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Vecchio 20-07-2005, 19.05.12   #1
eva79
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La storia della chiesa.

La chiesa ormai da secoli ha un immenso potere; ma da dove è nata e come ha fatto a diventare così potente???
eva79 is offline  
Vecchio 20-07-2005, 22.38.52   #2
Lord Kellian
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Non posso far altro che segnalarti il mio sito sulla fine dell'impero romano. Infatti la chiesa come istituzione si venne a creare proprio in quel periodo. E già 50 anni dopo la sua affermazione (che era avvenuta con Costantino nel 313) utilizzò le truppe dell'imperatore per perseguitare le altre eresie nonché i pochi pagani rimasti. Poi si modificherà molto nel medioevo e acquisirà una preminenza totale. Ma la sua affermazione nasce nel contesto romano.

http://digilander.libero.it/tramonto193
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Vecchio 23-07-2005, 18.33.15   #3
eva79
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Quello che volevo capire anche attraverso opinioni personali, com'è possibile che una setta possa conquistare tale potere e portarselo dietro per tanti secoli.
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Vecchio 24-07-2005, 13.54.50   #4
La_viandante
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l'unica risposta che mi viene in mente e' che ha un'abilitita' particolare nel fare accordi col governo di turno, invece quello che vorrei sapere e' piu' un'informazione di ordine tecnico, cosa ci guadagna col concordato il governo italiano, ossia cosa ottiene in cambio degli accordi che fa col vaticano? qual e' il rientro?... mi sfugge il senso di stabilire di concedere dei privilegi ad un istituzione religiosa, l'unica che mi viene in mente e' la minaccia di scomunica, ma che senso avrebbe oramai ai giorni nostri una scomunica?...xche' temerla? che effetti avrebbe nella realta'?
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Vecchio 24-07-2005, 22.23.52   #5
exorcist
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Come fa una "setta" ad acquisire tanto "potere"?
Semplice: crea consenso e diventa maggioranza!
Ma quello che mi incuriosisce è sapere cosa intendi per "potere della Chiesa": economico? politico? psicologico? spirituale?...Ciao!
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Vecchio 27-07-2005, 18.26.12   #6
eva79
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Per potere intendo economico,politico e psicologico;anche il questito di La_viandante mi incuriosisce. Insomma la chiesa è fondata sulla religione ma essa non dice niente di certo e sicuro; come può qualcosa fondato sul niente avere tento potere?
eva79 is offline  
Vecchio 28-07-2005, 17.37.12   #7
La_viandante
stella danzante
 
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Messaggi: 1,751
...cui prodest?

quando mussolini decreto' come religione di stato quella cattolica, perche' lo fece? a cosa serve l'aiuto della chiesa con i suoi dogmi e divieti se non a reprimere? a chi serve un cittadino represso? uno obbediente e privo di senso critico? a ch serve una polizia parallela? e un copro militare che puo' comandare sulla magistratura?(criticato sull'ancora non definitivo pacchetto pisanu)

... meglio starci zitti va.. siamo sotto dittatura (militarizzata a breve).. da ogni punto la si voglia vedere, a meno che' non si sia stati abbondantemente plagiati da media e .. fede... (inteso anche come emilio) da non vederlo e vivere di liberta' percepita
La_viandante is offline  
Vecchio 28-07-2005, 18.13.44   #8
Lord Kellian
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Messaggi: 348
Riporto dalla Storia d'Italia di Denis Mack Smith:

L'ideale di Mussolini era ridurre ogni cosa sotto il controllo dello Stato. Malgrado tutti i suopi sforzi alcuni istituzioni riuscirono a mantenersi indipendenti, in partiolcare la monarchia e la Chiesa.

Pochissimi dirigenti fascisti erano cattolici praticanti. Mussolini si vantò spesso di non essere credente e di governare una nazione irreligiosa. Non andava mai a messa. Uno dei suoi primi lavori era sull'eretico Huss e ad uno dei figli diede il nome di un altro eretico, Giordano Bruno. Ciò malgrado, era abbastanza avveduto da rendersi conto di quanto fosse indispensabile l'appoggio della Chiesa.

Fu reintrodotto il crocifisso nelle aule scolastiche, vennero nominati cappellani presso la milizia, fu soppressa la massoneria e fu stanziata una cifra cospicua per riparare le chiese dai danni di guerra. Tutto ciò era qualcosa di completamente nuovo nella storia italiana posteriore al 1861. Il prestigio dei parroci aumentò quando i funzionari pubblici iniziarono a partecipare alle celebrazioni. L'anticlericale Gentile fu sostituito come ministri della Pubblica Istruzione dal cattolico Fedele. Lo stesso Mussolini iniziò a far battezzare i suoi figli.

Fin dall'inizio del fascismo, quando c'erano ancora gli altri partiti, la Chiesa si schierò con Mussolini, per contrastare il pericolo rosso. La Chiesa aveva condannato oltre al comunismo anche ilmn liberismo, ma venne a patti col fascismo dato che i fascisti, anche se solo formalmente, erano cattolici. La Chiesa si era sempre rifiutata di riconoscere lo Stato italiano, perciò quando fu annunciata la conciliazione del 1929, l'eventoo fu giustamente salutato come una grande vittoria di Mussolini e ciò ebbe conseguenza di portargli vasti consensi sia dall'interno che dall'estero. Pio XI lo chiamo "l'uomo della provvidenza".

