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Vecchio 25-03-2006, 14.03.12   #1
R@gno
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Purgatorio e Bibbia

Credere nel purgatorio trae fondamenta da versi biblici?
Il purgatorio è una credenza esclusivamente cattolica?

Potete per favore enunciare versi biblici che ne attestano l'esistenza?
Chiedo in particolare l'intervento di Elijah,che si è dimostrato grande pozzo di conoscenza biblica...
Grazie.
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Vecchio 25-03-2006, 14.12.14   #2
Aleksandr
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Si trovano espliciti riferimenti al purgatorio nel secondo libro dei libro dei Maccabei

32 Dopo questa festa, chiamata Pentecoste, mossero contro Gorgia, stratega dell'Idumea.
....

38 Giuda poi radunò l'esercito e venne alla città di Odollam; poiché si compiva la settimana, si purificarono secondo l'uso e vi passarono il sabato. 39 Il giorno dopo, quando ormai la cosa era diventata necessaria, gli uomini di Giuda andarono a raccogliere i cadaveri per deporli con i loro parenti nei sepolcri di famiglia. 40 Ma trovarono sotto la tunica di ciascun morto oggetti sacri agli idoli di Iamnia, che la legge proibisce ai Giudei; fu perciò a tutti chiaro il motivo per cui costoro erano caduti. 41 Perciò tutti, benedicendo l'operato di Dio, giusto giudice che rende palesi le cose occulte, 42 ricorsero alla preghiera, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato. Il nobile Giuda esortò tutti quelli del popolo a conservarsi senza peccati, avendo visto con i propri occhi quanto era avvenuto per il peccato dei caduti. 43 Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione. 44 Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. 45 Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato. (2 Mac 12, 32-45)

Poi nel vangelo di Matteo

"Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perche l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verita' ti dico: non uscirai di la' finche tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! (Mt 5,25)


Poi ancora nei Corinzi

"l'opera di ciascuno sara ben visibile: la fara conoscere quel giorno che si manifestera col fuoco, e il fuoco provera la qualita dell'opera di ciascuno. Se l'opera che uno costrui' sul fondamento resistera, costui ne ricevera una ricompensa ma se l'opera finira' bruciata, sara' punito: tuttavia egli si salverà, pero come attraverso il fuoco. (1 Cor 3,13)

Questo luogo di espiazione di cui parla la Bibbia i cattolici lo chiamano Purgatorio.
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Vecchio 25-03-2006, 14.53.18   #3
R@gno
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Grazie per il tuo contributo Aleksandr.
Vorrei intanto precisare che non considero MAccabei parte del canone biblico in quanto apocrifo.

Non credi però che sia un comunque po' poco per attestare l'esistenza di un qualcosa che sta nel mezzo tra inferno e paradiso?

E che mi dici delle parole di Gesù in Matteo 6:6-8
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 7 Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.

È la ripetizione di una preghiera fatta più volte ciò che Dio approva?
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Vecchio 25-03-2006, 14.58.18   #4
R@gno
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Sant’Agostino aveva sostenuto l’esistenza di uno stato intermedio di prova tra la felicità futura e la dannazione, quello della purificazione delle anime attraverso il fuoco. La dottrina del Purgatorio fu formulata nel VI secolo, e proclamata dogma della Chiesa dal Concilio di Firenze nel 1439.

Se hanno iniziato a credere nel 1400 anni dopo la morte di cristo non credi sia semplicemente un modo per far entrare più soldi nelle casse della chiesa di allora con le indulgenze?

Paga paga, che il defunto se ne va in paradiso
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Vecchio 25-03-2006, 15.55.45   #5
Elijah
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Citazione:
Ragno chiede
Credere nel purgatorio trae fondamenta da versi biblici?
Alexander ti ha già esposto tutti i passi biblici in questione, tranne magari anche questo, che a volte viene anche utilizzato come prova, in quanto quel "né in futuro", può far pensare ad un luogo dopo la morte in cui si può ancora venir perdonati.

Chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.
(Gesù in Matteo 12:32)

Oltre a questi passi, c'è ben poco, se non nulla.

