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Vecchio 09-04-2008, 21.19.03   #81
ciro6
AgaeflamO
 
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

forse quello chiamato come Dio non potrebbe credere all'esistenza di umani che avrebbero la pretesa di contrattare qualcosa con Dio in persona.
siamo sicuri che fino ad ora l'uomo ha interloquito con il vero Dio?
Se così fosse stato, allora come siamo arrivati a questa assurdità di civiltà?
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Vecchio 09-04-2008, 23.17.40   #82
Sùmina
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

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Originalmente inviato da DavidDavide
Io sono fortemente convinto (pur ovviamente non potendone avere la “certezza”) che Dio non esista.



Chissa, se "lui", quando lo doteranno di un cervello abbastanza intelligente, crederà in Dio...o penserà di possedere il libero arbitrio...



http://it.youtube.com/watch?v=W1czBcnX1Ww
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Vecchio 28-04-2008, 19.18.03   #83
Fabio1985
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da Sùmina
Chissa, se "lui", quando lo doteranno di un cervello abbastanza intelligente, crederà in Dio...o penserà di possedere il libero arbitrio...



http://it.youtube.com/watch?v=W1czBcnX1Ww



Ciao, cosa vuoi dire...?
Fabio1985 is offline  
Vecchio 28-04-2008, 20.00.14   #84
Sùmina
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da Fabio1985
Ciao, cosa vuoi dire...?

Ah, era una discussione che non ricordavo piu'...

Ciao Fabio,

Voglio semplicemente dire che l'uomo ha "l'istinto" per la creazione e non crede in un creatore.....

E la sua creaturaa, crederà a sua volta che è stata creata (supponendo che venga messa lontano dall'uomo e che sia tanto intelligente da avere una coscienze propria ), oppure penserà anch'essa che Dio non esiste?

Sùmina is offline  
Vecchio 28-04-2008, 23.55.10   #85
Fabio1985
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da Sùmina
Ah, era una discussione che non ricordavo piu'...

Ciao Fabio,

Voglio semplicemente dire che l'uomo ha "l'istinto" per la creazione e non crede in un creatore.....

E la sua creaturaa, crederà a sua volta che è stata creata (supponendo che venga messa lontano dall'uomo e che sia tanto intelligente da avere una coscienze propria ), oppure penserà anch'essa che Dio non esiste?



Sono sicuro che lui non saprà mai di "essere", anche se saprà giocare a tennis o sciare meglio di noi, magari risolvere le equazioni di 4o grado più velocemente, forse ci farà i servizi di casa ,andrà a fare la spesa...
Se avrà la possibilità di porsi delle domande (supponendo che venga messo lontano dall'uomo ) spero che abbia piu' intelletto e più neuroni dell'uomo, per sostenere che non è stato creato dal caso.

Fabio1985 is offline  
Vecchio 01-05-2008, 13.55.44   #86
puntina
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Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da DavidDavide
Io sono fortemente convinto (pur ovviamente non potendone avere la “certezza”) che Dio non esista.

Oggi noi possiamo spiegare il sorgere della vita senza bisogno di ricorrere a Dio. Molti credenti adottano il tema della casualità (per intenderci: “come è potuto accadere che si siano verificate tutta una serie di coincidenze – la presenza dell’acqua sulla Terra, la giusta distanza dal sole e la giusta orbita intorno al sole, ecc… - proprio sullo stesso pianeta tali da permettere la vita?”) per dimostrare che una Intelligenza Suprema (Dio) abbia creato la vita.
Ebbene, in realtà questa coincidenza era ben probabile che si verificasse in almeno uno dei miliardi di miliardi di pianeti presenti nell’universo. Non è affatto qualcosa di così incredibile come vogliono credere i credenti, bensì è piuttosto normale che in uno dei miliardi di miliardi di pianeti si siano verificate tutte insieme le condizioni che rendono possibile il sorgere della vita biologica su un pianeta.

