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Vecchio 19-02-2008, 18.14.54   #11
Flow
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
Riferimento: Il desiderio

Quello che bisogna prendere in considerazione e' che la domanda e' gia' sempre gia' la risposta e il problema e' sempre presente nella soluzione.
Il desiderio e' la domanda, l'assenza di desiderio e' quello che si accorge della domanda, allora assenza di desiderio e desiderio vanno all'unisono, senza attrito, e portano il silenzio..
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Vecchio 19-02-2008, 18.23.20   #12
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Il desiderio

Salve e buon pomeriggio!
strano, da una semplice domanda quale cioé se il "bene" degli altri, lì dove per bene intendo la cessazione della sofferenza mediante il superamento della brama, debba rimanere solo auspicio o invece sia anche praticabile mediante parole ed opere, ho visto interpretazioni "strane" forse non mi sono spiegato bene...; riguardo a: ciascuno di noi è portatore di una particolare conoscenza soggettiva. mi pare ovvio è data dalla nostra capacità si fare esperienze che differisce in ognuno di noi, ma questa conoscenza la paragonerei ad un fiume che come gli altri confluirà in un Unico mare...Ah visì te piace la U maiuscola claudio
fallible is offline  
Vecchio 19-02-2008, 20.11.38   #13
andre2
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
Riferimento: Il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da fallible
http://www.canonepali.net/abhi/abhi_index.htm[/color]interessante!
prendo spunto da quanto riporto :Inoltre dobbiamo coltivare attivamente il desiderio che tutti siano felici e liberi dalla sofferenza. per chiedervi, a vostro buon cuore , se basta il "desiderio" o bisogna adoprarsi affinché....
non ho fatto in tempo a leggere il sito.
ma, "dobbiamo coltivare attivamente il desiderio che...", pare intenda l'adoprarsi.....
andre2 is offline  
Vecchio 19-02-2008, 22.34.59   #14
visechi
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Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Riferimento: Il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da fallible
Salve e buon pomeriggio!
strano, da una semplice domanda quale cioé se il "bene" degli altri, lì dove per bene intendo la cessazione della sofferenza mediante il superamento della brama, debba rimanere solo auspicio o invece sia anche praticabile mediante parole ed opere, ho visto interpretazioni "strane" forse non mi sono spiegato bene...; riguardo a: ciascuno di noi è portatore di una particolare conoscenza soggettiva. mi pare ovvio è data dalla nostra capacità si fare esperienze che differisce in ognuno di noi, ma questa conoscenza la paragonerei ad un fiume che come gli altri confluirà in un Unico mare...Ah visì te piace la U maiuscola claudio

Ho notato! Carina!
Ti sei domandato di che tipo di fiume potrebbe trattarsi se gli immissari che confluiscono le proprie acque di conoscenza sono inclini a seguire direzioni diverse? Se la mia conoscenza inclina verso sinistra e la tua verso destra, le acque del fiume non saranno forse tumultuose? Se la vita è il fiume che racimola le conoscenze soggettive e particolari di ciascuno di noi, sappi che non potrei darti torto… in effetti, un po’ di tempo fa definii io la Vita un fiume tumultuoso… se non ricordo male utilizzai il termine ‘disputa’, guarda caso proprio in contrapposizione all’aggettivo quieto che tanto affascina certuni.

Ciao
visechi is offline  
Vecchio 19-02-2008, 23.12.25   #15
Yam
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: Il desiderio

Citazione:
Originalmente inviato da visechi
in effetti, un po’ di tempo fa definii io la Vita un fiume tumultuoso… se non ricordo male utilizzai il termine ‘disputa’, guarda caso proprio in contrapposizione all’aggettivo quieto che tanto affascina certuni.


Il sostrato "quieto" non e' affatto separato dal tumultuoso fiume della vita....la saggezza del barcaiolo Siddharta....