Dal
catechismo della Chiesa Cattolica possiamo leggere le seguenti cose sul purgatorio:

Citazione:
La purificazione finale o purgatorio

1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.

1031 La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore:

«Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ».

1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla:
«Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato»
(2 Mac 12,45).
Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti:

« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? [...] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ».

Citazione:
Ragno chiede
Il purgatorio è una credenza esclusivamente cattolica?
Per i protestanti, non considerando loro i libri dei Maccabei ispirati da Dio, come fanno pure gli ebrei, e venendo dunque a mancare il passo chiave - se così vogliamo dire - che parla di un eventuale purgatorio - gli altri passi sono assai enigmatici e per nulla chiari -, reputano il purgatorio una chiara invenzione dell'uomo e che non ha alcuna base biblica. Guarda qui per trovare conferma e per vedere cosa sostengono i protestanti.

Per ciò che concerne gli ortodossi, la questione si fa un po' più complicata, in quanto non c'è chiarezza in cosa loro credono e sostengono effettivamente. Anche loro hanno i testi deuterocanonici (tra cui appunto i Maccabei, anzi, loro oltre ad avere 1 e 2, hanno anche 3 e 4), e li considerano ispirati da Dio, pregano poi per i morti, ma non mi pare che credino nell'esistenza del purgatorio... (però non sono sicuro).
Infatti, durante i vari concili dal XIII al XVI secolo, in cui la Chiesa Cattolica definì la dottrina del purgatorio (come c'è anche scritto nel loro catechismo che ho riportato sopra, e interessante è notare come prima non esisteva nulla del genere, solo accenni come fai anche notare tu da Agostino e altri ma sempre piuttosto vaghi), in cui questa dottrina venne esposta anche alla Chiesa Ortodossa, gli ortodossi rimasero leggermente stupiti delle ambigue argomentazioni portate dai cattolici, perché infondate. In particolar modo, quella di dover dare soldi per salvare un anima non fu mai accettato dagli ortodossi. Qua puoi vedere la risposta ortodossa alla dottrina del purgatorio dei cattolici.

Un'ultima cosa...

La Commedia di Dante Alighieri, scritta poco tempo dopo la nascita concreta dell'idea del purgatorio inesistente o quasi nell'alto medioevo, ha sicuramente giocato un ruolo non indifferente sulla credenza dell'esistenza di un luogo chiamato purgatorio e sulla sua propaganda.


Elia

Ultima modifica di Elijah : 25-03-2006 alle ore 16.02.45.
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Vecchio 25-03-2006, 16.44.52   #6
R@gno
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Quindi, secondo voi l'insegnamento del purgatorio è un'insegnamento giusto?

Ho trovato molto interessante questo articolo

http://camcris.altervista.org/purgat.html
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Vecchio 25-03-2006, 17.28.27   #7
Elijah
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Citazione:
Messaggio originale inviato da R@gno
Quindi, secondo voi l'insegnamento del purgatorio è un'insegnamento giusto?

Ti sei accorto che non ho espresso giudizi personali...
Secondo un cattolico sì, per un protestante invece no.
Per un ortodosso ni.
Questi sono i dati di fatto.

Anche se è curioso come pure ad esempio questo sito pro purgatorio, dichiari senza problemi nell'articolo "Il purgatorio nell'antico e nel nuovo testamento":
La Bibbia non parla esplicitamente di Purgatorio, ma contiene vari testi che ne suggeriscono l'idea.

In altre parole...
Biblicamente parlando il purgatorio non viene trattato esplicitamente, e poi, alcuni interpretano come vogliono dei passi, per sostenere l'esistenza di questo luogo...
Il motivo?
Sentendo il parere dei protestanti... Per far soldi!

Io comunque, essendo nato e cresciuto in ambienti protestanti, chiaramente non credo in questo luogo o stato, ma se qualcuno vuole farlo, lo faccia... Hakuna Matata (= non c'è problema )


Elia

P.S.:
Stavo cercando in quali passi esattamente Agostino sembra parlare di purgatorio, ma non riesco a trovarli...
Tu Ragno sai in che libro tratta di questi argomenti?
Io ho cercato ne Sulla cura dovuta ai morti, ma oltre a questo non mi pare esserci altro...

