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Nuovo forum di Riflessioni.it: LOGOS
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#13 |
Nuovo iscritto
![]() Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Anche a me è stato dato di piangere ![]() Vi è mai capitato che, indipendentemente dal vostro umore del momento, un elemento esterno ed estraneo vi abbia colpito ed abbiate cominciato a piangere (apparentemente per niente) e che a quacun'altro, chiedendovi perchè piangete, abbiate risposto: non lo sò? E che, durante le convulsioni inarrestabili del pianto "liberatorio", si sia data una spiegazione che coinvolgesse l'elemento esterno e/o estraneo di cui sopra? Ecco, l'elemento esterno che ha scatenato il pianto convulsivo e la risposta "non lo sò" nasconde ben più profonde verità di quelle che in realtà si vorrebbero far credere al mal capitato di turno che offre la propria spalla o la "pacca consolatoria". In un certo senso ci si coccola e cerchiamo coccole o, meglio, conferme che il nostro disagio è reale e corrispondente a quel preciso momento mentre è solo lo svicolare, abilmente direi, al vero problema che fa scaturire un pianto di tipo convulsivo. L'altro rischio, oltre ad essere sgamati ![]() Lo sò è un pò contorto.... ![]() Impegnatevi dai! ![]() |
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#14 | |
Nuovo iscritto
![]() Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Scusa eh! ma ogni volta che ti leggo... mi ispiri ![]() |
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#15 | |
Ospite abituale
![]() Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
No non è contorto, ed è forse uno dei motivi che per quanto mi riguarda, m'impediscono di lasciarmi andare. E' soggettivo e francamente di fronte al pianto altrui mi sento subito di parte, non mi viene da pensare che sia una recita; forse una richiesta, e appunto come tale se capita di assistervi mi sembra umano porgere una mano sincera. Però per me è una questione di pudore, e sebbene non abbia problemi a raccontare con sincerità ciò che provo, l'esternazione di pianto o di sofferenza non mi riesce automatica; non sono riuscita a emettere un suono nemmeno in sala parto, sebbene mi fosse richiesto (in quel caso ero così concentrata sulla magia dell'evento che le grida mi sembravano togliere la concentrazione e il ricordo che ne volevo avere: in qualche modo dignità). Ma come per Spaceboy, l'unico momento in cui non riesco a trattenere le lacrime è di fronte a un'opera lirica ![]() |
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#16 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Vaniglia |
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#17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-09-2006
Messaggi: 51
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
è la stessa cosa che è successa a me. Anche io ora ho 23 anni e stavo meglio quando piangevo. Insomma, credo di aver perso qualcosa di me stessa non piangendo più e non avendo più tanto tempo per riflettere. Stando a contatto con la gente è inevitabile che ti fai la corazza perchè ti vergogneresti a piangere per ogni cosa che non trovi conforme al tuo modo di essere. Però magari prima accumulavo ciò che non mi era piaciuto e mi sfogavo con tranquillità dopo. Ora non ci riesco più. So che questa non è una cosa bella perchè perdo il bello della vita. |
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#18 | |
Nuovo iscritto
![]() Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Nò, forse non ho capito ![]() |
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#19 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 20-10-2006
Messaggi: 1
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Ciao Tammy, Si può solo piangere quando c'è attaccamento a qualcosa, quando c'è il senso di perdere qualcosa. Senza attaccamento non c'è ragione per piangere perché non si perde niente. Il pianto fine a se stesso è, come dici tu, spesso la compassione per se stesso, ma hai la risposta alla mia domanda: esistono due noi? Io piango per me stesso? Chi è IO e chi è me stesso? Se sono uguali, non posso piangere per me stesso? Il pianto è un’emozione e le emozioni sono pensieri. Non ci si può emozionare quando non esiste una memoria passata con la quale fare dei confronti e ricordare. No? Gando. |
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#20 | |
Ospite abituale
![]() Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Mai sentito parlare delle prefiche? |
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