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Vecchio 01-03-2006, 22.10.24   #1
freedom
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Quaresima: una grande opportunità di

incontro con Dio.

Benchè mi riconosca totalmente (e sono certo tutti voi, indipendentemente dalla via scelta, vi riconoscerete in questa citazione) nell'affermazione paolina che non faccio il bene che voglio ma viceversa il male che non voglio; il Padre mi/ci ama lo stesso.

Sa bene come siamo messi ma ci ama lo stesso. E ci offre continuamemte occasioni di ritorno a casa Sua.

Ed ecco dunque il dono della quaresima: armati della corazza di Dio (penitenza) possiamo affrontare con maggiore serenità le prove di questa vita. Ma la penitenza non deve essere autoflagellazione fine a se stessa. Il mistero del dolore è troppo grande e profondo per affrontarlo in questa sede.

La penitenza deve essere un modo di ritornare a l'essenza. Di eliminare il superfluo. Che non ci dà la felicità ma, viceversa, ci rende schiavi. Digiunare. Sì certo ma inteso in senso lato: rinunciare al chiasso della vita, alle chiacchiere degli uomini, al balletto ridicolo dei pensieri nella nostra testa, al fracasso infernale dei nostri miserabili e meschini desideri.

Lasciarsi andare alla volontà del Padre. Abbandonarsi con fede a Lui. Anche nella prova io cerco sempre di pensare che è per il mio bene. Tutto quello che mi accade è per il mio bene. I miei desideri, anche quando sembrano (e magari lo sono davvero!) santi, non si sa dove portano. Forse da nessuna parte.

Mio Padre, invece, sa perfettamente ciò che è bene per me.

E concludo lasciandovi con un quesito la cui risposta ci mette in non poche difficoltà. Se Dio vi chiedesse:" preferisci realizzare il massimo desiderio della tua vita o essere felice? Ma a patto che decida io come renderti felice?"



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Vecchio 02-03-2006, 15.34.04   #2
(XH)
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Una volta raggiunta la Felicità non avrebbe più senso soddisfare il più grande desiderio: se per questo avessi un senso di insoddisfazione allora non sarei veramente felice, ma se non ne ho allora non ha più senso desiderarlo.
Semplice!
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Vecchio 02-03-2006, 15.56.13   #3
freedom
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Messaggio originale inviato da (XH)
Una volta raggiunta la Felicità non avrebbe più senso soddisfare il più grande desiderio: se per questo avessi un senso di insoddisfazione allora non sarei veramente felice, ma se non ne ho allora non ha più senso desiderarlo.
Semplice!

Mi sono perso.....................

Il senso della mia domanda era: pensi che soddisfare il tuo più grande desiderio ti dia la felicità?
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Vecchio 02-03-2006, 16.02.22   #4
(XH)
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No, ma penso che una volta trovata la felicità (cosa tutt'altro che semplice) anche il più grande desiderio diventi vuoto (o almeno che passi decisamente in secondo piano)
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Vecchio 02-03-2006, 16.09.12   #5
Uno
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Caspita !!
Certo che si..... però purchè io sappia realmente quale è il mio più grande desiderio....

Se ti dicessi che la penitenza è produzione volontaria di carburante per una serie di lavori Spirituali che mi diresti Free? Ti sentiresti d'accordo?

Però non è mica facile fare penitenza o autoflagellarsi (nel senso più ampio... non intendo fustigarsi la schiena) ... lo si può fare in maniera automatica con un certo compiacimento autosadico che non ci da nulla..... e poi le occasioni di dolore non mancano... basterebbe sfruttare quelle che non servirebbero quaresime e ramadan...
Queste sono state istituite proprio per cercare di dare il senso... ma senza la Comprensione non servono a nulla


Edit: rispondevo a Free
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Vecchio 02-03-2006, 16.15.26   #6
maxim
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Re: Quaresima: una grande opportunità di

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom
incontro con Dio.

E concludo lasciandovi con un quesito la cui risposta ci mette in non poche difficoltà. Se Dio vi chiedesse:" preferisci realizzare il massimo desiderio della tua vita o essere felice? Ma a patto che decida io come renderti felice?"



Bella domanda...
Uhmmm...vediamo....

Premesso che non mi fido molto di quel dio che punisce le sue creature, non sarei del tutto tranquillo far decidere lui della mia felicità.
Scelgo la prima...realizzare il massimo desiderio della mia vita così potendo scegliere opterei per la felicità (che questa volta decido io).

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Vecchio 02-03-2006, 16.20.09   #7
(XH)
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Caspita !!
Certo che si..... però purchè io sappia realmente quale è il mio più grande desiderio....
Ne sei sicuro? e una volto raggiunto il desiderio? non c'è il rischio che una volta arrivato alla meta che ti eri proposto come ultimo obbiettivo (alias il desiderio più grande), tu ti accorga di essere invece al punto di partenza? L'uomo cambia, i desideri cambiano. La felicità è una, e va trovata in ciò che ci circonda...

Citazione:
Se ti dicessi che la penitenza è produzione volontaria di carburante per una serie di lavori Spirituali che mi diresti Free? Ti sentiresti d'accordo?
Potresti spiegarlo meglio? non sicuro di aver ben capito cosa intendi ...