Un altro tema tanto caro ai credenti e quello della complessità nella natura: “come è possibile che la natura da sola abbia creato, per così dire casualmente, tante cose così incredibilmente complesse da sembrare essere state create da un Intelligenza Suprema?”
Anche a questo enigma noi oggi possiamo rispondere senza bisogno di ricorrere a Dio. Tutto in natura (anche i più complessi e articolati tra piante e organismi viventi senzienti) si è sviluppato per grado. Nel corso dei millenni le piante e gli organismi viventi più forti hanno potuto riprodursi e dunque trasmettere ai propri figli i propri geni. Lentamente gli organismi viventi semplici hanno trasmesso alla propria progenie sempre più caratteristiche nuove, trasformandosi man mano negli organismi complessi che noi oggi conosciamo.
Non c’è bisogno di nessuna Intelligenza Suprema, poiché questo processo si è manifestato autonomamente: lentamente, nel corso di milioni di anni, il brodo primordiale si è evoluto nella variegato e complesso insieme di tutti gli organismi viventi. L’evoluzione è potuta avvenire grazie alla riproduzione (e quindi trasmissione genetica delle proprie caratteristiche biologiche) degli organismi dotati delle caratteristiche genetiche migliori per la sopravvivenza e la riproduzione.

Tuttavia nell’antichità le popolazioni umane non conoscevano tutte queste informazioni sull’origine del mondo e della vita. Gli uomini antichi non ebbero migliore modo, per spiegarsi i fenomeni naturali e l’origine della vita e del mondo, che ipotizzare l’esistenza di un Supremo Creatore. È questa l’origine “culturale” dell’idea di Dio.

Naturalmente, se l’idea di Dio è sopravvissuta per tanti millenni, arrivando fino ad oggi ad essere più viva che mai nella mente di tanti uomini, ciò è dovuto a tante altre ragioni di natura diversa.

Una prima spiegazione è di natura psicologica: è chiaro che l’idea di Dio è uno strumento molto potente che aiuta l’uomo ad avere speranza. L’idea della vita dopo la morte aiuta l’uomo a sconfiggere la paura della morte. L’idea del potersi ricongiungere (in un futuro, dopo la morte) con i propri cari scomparsi, aiuta l’uomo a superare il dolore per la perdita della persone che gli sono care.
Tuttavia bisogna ricordare che il fatto che questi pensieri (sulla vita dopo la morte e la possibilità di ricongiungersi con i propri cari) siano pensieri “felici”, “belli”, “consolatori” non significa che essi siano veri.
Un uomo può desiderare con tutto il cuore un qualcosa, ciò non comporta necessariamente che quel qualcosa debba esistere.

Un’altra spiegazione è di natura sociale: è chiaro che i culti nati nell’antichità (e anche quelli nati successivamente, ma tuttavia sempre vecchi di millenni: mi riferisco alle grandi religioni monoteistiche, quella ebraica, quella cristiana, quella musulmana, ecc…) hanno messo radici molto profonde nelle società in cui sono nati: tempi per il culto, riti religiosi, caste di sacerdoti addetti alla funzione di intermediari tra Dio e gli uomini, ecc…
Tali radici profondamente interrate nelle società umane hanno fatto sì che l’idea di Dio sopravvivesse nel corso dei millenni.

Un'altra spiegazione è relativa al condizionamento mentale: è innegabile che una grandissima percentuale (non tutti ovviamente, ma pur sempre una grandissima percentuale) di credenti di una religione sono tali perché così sono stati educati dai genitori.
Non può essere certo un caso che in un Paese la cui maggioranza delle famiglie siano cristiani generino figli che siano in grande maggioranza cristiani, mentre in un Paese la cui maggioranza delle famiglie siano musulmane generino figli che siano in grande maggioranza musulmani.
È chiaro che tutti i bambini del mondo subiscono, nei primi anni di vita, un vero e proprio condizionamento mentale. Alcuni riescono a non farsi condizionare (alcuni addirittura hanno un atteggiamento di rifiuto)… moltissimi finiscono vittima dei condizionamenti.
Immaginate cosa accadrebbe se in tutto il mondo i bambini non venissero educati a nessuna religione. Cosa accadrebbe se, solo una volta raggiunta l’età adulta, gli uomini venissero imparzialmente messi a conoscenza di tutte le religioni del mondo affinché possano scegliere autonomamente se volerne adottare una e quale adottare?


