farsi benedire.
Sempre sull'onda dell'immaginazione, m'immagino che tu sia molto più giovane di me. Non per il solito discorsetto sull'esperienza che però non è mai morto. Ma per il tuo tentativo di rendere tutto lineare, pulito, senza sfumature o sbavature. Per il tuo modo di scrollarti di dosso tutto quello che non fa equazione con i tuoi presupposti. Come se ti fossi dato un compito "inumano" da perseguire a tutti i costi. Chi si dà compiti "inumani" da perseguire a tutti i costi, per la mia esperienza, è generalmente molto giovane.
E per "inumano", intendo che al momento non tiene conto delle diversità. Della complessità.
E per "diversità e complessità", intendo quelle conosciute e pure quelle che possiamo solo immaginare, ma che certamente esistono, a noi sconosciute e di cui disconosciamo, delle une e soprattutto delle altre, i rispettivi presupposti.
Ciò non è affatto una critica, in questo caso anzi!, ma solo un'ipotesi.
E per "ipotesi", intendo la definizione che ne dà il Devoto - Oli Edizione 2004-2005
C'ho preso?
Va beh, se invece hai settant'anni, mi piacerebbe proprio conoscerti
lobelia is offline  
Vecchio 28-10-2005, 00.36.06   #34
Chimera
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Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
Citazione:
Messaggio originale inviato da autunno1
Io vorrei sapere dove finiscono le tecnologie a lungo annunciate e mai arrivate come la macchina che non inquina o il videoregistratore che cancella da solo la pubblicità ecc.? Sono solo due esempi. Ma non sempre le tecnologie annunciate si trasformano in realtà.

A.

Il videoregistratore che taglia la pubblicità c'è già in america... ma ha scatenato mille polemiche. Funziona sfruttando il digitale terrestre. Il tuo registratore manda via internet il codice del film da registrare ed un server avvisa quando registrare e quando no.
E' un servizio che costa. Ma visto che costa poco la gente lo usa massivamente.

Il problema e che ha causato un crollo del gettito pubblicitario la rivolta delle emittenti contromisure,cause incrociate... un disastro.
La gente non guarda più la TV ma registra tutto.

Le auto che non inquinano ci sono pure. Prototipi. Vari Bus ad idrogeno sono stati adottati. All’aeroporto di monaco. Ed anche il comune di Torino ne ha acquistati una decina....
Lasciamo la discussione sul idrogeno ai topic gia aperti però

La scienza ha i suoi tempi. Progettare produrre e testare... sono cose molto lunghe. Non possono vendere a privati una macchina a idrogeno finche non sono sicuri che non gli esploderà il serbatoio sotto il sedere. Servono studi lunghi discussioni ancor più lunghe, tempi burocratici biblici e test interminabili.

In linea di massima per vedere il top della tecnologia devi andare in campo militare. Li usano cose che per i civili sono "fantascienza". Hanno soldi e possono rischiare di far saltare il serbatoio sotto il sedere del pilota.

Se L'america avesse investito nella nasa ed in ricerca civile tutti i soldi spesi per il suo esercito ora un astronauta potrebbe farsi una passeggiata su Marte con una macchia ad idrogeno mentre a casa il suo videoregistratore gli registra un film saltando la pubblicità.

@Lobelia:
Con chi stai parlando?

Dico la mia comunque: l’intelligenza non porta necessariamente alla cattiveria di questo ne sono certo. Anche senza avere 60 anni. Avrai avuto particolare sfortuna credo .
Ho avuto modo di conoscere autentici “cervelloni” e per fortuna nessuno cattivo. Gradi scienziati, ingegneri ricercatori di fama mondiale.

Sicuro è che... sono strani. Sembrano capire vedere o sentire in modo diverso dai loro simili. Alcuni sono alienati. Alcuni un po’folli o che sembrano un po’persi nei loro pensieri. Effettivamente è difficile trovare una persona veramente intelligente che sia definibile come “normale”.

Per esempio un fisico nucleare brillante che ha studiato come un matto laureato a tempi da record con tesi di laurea spettacolare futuro roseo mille proposte di lavoro e appena laureato… si è fatto frate. Non è cattivo… ma nemmeno normale

Ho un altro mio prof. Sempre che parla pensa discute. Quando trova un problema o una discussione che lo incuriosisce perde completamente il senso del tempo. L’ho visto parlare per più di 8 ore di fila di fisica quantistica senza fermarsi nemmeno per bere un bicchier d’acqua.

Sempre che corre su e giù continuamente in aereo tra qua Oxford, Santabarbara… con sua moglie ed i suoi figli appresso le uniche cose che ama più della sua materia.

