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Vecchio 21-06-2006, 00.01.17   #11
rezan
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Messaggio originale inviato da Yam
E allora perche' la lasci mentire?
molti saggi dicono che noi siamo ciò che pensiamo. Ma ciò che noi pensiamo non necessariamente è quello che pensano anche gli altri quindi, noi stessi siamo un'egregora, un'illusione o un pensiero forma.
Altri saggi dicono che l'universo è un'energia pura che si concentra secondo le forme di pensiero di chi la utilizza. Se ad un pezzo di ferro noi togliessimo l'energia che tiene legate le molecole, smetterebbe di essere un pezzo di ferro per divenire dell'altro. Chi ha il completo controllo di questa energia ha anche il potere di cambiare forma a piacimento. Noi questo controllo lo abbiamo a livello latente e inconsapevole, quello che noi siamo e le cose di cui siamo circondati sono il nostro pensiero forma, frutto del nostro recondito desiderio, vita e morte compresi.
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Vecchio 21-06-2006, 00.04.17   #12
Uno
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Messaggio originale inviato da Mirror
Grazie per aver chiuso un occhio...
Senza la Coscienza... la corda non esiste in sè: perchè l'oggetto è 'creato' dalla Coscienza.
Come un serpente è visto erroneamente al posto di una corda
nella penombra, questo mondo e questo corpo sono sovrapposti al Supremo Sé.
Se si riesce a riconoscere la corda, l'illusione del serpente svanisce.
Il serpente è solo un'apparenza sovrapposta alla corda.
Allo stesso modo, se si realizza la conoscenza del Sè, l'illusione del corpo e del mondo scompare.

So che non è facile... perchè la mente mente.

Meditiamo amici...meditiamo.


Guarda che non è quella l'illusione che scompare.. hai volutamente saltato un particolare di ciò che avevo scritto, e da come hai risposto sembrerebbe che accentrassi nella tua persona il tutto... morto Mirror morto tutto..
E' il "prolema" della goccia di acqua nel mare... è mare ma non è il mare... non è separata dal mare ma è una goccia...
Tu sei il mare?

Se vuoi torno alla corda... è solo la tua coscienza che la crea?

------------------------------------

Atisha in pratica parlavi del pensiero causale?


a tutti
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Vecchio 21-06-2006, 00.04.21   #13
Yam
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9. Questo abita due stati, quello del mondo e quello ultraterreno. Il sogno, che è il terzo, è quello che li congiunge entrambi. In tale stato intermedio egli vede i due stati, quello terreno e l'ultraterreno. Ricercando di raggiungere lo stato ultraterreno, ottiene la visione del dolore e della gioia. Durante il sogno egli porta con sé una parte delle impressioni della veglia, prive del loro corpo materiale, e dà loro un corpo di sogno, essendo lui stesso la luce che crea e plasma il mondo dei sogni. In questo stato egli è la luce di cui si serve.
10. Là non esistono carri, né animali da aggiogare, né strade, ma egli crea i carri, gli animali e le strade. Là non vi sono piaceri, né gioie, né godimenti, ma egli crea i piaceri, le gioie e i godimenti. Là non ci sono né laghi, né fiumi, né stagni, ma egli crea i laghi, i fiumi, gli stagni. Perché è lui il creatore.
11. A questo proposito si citano le strofe: "L'infinito essere radiante (Purusa) solitario, abbandona il corpo materiale nello stato di sogno e restando sveglio, porta con sé le funzioni degli organi sensoriali, per guardare coloro che dormono. E ancora poi ritorna nello stato di veglia.
12. L'infinito essere radiante e solitario, lascia il respiro a proteggere il suo nido (il corpo), e vola via da esso, andando, l'Immortale, ovunque vuole.
13. Nel sogno, l'essere splendente, sperimenta stati elevati e volgari, assumendo innumerevoli forme. Sembra divertirsi in compagnia di donne, o ridere, o vedere cose spaventose.
14. Tutto ciò che si vede è il suo gioco, ma nessuno può vedere lui stesso." Perciò si dice: "Non svegliatelo di soprassalto" Poiché se non trova la strada del ritorno, difficilmente potrà guarire. Altri dicono che lo stato di sogno sia identico allo stato di veglia, perché egli vede le stesse cose che vede quando è desto. Ma nello stato di sogno l'uomo si serve di sé stesso come luce." "Signore, ti darò mille vacche, ma ti prego istruiscimi ancora sulla liberazione".


