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Vecchio 29-02-2008, 12.08.22   #41
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
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Riferimento: Utilizzare le offese

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Nessuno mi ha risposto se perdonerebbe, non solo a parole, il violentatore della propria figlia…o della propria nipotina!...io, per questa specifica “offesa”, ho risposto di NO!...non esistono altre angolazioni cui valutare il problema perché ci possiamo costruire attorno mille filosofie spirituali che la mia risposta finale, per questo caso, sarebbe sempre quel NO!
Questo paragone a me è servito per fare il passo a ritroso per la riflessione inerente il tema della presente discussione. Per quel che mi riguarda le offese “normali”, quand’anche pesanti, non provocano in me alcun sentimento negativo o di vendetta…tuttavia, mettendomi nei panni di qualche altro “offeso”, comprendo che sia difficile, se non a volte impossibile, perdonare!...che ho detto di strano?...ho dimostrato ego, ipocrisia e falso buonismo come dice Noor?
Ti ho già risposto indirettamente,nel post per veraluce:la risposta per me è sì..e senza ipocrisia:
credo che sia più difficile,senza andare lontano,superare le offese ,ad esempio, dei nostri genitori per "malato amore" piuttosto che ..
PS Lo spirito di vendetta lo dimostri di già qui..anche le tue provocazioni mostrano un'aggressività che non vuoi evidentemente riconoscere...
per il resto ..credo che abbia ragione Atisha..le premese del thread sono state snaturale totalmente..
Noor is offline  
Vecchio 29-02-2008, 12.53.37   #42
andre2
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Riferimento: Utilizzare le offese

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
la meditazione da sola non basta.. porta a Vedere, ma dal Vedere all'Agire ce ne passa.. c'è una trasformazione in mezzo, anche se non la vuoi (per ora) contemplare..

altro non aggiungo, appositamente..
rimanendo in tema, inerente al come si reagisce alle offese, l'osservazione, la conseguente comprensione implicita della condizione meditativa, sono esaustive. le azioni sono una conseguenza, che possono essere frutto del condizionamento egoico o della condizione meditativa.


Citazione:
qui in parte concordo, anche se potrebbe essere un utile tema di discussione, un punto da ampliare..
perchè la compassione stessa porta con sè qualcosa d'altro...
porta azioni pertinenti alla stessa (la compassione)....
andre2 is offline  
Vecchio 29-02-2008, 13.00.37   #43
Yam
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Riferimento: Utilizzare le offese

Citazione:
Originalmente inviato da maxim

Nessuno mi ha risposto se perdonerebbe, non solo a parole, il violentatore della propria figlia…o della propria nipotina!...io, per questa specifica “offesa”, ho risposto di NO!...

Certo e' comprensibile, infatti molte patologie di tipo psicologico possono sorgere come conseguenza di traumi di questo genere (il violentatore a sua volta e' probabile che ne avesse di irrisolti). La psicoanalisi lavora proprio su questo genere di blocchi...la spiritualita' va oltre individuandone la causa prima. Personalmente non riuscivo a perdonare mio padre...per molto meno. Il perdono e' cio' che sblocca nodi che poi si trasmettono di generazione in generazione (coazione a ripetere). Le esperienze di Insight in analisi sono sempre esperienze di perdono che guariscono le ferite dell'anima.
Dovresti iniziare a guardare bene dentro di te...perche' esprimi potenziali distruttivi e di violenza (la caccia?).
Quando una societa' intera la pensa come te si va verso regimi totalitari. L'intolleranza non e' una risposta razionale al problema della sofferenza psicologica, la prevenzione si. Cioe', perche' quello li ha violentato mia figlia?
Oltretutto l'intolleranza ha sempre come radice la non accettazione di una parte di se che si vede come orrenda e pericolosa. La sessualita' potrebbe essere uno dei campi in cui iniziare le indagini.
Yam is offline  
Vecchio 29-02-2008, 14.03.52   #44
Noor
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Riferimento: Utilizzare le offese

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
perchè la compassione stessa porta con sè qualcosa d'altro...
...un'Energia..che guarisce..
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Vecchio 29-02-2008, 14.25.44   #45
espert37
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Riferimento: Utilizzare le offese

