Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 20-12-2004, 10.37.37   #41
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Cari amici, l'argomento su cui state discutendo in questa ultima parte è un soggetto di interi libri e di un eterno dibattito che vede fior di filosofi in entrambe le posizioni.

Conciliare la fede e la ragione, il credere o non credere, è solo un fatto soggettivo e dipende esclusivamente da movimenti interiori non facili da identificare.

Si crede per bisogno, per debolezza e una ricerca di appoggio o anche per un sentire interiore che travalica ogni logica e ogni razionalità.

Non si crede per delusione, per un'adesione totale al sistema scientifico o per una propensione al ragionamento razionale che esclude qualunque ipotesi non inquadrabile in parametri precedentemente scelti.

E' un fatto personale che non può venire inciso da nessun ragionamento contrario e può avere solo una maturazione interiore che potrebbe far cambiare le cose.

Personalmentre sono stato testimone e frequentatore assiduo delle sedute del Cerchio Firenze 77.
Ho visto manifestazioni fisiche che vanno ben oltre ogni spiegazione scientifica.
Ho assistito e ascoltato messaggi in diretta con una dilettica e profondità filosofica ben oltre le possibilità del soggetto che le esprimeva (Roberto).

Questa però non la ritengo una prova e non è questo che mi ha convinto che esistono verità ben oltre il limite che mi indica la scienza o la mia logica umana.
E' stata solo una conferma di ciò che già stava maturando in me, di un'ipotesi di vita e di realtà che travalicano il mondo fisico e la percezione dei miei sensi limitati.

Non è ciò che si osserva che può indicare la verità, ma ciò che quello che si osserva induce come ragionamento.
Ognuno, quindi, è libero di interpretare ciò che vede e ciò che sente, come più gli sembra giusto e nessuno potrà dare ad altri quello che è il portato di una sua esperienza più interiore che esteriore.
Umberto77 is offline  
Vecchio 20-12-2004, 10.49.35   #42
isaefrenk
Utente bannato
 
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 442
Citazione:
Messaggio originale inviato da Umberto77
Cari amici, l'argomento su cui state discutendo in questa ultima parte è un soggetto di interi libri e di un eterno dibattito che vede fior di filosofi in entrambe le posizioni.

Conciliare la fede e la ragione, il credere o non credere, è solo un fatto soggettivo e dipende esclusivamente da movimenti interiori non facili da identificare.

Si crede per bisogno, per debolezza e una ricerca di appoggio o anche per un sentire interiore che travalica ogni logica e ogni razionalità.

Non si crede per delusione, per un'adesione totale al sistema scientifico o per una propensione al ragionamento razionale che esclude qualunque ipotesi non inquadrabile in parametri precedentemente scelti.

E' un fatto personale che non può venire inciso da nessun ragionamento contrario e può avere solo una maturazione
interiore che potrebbe far cambiare le cose.

Personalmentre sono stato testimone e frequentatore assiduo delle sedute del Cerchio Firenze 77.
Ho visto manifestazioni fisiche che vanno ben oltre ogni spiegazione scientifica.
Ho assistito e ascoltato messaggi in diretta con una dilettica e profondità filosofica ben oltre le possibilità del soggetto che le esprimeva (Roberto).

Questa però non la ritengo una prova e non è questo che mi ha convinto che esistono verità ben oltre il limite che mi indica la scienza o la mia logica umana.
E' stata solo una conferma di ciò che già stava maturando in me, di un'ipotesi di vita e di realtà che travalicano il mondo fisico e la percezione dei miei sensi limitati.

Non è ciò che si osserva che può indicare la verità, ma ciò che quello che si osserva induce come ragionamento.
Ognuno, quindi, è libero di interpretare ciò che vede e ciò che sente, come più gli sembra giusto e nessuno potrà dare ad altri quello che è il portato di una sua esperienza più interiore che esteriore.