E poi gli piace parlare insegnare è paziente pronto aiutare incredibilmente disponibile per un proff… per pararti al suo esame basta andar da lui e ti fa anche lezioni private tutto il giorno interrogandoti spiegandoti e rispiegandoti le cose totalmente gratis.

E potrei andare avanti con aneddoti di cervelloni che sono tutt’altro che “cattivi”. Quelli che descrivi tu non sono intelligenti… sono furbi. Essere intelligenti non significa essere manipolatori.

Io sono giovane. Ma forse per indole forse per la formazione ricevuta penso di avere comunque una buona capacità di giudizio. So che i dati forniti dalla mia breve esistenza sono incompleti, una visione parziale. Per quante persone conosca sono comunque poche rispetto a tutti gli esseri umani presenti passati e futuri.

Ma proprio per questo motivo credo che nemmeno se avessi 60 anni potrei essere sicuro di poter affermare “visto che tutti gli intelligenti che ho conosciuto sono bastardi intelligenza = cattiveria”.
Perché magari gli unici intelligenti cattivi sono quelli che ho conosciuto io.

Quindi da quanto ho visto io (tutti i geni che conosco sono buoni) posso affermare con certezza che Intelligenza e cattiveria non sono correlati.
Per il momento sembra che Intelligenza = Bontà ma non posso darlo per certo perché altre persone raccontano di aver conosciuto casi differenti.

Nemmeno tra 100 anni avrò chiarito il mistero. Con l’esperienza puoi confutare una certezza ma non crearne una.

Ultima modifica di Chimera : 28-10-2005 alle ore 00.40.10.
Chimera is offline  
Vecchio 28-10-2005, 02.01.37   #35
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Ehi, chimera. Rispondevo a solitario, non s'intendeva?
E non mi sognavo certo di dire che l'intelligenza porta alla cattiveria! Ma da cosa lo deduci?
Visto che solitario poneva la questione degli ingegneri e scienziati intelligenti che secondo lui dovrebbero essere loro a controllare la tecnologia, gli chiedevo se riteneva l'intelligenza sufficiente all'evoluzione non dannosa per l'uomo ed il suo ambiente e per giungere a quella fusione ed integrazione che lui stesso sperava.
E per supportare il germe del dubbio che intendevo insinuare nelle sue certezze, gli ricordavo che esistono persone molto intelligenti e contemporaneamente molto pericolose. Come quelle che descrivevo.
Ma non per questo intendevo dire che le persone intelligenti sono tutte cattive e pericolose.
Al contrario, volevo proprio spezzare le equazioni troppo facili come intelligenza=risultati positivi
e quindi pure il suo contrario: intelligenza=distruttività
e così via.
Conosco infatti fortunatamente molte persone intelligenti positivamente rivolte verso il mondo circostante e purtroppo anche perfidi imbecilli.
Insomma, intendevo solo sfumare una a mio parere troppo facile equazione, per cui basta essere intelligenti e tutto il resto non conta.
L'intelligenza è un ottima risorsa (figuriamoci se non sono d'accordo su questo) ma solo se supportata da un buon equilibrio psichico. In caso contrario è un pericoloso potere in mano a persone disturbate. Non parlo solo di vere e proprie patologie psichiatriche, ma anche solo di semplicissimi e frequentissimi disturbi della personalità che colpiscono le svariate tipologie di QI, trasversalmente e senza fare sconti a nessuno.
I lettini degli psicoterapeuti, addirittura i reparti psichiatrici (chiedetelo agli addetti ai lavori), sono ricolmi di persone anche molto intelligenti e pure purtroppo tanti posti di potere malriposto.
Come pure di emeriti imbecilli, non faccio certo preferenze.
Volevo dire infatti che non basta essere intelligenti per avere automaticamente anche la garanzia di essere persone equilibrate e quindi fidate.
Per questo io non mi sentirei tranquilla nell'affidare il controllo della tecnologia, e quindi dell'umanità, a persone scelte attraverso una selezione che come unico dato ha l'intelligenza (oltre naturalmente ad una adeguata preparazione scientifica).
Pari merito all'intelligenza e mai in suo subordine, ci metterei pure un solido equilibrio psichico. E pari merito all'adeguata esperienza e preparazione scientifica, ci metterei pure un'accurata e consolidata preparazione del diritto e degli elementi fondanti della Carta dei Diritti Umani.
Tutto qui
Ora mi sono spiegata?
E per evitare ulteriori equivoci, con tutto questo non intendo certo dire che preferisco che la tecnologia sia sotto il controllo, come ora, degli affaristi. Per carità!
E per evitarne ancora altri, specifico che esistono persone molto intelligenti che sanno mascherare molto, troppo bene il loro squilibrio. Quindi parlo di queste.
Certo quelle che girano parlando da sole o con il vaso da notte in testa, so bene che non rischiano di essere messe in posti di grande responsabilità.

