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Vecchio 10-05-2008, 23.38.47   #91
arkadia
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Data registrazione: 13-04-2008
Messaggi: 2
Post Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Io credo al fatto che Dio è insito in ognuno di noi.
In fondo anche noi abbiamo la nostra trinità:
Mente Intelletto ed Ego.
Poi ognuno può chiamarlo come vuole ma se vari yogi e maestri spirituali hanno raggiunto il loro eden, la loro divinità attraverso la meditazione e altre pratiche simili, allora credo proprio che esista e che ognuno di noi se lo porta dietro, solo che a volte si fa pirma a dimenticarlo....è meno impegnativo.
arkadia is offline  
Vecchio 11-05-2008, 07.57.05   #92
paperapersa
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da puntina
Per me ogni cellula del nostro corpo di carne e di Luce, non è sconnesso dal Pensiero Vivente che tutt'ora Sta pensando.
E' DIO che pensa attraverso noi, e' DIO che AMA attraverso noi, per me oggi come oggi, discernere DIO dalla SUA Espressione mi appare impossibile.
Ma questo è un mio personale sentire.
Namastè Puntina CIAO

Quindi ogni cellula è Cosciente e ha intelligenza
così come ormai anche la Scienza ammette
quindi se riusciamo a non condizionare le cellule
con i nostri condizionamenti
esse possono seguire il progetto intelligente
che è in loro e che è diretto da una Super mente
o Supercoscienza che è Amore Puro,
Bene Infinito, Armonia, Equilibrio,
Saggezza, ^Ben essere, A M O R E in azione,
in manifesta - azione
Se solo lo comprendessimo in massa
e ci affidassimo a questa Superconsapevolezza
con la fiducia di Figli amatissimi.....
e lasciassimo fare senza intrometterci con i nostri piccoli
io......tutto il Bene possibile scorrerebbe come un fiume
dentro ogni parte di noi
diventeremmo inseparabili
da questo Amore
inseparabili da questo fiume di Luce
di Gioa, di Bontà Infinita
paperapersa is offline  
Vecchio 20-05-2008, 19.10.15   #93
DavidDavide
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Data registrazione: 06-03-2008
Messaggi: 31
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da arkadia
Io credo al fatto che Dio è insito in ognuno di noi.
In fondo anche noi abbiamo la nostra trinità:
Mente Intelletto ed Ego.
Poi ognuno può chiamarlo come vuole ma se vari yogi e maestri spirituali hanno raggiunto il loro eden, la loro divinità attraverso la meditazione e altre pratiche simili, allora credo proprio che esista e che ognuno di noi se lo porta dietro,

È chiaro che alla parola Dio possono essere attribuiti migliaia di significati.

Tuttavia miliardi di persone su questo pianeta credono nel “Dio Personale”, il Dio cioè che ha creato il mondo, il Dio cha ci ascolta, ci osserva e ci giudica.

Nel mio post iniziale ho spiegato per quali ragioni questo Dio per me non esiste.

Citazione:
Originalmente inviato da arkadia
solo che a volte si fa pirma a dimenticarlo....è meno impegnativo.

Ti chiedo di avere più rispetto delle persone atee.

Esistono persone credenti e persone atee. Entrambe le tipologie di persone meritano il massimo rispetto ed entrambe le persone hanno scelto di credere (o meno) nel pieno delle loro facoltà mentali e del loro cuore.

Gli atei non sono più pigri o meno intelligenti dei credenti. Credere non richiede più impegno di non credere.

Ciao
DavidDavide is offline  
Vecchio 24-05-2008, 13.55.18   #94
ciro
Ospite
 
Data registrazione: 21-04-2008
Messaggi: 6
"Dio esiste o non esiste?" ha senso come domanda?

Ma se ci pensiamo un'attimo, ha senso come domanda?

Dio non esiste ... dio esiste

Prima di tutto bisognerebbe definire cosa è; in matematica per definire se un'elemento è fuori o dentro un'insieme, bisogna definire sia l'elemento che l'insieme. E solo in base a quella definizione vale la valutazione di appartenenza all'insieme.

Che senso ha dire se esiste Dio senza prima definire cosa si intende per Dio?
In caso contrario dire che non esiste è un'atto di fede equivalente a dire che esiste.

Mi spiego meglio .... senza dare opinioni personali ma parlando solo della logica delle parole ....

Se la natura si definisce come tutto ... allora se dio esiste è un essere naturale (per forza), ovvero ... se la natura è tutto cioò che esiste, automanticamente non esiste nulla di sovrannaturale ... per definizione.

Se la natura ha un limite oltre il quale c'è qualcos'altro, quello che è al di la di quel limite dipende dal punto dove noi (e nessun'altro) poniamo quel limite.

Non è una questione reale ma è una questione che riguarda solo il significato che noi diamo alle parole e come le definiamo;
Tenuto conto che le parole non esistono in natura ma sono una nostra invenzione, cosi come le definizioni sono modi in cui noi classifichiamo ciò che esiste, ma non sono assolutamente cio che esiste.
Tenuto conto che la nostra idea della realtà non è assolutamente la realtà ma è solo un prodotto della nostra testa ... tutte le questioni che riguardano l'esistenza reale di una nostra idea sono semplicemente masturbazioni mentali ...