Rispondo a Maxim:
Carissimo Maxim, Non posso darti torto se rapportiamo il probema allo stato reale della nostra società attuale, anch'io mi sarei enormemente incazzato nei confronti di un eventuale stupratore,o simile, ma se noi rapportiamo il tutto ad un sano modello di società,universalmente desiderata,non dobbiamo limitarci ad esprimere lo stato attuale della situazione,ma riflettere e proporre i dogmi per quel miglioramento della società che continuiamo ad auspicare.Altrimenti continueremo sempre a fare critiche inproduttive,perchè prive di proposte concrete. Io,come tanti altri,(per nostra fortuna)dopo adeguate riflessioni,credo di essere arrivato agli elementarismi di questa filosofia,per cui, sinceramente, il mio personale dispiacere verrebbe rivolto in eguale misura verso lo stuprato e lo stupratore,nella piena convinzione che lo stupratore ha maggior bisogno di aiuto, perche è senz'altro un povero disgraziato ignorante,e tu, nella convinzione che questi sia un povero ignorante, ti sentiresti in dovere di vendicarti,scendendo così al suo medesimo livello o piuttosto sentendoti un tantino superiore verresti invaso dello stimolo di dargli una mano a migliorarsi,adoperandoti così ad evitare che possano avvenire altri fatti analoghi. Ma se ogni uno di noi, pretende di costuirsi,e seguire una propria verità,allora hai tutte le ragioni , però è mia convinzione che rimarremo sempre nel caos più completo. Tutte le storielle che Gesù ci ha raccontato,non sono solo dei passatempo,agni tanto,prendiamone atto,non faranno altro che migliorarci.

Caro Maxsim,to mando un ciao da vero amico,e sappi che ti stimo molto quale uomo di carattere di acciaio. espert37
espert37 is offline  
Vecchio 29-02-2008, 14.38.21   #46
veraluce
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Citazione:
Da Atisha:
il tema nascosto in sintesi era: in che modo possiamo scuoterci, camminando nel sonno, dalle offese ricevute?

Ci vuole suppongo un bel cammino e un gran lavoro su sé stessi per arrivare ad affrontare le offese ("apparenti") come qualsiasi altro evento che ci ritroviamo sulla strada della vita...
...se si sta "lavorando" bene sulla propria persona, a livello interiore, sicuramente se ne vedranno i frutti spontanei anche a livello "esteriore" attraverso i rapporti interpersonali... per cui, sicuramente se si riesce ad assumere una visuale "globale" di tutte le manifestazioni delle cose, accoglieremo tutto ciò che accade inquadrandolo in un'ottica più ampia...
...e le offese si trasformeranno, come si è già detto in questa discussione, in "momenti di crescita", etc...

A livello pratico per quel che mi riguarda, e per dirla in parole povere ed umane, quando mi ritrovo davanti a quella che terrenamente potrei considerare un offesa, magari a primo impatto mi chiedo cosa stia accadendo e perché, poi probabilmente avrò una reazione emotiva (ovvero potrei anche arrabbiarmi), certo è che alla fine proverei a comprendere... perché credo che ci siano sempre delle motivazioni sottostanti ai gesti delle persone... nel senso che se qualcuno tentasse di uccidermi ad esempio, alla fine arriverei a pensare che ha dei "suoi" motivi per farlo... motivi che possono dipendere da tanti fattori che riguardano quella persona...

Comunque, non so se sto ulteriormente andando fuori tema, spero di no ...
...sintetizzo: direi che per me è importante riflettere sugli avvenimenti, e che, con il tempo, tale atteggiamento di riflessione può diventare un modo di essere che mi sostiene di fronte alle "apparenti" avversità... se un anno fà ci mettevo mezz'ora per riuscire a comprendere i miei meccanismi interiori di fronte a certe situazioni e a reagire (quasi) "senza" reagire, oggi di fronte alla stessa situazione ci impiegherei 29 minuti per fare la stessa cosa (però può capitare che prima di arrivare al ventinovesimo minuto un pò mi sono anche arrabbiata )... so che tutto questo è di derivazione psicologica (= mi scuoto "riflettendo" in me stessa)... che i miei limiti sono mentali... per cui mi impegno su questi al momento... sono ancora in fase di esplorazione ... non so spiritualmente a che punto sono...
...tmusa diceva che separava la risposta morale da quella spirituale... io sinceramente credo che tutto sia una manifestazione dello spirito, e quindi se la mia morale dice una cosa ma il mio spirito un'altra, beh nel complesso mi sentirei "disarmonizzata"...