Citazione:
Per aiutare i defunti nulla c’è di meglio che le Messe, le preghiere e le elemosine. Senza trascurare anche le onoranze funebri.

In conclusione non pensiamo di poter essere di aiuto ai morti che ci stanno a cuore, se non suffragandoli devotamente con i sacrifici delle Messe, delle preghiere e delle elemosine, anche se non giovano a tutti coloro per i quali si fanno, ma solo a quelli che durante la vita si son meritati che gli giovassero. Però siccome non possiamo sapere quali siano costoro, bisogna che siano fatti per tutti i battezzati, perché non sia trascurato nessuno di coloro a cui questi aiuti possono e debbono arrivare. Perché è meglio che sovrabbondino a quelli a cui non fanno né male né bene, anziché manchino a quelli a cui farebbero bene. Certo queste cose uno le fa con maggiore diligenza per i suoi cari, meritando che poi si faccia così anche per lui. Riguardo poi alle onoranze del corpo qualunque cosa si faccia, non porta un vantaggio alla sua salvezza, ma è un dovere di umanità per quell’affetto naturale per cui nessuno mai ha avuto in odio la propria carne. Perciò bisogna che ognuno quanto meglio può si prenda cura della carne del prossimo quando ormai quello che la portava non c’è più. E se questo lo fanno coloro che non credono alla risurrezione della carne, quanto più debbono farlo coloro che ci credono, cosicché questo religioso dovere, compiuto per un corpo già morto ma che risusciterà e che rimarrà vivo in eterno, sia anch’esso in qualche modo una testimonianza di questa fede. Che poi uno venga sepolto presso i sepolcri dei martiri, a me pare che al defunto porti questo solo vantaggio che, raccomandandolo così al patrocinio dei martiri, aumenti anche il desiderio che si preghi per lui.

Ultima modifica di Elijah : 25-03-2006 alle ore 17.36.24.
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Vecchio 25-03-2006, 17.50.09   #8
Aleksandr
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Elijah
Alexander ti ha già esposto tutti i passi biblici in questione, tranne magari anche questo, che a volte viene anche utilizzato come prova, in quanto quel "né in futuro", può far pensare ad un luogo dopo la morte in cui si può ancora venir perdonati.

Chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.
(Gesù in Matteo 12:32)

Oltre a questi passi, c'è ben poco, se non nulla.

Ce ne sono ancora, per esempio in Ebrei 12, 22-23 San Paolo dice: "Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione
Paolo parla di spiriti giusti portati a perfezione, dov'è che allora vengono portati a perfezione?...

Parlando del Paradiso (Gerusalemme celeste) in Apocalisse 21,27 è scritto chiaramente che "Non entrerà in essa nulla d’impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.”. Giovanni distingue tra impuri e chi commette abomino o falsità. Se avesse voluto indicare semplicemente le anime dei condannati avrebbe usato solo la frase "nulla d’impuro" invece prima di dire niente d’impuro parla di "chi commette abominio (cioè peccati gravi) o falsità", quindi mette su due piani diversi gli impuri e gli abominevoli e falsi. Perciò con "impuri" si riferisce a coloro che devono purificarsi...
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Vecchio 25-03-2006, 17.56.47   #9
Aleksandr
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Messaggio originale inviato da R@gno
Grazie per il tuo contributo Aleksandr.
Vorrei intanto precisare che non considero MAccabei parte del canone biblico in quanto apocrifo.

Perchè lo ritieni apocrifo?

Non credi però che sia un comunque po' poco per attestare l'esistenza di un qualcosa che sta nel mezzo tra inferno e paradiso?

E che mi dici delle parole di Gesù in Matteo 6:6-8
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 7 Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.