Ultima modifica di lobelia : 28-10-2005 alle ore 02.10.32.
lobelia is offline  
Vecchio 28-10-2005, 11.31.43   #36
Chimera
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@lobelia
Non era chiaro... non vedo il riferimento al presunto ottimismo di Solitario O_o

Basta mettere l'indirizzamento e niente più equivoci
.............................

L'intelligenza non rende buoni o cattivi. Ma è un mezzo che permette di raggiungere i propri scopi con maggior facilità. Per questo un cattivo intelligente sembra più pericoloso.

Se il tizio del tuo esempio non fosse stato intelligente probabilmente non avrebbe manipolato. Ma avrebbe picchiato.

In ogni caso l'intelligenza serve per fare bene in proprio dovere.

Quindi sono d'accordo con solitario.

Un intelligente può essere buono o cattivo con la stessa probabilità di un non intelligente.

Un non intelligente però può sbagliare, può avere giudizi errati perché non conosce bene l'argomento, può essere facilmente manipolato da interessi esterni.

Quindi fallisce il suo compito molto più spesso.

Forse non è ben chiaro quale sia lo "spirto del ricercatore"
quello che spinge a passare tutto quel tempo a svelare i misteri della natura quando con la stessa intelligenza ed un po più di praticità si potrebbe diventare ricchi imprenditori.

Stesso errore che fa la Moratti con la sua inutile nuova proposta per il "rientro dei cervelli" grazie ad agevolazioni fiscali e maggior paga.

La paga non è l'unico motivo per cui i cervelli se ne vanno.
In italia non riescono a fare il loro lavoro questo il problema. Conosco tantissima gente che se ne andata ma nessuno che tornerebbe per i soldi.

Clientelismi, ingerenze politiche religiose e burocratiche che bloccano la ricerca, mezzi scarsi.

Se un cervello deve decidere se stare bene e lavorare bene all'estero oppure essere ricco ma girarsi i pollici per impossibilità di lavorare qui in italia lui rimarrà all'estero.

La Moratti se ne accorgerà quando avrà un rientro solo di cervelli mediocri. Ma tanto gli serve solo un dato statistico da scrivere sui cartelloni di propaganda.

Quindi se un ricercatore ha il compito di sviluppare una tecnologia e implementarla nella società nel modo più appropriato per il bene comune probabilmente lo farà.

Dai al stessa cosa da fare ad un economista non tanto intelligente e probabilmente non riuscirà a sviluppare nulla, la implementerà in modo da ottenere il miglior vantaggio economico per se stesso.

I ricercatori intelligenti che ho conosciuto io non sono privi di difetti. Ma lavorano per la curiosità del sapere per la gloria per dimostrare di essere i migliori per difendere le proprie teorie.

L’intelligenza oltre un certo punto effettivamente provoca degli “squilibri” psichici anche se personalmente le definirei “peculiarità” o caratteristiche più che squilibri come se il nostro modi di vedere fosse quello giusto.
Hanno un modo diverso di vedere e ragionare, hanno scale dei valori e delle priorità diverse da quelle comuni… ma questo è negativo?

Certamente gli allontana e li aliena dalla gente comune. Ma se non altro il potere la ricchezza e tutti quei bassi desideri che rendono un essere umano “psichicamente equilibrato” hanno un peso molto meno determinante.

Esempio:
Uno scienziato scopre il vaccino per l’AIDS e lo propone ad una casa farmaceutica. Questa casa chiede allo scienziato ,offrendogli abbastanza soldi da vivere di rendita a vita, di nascondere tutto tener la bocca chiusa perché danneggerebbe l’enorme business dei cocktail di farmaci e dei dispositivi di prevenzione.
E’ brutto da dire ma una persona normale accetterebbe.
Ma un genio, un ricercatore vero che farebbe? Quei soldi sazierebbero la suo ego squilibrato? Lo riscatterebbero da tutti quegli anni a scuola in cui i compagni lo prendevano in giro perché studiava invece di giocare a calcio?
No.
Vuole il nobel. Vuole far vedere quello che la sua intelligenza gli ha fatto ottenere vuole il rispetto della gente.

L’intelligenza rende squilibrati. Ma a prima cosa che salta il senso comune (perché non si sentono comuni) e il senso del compromesso. Il benessere e la soddisfazione mentale hanno la precendenza sulla gratificazione fisica. Questi sono i primi effetti.

