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#21
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di green demetr - 25 Ottobre 2025, 01:17:38 AM
La fede non è una terapia, ma nemmo una patologia.
Può essere usata per fini eterogenei questo si.
Ma chi usa chi? Non ha certo a che fare con la fede in sè.
#22
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di green demetr - 25 Ottobre 2025, 01:14:56 AM
Citazione di: Luther Blissett il 23 Ottobre 2025, 21:51:59 PMIl sogno oggi è quasi smontato a escrezione psichica, e le sue immagini non ci stupiscono più come poteva accadere ai nostri remoti antenati,
Questo lo hai deciso tu, in base a non so che. I sogni sono orientatori del senso secondo le varie psicanalisi. E portali di discussione con entità medie secondo i saggi di ogni epoca e periodo (tranne la nostra triste epoca).
Citazione di: Luther Blissett il 23 Ottobre 2025, 21:51:59 PMLibri (beh, sì, anche i Potenti hanno una loro libido scribendi... ).
 Sofisticate teologie verranno poi ricamate a partire da quei Libri.

Non tutte le religioni sono nate a tavolino ma tutte a tavolino sono state ottimizzate.
I potenti? Chiamare i saggi i potenti è ribaltare completamente il tavolino da gioco che tu stesso hai messo su.

Quello che tu chiami delirio, gli antichi lo chiamavano saggezza e verità.
Non sarà che ti servirebbe un pò di filosofia per far chiarezza su cosa ti tormenta davvero?
Tu sembri descrivere le miseri umane, che sono cose del tutto reali, come la fantasia di menti deboli...mi chiedo se sei consapevole di questo uso assolutamente scorretto del vissuto degli altri. Indagato proprio da quella sociologia che tu sembri vole usare per dire e dare un ordine diverso al dar senso alla vita degli altri.
Che cosa ti tormenta giovane?


#23
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di green demetr - 25 Ottobre 2025, 01:03:31 AM
Una teologia che si fonda sul niente.
Una teoria che chiede di essere smentita, prima ancora che essere dimostrata.
Amico mio il tuo è un delirio solipsista, uno dei tanti della modernità, a cui il cristianesimo deve iniziare a fare la lotta, piuttosto che fare la pace.
Ma poi la tua follia di ammettere un Dio, che poi saresti tu, che si compiace del delitto, non trovi che sia persino pericolosa?
Più che il solipsismo  le tue teorie sono vicinissime a quelle dello gnosticismo, di cui gli illuminati si fanno scudo per le loro nefandezze sull'umanità.
Se veramente ti interessasse basterebbe fare un giro su youtube, ormai sono molti i preti che riconoscono nello stato attuale delle cose, la cospirazione di queste sette. E cosa avrebbero le teologie antiche che non va? Il fatto che parlano di obbedienza al Dio? E' un Dio giusto però. Cristianesimo ed Ebraismo da una parte, e tutte le altre dall'altra, volontarie o involontarie amiche del materialismo contemporaneo.
Una teologia senza morale...te lo dico: è grave.
Non basta per smantellare la tua teoria?
#24
Tematiche Filosofiche / Re: Un problema difficile: ra...
Ultimo messaggio di green demetr - 25 Ottobre 2025, 00:11:27 AM
Citazione di: Jacopus il 24 Ottobre 2025, 22:22:29 PMNeppure la Chiesa lo fa più almeno dai tempi di Giovanni Paolo II.
Si non ne parla spesso, ma l'evoluzione è una teoria anti-cristiana, non potrà mai essere accettata.
#25
Tematiche Filosofiche / Re: Un problema difficile: ra...
Ultimo messaggio di green demetr - 25 Ottobre 2025, 00:09:07 AM
Citazione di: Jacopus il 24 Ottobre 2025, 22:22:29 PMtutti i passaggi sono piuttosto chiari e dimostrabili.
Non si possono dimostrare, perchè richiederebbe un laboratorio, dove puntualmente non avviene alcuna evoluzione, anzi visto i danni del 2020 tutt'ora sotto indagine preoccupata della comunità scientifica di controllo (fittizio naturalmente, visto che hanno allarmato di ulteriori esperimenti deliranti da parti di Pfizer, senza fare niente di sostanziale, tutti zitti nella scienza) andrei piano a  dire che la genetica porta avanti la vita, anche semplicemente quella meramente biologica, qualsiasi cosa abbiate in mente con questa parola.
