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Vecchio 04-06-2006, 13.09.31   #31
Vestale
Ospite
 
Data registrazione: 16-04-2006
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Mary
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Basterebbe solo questo ad allontanare un vero cristiano dalla chiesa. Ma trovano mille ed una giustificazione.

Io non giudico nessuno perchè sono stata nella chiesa per decenni cercandone la spiritualità e sforzandomi di comprendere se ero io a sbagliarmi o loro.
Abbandonare una comunità spaventa perchè si teme di restare da soli. Si teme di andare all'inferno. Che Dio abbandoni come un qualsiasi padre che punisce il figlio per non essere ubbidiente e sottomesso.

Il lavaggio del cervello che inizia sin da piccoli alla fine porta sempre i frutti.

A volte mi domando che colpa ha un bambino che nasce in una famiglia cattolica e uno che nasce in una islamica?

E' solo frutto di una perversa casualità?

Anche gli islamici penso siano in buona fede quando si fanno saltare in aria per uccidere quante più persone possono.

C'è qualcosa che non va.
Credo, a questo punto, che solo la buona fede non basti più.

Dovremmo insegnare ai nostri figli a vedere il frutto delle azioni ed apprendere da essere.

Si dice che l'inferno sia lastricato di buone intenzioni, ma anche la buona fede mette parecchie piastrelle su quella strada.

Ciao
mary

Cara Mary,
condivido pienamente. Ammiro la tua chiarezza e il tuo coraggio che negli ultimi tempi vengono fuori dai tuoi post.

Vestale is offline  
Vecchio 10-06-2006, 11.09.16   #32
Mary
Ospite abituale
 
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Messaggi: 2,624
Citazione:
Messaggio originale inviato da rezan
[B.... Però una volta recitando il "Credo" mi bloccai al "credo nella chiesa una, Santa Cattolica e Apostolica". Mi chiesi come mai se la parola di Cristo tendeva ad unificare l'intero universo, la chiesa invece diceva che l'unica chiesa vera era la sua? [/b]

Strana coincidenza ma quando mi ritrovo ad assistere ad una messa anch'io salto quel passo che non sento più assolutamente di condividere.

Ti ammiro perchè sei riuscito a conciliare la tua indipendenza a navigare sulla tua nave senza staccarti del tutto dal molo.

Non credo sia facile.

"chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete" non sono solo parole ma indicazioni precise.

De Mello diceva che le credenze sono come paletti che indicano la strada. Servono, certamente servono. Ma una volta raggiunti vanno abbandonati per avanzare lungo il cammino. Se ci si attacca ad essi si resta bloccati.

E non è facile abbandonare il certo, il sicuro, quello tutti vedono per l'incerto, l'invisibile, il rischioso.

Gesù stesso diceva che non era venuto per cancellare la legge ma per perfezionarla. Il paletto non va abbattuto ma semplicemente lasciato alle spalle.

Che poi sia stato un paletto giusto o sbagliato ha poca importanza nel momento in cui ne cerchi un altro e cominci a domandarti dove sei, dove stai andando e perchè.

Un qualsiasi turista sa che se è diretto a Roma e vede comparire un cartello con su scritto Mosca, se non si trova in Siberia, ha sbagliato strada o qualcuno cerca di deviarlo o è vittima di uno scherzo, e quindi deve cercare altri indizi per conoscere il giusto percorso.

La sicurezza serve ma l'attenzione non va mai abbandonata.

Ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 10-06-2006, 11.57.07   #33
rezan
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Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
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Messaggio originale inviato da Mary
Strana coincidenza ma quando mi ritrovo ad assistere ad una messa anch'io salto quel passo che non sento più assolutamente di condividere.

Ti ammiro perchè sei riuscito a conciliare la tua indipendenza a navigare sulla tua nave senza staccarti del tutto dal molo.

Non credo sia facile.

"chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete" non sono solo parole ma indicazioni precise.

De Mello diceva che le credenze sono come paletti che indicano la strada. Servono, certamente servono. Ma una volta raggiunti vanno abbandonati per avanzare lungo il cammino. Se ci si attacca ad essi si resta bloccati.

E non è facile abbandonare il certo, il sicuro, quello tutti vedono per l'incerto, l'invisibile, il rischioso.

Gesù stesso diceva che non era venuto per cancellare la legge ma per perfezionarla. Il paletto non va abbattuto ma semplicemente lasciato alle spalle.

Che poi sia stato un paletto giusto o sbagliato ha poca importanza nel momento in cui ne cerchi un altro e cominci a domandarti dove sei, dove stai andando e perchè.