Brhadaranyaka Upanisad
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Vecchio 21-06-2006, 08.43.06   #14
Mirror
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Messaggio originale inviato da Uno
Guarda che non è quella l'illusione che scompare.. hai volutamente saltato un particolare di ciò che avevo scritto, e da come hai risposto sembrerebbe che accentrassi nella tua persona il tutto... morto Mirror morto tutto..
E' il "prolema" della goccia di acqua nel mare... è mare ma non è il mare... non è separata dal mare ma è una goccia...
Tu sei il mare?

Se vuoi torno alla corda... è solo la tua coscienza che la crea?


Se non ci fosse nessun uomo sul pianeta tu pensi che esisterebbe il cosiddetto mondo delle cose, delle forme?
Non sono i sensi dell'uomo e la "sua" coscienza che oggettivizzano "il ciò che è" puro e semplice?
Secondo te, una sedia per una formica o una lumaca è una sedia?
Gli oggetti sono relativi ai sensi e alla coscienza del soggetto che li percepisce.
Senza il soggetto cosciente non esiste l'oggetto.
L'oggetto in sè è solo una "vibrazione " energetica, se così si può dire, proprio per dare una definizione ancora convenzionale ad una realtà che sarebbe indefinibile in se stessa.
Il soggetto che percepisce, l'oggetto percepito, e la Coscienza sono un tutt'Uno.


Ultima modifica di Mirror : 21-06-2006 alle ore 08.49.36.
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Vecchio 21-06-2006, 09.12.12   #15
Mirror
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Messaggio originale inviato da Yam
E allora perche' la lasci mentire?

Perchè mi piace "giocare"...
Non è ancora, per me, il tempo del silenzio esteriore.

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Vecchio 21-06-2006, 09.40.18   #16
turaz
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Messaggio originale inviato da Uno
Bene Turaz.... non c'entra dove sono... secondo te...
però
Se io sono qui e assaporo il dolce come il salato, vedo il bello ed il brutto etc etc posso essere consapevole di quello che vuoi ma sono
immerso nel duale, posso comprenderlo... ma non cambia nulla, sempre vivo nel duale e non è ripetendomi mentalmente che è un illusione che questa lo diventerà per la mia vita, lo sarà per la mia mente... com'era quella storia di quello che si sveglia e non sa se il sogno era quello che faceva prima o quello che sta facendo adesso?

Mirror a parte il fatto che dovrai procurarmi l'indirizzo di questo maestro... se devo parlare con lui invece che con te mi sembra il minimo...
per questa volta chiudo un occhio e dando per scontato che mi dirai che hai usato le sue parole perchè è quello che pensi tu, ti chiedo
È un apparizione nella Coscienza di chi o di che cosa?
Non la tua o la mia... se noi morissimo adesso la corda sarebbe ancora li....



# errata corrige sopra ho scritto:



invece volevo scrivere





beh, non è dal "mentale" che si acquisisce consapevolezza.
quindi non serve a nulla ripetersi in continuazione poichè crea solo frustrazione.
é "abbandono" (dell'ego) all'IO la via che a mio parere "apre" la consapevolezza (a tutti i livelli)
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Vecchio 21-06-2006, 09.47.35   #17
Yam
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Messaggio originale inviato da rezan
molti saggi dicono che noi siamo ciò che pensiamo. Ma ciò che noi pensiamo non necessariamente è quello che pensano anche gli altri quindi, noi stessi siamo un'egregora, un'illusione o un pensiero forma.
Altri saggi dicono che l'universo è un'energia pura che si concentra secondo le forme di pensiero di chi la utilizza. Se ad un pezzo di ferro noi togliessimo l'energia che tiene legate le molecole, smetterebbe di essere un pezzo di ferro per divenire dell'altro. Chi ha il completo controllo di questa energia ha anche il potere di cambiare forma a piacimento. Noi questo controllo lo abbiamo a livello latente e inconsapevole, quello che noi siamo e le cose di cui siamo circondati sono il nostro pensiero forma, frutto del nostro recondito desiderio, vita e morte compresi.