Tutte quelle in circolazione sono semplici teorie, talmente strampalate e abitate da uno psicologismo spiccio, da lasciare costernati.
Ti consiglio il libro Inizio di Sini, dove sta al gioco e mette alla berlina queste posizioni (ovviamente accettandole di sottofondo, è pur sempre uno dei baroni delle università).
Nessuno mette in dubbio? E certo guai a parlare! (e poi la scienza non pensa).
Non ho voglia di fare l'analisi della storia della scienza (che pensa, una piccola parte, ma bella agguerrita), e della sua controparte, le royalities, per me oggi anche dette.... Pfizer 8) . (una delle 150 aziende che decidono cosa si deve pensare e cosa no).
La filosofia ha delle urgenze ben maggiori che far da spalla al capitalismo.
Ti lascio nel tuo stagno.
Saluti.
#26
Tematiche Filosofiche / Re: Alla ricerca della gaia sc...
Ultimo messaggio di green demetr - 24 Ottobre 2025, 23:37:44 PM
Citazione di: daniele22 il 10 Ottobre 2025, 09:33:08 AM
La scienza dovrebbe quindi ben tenere conto di questo carattere umano che esprime questa bipolarità con cui la vita umana reagisce durante il corso della vita dinnanzi al dolore e alla morte. Invece no, pretende quasi di negarne una. "Noi siamo i giusti", dicono
Saluti
E questa scienza che si interroga sul vissuto è la gaia scienza infatti.
Naturalmente questo vuol dire agire secondo convenienza?
E bravo! e chi te l'ha data quella evenienza con cui convivi e che sfrutti?
Quale è l'etica?
E' una etica del diritto personale o invece una ignobile conseguenza della società che produce individui zombificati?
Ma i bipolarismi sono molti, e Nietzche qualcuno, giusto qualcuno lo ha estrapolato per noi.
Poi Platone in realtà l'origine ce la ha detta in tutte le salse: Il tiranno e i suoi leccapiedi sofisti.
Ma si sa Platone era fascista no? Il delirio gente, il delirio.
Come dice Phil 2000 anni di storia per dire che la morale non esiste giusto? Giusto no? Ma li vogliamo aprire i libri o no? oddio muoio! ah ah ah ah (bè dico phil ma pure io avevo capito cosi...la lunga mano del sofismo...il nemico pubblico numero 1 del vivere sociale di diritto (naturale), la nemesi della filosofia.
#27
Tematiche Filosofiche / Re: Alla ricerca della gaia sc...
Ultimo messaggio di green demetr - 24 Ottobre 2025, 23:15:43 PM
Citazione di: Phil il 07 Ottobre 2025, 21:50:32 PMSuppongo (ma potrei sbagliarmi) nessuna; perché se ci fosse una direttiva etica oggettiva e scientifica (soft) tale, l'etica diverrebbe una scienza dura, ma, come dimostrano più di duemila anni di pensiero umani, non lo è
Purtroppo questo caveat lo hanno insegnato anche a me, è tempo di svecchiare gli scaffali della libreria di casa, e tornare a leggere veramente il canone occidentale, che è tutto ciò che viene prima della modernità.
Guarda basta leggiucchiare qualcosa, sentire qualcuno che ne parla degli antichi: il canone occidentale è esattamente la formazione di una etica oggettiva.
Forse chi mente non è l'antichità, ma è la modernità.
E così forse Socrate non è un sofista, ma è la modernità a essere tale, e a voler immagianre un Socrate sofista.
In questo senso Nietzche è rimastro dentro la modernità.
E mi ha tenuto prigioniero insieme a lui.
Caro Phil noi dobbiamo uscire dalla modernità non rimanerci dentro.
La metafisica è stata buttata fuori dalla modernità, ma questa è una di quelle menzogne metafisiche di cui Nietzche avrebbe dovuto accorgersi, non lo ha fatto, c'è arrivato da solo da altre vie.