Un qualsiasi turista sa che se è diretto a Roma e vede comparire un cartello con su scritto Mosca, se non si trova in Siberia, ha sbagliato strada o qualcuno cerca di deviarlo o è vittima di uno scherzo, e quindi deve cercare altri indizi per conoscere il giusto percorso.

La sicurezza serve ma l'attenzione non va mai abbandonata.

Ciao
mary

sapete che penso? che alla fine si possa relegare tutto al sottile gioco delle responsabilità. Seguire un credo senza farsi domande, dà come conseguenza implicita il fatto che si creda a qualcun altro che si è ritenuto degno di porsi delle domande e cercare delle risposte. Quindi non ci riteniamo noi i responsabili delle proprie azioni, perchè in realtà non abbiamo preso nessuna decisione autonomamente, abbiamo scelto che va bene la decisione presa dall'altro.
Questa è una via molto comoda che se guardiamo viene applicata costantemente non solo nella religione ma anche alla politica. Dire invece: NO questo non mi si addice e cerco dell'altro, implica per forza di cose che uno debba rendersi responsabile di quello che dice e fà. E' una via tortuosa, difficile, ogni sbaglio si paga di persona, ma credo però che sia una via inevitabile. Basta che uno venga soltanto sfiorato dalla fatidica domanda: "perchè siamo qui?" e ci si rende conto che la risposta non può essere: "per vivere la vita di tizio che abita due numeri civici più avanti".
Io sono un pilota per passione, mi piace il cielo e il volo, ho imparato a conoscerlo per mezzo di uno scrittore che ritengo il mio maestro e che si Chiama Richard Bach. Ha scritto molti libri interessanti. Oltre al più conosciuto Gabbiano Jonathan, c'è "Niente per Caso" che è un'altro dei miei capisaldi e poi "Illusioni" che ritengo una specie di vangelo. E' stato buffo ma istruttivo vedere un Messia riluttante che rifiuta di bere l'amaro calice per scoprire in seguito che la crescita personale una volta iniziata non può essere evitata.
rezan is offline  
Vecchio 11-06-2006, 09.30.58   #34
Mary
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Messaggio originale inviato da rezan
sapete che penso? che alla fine si possa relegare tutto al sottile gioco delle responsabilità. Seguire un credo senza farsi domande, dà come conseguenza implicita il fatto che si creda a qualcun altro che si è ritenuto degno di porsi delle domande e cercare delle risposte. Quindi non ci riteniamo noi i responsabili delle proprie azioni, perchè in realtà non abbiamo preso nessuna decisione autonomamente, abbiamo scelto che va bene la decisione presa dall'altro.
Questa è una via molto comoda che se guardiamo viene applicata costantemente non solo nella religione ma anche alla politica. Dire invece: NO questo non mi si addice e cerco dell'altro, implica per forza di cose che uno debba rendersi responsabile di quello che dice e fà. E' una via tortuosa, difficile, ogni sbaglio si paga di persona, ma credo però che sia una via inevitabile. Basta che uno venga soltanto sfiorato dalla fatidica domanda: "perchè siamo qui?" e ci si rende conto che la risposta non può essere: "per vivere la vita di tizio che abita due numeri civici più avanti".
Io sono un pilota per passione, mi piace il cielo e il volo, ho imparato a conoscerlo per mezzo di uno scrittore che ritengo il mio maestro e che si Chiama Richard Bach. Ha scritto molti libri interessanti. Oltre al più conosciuto Gabbiano Jonathan, c'è "Niente per Caso" che è un'altro dei miei capisaldi e poi "Illusioni" che ritengo una specie di vangelo. E' stato buffo ma istruttivo vedere un Messia riluttante che rifiuta di bere l'amaro calice per scoprire in seguito che la crescita personale una volta iniziata non può essere evitata.

Quello che hai scritto, escluso Bach che non ho letto, è stato un po' la sintesi del mio cammino. Solo che per raggiungere queste conclusioni io ho impiegato anni su anni. Timori, sofferenze, fallimenti, incertezze, sconfitte e ricerca ricerca ricerca.

Non che io abbia raggiunto un grande traguardo. C'è voluto tanto lavoro e tanto tempo solo per staccarmi dalle dipendeze, dalle credenze, dai fili di ragno che mi erano stati tessuti addosso sin dalla nascita.
Non esiste niente di facile in questa vita. Però se tutto fosse facile ci piacerebbe ancora vivere questa esperienza?

L'uomo è fatto per le sfide, non per dormire sugli allori, magari conquistati da altri.