Il che non è sempre un male.
Chimera is offline  
Vecchio 28-10-2005, 11.41.18   #37
Chimera
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PS:
Una altra cosa molto bella da vedere è la comunità scientifica. Convegni collaborazioni dibattiti.
Scienziati e studenti che viaggiano avanti ed indietro per il globo per conosceri lavorare insieme confrontare le proprie idee...

Per un attimo ti fanno dimenticare i confini.
Giapponesi Indiani Israeliani Palestinesi Iraniani Francesi Tedeschi Siriani Libanesi... Conosco studenti e professori che arrivano un po da tutte le parti del globo e lavorano qui da noi o vengono per divulgare il loro lavoro (raccontano gratis quello che stanno ricercando).

Tutti con lo stesso obiettivo. Imparare capire scoprire. Poi diventare famosi far vedere quanto si vale, e perché no anche diverntar ricchi quando saremo in pensione però gli ingegneri che scelgono la ricerca hanno una gavetta che dura per anni ed anni.
Chimera is offline  
Vecchio 30-10-2005, 15.23.08   #38
Solitario
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Sei ottimista. Hai fiducia nell'umanità. Mi fa piacere.


E no mi hai proprio frainteso, non ho assolutamente fiducia nel umanità, almeno nella media del umanità, fosse per l'uomo medio saremmo ancora al età della pietra, sarò cinico ma è cosi.
Ho fiducia nei pochi che possono fare la differenza e penso che col complicarsi del mondo in cui viviamo si sarà costretti a dare sempre più peso a questi pochi semplicemente perchè noi persone medie non saremmo in grado ne di ribellarci ne di prendere decisioni in modo efficente senza dar retta a chi è veramente capace, non come oggi che chi ci governa è un esponente medio con l'unico obbiettivo di non far mai mutare o evolvere nulla.

Citazione:
Ti faccio però un'altra domanda.
Pensi che l'intelligenza sia autosufficiente e porti comunque ad un'evoluzione?


L'intelligenza è la capacità di risolvere i problemi facendo il minor numero di tentativi, questo è possibile perchè l'intelligenza contiene in se il concetto di simulazione e previsione delle cose.
In questo senso è l'apice del processo evolutivo perchè ne permette la continuazione senza più il bisogno di tentativi falliti (o comunque si riduce il numero).
Dunque la risposta alla tua domenda è un netto SI.
Solitario is offline  
Vecchio 30-10-2005, 16.10.55   #39
Solitario
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Citazione:
Per questo io non mi sentirei tranquilla nell'affidare il controllo della tecnologia, e quindi dell'umanità, a persone scelte attraverso una selezione che come unico dato ha l'intelligenza (oltre naturalmente ad una adeguata preparazione scientifica).
Pari merito all'intelligenza e mai in suo subordine, ci metterei pure un solido equilibrio psichico. E pari merito all'adeguata esperienza e preparazione scientifica, ci metterei pure un'accurata e consolidata preparazione del diritto e degli elementi fondanti della Carta dei Diritti Umani.

Io invece si per tre motivi:

1) Sono loro che la creano la tecnologia quindi hanno molto più diritto di altri di guidarla, inoltre sono sicuramente i più capaci nel farlo, negare questo vorrebbe dire rinunciare alla tecnologia è quindi al evoluzione e per me non è un' alternativa ne logica ne accettabile.

2) E' lesivo alla libertà (nel senso oggettivo di cui parlavamo tempo fa) negare a qualcuno di compiere il lavoro che più desidera.

3) Diritti umani ed equilibrio psichico sono spesso concetti molto soggettivi, lo dimostrano le varie polemiche che scoppiano continuamente, vedi pena di morte, diritto al autodifesa, procreazione assistita, embrioni....... Come fai a dire che il concetto di equilibrio psichico e di diritto umano di una persona sia migliore di quello di un altra? Perchè la cultura nel tempo ha imposto certi valori? Perchè la maggioranza delle persone la pensa cosi? Se queste sono le risposte allora dobbiamo giustificare i roghi alle strege, l'inquisizione e la terra piatta!!!

Quanto a Chimera credo che siamo in piena sintonia, il fatto è che il mondo d'oggi obbliga persone capaci a scegliere tra essere menefreghisti o soli contro tutti dunque non si possono biasimare le scelte di nessuno, finchè non si ritornerà ad avere una corrispondenza diretta tra merito e successo sarà sempre cosi, al giorno d'oggi i vari stati non si preoccupano di sviluppare al massimo la tecnologia per migliorare lo stile di vità, almeno non direttamente, da questa mancanza seguono tutti gli altri problemi.
Solitario is offline  

 



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