Una volta buttato di fuori il racconto della metafisica, rimane una metafisica REALE, di cui appunto l'occidente ha parlato sino all'altro ieri.
Semplicemente ci hanno fatto il lavaggio del cervello.
Naturalmente tu dirai il contrario, ossia che sono io che ho subito il lavaggio del cervello....seeee come no!
Io non conosco la tua vita,ma sono sicuro che una bussola farebbe bene a tutti. E le bussole puntano cose reali, della vita, altro che le sciocchezze della psicopompa scienza.
Si a proposito, dimentico che se dico "ci hanno", la propaganda dice chi? alludendo a che sto parlando di marziani.
No povere anime perdute, sto parlando dell'industria culturale di cui voi feccia siete parte. E tranquilli non c'è alcun marziano.
Che tempi!
#28
Tematiche Filosofiche / Re: Alla ricerca della gaia sc...
Ultimo messaggio di green demetr - 24 Ottobre 2025, 23:00:01 PM
Citazione di: Koba il 07 Ottobre 2025, 18:46:29 PMOra, quando tu hai descritto la scena dello scienziato da laboratorio che finché rimane con il camice addosso può anche alimentarsi solo di conoscenze, ma quando poi appende il camice sente il bisogno di altro ed è mosso da sogni, speranze ecc., ecco è proprio questo il punto: questo è il finale da cambiare.
Immaginiamo quel sapere rigoroso, comprensivo di tutte le discipline (dalla matematica alla psicoanalisi), che sia nello stesso tempo però realmente incarnato, reso istintivo tanto da non permettere più la dismissione del camice (nel caso lo si usasse).
In questo modo alla domanda se la conoscenza sia in grado di fornire obiettivi all'azione non è così ovvio rispondere di no.
Che manchi appunto la determinazione a incarnare fino in fondo ciò che si arriva a conoscere? Questo è un salto che noi diamo per scontato che non avverrà mai (nella lezioncina a cui mi riferivo) perché appunto la conoscenza nel suo aspetto negativo di critica non ha ancora acquisito lo stesso radicamento della forza quasi istintiva di un'ideologia o di una religione.
Hai colto perfettamente il senso di Nietzche.
E hai colto perfettamente anche come la religione o la filosofia siano neccessariamente legate all'incarnazione di ciò che NON APPARE.
Ma per modo di dire non appare!
Le nostre vite infatti non sono apparenze, ma vissuti.
Come trovare un vissuto che sia anche razionalmente sostenibile in termini scientifici. Lo avevano già detto gli antichi: l'etica.


Andiamo ad alcuni sottotesti, e rivoli indegni.

Ora credo che Phil itenda dire che la scienza a cui si riferisce Nietzche è quella meccanicista (ammesso e non concesso, per me non è cosi), che l'eterno ritorno, sia un tentativo di comprendere come unire le due scienze quella gaia e quella meccanicista; e quindi visto che non lo penso dell'eterno ritorno, lo penso però proprio della presunta rigorosità della scienza in sè.
In questo senso per quanto ho compreso (sempre in fastidiosi compendi in rete), oggi la scienza dura, è quella della complessità, che di duro appunto non ha alcunchè (ad oggi direbbero gli esperti).
Nietzche non poteva saperlo, dunque se la domanda è possiamo cercare il modo in cui Nietzche cercava di compendiare, unire, la scienza meccanicista con la gaia scienza? La risposta è certamente si.
Ma a mio avviso di meccanicismo a parte qualche aforisma qua e là, che naturalmetne testimonia di questo sforzo, penso ai suoi progetti di biologia integrata, si risolve invece al 99% in gaia scienza e basta.
La domanda antipatica di Phil è se questa domanda è oggi attuale.
A mio modo di vedere no, non esiste alcuna biologia integrata, se non nelle fantasie di qualche decina di migliaia, di biologi molecolari o giù di lì, visto che non so nemmeno in cosa stiano perdendo tempo a fare che (oltre che arricchire la BIG PHARMA, e quindi loro stessi, ovvio, sulla pelle delle cavie umane, dei lavoratori in miniera etc..etc...etc...).
Forse una domanda sarebbe se i sostenitori della complessità possano dirci qualcosa su questa gaia scienza.