Ciao
mary
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Vecchio 11-06-2006, 09.51.46   #35
rezan
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Messaggio originale inviato da Mary
Quello che hai scritto, escluso Bach che non ho letto, è stato un po' la sintesi del mio cammino. Solo che per raggiungere queste conclusioni io ho impiegato anni su anni. Timori, sofferenze, fallimenti, incertezze, sconfitte e ricerca ricerca ricerca.

Non che io abbia raggiunto un grande traguardo. C'è voluto tanto lavoro e tanto tempo solo per staccarmi dalle dipendeze, dalle credenze, dai fili di ragno che mi erano stati tessuti addosso sin dalla nascita.
Non esiste niente di facile in questa vita. Però se tutto fosse facile ci piacerebbe ancora vivere questa esperienza?

L'uomo è fatto per le sfide, non per dormire sugli allori, magari conquistati da altri.

Ciao
mary
beh Mary, non è che io ci abbia messo poco :-). Mi piace il fatto (e lo ritengo una conferma di quanto diciamo e pensiamo), che sei arrivata alle stesse conclusioni seguendo le tue vie; niente Bach e niente aeroplani nella tua vita. Tu sei partita liberandoti dalla ragnatela che ti avevano confezionato, magari per proteggerti o per la convinzione che quello fosse amore. Io sono partito da una famiglia disinteressata senza amore, o almeno io non l'ho mai percepito come tale. Se io andassi in giro a dire che "la mia" è l'unica via avrei veramente una visione molto ristretta e limitata.
Tutti due, come molti altri un bel giorno ci siamo chiesti: cosa ci facciamo qui? La risposta non può far altro che farci crescere. Non esiste niente di facile vero anche questo, i risultati e le soddisfazioni sono infatti proporzionali alle difficoltà superate. Per questo penso che i problemi in realtà non siano "problemi" ma siano quello che a noi serve per crescere. Una cosa però sono convinto: che nessuno è nato per perdere.
Ciao
Rezan
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Vecchio 21-06-2006, 19.59.33   #36
Mary
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Messaggio originale inviato da rezan
beh Mary, non è che io ci abbia messo poco :-). Mi piace il fatto (e lo ritengo una conferma di quanto diciamo e pensiamo), che sei arrivata alle stesse conclusioni seguendo le tue vie; niente Bach e niente aeroplani nella tua vita. Tu sei partita liberandoti dalla ragnatela che ti avevano confezionato, magari per proteggerti o per la convinzione che quello fosse amore. Io sono partito da una famiglia disinteressata senza amore, o almeno io non l'ho mai percepito come tale. Se io andassi in giro a dire che "la mia" è l'unica via avrei veramente una visione molto ristretta e limitata.
Tutti due, come molti altri un bel giorno ci siamo chiesti: cosa ci facciamo qui? La risposta non può far altro che farci crescere. Non esiste niente di facile vero anche questo, i risultati e le soddisfazioni sono infatti proporzionali alle difficoltà superate. Per questo penso che i problemi in realtà non siano "problemi" ma siano quello che a noi serve per crescere. Una cosa però sono convinto: che nessuno è nato per perdere.
Ciao
Rezan

Se queste tue parole fossero lette da un cinque per cento dei cittadini italiani la speranza di evolverci non sarebbe smarrita.

Ma ogni seme deve portare il proprio frutto, noi siamo solo piccoli semi che cercano portare la vita oltre la non speranza.

Quando esci dal mare e guardi le goccioline che stazionano sul tuo corpo potresti anche chiederti come si sente quella infinitesimale parte del mare fuori dalla propria casa. E quanto tempo impiegherà per farvi ritorno con la propria esperienza.

Noi siamo tutti come quella gocciolina, abbiamo abbandonato l'oceano e facciamo un viaggio che appare senza fine ma è solo un viaggio che porterà esperienza e vita in chi non ha dimenticato che esiste una immensa distesa d'acqua.

ciao
mary
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Vecchio 21-06-2006, 23.49.07   #37
rezan
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Messaggio originale inviato da Mary
Se queste tue parole fossero lette da un cinque per cento dei cittadini italiani la speranza di evolverci non sarebbe smarrita.

Ma ogni seme deve portare il proprio frutto, noi siamo solo piccoli semi che cercano portare la vita oltre la non speranza.

Quando esci dal mare e guardi le goccioline che stazionano sul tuo corpo potresti anche chiederti come si sente quella infinitesimale parte del mare fuori dalla propria casa. E quanto tempo impiegherà per farvi ritorno con la propria esperienza.