Ciao a tutti ( anche se c'è stata un pò di confusione, la discussione è interessante secondo me )
veraluce is offline  
Vecchio 29-02-2008, 15.24.35   #47
fallible
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Salve e buon pomeriggio!
Ci vuole suppongo un bel cammino e un gran lavoro su sé stessi per arrivare ad affrontare le offese ("apparenti") come qualsiasi altro evento che ci ritroviamo sulla strada della vita...
prendo spunto da quanto scrive l'amica vera per una considerazione sulla quale sto lavorando ultimamente (diciamo nelle ultime 24 ore);tralasciando per un attimo l'offesa ricevuta,max se violentassero mio figlio prima della vendetta cercherei di aiutare la vittima la vendetta non cancellerebbe la violenza, verso la quale per una sorta di accettazione karmica non ho molti problemi,quello che mi rende sofferente è la mancata accettazione dello stato di colui che offende; mi spiego meglio, soffro non per l'azione ricevuta, ma per lo stato di colui che compie l'azione (expert ha parlato di questo?) il che dimostra attaccamento alla vacuità dell'agito claudio
fallible is offline  
Vecchio 29-02-2008, 16.39.10   #48
veraluce
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Citazione:
Da Fallible:
quello che mi rende sofferente è la mancata accettazione dello stato di colui che offende; mi spiego meglio, soffro non per l'azione ricevuta, ma per lo stato di colui che compie l'azione (expert ha parlato di questo?) il che dimostra attaccamento alla vacuità dell'agito

Interessante... in fondo è vero, se capita che mi faccio male andando a sbattere contro una porta, non mi turberei come quando la porta me la sbatte in faccia qualcuno... forse ci si dovrebbe comportare nel secondo caso come se ci si trovasse di fronte al primo...
veraluce is offline  
Vecchio 29-02-2008, 17.13.02   #49
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da fallible
,quello che mi rende sofferente è la mancata accettazione dello stato di colui che offende; mi spiego meglio, soffro non per l'azione ricevuta, ma per lo stato di colui che compie l'azione (expert ha parlato di questo?) il che dimostra attaccamento alla vacuità dell'agito
Stavolta lo chiedo io se questa è teoria o pratica...
Claudio,stai dicendo che non soffriresti per tuo figlio,e passerebbe in assoluto secondo piano rispetto all'offensore?
Noor is offline  
Vecchio 29-02-2008, 17.19.37   #50
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Riferimento: ???

Citazione:
Da Andre2:
non c'è differenza e separazione tra il tangibile e la comprensione.
comprendi le dinamiche che portano a recare offesa.
il che non vuol dire rimanere passivi.
ma le reazioni non sono speculari, come quelle dettate dall'ego (occhio per occhio dente per dente o pan per focaccia...) ma dalla comprensione.

Ciao Andre2!

La separazione "apparente" c'è se stabilita da noi stessi... se accade che uno "predica bene e razzola male" (dico così giusto per farmi capire) non vedo come si possa non avere almeno un dubbietto riflessivo sul semplice fatto che stia ipoteticamente "creando separazione" (come qui si suol dire) in quel momento... probabile forse che in quel mentre la comprensione è andata in ferie e il suo posto è stato preso dall'"in-comprensione"??


Citazione:
Da Andre2:
che vuol dire pratica? nessuna pratica particolare che saprebbe di masochismo (visto l'oggetto) e relativo accumulo di frustrazione e aggressività.
semplice vita di tutti i giorni....

Intendevo proprio quella... la prossima volta vedrò di specificare meglio!

veraluce is offline  

 



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