Umberto77, la logica è in tutto il manifestato.
detto questo il limite che ci poniamo è molto più riduttivo che il tuo discorso.

il tutte l'esperienze che in un dialogo ci si scambia, in ultima anolisi vi è una strada o leggi riconoscibili come oggettivi.
quindi andiamo oltre il semplice soggettivo, e questo è il modo di andare verso lunità degli individui anche qui su questa terra.
altrimente ognuno si tiene il suo soggettivo e non si riconosce nel suo prossimo e non si conclude nulla, noi sappiamo che il malwe rallenta l'evoluzione e il bene lo accelleri, questa è il risultato delle ricerca del male e bene, quello che porta a questo risultato è soggettivo ma ha leggi applicabili e riscontrabili in tutte le varianti.
isaefrenk is offline  
Vecchio 20-12-2004, 14.07.50   #43
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Citazione:
Messaggio originale inviato da isaefrenk
...
Vero e molto ben detto!
L'universo ha ovunque la stessa logica: ovunque, anche la casualità comporta modificazioni che stoppano sempre "storie" o "processi" sbagliati e promuovono e proseguono storie e processi "produttivi" di nuova storia e di nuove realizzazioni utili alla storia futura.
E' Dio che crea se stesso in eterno. Non è utile l'illogico... il dannoso.

Bravo Isaefrenk! qua la mano!

Ultima modifica di Mistico : 20-12-2004 alle ore 14.14.22.
Mistico is offline  
Vecchio 20-12-2004, 19.04.12   #44
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Scusate, ma vedo una contraddizione di fondo.

Mi sembra che stiate dicendo che lo scopo sia quello di "condivisione", di riportare tutti gli individui ad un'oggettività riconoscibile come tale da tutti.

Se così fosse, trovo che la fede, sarebbe da scartare. L'atto di fede in se è la scelta di credere a qualcosa che non si è in grado di riconoscere come autentico. Non si può certo pretendere che gli individui scelgano tutti di credere nella stessa cosa. Invece, se c'è un'oggettività a cui riferirsi, si illustrari questa oggettività agli individui che la vedranno per com'è e converranno tutti su ciò che è.

Ogni cosa che gli individui saranno chiamati a credere senza poterla vedere, sarà (come lo è da sempre) motivo di divisione e scontro.
nonimportachi is offline  
Vecchio 20-12-2004, 19.34.41   #45
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
...Ogni cosa che gli individui saranno chiamati a credere senza poterla vedere, sarà (come lo è da sempre) motivo di divisione e scontro.
L'atto di fede è una rinuncia di comodo: L'uomo tende ad avere fede verso qualcosa che gli conviene ed allo stesso modo tende ad avere cieca fede nella falsità di ciò che non gli conviene.
La verità, anche se non visibile, può essere riconosciuta per buon senso nello stesso modo in cui si può riconoscere una menzogna.
Luomo adulto, ...e non intendo di età adulta, l'uomo evoluto, non si accontenta di avere "fede", ha la profonda esigenza di avere armonioso rapporto tra quel che crede e quel che risulta: se ci sono controsensi... l'uomo evoluto tende a porsi il compito di indagare e non prendere semplicemente partitiche posizioni inossidabili.
Dire che non si può credere in ciò che non si vede è riduttivo: non si può credere in ciò che non spiega gli effetti di sè, ecco in cosa non si può avere fede.
Ognuno crede in quello che trova in armonia con la propria appagatezza. Il bambino crede nei giocattoli e l'uomo nella conoscenza del proprio intorno... peccato che nel centro di quell'intorno ci sia il sè stesso. Ecco, dunque, ...la necessità di conoscersi nel profondo.
Mistico is offline  
Vecchio 20-12-2004, 19.46.47   #46
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mistico
Dire che non si può credere in ciò che non si vede è riduttivo: non si può credere in ciò che non spiega gli effetti di sè, ecco in cosa non si può avere fede.

Giusto! ma a questo punto, la condivisione, la verità unica per tutti gli individui ce la possiamo dimenticare.