Per concludere vorrei “attaccare” anche due altre argomentazioni che i credenti amano spesso portare avanti. La prima argomentazione è: “non è possibile dimostrare che Dio non esiste”.
Certamente è vero. Tuttavia questo non vuole che le probabilità che Dio esista oppure non esista si equivalgono.
Io posso dire che nello spazio c’è un vaso di porcellana che orbita intorno alla Terra. Nessuno può dimostrare che questa mia affermazione sia sbagliata oppure giusta. Tuttavia è estremamente improbabile che questo vaso di porcellana orbitante intorno alla Terra esista veramente.
Lo stesso discorso vale per Dio. Non possiamo dimostrare che esso esista oppure non esista. Tuttavia la sua esistenza è estremamente improbabile poiché si basa unicamente su una credenza.

La seconda argomentazione che i credenti amano usare ancora oggi: “La scienza non può spiegare come è nata la materia… Deve essere stato per forza Dio!”
Noi sappiamo che l’universo si è generato a partire da un “atomo compresso” (che conteneva in se stesso tutta la materia) che è esploso (l’esplosione a cui la scienza ha dato il nome di Big Beng) “spargendo” nello spazio la materia (che è attualmente in espansione).
Cosa c’era prima dell’atomo complesso? Come si è generato l’atomo complesso stesso?
La scienza ha sviluppato molte ipotesi e teorie di grande interesse ma non è ancora riuscita a dare una risposta certa a queste domande.
Il credente approfitta di queste lacune nella scienza per dire: “deve essere stato Dio!”

Questo è l’atteggiamento che i credenti hanno sempre avuto nella Storia: ogni qual volta non ci si riesce a spiegare qualcosa, ci si risponde che è stato Dio.
L’uomo primitivo non sapeva spiegarsi il fuoco, le tempeste, e tutti i fenomeni naturali. Pertanto l’uomo primitivo si rispondeva che era la divinità a generarli.
Nel corso degli ultimi 2000 anni, gli uomini religiosi hanno sempre approfittato delle lacune della scienza per utilizzarle come prova dell’esistenza di Dio.
“Come è nata la vita sulla Terra? È se fosse nata così casualmente, come si spiega la sua varietà e complessità?”, “deve essere stato Dio” si risponde l’uomo religioso.
Oggi la scienza ha dato una risposta a queste domande, grazie all’evoluzione e alla selezione naturale. Le lacune della scienza (le domande a cui la scienza non sapeva rispondere) negli ultimi due millenni sono diventate sempre di meno, fino ad arrivare allo stato attuale in cui il credente non può fare altro che rifugiarsi nell’ultima grande lacuna: “cosa c’era prima dell’atomo complesso che generato il big beng? Cosa ha generato l’atomo complesso stesso?”
“deve essere stato Dio!”, urla trionfante il credente.