Non bisogna chiedersi se qualcosa che inventiamo noi esiste.
Bisogna, prima partire dal presupposto che la realtà (ciò che esiste) è infinito e noi individualmente non lo conosceremo mai, poi bisogna chiedersi: la mia idea della realtà, cosa spiega e cosa non spiega? dove la mia idea corrisponde o non corrisponde all'esperienza reale?

Non è la realtà che deve coincidere con l'idea, è l'idea che si deve avvicinare alla realtà
ciro is offline  
Vecchio 27-05-2008, 16.39.07   #95
Spinoza
Ospite
 
Data registrazione: 27-05-2008
Messaggi: 13
Thumbs up Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da Mary

La divinità che vive e muore dipendendo totalmente dai fedeli che la sostengono, la adorano, la pregano, la riempiono delle proprie energie, è solo un simulacro umano. E' un idolo come tutti gli idoli, di gesso o piombo o oro o astratta non fa alcuna differenza. Resta un idolo che noi riempiamo di vita e di potere.

Il Dio vero, quello che E' o non è non ci è dato conoscerlo da esseri umani.

Sono troppi quelli che hanno bisogno dei loro idoli.
Chi ha innalzato un dio dispotico e lunatico, un dio padre-padrone aveva bisogno di quella entità e lo ha formato. Quando non ci saranno più cristiani, ebrei, musulmani a credere in quella divinità essa sparirà senza lasciare traccia.
Ci avete mai pensato?
Gli egiziani hanno fatto sacrifici, creduto, pregato quelle divinità che oggi
nessuno più prega, rispetta, offre doni e sacrifici. Dove sono andati? forse che gli egiziani erano meno convinti di noi di essere nel vero e che tali divinità esistessero?
Quelle verità imposte o liberamente abbracciate dai fedeli monoteisti pensate davvero che siano migliori di quelle egizie o maya o celtiche? E non ditemi che erano barbare perchè i cristiani, ebrei e islamici in nome del loro dio hanno fatto scorrere fiumi di sangue innocente.
E non ditemi che queste sono vere e quelle false, perchè la mia intelligenza ne soffrirebbe. Tutto quello che l'uomo costruisce è vero e falso allo stesso tempo. E le religioni attuali sono state dettate dai profeti non è certo venuto dio in persona a parlare di se stesso.


Grande Mary!
Mi piace molto il tuo modo di ragionare.
Nel tuo panteismo illuminato (che vedo come un "Deus sive Natura") mi riconosco, ovviamente.
Spinoza is offline  
Vecchio 28-05-2008, 01.46.36   #96
Rising Star
Ospite abituale
 
L'avatar di Rising Star
 
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Il Dio vero, quello che E' o non è non ci è dato conoscerlo da esseri umani.
<Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?". Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.>
(Gv 14,5-11)

Saluti.
Rising Star is offline  
Vecchio 28-05-2008, 16.49.13   #97
wildlife
Ospite
 
Data registrazione: 25-05-2008
Messaggi: 5
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Un sottofondo culturale non appare tanto nelle risposte che vengono date alle domande considerate fondamentali, ma soprattutto da come vengono formulate le domande stesse. Le risposte sono sempre relative e mutevoli: sono soprattutto le domande a rendere interessanti le questioni.
Quella considerata basilare, detta anche “la domanda delle domande” è “Dio esiste?”. Ma questa formulazione richiama una figura di Dio come Essere personale e distinto dal mondo (cioè il Dio dell’Antico Testamento) e presuppone che sia chiaro il concetto di esistenza.
L’idea di esistenza è tutt’altro che evidente. Ad esempio: le particelle-onde del vuoto quantistico sono "esistenti"? C'è soltanto una danza di energie che continuamente nascono nell'essere e svaniscono nel nulla.
La domanda-base è formulata in modo dualistico, e manifesta la tendenza a scegliere solo fra le due risposte “di maggioranza” della cultura occidentale, che ha una grande difficoltà a concepire l’immanenza. Le religioni nate nell’area mediorientale, fra loro filosoficamente quasi uguali, propongono soltanto un’idea di Dio personale ed esterno al mondo.
Togliendo questo Dio-Persona, si ha l’altra proposta dell’Occidente: un mondo frutto del caso e della selezione, quello della scienza materialista “ufficiale”, cartesiana e baconiana, che è molto più alleata delle istituzioni religiose di quanto non si pensi.
Però ci sono religioni senza Dio, o che comunque non contemplano un Dio di quel tipo (es. Buddhismo, Taoismo), oppure considerano la Divinità immanente nella Natura, come molte visioni del mondo di culture native.
Oggi ci sono correnti di pensiero, anche scientifiche, in cui si afferma che, oltre una certa complessità di un sistema, si ha l’emergenza di fenomeni mentali: sorge la mente (che non significa necessariamente la coscienza), anche senza alcun bisogno di un essere vivente né di un sistema nervoso centrale. L’animismo?
La “domanda delle domande” presuppone già una risposta binaria (SI-NO), cioè sottintende le concezioni dell’Occidente, in cui si dividono le persone in due categorie (credenti-atei). Tale spaccatura ha ben scarso significato in altri modelli culturali. Inoltre, come si è visto, la divisione è meno profonda di quanto si creda, almeno per quanto riguarda il comportamento verso il resto della Natura.
Nella domanda è già dato per scontato un dualismo di fondo dell’Occidente (Dio-il mondo).
Se cambiamo le premesse filosofiche e ci portiamo in culture di tipo orientale, la superdomanda si può dividere in due:

- Può l’Universale essere suddiviso in parti autonome e indipendenti?
- L’Universale ha, o è, uno psichismo (cioè una struttura psicofisica globale)?