Ma si certo, basta vedere i risultati psichiatrici sull'effetto delle meditazione sul reale.
Va bene, ma qui mi pare in discussione la bussola nel mondo.
Per me Nietzche cerca il metodo, ma nel farlo, si imbatte nei fantasmi.
Come dire Nietzche va oltre se stesso, oltre le sue intenzioni.
In maniera completamente avulsa Freud ne riprende le fila.
Fino ad arrivare ad Adorno, che ne decreta la fine.
Siamo dentro a questa fine, se vogliamo parlare di attualità.
Mi appare ovvio che persino l'ultimo dei meccanicisti naturalisti, Comte, abbia da dirci molto ma molto di più in termini morali e di bussola razionale di quanto i vagiti di noi post-moderni (ovvero uccisi dalla modernità) siamo anche solo in grado di emettere.
Siamo messi male.
Vediamo di rialzarci.
Ciao!
#29
Tematiche Filosofiche / Re: Un problema difficile: ra...
Ultimo messaggio di Jacopus - 24 Ottobre 2025, 22:22:29 PM
Citazionel'evoluzionismo è stato già da tempo smontato, e persino ai tempi di Darwin era ritenuto incompleto e supponente.
Ai tempi di Darwin era inevitabilmente incompleto, rispetto a tutte le conferme odierne che ci sono state trasmesse dalla genetica. L'evoluzionismo del resto è sotto gli occhi di tutti. Gli esempi sono di tutti i tipi. Basti pensare alle pecore, che devono essere tosate, perché di selezione in selezione sono state trovate le specie che producono più lana. Si è trattato di un processo evolutivo guidato dai pastori nel corso di secoli. La natura in modo meno strategico (perché non deve produrre maglioni) fa lo stesso, con la regola fondamentale: "la vita deve adattarsi per vivere". Quindi la vita è in continuo mutamento e questo mutamento si chiama evoluzione ed oggi, più precisamente, teoria evolutiva sintetica. L'attuale suo riconoscimento come teoria solida e verificata è tra i più alti fra le teorie scientifiche e nessuno studioso serio si sogna di metterla in dubbio. Neppure la Chiesa lo fa più almeno dai tempi di Giovanni Paolo II.
Trattandosi comunque di teoria scientifica il suo valore è sempre relativo finché una eventuale successiva teoria non si dimostrasse migliore. Ad oggi è la spiegazione più chiara dei processi che trasmettono la vita. La domanda a cui non ha risposto è come stato possibile passare dalla materia inorganica a quella organica. Poi, dai virus a homo sapiens, tutti i passaggi sono piuttosto chiari e dimostrabili.
#30
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di Luther Blissett - 24 Ottobre 2025, 22:15:08 PM
Citazione di: sapa il 24 Ottobre 2025, 20:44:04 PMCerto che questa teologia proposta da Luther Blissett non è male. Riassumo schematicamente: Dio è unico, in quanto c'è solo lui, sia come divinità che come realtà, è eterno, ma non onnipotente, in quanto, a causa della sua stessa divinità, non può nè nascere, nè morire. E nella sua onn-impotenza, è ridotto a cercare avidamente l'esperienza delle sue allucinazioni, che siamo noi. Un Dio minore, dunque, che non si sa bene chi, nè perchè, ha costretto in una situazione da neuro-deliri. Un Dio quasi fantozziano nella sua impotenza, al punto che non si può non sodalizzare con Lui. Quindi, saremmo al punto che le allucinazioni di Dio sentano, per simpatia,  quasi il bisogno di rendere più interessante l'esistenza problematica del Dio minore, perchè no?, con una guerra o con altri eventi degni di nota. Andrà in Paradiso l'allucinazione di Dio, che sarà riuscita ad attirare maggiormente la Sua attenzione. Già, il Paradiso.. Ci sarà anche in questa teologia un Paradiso e potrebbe essere la memoria del Dio minore, cioè tutte quelle allucinazioni degne di essere da Lui ricordate al risveglio. All'Inferno, invece, tutte le allucinazioni Divine ordinarie, quelle grigie, incolori, non degne della Sua nota. Concordo con Luther Blisset, un Dio come questo sarebbe più simpatico e meno complicato. Adesso, però, quale liturgia? Come si venera un Dio come questo? Passo....