Col concordato la Chiesa conservava per sé solo il territorio del Vaticano. La Chiesa ottenne la conferma della sua posizione privilegiata di religione di Stato, che comportava il diritto alla protezione governativa. L'accordo fu infine suggellato dalla concessione di una notevolissima somma di denaro, che fece della Chiesa forse il più grosso possessore di titoli di Stato italiani, di modo ch'essa venne ad avere un diretto interesse finanziario alla stabilità del regime.

Vennero proibite la diffusione di bibbie portestanti e delle riunioni evangeliche. Le scuole ecclesiastiche ricevettero un trattamento preferenziale e l'insegnamento della religione venne esteso anche alle scuole medie ed elementari. Gli enti ecclesiastici furono esentati dalle imposte.

Solo Benedetto Croce condannò quella che giudicava una resa senza condizioni dello Stato laico. Ma Mussolini sin servì dei patti lateranensi a proprio vantaggio. Si rifiutò di inginocchiarsi davanti al papa e disse che lo Stato doveva mantenre uno stretto controllo sulla Chiesa e avere voce in capitolo persino sulle nomine ecclesiastiche. Il governo era così in grado di bloccare le promozioni qualora non si tenessero in linea col fascismo.

Nel corso degli anni si verificò un certo conflitto fra Stato e Chiesa. Le leggi razziali degli anni 30 dovevano necessariamente essere condannate da qualsiasi cattolico. Ma in linea di massima il concordato funzionò per tutto il perido della dittatura.
Lord Kellian is offline  
Vecchio 09-03-2006, 01.40.00   #9
olypaul
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Citazione:
Messaggio originale inviato da eva79
Quello che volevo capire anche attraverso opinioni personali, com'è possibile che una setta possa conquistare tale potere e portarselo dietro per tanti secoli.

Non penso si sia trattato di una setta che conquistò il potere, ma piuttosto dell'esigenza dell'impero romano di ritardare il più possibile il proprio disfacimento inglobando una religione per investirsi del mandato superiore di un Dio, il cui credo in quel momento stava facendo molti proseliti e quindi sfruttarlo per frenare le forze centrifughe del disfacimento.
Finchè le istituzioni romane furono sane e funzionanti tutti riconoscevano l'autorità dell'impero, ma con il malcostume, corruzione e rammollimento intervenuti da Nerone in poi, lo stato di Roma non era più credibile e per tenerlo in piedi occorreva che i popoli lo riconoscessero come sacro, ovvero legittimato a governare non per volere degli uomini, ma per volere divino. Insomma una bella furbata!
Poi, con queste premesse, con l'inarrestabile disfacimento dell'impero romano pian piano la chiesa si sostituì ad esso, tant'è che ne adottò l'organizzazione e dalla tunica dei senatori derivò quella dei sacerdoti.
Il primo atto eclatante di sottomisione dello stato alla chiesa a mio avviso fu quando Ambrogio, vescovo di Milano accusò il Generale Teodosio, inviato dall'imperatore per esiliarlo, e sul portale della chiesa davanti alla folla gli intimò di fare penitenza per i delitti commessi. Mai nessuno aveva fino a quel momento osato tanto, ma i tempi erano maturi e poco dopo anche l'imperatore Valentiniano in persona venne umilmente a chiedere venia al vescovo.
E ricordiamoci che Ambrogio che la chiesa fece santo, in origine non era un prete, ma un funzionario laico che nel giro di una settimana ricevette il battesimo, gli ordini e il cappello episcopale!
Ritengo che la chiesa si a tutti gli effetti l'erede dell'impero romano sopravvissuto fino ai nostri giorni.

Ultima modifica di olypaul : 09-03-2006 alle ore 01.53.24.
olypaul is offline  
Vecchio 09-03-2006, 14.10.10   #10
Catone
Ospite abituale
 
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
La realtà, secondo me indiscutibile, è la disperazione psicologica dei cittadini nell'impero tardo-antico. Il materialismo aveva permeato tutta una società ormai profondamente atea. In nessun caso della storia (neppure ai nostri giorni) l'individuo si è trovato a vivere così isolato ed in preda a sè stesso come sotto Roma. Pensate che se qualcuno era ammalato lo si evitava di toccare. La situazione precipita quando Roma perde la spinta offensiva, passa in fase difensiva e vede sgretolarsi il proprio benessere.
In una situazione del genere i cristiani facevano comunità, si aiutavano gli uni con gli altri, si assistevano in caso di malattia e, non ultimo, portavano un messaggio di speranza per ciò che attende l'uomo dopo la morte. In un contesto del genere questo messaggio si afferma rapidamente, soprattutto nelle grandi città e in tutte le classi sociali.
L'impero prova a fermarlo nei primi secoli in tutti i modi ma poi si arrende e si converte anhe l'imperatore...
Catone is offline  

 



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