Se l’Universale non può in alcun modo essere suddiviso, allora è appunto unico e a questa Totalità diamo il nome di Dio, che può significare anche Equilibrio Cosmico (Tao). E’ chiaro che noi stessi non possiamo esserne separati e che il concetto di “individuo” è superato.
Nel Buddhismo poi il rapporto col metafisico assume aspetti ancora più generali dato che l’Essere-Nulla o Vacuità (in sanscrito sunyata) supera anche l’idea di immanenza, cercando di fondere l’immanente-trascendente in una specie di vuoto-pieno pulsante e permanentemente creativo.
Per quanto riguarda le culture animiste, in esse non viene separato il fisico dal metafisico: si trova spesso l’idea del Grande Spirito immanente nel mondo (o Grande Mistero): l’idea di ambiente “esterno” è pressochè incomprensibile.
Sempre come esempio, fra gli Algonchini il segno che veniva usato per denotare il Grande Spirito era anche il segno per la parola “mondo”: in tal modo Dio e il mondo venivano identificati.
Gli Algonchini certo non avevano un Dio tanto remoto dal mondo delle cose materiali quanto lo era Allah o il Signore dell’Antico Testamento, ma il Grande Spirito poteva essere senz’altro identificato con il mondo. Per gli Algonchini il mondo era un segno del Grande Spirito, così come lo era il circolo suddiviso in quattro parti. In una lingua amazzonica il termine che significa il massimo livello di Mente significa anche “tutto” nel linguaggio corrente.
”Invece del Dio-Persona distinto dal mondo e giudice delle azioni umane, troviamo il Dio-Natura immanente in tutte le cose, e quindi anche in noi stessi, che ne siamo partecipi. La Divinità osserva sé stessa anche attraverso gli occhi di una marmotta, o di una formica, o l’affascinante e misteriosa sensibilità di un albero”.
wildlife is offline  
Vecchio 30-05-2008, 13.23.29   #98
Spinoza
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da wildlife
Sempre come esempio, fra gli Algonchini il segno che veniva usato per denotare il Grande Spirito era anche il segno per la parola “mondo”: in tal modo Dio e il mondo venivano identificati.
Gli Algonchini certo non avevano un Dio tanto remoto dal mondo delle cose materiali quanto lo era Allah o il Signore dell’Antico Testamento, ma il Grande Spirito poteva essere senz’altro identificato con il mondo. Per gli Algonchini il mondo era un segno del Grande Spirito, così come lo era il circolo suddiviso in quattro parti. In una lingua amazzonica il termine che significa il massimo livello di Mente significa anche “tutto” nel linguaggio corrente.
”Invece del Dio-Persona distinto dal mondo e giudice delle azioni umane, troviamo il Dio-Natura immanente in tutte le cose, e quindi anche in noi stessi, che ne siamo partecipi. La Divinità osserva sé stessa anche attraverso gli occhi di una marmotta, o di una formica, o l’affascinante e misteriosa sensibilità di un albero”.

Questa non la sapevo
Insomma, il "mio" Deus sive Natura
Grazie wildlife!
Spinoza is offline  
Vecchio 01-06-2008, 09.06.56   #99
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da Rising Star
<Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?". Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.>
(Gv 14,5-11)

Saluti.

Certo io non contesto tali parole, ma cerco di vederle sotto altra ottica e non certo solo letterale.

Noi vogliamo a tutti i costi trasformare lo spirituale in materiale, l'invisibile in visibile, l'inconoscibile in conoscibile. Come fare della nebbia una statua o dell'anidride carbonica (gas invisbile e inodore) un mantello.

Certo non abbandoniamo la ricerca, la via della conoscenza ma sempre tenendo presente che stiamo cercando metafore, simboli, paragoni, interpretazioni. Un cieco spiega ad un altro cieco che cos'è l'arcobaleno.

Fino ad oggi le religioni non hanno fatto altro che tenerci buoni, rassicurarci a caro prezzo. E' tempo di rimettere in discussione il certo e scontato e riprendere la ricerca del mistero, del non conosciuto sapendo anche che la nostra meta è l'orizzonte anche se ci siamo seduti sopra. Ma questa vita non sta nella meta, seppure importante da seguire, ma sta nel viaggio da compiere per cercare e trovare la meta.

Dio ci aiuterà se noi Gli chiederemo di aiutarci.
ciao
mary
Mary is offline  

 



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