Complimenti per il compendio che hai fatto della mia teologia del teosolipsismo  :)
Da quanto hai scritto dimostri inoltre di aver capito praticamente tutto il meccanismo.

Questa teologia comunque è da considerarsi appena abbozzata.
Occorre evitare di costruirla facendoci guidare dai nostri desiderata, altrimenti tenderemo a costruire anche noi una ennesima consolazione, e ad illuderci.  Però la costruzione fin qui fatta sembra tenere abbastanza bene, mentre non sono ancora emersi problemi di incongruenza o altre criticità.
Interessante il tuo spunto riguardo una possibile discriminazione che il nostro Dio minore potrebbe mettersi a fare tra le allucinazioni per Lui interessanti e quelle grigie e ordinarie: penso però che Lui le archivierà tutte quante nella Sua memoria per sempre, tutte quante, sia quelle che hanno destato il Suo interesse che quelle che non Gli fossero troppo piaciute. Una Memoria perfetta deve archiviare tutto, non deve avere lacune. Oltretutto, il nostro Dio minore considera noi il vero Dio vivente, poiché Lui Si sente un handicappato cosmico, e Lui vede noi tutti come i Suoi infiniti caregiver.  Lui conserverà tutti insieme indiscriminatamente i ricordi belli e brutti poiché è un accumulatore seriale di vite vissute, e noi resteremo per sempre schedati nella Sua Biblioteca-di-Babele colma di tutti quanti i nostri vissuti.  Chi conserva i libri in una biblioteca, cosa si mette a fare coi vilains presenti nei vari romanzi? (I vilains sono i personaggi negativi di un romanzo) Ovviamente da nessun bibliotecario ci aspettiamo che mai getterebbe nelle fiamme dei libri, né mai che si mettesse a stracciare le pagine dei libri dove compaiono i vilains.  Ma soprattutto è che il nostro Dio minore non potrà mai mandare all'inferno nessuno, sarebbe come se mandasse all'inferno Sé stesso, poiché tutti quanti noi umani non siamo altro che Sue identità secondarie, in sostanza tutti noi siamo Lui, anche se ci ha collocati nel mondo praticandoci un'amnesia di chi veramente siamo, amnesia che terminerà soltanto al momento delle luci di cortesia finali.
Noi non siamo altro-da-Lui, non siamo creature, siamo direttamente Lui, con l'amnesia che ci fa dimenticare chi veramente noi siamo. Se Lui Si fosse limitato a riempire il mondo di creature a Lui simili ma separate da Lui, altre-da-Lui, poi non Si sarebbe potuto godere le nostre vite essendo direttamente noi, ma avrebbe dovuto accontentarSi di osservarci dall'esterno, come se fossimo tutti soltanto dei film.  Ma Lui ha voluto provare integralmente di persona tutto ciò che noi proviamo. Quando noi stiamo morendo, e siamo presi dall'ultima angoscia, Lui dentro di noi sta soffrendo insieme a noi, e solo quando transitiamo nel dopomorte, Lui Si ricorda di essere quel morente.  Lui, nelle Sue parti di psiche che non Si sono incarnate in noi è assillato da una estrema angoscia di eternità e da una inguaribile noia immortale, e soltanto le Sue infinite parti di psiche che sono incarnate in noi umani palpitano di vita e di morte. Lui è sempre qui da noi che sta! Non ci sono angeli né altra bizantina accozzaglia di cortigiani in cielo a circondarlo di riverenze, Lui nel Suo nonluogo vegeta oscillando tra uno stato vegetativo e un locked-in.  Lui soltanto qui da noi Si sente vivente e Si gode tutte intere le nostre vite, comprese quelle fasi delle quali noi umani avremmo fatto volentieri a meno (Dobbiamo arrivare a comprendere che certe cose che ci accadono possono davvero piacere soltanto a Lui). Lui, nella sua estrema passione per le nostre vite, è un assoluto dissoluto, ipermasochista puro, e fa ben poca distinzione tra piacere e dolore. Per lui bisognerebbe coniare un apposito termine misto di piacere-dolore, forse Gli potrebbe andar bene "algoedonìa".