La realtà è che la storia ha ben dimostrato la fallacità della tecnica delle lacune scientifiche per dimostrare l’esistenza di Dio. È probabile che in un futuro gli scienziati riusciranno a scoprire le risposte anche a queste domande.
Questo “trionfo” (“Deve essere stato Dio ha creare l’atomo complesso da cui si è generato l’universo), in realtà, non è altro che l’ultimo rifugio di una tecnica (quella di utilizzare le lacune scientifiche per dimostrare l’esistenza di Dio) che si è dimostrata gigantescamente fallace nel corso di duemila anni. Ogni qual volta il religioso ha detto: “tu, scienziato, noi puoi spiegare questo o quello quindi deve essere stato Dio”, nel giro di pochi secoli lo scienziato ha sempre trovato la spiegazione a quel fenomeno “inspiegabile” che poteva essere spiegato solo con Dio.
È probabile che in un futuro verrà scoperta la spiegazione scientifica per l’origine prima della materia.
Ma se anche tale spiegazione scientifica non venisse mai scoperta, ciò non vorrebbe dire che essa non esiste bensì che la mente umana non è riuscita a comprenderla. D'altronde l’Uomo non è Dio…
Per me ogni cellula del nostro corpo di carne e di Luce, non è sconnesso dal Pensiero Vivente che tutt'ora Sta pensando.
E' DIO che pensa attraverso noi, e' DIO che AMA attraverso noi, per me oggi come oggi, discernere DIO dalla SUA Espressione mi appare impossibile.
Ma questo è un mio personale sentire.
Namastè Puntina CIAO
puntina is offline  
Vecchio 01-05-2008, 21.34.18   #87
espert37
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Messaggi: 498
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Eccellentissima Puntina,condivido pienamente quanto tu,tanto intelligentemente esprimi e se si potesse dare un voto ti darei il massimo con lode.Sei riuscita a spiegare tanto semplicemente e convincentemente quanto anch'io sto cercando di trasmettere da mesi,ma con la vaga impressione di non esserci ancora riuscito nel modo chiaro e convincente come il tuo. Ti ringrazio e ti stimo perchè devi essere una testa stupenda.
Un amichevole saluto espert37
espert37 is offline  
Vecchio 08-05-2008, 00.51.43   #88
goofy
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Data registrazione: 06-05-2008
Messaggi: 1
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

L'esistenza di Dio, é solo un fatto di fede che trascende qualunque spiegazione o dimostrazione.
Per me, credo di essere agnostico, é semplicemente assurdo anche solo pensare di provarci perchè sarebbe come mettere Dio su un piano umano, attribuendogli doti ed attributi...umani... o quantomeno porlo su un piano razionale, quantificabile, e perchè no inserirlo in un modello matematico o fisico con tanto di equazione e f(x). Ovviamente ne' il credente ne' l'ateo a questo punto possono ritenersi soddisfatti, ma sapeste quanto soffre il mio spirito che vagabonda alla ricerca di ciò che é o non é.
Entrambi hanno certezza sicurezza. Il dubbio é lontano. Io lo mangio a colazione.
goofy is offline  
Vecchio 08-05-2008, 19.22.08   #89
sopravvissuto
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Data registrazione: 04-05-2008
Messaggi: 25
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

La religione e quindi dio : perché ?