È la ripetizione di una preghiera fatta più volte ciò che Dio approva?

non ho capito cosa intendi dire...e qual è il collegamento col purgatorio e il testo? Puoi spiegarti meglio?..
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Vecchio 25-03-2006, 18.33.23   #10
Elijah
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Agostino e purgatorio

Vagando in giro per i mondi... mi ritravi di fronte a La città di Dio, opera scritta da Agostino, in cui si può leggere qualcosa che richiama all'idea di purgatorio.
Il passo è lunghino... e metto solo un pezzo. (per gli sfaticati, leggendo ciò che è in grassetto dovrebbe bastare per la comprensione).

Ma prima di leggere Agostino, è opportuno rileggersi Paolo in 1Corinzi 3:9-15
Citazione:
Noi siamo collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

Nel Libro La città di Dio, XXI, 26.4 di Agostino troviamo...

Citazione:
Bruceranno in un fuoco che purifica.

Se si afferma che nel periodo di tempo che dalla morte del corpo si protrae fino a quel giorno, che dopo la risurrezione dei corpi sarà il giorno finale della condanna e della ricompensa, l'anima dei defunti sopporti un fuoco tale che non debbano sperimentare coloro i quali nella vita terrena non ebbero costumi e amori tali che il loro legno, fieno e paglia siano bruciati; se, al contrario, si afferma che lo sperimentino invece gli altri che si sono portati dietro simili costruzioni e trovino il fuoco di una transitoria sofferenza, il quale brucia tali costruzioni che, sebbene non meritevoli della condanna, persistono soltanto di là o qui e di là o per questo qui affinché non di là, non ribatto perché probabilmente è vero.
Può infatti appartenere a questo tipo di espiazione anche la morte fisica che è stata contratta dalla perpetrazione del peccato originale, sicché in corrispondenza alla costruzione di ciascuno si trascorra da lui il tempo che la segue. Anche le persecuzioni, dalle quali sono stati coronati i martiri e che qualsiasi cristiano può subire, saggiano, come il fuoco, ambedue le costruzioni e alcune ne distruggono con gli stessi costruttori, se non trovano in esse Cristo come fondamento, le altre senza i costruttori se ve lo trovano.
Infatti, sia pure con la punizione, costoro avranno la salvezza, ma le persecuzioni non distruggono le altre costruzioni perché le riscontrano tali da persistere nell'eternità. Vi sarà alla fine del mondo, al tempo dell'Anticristo, una espiazione quale mai si ebbe (vedi Matteo 24:21).
Vi saranno allora molte costruzioni, di oro e di fieno, sull'ottimo fondamento che è Cristo Gesù, in modo che il fuoco saggi le une e le altre e dalle prime adduca beatitudine e dalle altre punizione, ma in virtù dello stabile fondamento non dia alla perdizione né gli uni né gli altri di coloro in cui riscontra tali costruzioni. Ma chiunque antepone a Cristo, non dico la moglie, dal cui accoppiamento nella carne usa per un piacere carnale, ma anche altri individui legati dall'affetto, esenti da simili soddisfazioni, amandoli carnalmente in modo umano, non ha il Cristo come fondamento e quindi non avrà mediante il fuoco la salvezza, ma non l'avrà affatto perché non potrà essere con Cristo che dà la salvezza e che sull'argomento ha detto con molta chiarezza queste parole:
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; e chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me.
(Matteo 10:37)
Però chi ama questi vincoli di parentela carnalmente, in modo però da non anteporli al Cristo e da preferire di essere privo di loro anziché del Cristo, qualora fosse costretto a un simile momento critico della prova, avrà la salvezza nel fuoco perché è ineluttabile che per la loro perdita il dolore bruci tanto quanto l'amore rendeva uniti. Inoltre, se qualcuno amerà padre e madre, figli e figlie secondo il Cristo in modo da provvedere a loro per raggiungere il suo regno ed essere a lui uniti, o se ama in essi il fatto che sono membra del Cristo, certamente questo affetto non si riscontrerà nel legno, fieno e paglia per essere bruciato, ma sarà assegnato alla costruzione in oro, argento e gemme. Come infatti può amare loro più che il Cristo se li ama per lui?


Elia

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