Ben venga la soggettività, il sottoscritto è convinto che tutto sia soggettivo e l'oggettività sia solo una convenzione umana per identificare ciò che è condivisibile.

Ciò che mi premeva dire è proprio questo, se pretendiamo di arrivare ad una verità universalmente valida, dobbiamo obbligatoriamente prendere in considerazione solamente l'oggettività, le evidenze condivisibili e universalmente riconoscibili e riscontrabili.

Se tiriamo in ballo la soggettività "credere a ciò che spiega gli effetti di sè" a prescindere dal fatto che questo lo spieghi solamnte a me o al mondo intero, allora si dovrà rinunciare alla "verità unica".
nonimportachi is offline  
Vecchio 20-12-2004, 19.52.52   #47
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Giusto! ma a questo punto, la condivisione, la verità unica per tutti gli individui ce la possiamo dimenticare.

Ben venga la soggettività, il sottoscritto è convinto che tutto sia soggettivo e l'oggettività sia solo una convenzione umana per identificare ciò che è condivisibile.

Ciò che mi premeva dire è proprio questo, se pretendiamo di arrivare ad una verità universalmente valida, dobbiamo obbligatoriamente prendere in considerazione solamente l'oggettività, le evidenze condivisibili e universalmente riconoscibili e riscontrabili.

Se tiriamo in ballo la soggettività "credere a ciò che spiega gli effetti di sè" a prescindere dal fatto che questo lo spieghi solamnte a me o al mondo intero, allora si dovrà rinunciare alla "verità unica".
Esattamente!
Ognuno di noi percepisce le cose dal proprio punto di vista, con le proprie qualità ed i propri difetti... La Verità è certamente una sola, ma non è possibile in alcun modo farla riconoscere a tutti, proprio per via della soggettività del singolo che è ognuno di noi.
Dobbiamo accontentarci, quando abbiamo fortuna, di trovare qualcuno che ci è molto simile e che vede le cose da un punto di vista vicino al nostro: saremo allora d'accordo sullp schema generale della verità... ma mai sui dettagli!
Dovremo attendere la fine del nostro essere singolo, per perdere il limite del "punto di vista"... ma allora non avremo "verità" da vedere... noi "saremo" nella verità.
Mistico is offline  
Vecchio 21-12-2004, 05.51.24   #48
isaefrenk
Utente bannato
 
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 442
L’ANTIDOTO PER OGNI SUPERSTIZIONE

L’ANTIDOTO PER OGNI SUPERSTIZIONE

Datemi ascolto: statevene tranquilli, non temete il mondo occulto, semmai, abbiate paura della vostra mente. Lì sono i fantasmi che vi perseguitano, lì le maledizioni che non vi danno pace, lì le pozioni che vi fanno cadere ammalati.
E come fare a non cadere in una simile auto suggestione? Innanzi tutto non credendovi e, meglio, convincendosi di essere inattaccabili.
Il punto più debole e più vulnerabile della vostra persona è la parte psichica. Uno psicologo capace può manovrarvi come vuole e operare una vera fascinazione. Queste sono le fatture che dovete temere! Non fate opera di auto suggestione a danno di voi stessi ma, semmai, per caricarvi di ottimismo e di convinzioni di riuscita.
Per tutti ci sono dei periodi della vita in cui ci sono più problemi di quelli che si prospettano in altri, ma questo non significa che qualcuno vi ha lanciato una maledizione. Quando vivete periodi faticosi, siete tesi e mettete in relazione i fatti che vi preoccupano con qualche circostanza che, secondo la superstizione, reca avversa fortuna; ora, non è che i venerdì 17 o i gatti neri che vi attraversano la strada non ci siano anche quando la vostra vita si svolge più serenamente, ma è che allora non ci fate caso; mentre, quando soffrite, automaticamente siete tesi a ricercare la causa della vostra sofferenza e siete portati a identificarla anche nelle spiegazioni più assurde, se non ne trovate altre più credibili.

inedito C.F.77
isaefrenk is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it