Tutte le discussioni sulla religione suscitano il mio interesse in quanto non è concepibile la Storia senza la religione e l'influsso che ha avuto su di essa. Il problema è che per i religiosi spesso dalla religione la Storia dipende. Sfortunatamente non è così. La Storia è lotta per la sopravvivenza, violenza, sesso, amore, odio,filosofia, politica, economia , guerra , scienza, letteratura, lotta per la libertà. E, sottolineo E, religione. Perché star qui a ripetere che ai tempi dell'Homo Sapiens , egli dovette cercare le spiegazioni alla insondabile realtà che lo circondava, ivi compreso il mistero più grande, cioè la morte? L'Homo Sapiens attraverso la presa di coscienza della morte CREò la religione (di solito si fa coincidere l’inizio della religione con la sepoltura dei morti) . Ma gli Homo Sapiens erano molti e sparsi per il globo, cosicché di religioni, miti e leggende per spiegarsi i fenomeni naturali ne sorsero a bizzeffe. Tutti gli scritti religiosi sono il risultato di miti e leggende sin dai primi testi Egizi , Sumeri, Babilonesi ed Assiri che tanto hanno influenzato il Monoteismo ebraico. L'uomo ha prodotto ben altro nella filosofia, nell'arte e nelle scienze. Ma l’altra è Parola di Dio. Che sia YHW , il Signore , Allah o qualunque nome sia stato dato a quella che personalmente ritengo la menzogna più grande della Storia. Sono migliaia di anni che l'uomo lotta e si uccide per fiabe meno complesse della trama di molti libri di fantasy. L'essere umano rifiuta il fatto che l'esistenza E' sofferenza e così fioriscono le invenzioni per alleviarla e soprattutto per evitarla. Si sta discutendo sul NULLA. O meglio. Si sta discutendo di ciò che l'Homo Sapiens si è “inventato” millenni fa e che poi si è, per modo di dire, ‘ evoluto ’. La religione è, è stata , e sempre sarà unicamente costruita sulla PAURA di quello che è detto ‘ignoto’ ma che non è che il Nulla . Paura poi sfruttata dai capi 'religiosi' sparsi per il mondo. Filosofi, poeti, letterati e scienziati attraverso durissime e pericolose battaglie hanno illuminato il mondo. Ma l’oscurantismo religioso di stile medioevale è sempre in agguato. La cultura e la scienza, con tutti i loro dubbi, si impegnano a portare la ragione nelle menti ancorate al passato ancestrale. Ma c’è chi è incapace di imparare, di cogliere, di interiorizzare , di rischiare. O semplicemente non vuole perché l’illusione consola e conforta. Può essere molto doloroso non avere la cosiddetta Fede o il non sentirsi parte integrante di un gruppo, di una società in maggior parte così strutturata. Personalmente sono uscito da quello che un tempo fu lo stato di Homo Sapiens ed ora si concretizza nelle varie religioni, tra cui le più dannose sono l’Islam, l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Induismo. Discutere degli eredi Homo Sapiens VIVENTI e ATTUALI come il papa o i capi islamici , è intellettualmente avvilente. La religione, oggi come nel passato , degrada l'essere umano perché è contro la Vita su questa Terra, come ad esempio la Chiesa Cattolica è stata sempre CONTRO la scienza, salvo poi farvi ricorso sia per giustificare la propria esistenza e cambiando a causa dei cambiamenti storici (e LAICI), sia più meschinamente per usufruirne pur condannandola (mi risulta che il clero e i credenti ricorrano alla medicina per curarsi, non alle preghiere: ma la doppia morale è tipica del Cattolicesimo). I principi laici rappresentano l’evoluzione, il raffinamento del pensiero umano ed essendo frutto degli ultimi due secoli di Storia, assai più validi. Ma la natura umana appare non ancora pronta né abbastanza progredita per liberarsi del fardello religioso. Finché l’evoluzione non avrà completato il suo cammino e reso l’uomo libero dall’irrazionale, le tenebre e la superstizione prevarranno.
sopravvissuto is offline  
Vecchio 09-05-2008, 10.14.06   #90
Noor
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Messaggi: 2,064
Riferimento: Dio esiste o non esiste?

Poichè mi sembrano sempre più inutili queste diatribe ,lascio questo prezioso contributo:

"L'esistenza non è divisa in "ciò che è" e ciò che non è": queste distinzioni sono opera della mente. Di conseguenza, sia l'ateismo che il teismo sono prodotti della mente, non toccano affatto il regno dello spirito. Lo spirito trascende entrambe le cose, il positivo e il negativo. Ciò che è, dimora oltre il positivo e il negativo. In altre parole, essi sono un'unica entità, e non sono divisi da alcuna linea di demarcazione. Nessun concetto accettato dall'intelletto può toccare quella dimensione. In verità, il teista deve liberarsi dalla sua fede, e l'ateo dalla sua mancanza di fede. Solo allora possono entrare nella dimensione del vero. Entrambe le idee sono ossessioni dell'intelletto. E ogni ossessione è un'imposizione. Non ci è richiesto di decidere cosa sia la verità, dobbiamo semplicemente aprirci e vedere la verità, così com'è. Ricorda che non dobbiamo decidere nulla, per ciò che concerne il vero, dobbiamo solo vederla. Colui che lascia cadere ogni supposizione dell'intelletto,ogni concezione logica, ogni ossessione e presupposto della mente, si apre alla verità, come i fiori si aprono alla luce. Ed è in questo aprirsi che diventa possibile la visione. Pertanto, io chiamo religioso colui che non è teista né è ateo. La religiosità è un salto dalla nozione di dualità, all'unità. Là dove non vi è pensiero, ma solo assenza di pensiero; là dove non vi è scelta, ma solo assenza di scelta; dove non vi sono parole, ma totale assenza di parole, là si entra nella sfera della religione."

OSHO
Noor is offline  

 



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