Citazione:
Però non è mica facile fare penitenza o autoflagellarsi (nel senso più ampio... non intendo fustigarsi la schiena) ... lo si può fare in maniera automatica con un certo compiacimento autosadico che non ci da nulla..... e poi le occasioni di dolore non mancano... basterebbe sfruttare quelle che non servirebbero quaresime e ramadan...
Queste sono state istituite proprio per cercare di dare il senso... ma senza la Comprensione non servono a nulla
Secondo me non è questo il significato della penitenza. Penitenza è cercare di avvicinarsi a Dio, allo spirituale, in modo un po' più profondo, lasciare per un attimo il mondo fuori e guardare dentro di noi per scoprire il bene che abbiamo ricevuto e quello che possiamo donare. La penitenza deve essere gioia, non punizione.
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Vecchio 02-03-2006, 16.48.55   #8
freedom
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Messaggio originale inviato da Uno
Caspita !!
Certo che si..... però purchè io sappia realmente quale è il mio più grande desiderio....
Credo pochissimi lo sappiano..........

QUOTE]Messaggio originale inviato da Uno

Se ti dicessi che la penitenza è produzione volontaria di carburante per una serie di lavori Spirituali che mi diresti Free? Ti sentiresti d'accordo?
[/quote]
Completamente d'accordo.

QUOTE]Messaggio originale inviato da Uno

ma senza la Comprensione non servono a nulla
[/quote]
Ancora una volta d'accordo.
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Vecchio 02-03-2006, 17.16.52   #9
Uno
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Messaggio originale inviato da (XH)
Ne sei sicuro? e una volto raggiunto il desiderio? non c'è il rischio che una volta arrivato alla meta che ti eri proposto come ultimo obbiettivo (alias il desiderio più grande), tu ti accorga di essere invece al punto di partenza? L'uomo cambia, i desideri cambiano. La felicità è una, e va trovata in ciò che ci circonda...

Potresti spiegarlo meglio? non sicuro di aver ben capito cosa intendi ...

Secondo me non è questo il significato della penitenza. Penitenza è cercare di avvicinarsi a Dio, allo spirituale, in modo un po' più profondo, lasciare per un attimo il mondo fuori e guardare dentro di noi per scoprire il bene che abbiamo ricevuto e quello che possiamo donare. La penitenza deve essere gioia, non punizione.

Abbiamo detto il desiderio più grande... cosa ti fa muovere verso la Spiritualità... c'è un desiderio di fondo... che poi tu sappia o meno riconoscerlo e/o distinguerlo da una serie di bisogni più o meno animali-umani è un'altro discorso... ma c'è.... il Desiderio

Non ho parlato di punizione... ma anche gioia mi sembra eccessivo.. gioia includerebbe quel compiacimento che vanificherebbe il "lavoro". In poche righe non so quanto chiaro posso essere... comunque hai mai pensato cosa fa muovere un motore a elettrico?
La resistenza che si crea tra due polarità... immagina che nella penitenza (o anche nel dolore comune) tu sappia sfruttare ( nel dolore comune, e anche cercare nella penitenza) la resistenza che si crea quando da una parte vuoi fare una cosa ma te lo impedisci.. se sei un pò sensibile addirittura senti una forza a livello dell'addome (ma questo non ci interessa ora) che cresce....
Questa è energia che puoi usare per ciò che è dello Spirito (non solo purtroppo, ma adesso non ci interessa).
Nei dolori comuni lo stesso succede ma in quel caso se li subiamo l'energia "va persa" (in realtà servirà ad altro nell'economia dell'Universo) spargiamo il seme... se invece li viviamo consapevolmente con lo stesso meccanismo che dicevo sopra ci regalano energia...
Se si rilegge in quest'ottica si scopre che anche molte cose della chiesa Cattolica non sono campate in aria... il problema è che sono date come dogma senza spiegazione e per scoprire le stesse cose ci si deve rivolgere ad altre tradizioni o allo stesso Cristianesimo ma più esoterico. (non mi interessa ora entrare nel discorso della corruzione dei vertici etc... putroppo c'è.. ma questo non mi impedisce di valutare oggettivamente ciò che ha portato nei secoli grazie a umili e minori rappresentanti).

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Vecchio 02-03-2006, 17.27.43   #10
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Non ho parlato di punizione... ma anche gioia mi sembra eccessivo.. gioia includerebbe quel compiacimento che vanificherebbe il "lavoro". In poche righe non so quanto chiaro posso essere... comunque hai mai pensato cosa fa muovere un motore a elettrico?
La resistenza che si crea tra due polarità... immagina che nella penitenza (o anche nel dolore comune) tu sappia sfruttare ( nel dolore comune, e anche cercare nella penitenza) la resistenza che si crea quando da una parte vuoi fare una cosa ma te lo impedisci.. se sei un pò sensibile addirittura senti una forza a livello dell'addome (ma questo non ci interessa ora) che cresce....
Questa è energia che puoi usare per ciò che è dello Spirito (non solo purtroppo, ma adesso non ci interessa).
Nei dolori comuni lo stesso succede ma in quel caso se li subiamo l'energia "va persa" (in realtà servirà ad altro nell'economia dell'Universo) spargiamo il seme... se invece li viviamo consapevolmente con lo stesso meccanismo che dicevo sopra ci regalano energia...
Se si rilegge in quest'ottica si scopre che anche molte cose della chiesa Cattolica non sono campate in aria... il problema è che sono date come dogma senza spiegazione e per scoprire le stesse cose ci si deve rivolgere ad altre tradizioni o allo stesso Cristianesimo ma più esoterico. (non mi interessa ora entrare nel discorso della corruzione dei vertici etc... putroppo c'è.. ma questo non mi impedisce di valutare oggettivamente ciò che ha portato nei secoli grazie a umili e minori rappresentanti).
OK, ora che ho capito cosa intendi lo posso anche condividere
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