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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-04-2006, 14.24.56   #61
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Chimera
Cosa cogli?
Con allusioni la discussione non prosegue.
Per andare avanti bisogna definire le cose.

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Secondo me dipende cosa porta una maggior "esperienza" se consolida le proprie idee o porta alla disilusione o rassegnazione.

Io forse per la giovane età, forse per carattere, o per formazione culturale, o per aver conosciuto varie storie in cui questa coerenza c'era, sono portato a credere che un filo comune esista e non sia tutto trasformalbile.

Credo ancora nel esistenza di punti fermi assoluti attorno ai quali ruoti tutto ciò che è mutevole.

Questa e l'unica obbiezione che pogo alla tua visione di completa traformazione.

Se dici che le nostre opinioni differiscono in modo sonstaziale e non solo sui dettagli vuol dire che non credi in questi "elementi assoluti".

Non credi nella possibilità di qualcosa di durevole e coerente?
Sei rassegnata alla traformazione, all'invecchiamento ed alla morte di ogni cosa?

Fai delle domandone, Chimera! E delle domande bellissime. Non credo che riuscirò a risponderti a fondo adesso.
Provo a delineare brevemente qualcosa, poi magari approfondiamo.
Se credo a dei punti fermi? Ci sono delle cose a cui credo. Non sono sicura che stiano ferme, però.
Credo che tutto si trasformi, che invecchi, che muoia, e che rinasca. Credo che la trasformazione sia vita e che solo le cose morte stiano immobili come statue. Credo che la morte sia una componente fondamentale della vita, che l'invecchiamento non sia solo decadenza ma anche arricchimento. Non credo più in linee di demarcazione forti tra bianco e nero. Ma quando ero molto giovane ero radicale proprio come te!!
Le cose erano o bianche o nere, i confini netti e definiti. L'amore era eterno, immortale, solo luminoso e immutabile. E tutto, forse, più semplice.
Poi, ho imparato a cogliere alcune sfumature e un pochino di più la complessità del mondo. Non so come vedrò le cose tra dieci o vent’anni!
Ho imparato ad apprezzare i cambiamenti e che la morte nutre la vita. Che senza morte la vita non può rinascere. La morte è già in sè rinascita! Ho trasformato le mie linee nette in ... cerchi sull'acqua. O anelli di fumo. E' difficile spiegare!
Credo che si siano poche cose eterne, ma non immutabili. L'amore è eterno, ma non immutabile. Perchè l'amore è profondamente vivo. A volte muore, ma muore come una fenice e rinasce dalle sue ceneri. Se ami davvero una persona, la amerai per sempre. Anche se magari non la vedrai mai più. Ma non è detto che l'amore che provi oggi sia uguale a quello che proverai domani. Perchè cambi tu, perchè cambia lei, perchè cambia il mondo. Non è solo una questione di diversi modi di manifestarlo.
E' come una canzone. Puoi cantare la stessa canzone mille volte, ma non ci saranno mai due esecuzioni identiche!! Solo la registrazione le rende identica e immutabile. Ma morta!
Non so se mi sono spiegata. Sono disposta a scrivere su questo ... per tutta la vita! Per me parlare di questo è una passione.
Ciaociao

Ultima modifica di Fragola : 04-04-2006 alle ore 14.26.33.
Fragola is offline  
Vecchio 04-04-2006, 15.52.24   #62
Chimera
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Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
Capisco la tua visione della vita alla quale non sono totalmente estraneo.

La visione "ciclica" è una teoria molto interessante, degna di essere tra le "interpretazioni possibili".

Anzi in molti casi penso anche io che sia l'interpretazione migliore.
Almeno basandomi sulla mia attuale conoscenza.

Poi ovviamente le opinioni possono cambiare man mano che uno cresce ed ottiene "nuovi dati" su cui basare il proprio pensiero.

Anche io come te non mi stanchero mai per tutta la vita di discutere di queste cose proprio perché sento di non aver la risposta definitiva ma sono convinto che con l'esperienza di vita e con il continuo confronto potrò avvicinarmi ad essa.

Ma voglio chiarire un po la mia visione:
La mia ipostazione nel affrontare queste tematiche, come ogni cosa, è molto...scientifica.