Ancora a lungo bruciò la ferita. Più d'una volta Siddharta dovette portare dall'altra parte del fiume un viandante che aveva con se un figlio o una figlia, e non poteva vederli senza invidiarli, senza pensare: «Tanti uomini, migliaia, posseggono questo dolcissimo fra tutti i beni: perché io no? Anche i cattivi, anche i ladri e i briganti hanno bambini, e li amano e ne sono amati, soltanto io non posso averne.» Cosi banale, cosi irragionevole era ora il suo modo di pensare, cosi simile agli uomini-bambini egli era diventato.
Diversamente che un tempo considerava ora gli uomini, con minore orgoglio, con minore intelligenza, e perciò con tanto maggior calore, curiosità e interesse. Quando traghettava i soliti viandanti, uomini-bambini, mercanti, soldati, donnette del popolo questa gente non gli riusciva più cosi estranea come un tempo: li comprendeva, comprendeva la loro vita guidata non da pensieri e intuizioni, ma unicamente da impulsi e desideri, e si sentiva simile a loro. Sebbene egli fosse vicino alla propria fine, e sopportasse ormai la sua ultima ferita, pure gli sembrava che questi uomini-bambini fossero suoi fratelli; le loro vanità, le loro cupidigie, le loro piccolezze perdevano il ridicolo, diventavano comprensibili, diventavano degne di compassione, perfino di rispetto. Il cieco amore d'una madre per suo figlio, lo sciocco, cieco orgoglio d'un padre presuntuoso per il suo unico figlioletto, il cieco, istintivo gusto di adornarsi e di farsi guardare con ammirazione da occhi maschili, in una donnina giovane e vana, tutti questi impulsi, tutte queste fanciullaggini, tutti questi stimoli e questi appetiti, semplici e stolti, ma smisuratamente forti, pieni di vita, intensamente efficaci, non erano più per Siddharta fanciullaggini: egli vedeva gli uomini vivere per loro, li vedeva per loro compiere sforzi smisurati, intraprender viaggi, far guerre, sopportare fatiche e sofferenze infinite, e proprio per questo ora poteva amarli, vedeva la vita, il principio vitale, l'indistruttibile, Brahma in ognuna delle loro passioni, in ognuna delle loro azioni. Degni d'amore e d'ammirazione erano questi uomini nella loro cieca fedeltà, nella loro forza e tenacia altrettanto cieche. Che cosa mancava loro, che cosa aveva più di loro il saggio, il filosofo, se non un'unica inezia, un'unica, piccola, meschinissima cosa: la coscienza, il pensiero consapevole dell'unità di tutta la vita?
Siddharta
Yam is offline  
Vecchio 19-02-2008, 23.12.48   #16
Noor
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Riferimento: Il desiderio

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Originalmente inviato da visechi
la Vita un fiume tumultuoso… se non ricordo male utilizzai il termine ‘disputa’, guarda caso proprio in contrapposizione all’aggettivo quieto che tanto affascina certuni.
Davvero Visechi..non provo il gusto del contraddirti tanto per..
ma...volevo solo rettificare che il tumulto a cui tu ti riferisci ha sede nella polarità della realtà duale (quindi nella dimensione dell'ego)e si contrappone non alla quiete a cui si riferiva qualcuno di noi (difatti si diceva in maiuscolo non a caso...Quiete) quanto piuttosto ad una calma appagata,risultante opposta di quel tumulto..
La Quiete (o il Silenzio) sono Qualità della Coscienza non duale e non hanno opposti,pochè non risultanti da appagamento o pacificazione dell'ego..
Spero possa essere di chiarimento per ulteriori dialoghi,senza così potersi fraintendere.Ciao.
Noor is offline  
Vecchio 20-02-2008, 00.56.11   #17
fallible
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Riferimento: Il desiderio

Salve e buona nottata!
caro visechi non mi sono spiegato, il fiume è la conoscenza individuale,quindi ci saranno molteplici conoscenze che però confluiranno nel medesimo mare;se lo vedi come più affluenti che confluiscono in un unico corso questo potrebbe esssere il samsara , il fluire dell'Esistenza,....ma ogni goccia ha un percorso proprio, ora parallelo ora di scontro è alla goccia mediante l'applicazione del dhamma avere un "retto" fluire claudio
fallible is offline  
Vecchio 20-02-2008, 03.08.22   #18
fallible
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Riferimento: Il desiderio

ps sempre rileggendo (sò de coccio ) la Vita un fiume tumultuoso caro amico credo che lo sia perchè segue la legge del Karma che è quella della causa effetto, che può manifestarsi o a breve o a lungo termine, ma ti assicuro che c'è anche la goccia che fluisce tranquilla claudio
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Vecchio 20-02-2008, 12.02.53   #19
marco cossu
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Originalmente inviato da fallible
Salve e buon giorno!
con sommo rammarico ho preso atto che la mia domanda nell'altro 3d non è stata presa in considerazione ...sto leggendo L'albero dell'Illuminazione
Introduzione all'Abhidharma di Peter Della Santina
( se interessa lo si può trovare a:http://www.canonepali.net/abhi/abhi_index.htminteressante!
prendo spunto da quanto riporto :Inoltre dobbiamo coltivare attivamente il desiderio che tutti siano felici e liberi dalla sofferenza. per chiedervi, a vostro buon cuore , se basta il "desiderio" o bisogna adoprarsi affinché....
aoh! questa volta ne va della mia felicità e liberazione dalla sofferenza e buona giornata

Gli unici desideri utili sono: nutrirsi, accoppiarsi, comunicare, il resto serve solo a sfamare l'ego.
marco cossu is offline  
Vecchio 20-02-2008, 13.53.31   #20
Yam
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Riferimento: Il desiderio

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Originalmente inviato da marco cossu
Gli unici desideri utili sono: nutrirsi, accoppiarsi, comunicare, il resto serve solo a sfamare l'ego.

Anche quelli da te elencati servono a sfamare l'ego. Nella manifestazione tutto e' "cibo"...dove c'e' cibo c'e' vita...ossia la manifestazione del divino....c'e' tuttavia una parte di noi che non ha bisogno di cibo e mai ne avra' bisogno...essendo la sorgente di questo mondo immaginario....dove l'energia si nutre di energia....in una trasformazione continua.
Il flusso di energia, dal vuoto primordiale e' ininterrotto...ed e' inseparabile da esso. (Il vuoto e' forma e la forma e' vuoto).
Yam is offline  

 



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