Noi siamo tutti come quella gocciolina, abbiamo abbandonato l'oceano e facciamo un viaggio che appare senza fine ma è solo un viaggio che porterà esperienza e vita in chi non ha dimenticato che esiste una immensa distesa d'acqua.

ciao
mary
Lascia che te lo dica Mary, sei grande! non è adulazione credimi. A me piace un sacco parlare con persone che ti offrono un panino fatto con la farina del proprio sacco. Sta a significare che stanno cercando di capire la propria vita. Non vivono citando i grandi scritti ma cercano di scrivere i "propri scritti" per quanto semplici siano. Io sono convinto che se arrivando a 5 minuti prima di morire e scoprissi di aver sbagliato tutto, mi mettrei a ridere perchè avrei la certezza che questa era proprio la lezione che avevo bisogno di imparare.
ciao
rezan -
"re" sta per renato e guarda caso vuol dire nato due volte :-)
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Vecchio 24-06-2006, 08.09.24   #38
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Lascia che te lo dica Mary, sei grande! non è adulazione credimi. A me piace un sacco parlare con persone che ti offrono un panino fatto con la farina del proprio sacco. Sta a significare che stanno cercando di capire la propria vita. Non vivono citando i grandi scritti ma cercano di scrivere i "propri scritti" per quanto semplici siano. Io sono convinto che se arrivando a 5 minuti prima di morire e scoprissi di aver sbagliato tutto, mi mettrei a ridere perchè avrei la certezza che questa era proprio la lezione che avevo bisogno di imparare.
ciao
rezan -
"re" sta per renato e guarda caso vuol dire nato due volte :-)

grazie rezan

lo sai che anch'io, credo, a cinque minuti dalla mia morte mi metterei a ridere?!

Forse lo farei anche se scoprissi di aver fatto tutto bene bene. Perchè se apparisse l'orgoglio saprei con certezza che il mio ego è ancora al mio fianco. Ma non riderei mai di lui, gli sorriderei come ad un amico fedele.

C'è stato un tempo in cui io non avevo nessuna intenzione di rinunciare ai frutti di anni ed anni di errori. Sapevo di doverlo fare ma aspettavo, incavolata nera. Piena di risentimento verso me stessa, il fato e le persone che mi erano accanto.

Non sono arrivata a nessun traguardo ma solo ad una partenza.
Partenza ed arrivo sono così vicini che quasi non li distingui.
Ogni giorno è una partenza verso la conoscenza e la comprensione di se stessi e del mondo. E quando credi di aver raggiunto il traguardo vedi che c'è scritto ancora "partenza".

La vita è come un set cinematografico, cerchi di fare al meglio del meglio la tua parte. E' solo un film, certo. Ma anche un film è una cosa seria, qualsiasi sia la trama.

Ciao
mary
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Vecchio 24-06-2006, 11.13.12   #39
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Scusate se metto in dubbio le vostre parole, ma la vostra "allegria" deriva dal fatto di credere che nel giusto o nello sbagliato avrete un'altra possibilità..... se questa non ci fosse?

Forse anche la chiesa (tanto per ritornare in tema) crede questo..
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Vecchio 24-06-2006, 11.48.09   #40
rezan
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Scusate se metto in dubbio le vostre parole, ma la vostra "allegria" deriva dal fatto di credere che nel giusto o nello sbagliato avrete un'altra possibilità..... se questa non ci fosse?

Forse anche la chiesa (tanto per ritornare in tema) crede questo..

beh Uno, hai tutto il diritto di dubitare, di credere, di non credere, di seguire quelle che per te sono le vie più significative. se non fosse così significa che saresti schiavo e che la tua vita non dipenderebbe da te. Anche la chiesa parla di vita eterna, puoi immaginare una vita eterna senza nessuna possibilità di crescita? Non possiamo provare che ci siano altre possibilità questo è vero, ma non possiamo provare nemmeno il contrario. Alla fine preferisco credere alle cose che mi fanno star bene piuttosto che a quelle che mi opprimono, credo sia un mio sacrosanto diritto e dovere.
Tornando al tema, come sembra che tu chieda, mi sono già espresso; la chiesa amministra i beni della chiesa qui sulla terra, santifica le persone che hanno fatto del bene ma lo fa con strumenti terreni e non per ordine espresso di Dio, fa delle opere di Bene, ma racchiude in sè anche delle forze oscure che operano attraverso quello che noi definiamo "male". E' un'istituzione come tante altre, che poi si dica che la chiesa è la rapprentante di Dio in terra, per me è solo una leggenda metropolitana.
Poi ognuno creda quello che gli pare, è un suo diritto.
rezan is offline  

 



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