In gioventu sono stato un acceso spiritualista,sentimentalista e utopista.
Cattolico credente, innamorato, fiducioso di poter cambiare il mondo. Poi in son schinatato contro la realtà... in modo piuttosto brusco e ho dovuto rivedere le mie posizioni.

Da li ho deciso di perseguire la mia sete di "spiegare l'esistenza" in un modo diverso. Non psicologia filosofia e religione, ma scenza.

Partendo dal presupposto che benche i fatti umani siano di difficile interpretazione sono comuque reali, appartenenti a questo mondo, e con esso condividono creatore o scopo ultimo.
Quindi per capire da dove veniamo dove stiamo andando e perché non devo analizzare l'uomo, ma la strada su cui si muove.

E carpire le "regole" assolute che qualsiasi cosa nel universo deve rispettare.
Dalle regole è possibile capire limiti del esistenza, e possibile capire qualcosa riguardo l'entita creatrice, e prevedere l'obbiettivo.

Un po come analizzare un qualsiasi prodotto del uomo e capire da quello chi e perchè l'ha costruito. Come un archeologo.

Questa e la strada che o scelto. Gista? Sbagliata? Non importa e la mia strada vedremo come va a finire.

Tornando al amore:
Non credo nella sola ciclicità fine a se stessa. Ne in una cosa che varia continuamente senza un filo conduttore o una direzionalità coerente.
Perché qualsiasi non abbia una direzionalità o si richiuda su se stessa non ha uno scopo. Non ha un obbiettivo.
E' inutile.
Se alla fine di un ciclo si ritorna al esatto punto di partenza tanto valeva non fare nulla.

Quindi credo in una ciclicità... ma combinata ad un avanzamento verso un punto ben preciso.

Questo lo si può vedere in ogni cosa:
Nelle leggi della fisica nella natura nel uomo e nel amore.

Nella fisica come la luce (un esempio tra mille).
Formata da una parte oscillatoria che si muove su oscillando in modo ciclico ed armonico e da una parte combinata direzionale e corpuscolare che si muove in una direzione e velocità ben precisa. Se i fotoni oscillassero e basta non esisterebbe la luce. Ma si muove irradia si scontra si riflette per questo motivo illumina,riscalda e colora.

Nella natura. Nascita e morte di piante ed animali avrebbero senso se non fossero correlate nella catena alimentare, e nell evoluzione?

E nell'uomo:
In tutta la nostra storia non ci siamo limitati a nascere e morire in un ciclo, siamo andati da qualche parte, con gli alti e bassi di una qualsiasi onda viaggiante ma con una direzione... magari sbagliata ma c'è.

E stessa cosa nel amore o negli altri sentimenti:
Una direzionalità c'è. Perché ci innamoriamo per ottenere qualcosa o per rispondere ad una qualche necessità.
Ci possono essere alti e bassi ma la motivazione di fondo, magari inconscia ma c'è.

Quindi per tornare al esempio della ragazza di quel mio amico:
Un "grande amore" non si spezza perché l'ex ti propone una vacanza più divertente del ragazzo attuale.
Se questo succede vuol dire che l'elemento scatenate del "innamoramento" non era un grande amore ma seguiva un altro fine e saziava un altra necessità.
Inutile affermare di essere un sasso quando al primo vento si vola via come una piuma.

Chiudo chiarendo comuque che "cambiamenti radicali" sono comuque possibili. Ma richiedono un energia maggiore.
Un raggio di luce ha una direzione ben precisa e vero, ma se incontra uno specchio viene riflesso.
Nel mondo questo accade quando due elementi con direzioni diverse si scontrano.
Chimera is offline  
Vecchio 04-04-2006, 21.48.25   #63
Fragola
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Messaggi: 2,913
Vorrei risponderti in modo più approfondito, ma sto crollando di sonno stasera, non sarei lucida. Ti dico solo che attraverso l'infatuazione scientifica ci sono passata anche io. Ma poi ho dovuto ammettere che ci sono cose per cui la scienza non è adeguata.

Hai ragione. I cerchi sono le volute di una spirale.

I fatti umani sono reali ma la scienza non sempre di presta ad aiutarne la comprensione. A meno che non ci si rivolga ai sistemi complessi, per lo meno come metafora.

.Mi sto incartando ... buonanotte.
Fragola is offline  

 



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