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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 09-01-2006, 14.22.54   #61
Joolee
Soleluna
 
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Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
Citazione:
Messaggio originale inviato da lobelia
Credo che la domanda iniziale ci ponesse di fronte al dover fare una scelta drastica. O questo o quello. Senza la possibilità di vie di mezzo o alternanze.
E' per questo che ci si preoccupava di capire quale amore e quale carriera, anche ridendoci sù, per avere un po' di riferimenti in più per rifletterci.

Hai ragione...ho interpretato male. Se proprio dovessi scegliere ...penso amore....
Joolee is offline  
Vecchio 09-01-2006, 14.51.05   #62
bside
Ospite abituale
 
L'avatar di bside
 
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
Per come mi figuro la cosa, scegliere la carriera non significa semplicemente dedicarsi al proprio lavoro. Desiderare inquadramenti contrattuali più vantaggiosi, ovvero più denaro e più potere, richiede un piano, una strategia. Poco è lasciato al caso o alla fortuna. E' necessario fissarsi degli obiettivi ben precisi, sapere dove si vuole arrivare e adoperarsi con ogni mezzo per raggiungere i propri scopi anche coltivando le amicizie con le persone che possono aiutare, con "quelli" che contano, che decidono. Fare carriera spesso significa non avere scrupoli morali e se necessario scendere a compromessi anche poco dignitosi; bisogna essere scaltri, lasciar perdere gli idealismi, i sentimentalismi, l'amore poi figuriamoci...tralasciando il cinico e antipatico carrierista e limitandosi al caso della persona onestamente innamorata del proprio lavoro verso il quale sente una vera e propria vocazione, va da sè che dedicando molto tempo a raggiungere i propri obiettivi professionali, il tempo per gli altri, per l'amore rimane ben poco, ma non solo per l'amore, anche per qualsiasi altra attività che non sia lavoro. Penso ad esempio ad un mio amico, brillante laureato in medicina che ha sacrificato tutto, ma proprio tutto il suo tempo allo studio col risultato di non avere neanche un barlume di vita sociale men che meno sentimentale, zero svaghi o interessi extralavorativi, nessuna attività sportiva. Se questo è il prezzo da pagare per avere successo, preferisco non averne. La prospettiva di una vita circondata da colleghi di lavoro e non da affetti sinceri non la trovo particolarmente esaltante. Farsi triturare dal successo per la vanagloria di essere i "primi"? No grazie
bside is offline  
Vecchio 09-01-2006, 14.58.52   #63
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Citazione:
Messaggio originale inviato da bside
Per come mi figuro la cosa, scegliere la carriera non significa semplicemente dedicarsi al proprio lavoro. Desiderare inquadramenti contrattuali più vantaggiosi, ovvero più denaro e più potere, richiede un piano, una strategia. Poco è lasciato al caso o alla fortuna. E' necessario fissarsi degli obiettivi ben precisi, sapere dove si vuole arrivare e adoperarsi con ogni mezzo per raggiungere i propri scopi anche coltivando le amicizie con le persone che possono aiutare, con "quelli" che contano, che decidono. Fare carriera spesso significa non avere scrupoli morali e se necessario scendere a compromessi anche poco dignitosi; bisogna essere scaltri, lasciar perdere gli idealismi, i sentimentalismi, l'amore poi figuriamoci...tralasciando il cinico e antipatico carrierista e limitandosi al caso della persona onestamente innamorata del proprio lavoro verso il quale sente una vera e propria vocazione, va da sè che dedicando molto tempo a raggiungere i propri obiettivi professionali, il tempo per gli altri, per l'amore rimane ben poco, ma non solo per l'amore, anche per qualsiasi altra attività che non sia lavoro. Penso ad esempio ad un mio amico, brillante laureato in medicina che ha sacrificato tutto, ma proprio tutto il suo tempo allo studio col risultato di non avere neanche un barlume di vita sociale men che meno sentimentale, zero svaghi o interessi extralavorativi, nessuna attività sportiva. Se questo è il prezzo da pagare per avere successo, preferisco non averne. La prospettiva di una vita circondata da colleghi di lavoro e non da affetti sinceri non la trovo particolarmente esaltante. Farsi triturare dal successo per la vanagloria di essere i "primi"? No grazie

A questo punto siamo già un bel numero, almeno su questo forum.
Faremo statistica?
A me consola comunque
Qualcuno in meno che potrebbe passare sui nostri cadaveri...è una buona notizia!
lobelia is offline  

 



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