Bell'intervento, anche io ho queste informazioni, ma le ho ricevute e meditate, ma non realizzate.
Nel Buddismo ci sono dieci terre di Bodhisattva (Bhumi) che corrispondono ad altrettanti livelli di Coscienza, Dopo C'e' lo stato di Buddha. Il potere sugli elementi non ha a che fare con i primi livelli di Illuminazione dove dimorano e hanno dimorato la maggior parte degli esseri cosiddetti "illuminati" su questo pianeta e che di solito insegnano utilizzando la parola. Si dice che ad un alto livello di Illuminazione il saggio non parla piu', ma agisce nell'invisibile. Anche nel Taoismo e nell'Advaita Tradizionale ci sono queste informazioni. Nella Cabbalah, nel Tantra e nel Taoismo si parla poi di Maestro Divino, cioe' una "voce" che proviene da un'altra dimensione.
Quella dimensione, secondo i miei studi dovrebbe corrispondere al Brahman Saguna o Ishvara e' il Logos o Nous o Figlio o Intelletto Agente (Intellectus Agens o Angelo Metatron). Il Padre sta ancora oltre (Parabrahman che e' Brahman Saguna).
In sostanza c'e' una dimensione pura dove la dualita' non e' ancora sorta dove dimorano i cosiddetti Vidyadhara (detentori della Conoscenza, tib. Rig Dzin), sono corpi di Luce, esseri che hanno terminato il ciclo delle incarnazioni. Sono tanti ma sono UNO. In quella dimensione l'energia si manifesta attraverso suoni , luci e raggi (essenza degli elementi).
Questo e' quello che dice la letteratura e alcuni dei miei Maestri, che sostengono di avere un tale Maestro.

Io non so nulla.

Sulle Egregore ovviamente popolano il cosiddetto Inconscio collettivo o Astrale, dove vengono potenziate da entita' Angeliche, il panteon di tante regligioni e' composto da tali forme pensiero, spesso adorate come divinita'.

Ma anche questo non l'ho verificato se non intuitivamente.
Quindi non so nulla, un bel niente di niente.

Sul tutto e' concetto, e' vero in assoluto, ma bisogna comprendere cosa questo significhi in profondita', perche' se diventa una convinzione ideologica e' un problema.

In ogni caso non do molta importanza a questo aspetto della ricerca, che e' importante, ma assolutamente secondario al mio livello di pratica.

Ultima modifica di Yam : 21-06-2006 alle ore 09.53.28.
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Vecchio 21-06-2006, 09.54.46   #18
atisha
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Atisha in pratica parlavi del pensiero causale?

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Vecchio 21-06-2006, 10.05.32   #19
turaz
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... e a quel punto (nel momento di abbandono) tutto "arriva" da un non luogo e tutto fluisce liberamente.
Almeno nella mia esperienza è così
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Vecchio 21-06-2006, 10.06.56   #20
Uno
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Messaggio originale inviato da Mirror
Se non ci fosse nessun uomo sul pianeta tu pensi che esisterebbe il cosiddetto mondo delle cose, delle forme?
Non sono i sensi dell'uomo e la "sua" coscienza che oggettivizzano "il ciò che è" puro e semplice?
Secondo te, una sedia per una formica o una lumaca è una sedia?
Gli oggetti sono relativi ai sensi e alla coscienza del soggetto che li percepisce.
Senza il soggetto cosciente non esiste l'oggetto.
L'oggetto in sè è solo una "vibrazione " energetica, se così si può dire, proprio per dare una definizione ancora convenzionale ad una realtà che sarebbe indefinibile in se stessa.
Il soggetto che percepisce, l'oggetto percepito, e la Coscienza sono un tutt'Uno.


Pignoleggiando potrei dire che non esistendo nessun uomo sul pianeta ne potrebbero esistere in altri... potrei dire che l'illusione è il modo con cui soggettivamente percepiamo l'oggetto... il fatto che per una lumaca una sedia sia una collina (o chissà cos'altro) non significa che per quella lumaca la sedia non esiste.
Quello che voglio dire, provando ad utilizzare una metafora ancor meno materiale, è che se in 1000 persone pensiamo al concetto di casa (per non dire Dio) avremmo mille modi diversi di percepirlo, l'illusione è che il nostro modo sia l'unico... ma il concetto casa esiste (Dio lo lascio perdere adesso)... e se proprio vogliamo andare a fondo della cosa esiste una visione oggettiva della cosa che poi è la risultanza di tutte le visioni individuali....
Non sono i sensi del singolo uomo che oggettivizzano, quelli soggettivizzano, per questo il semplice diviene complicato... se ho una strada asfaltata dritta davanti a me è semplice... è semplice ciò che vedo, è semplice il mio cammino, se invece non ho questa strada lo stesso semplice cammino diviene complicato, debbo orizzontarmi (soggettivamente) debbo stare attento a dove metto i piedi, etc etc
Se abbiamo scelto alla fonte di complicare le cose un motivo c'è, il fatto che si possa Comprenderne anche la semplicità non esclude nulla, l'Uomo integrato conosce la semplicità (è semplice) ma vive ed agisce nella complicazione.... non si rifugia nella semplicità... quella sarebbe oltre che una fuga un'alieniazione dalla realtà senza differenze da chi si rifugia nell'alcool o nelle droghe, solo un diverso mezzo strumentale.
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Insomma Mirror sei il Mare o sei una goccia di acqua del Mare?



Uno is offline  

 



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