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#41
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di Luther Blissett - 24 Ottobre 2025, 18:53:42 PM
(Scusatemi, ma non so ancora come citare i vari interlocutori cui intendo rivolgermi)

Caro Koba, non era lo gnosticismo, anche se devo ammettere che tra le mille radici che stanno alla base della mia ipotesi teologica hanno certamente dato un loro contribuito anche delle considerazioni gnosticheggianti.
#42
Tematiche Filosofiche / Re: Un problema difficile: ra...
Ultimo messaggio di green demetr - 24 Ottobre 2025, 18:49:21 PM
Citazione di: Enrico73 il 26 Settembre 2025, 23:50:23 PMGrazie per aver reso possibile questa dimostrazione pratica della teoria.
Non hai dimostrato niente mi pare.

Nella tua teoria come già detto da Daniele ci sono troppi assiomi (dogmi come tu li chiami), o forse meglio troppe affermazioni assolutamente gratuite e prive di qualsiasi contesto.

Credevo che il tuo problema fosse di natura psicologica, e me ne auguravo una formulazioni migliore.

D'altronde da un punto di vista ontologico (che è poi lo psicodramma del nostro secolo), non vi è modo di dialogo.
Hai semplicemente sommato una serie di affermazioni per lo più rapsodiche, a testimonianza che non c'è un vero lavoro di auto-analisi.
Difficile ammettere una biblioteca infinita e nel contempo che esista un evoluzionismo: l'evoluzionismo è stato già da tempo smontato, e persino ai tempi di Darwin era ritenuto incompleto e supponente.
D'altronde persino il concetto di concetti contradditori, che è poi ciò che mutui in maniera fantastica dalla psicologia (no! non è di concetti che si parla in psicanalisi, ma di vissuti, cosa che se tu noti, manca completamente dalla tua teoria) è passibile di rapsodismo.
La scienza non lavora cosi. Si vede inoltre chiaramente che ti manca l'intero corpo occidentale della filosofia, vedi il passaggio da un io narrante ad un soggetto fatto e finito, che è esattamente ciò che risponde in negativo alla tua premessa: ossia che tu sia un vapore (affermazione chiaramente contro il canone occidentale e chiaramente anche contro il senso comune, in fin dei conti bizzarra).
Naturalmente tu ribatterai che questo canone è il filtro.
Capisco benissimo la tua necessità di liberarti dalle catene, ma forse queste catene è meglio esplicitarle in altro modo.
Amici come prima. Apprezzo il tentativo di un pensiero pre-conscio.
Non ne capisco però le motivazioni profonde.
Ciao ciao!
#43
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di Luther Blissett - 24 Ottobre 2025, 18:44:24 PM
Ahiahiahi, constato che non avete indovinato:  vi siete persi l'occasione d'oro di un trenta e lode pure con l'abbraccio accademico!  E pensare che  questo qui sarebbe pure un sito pieno zeppo di filosofi  :D
E vabbè, allora ve lo dico qual era la dottrina filosofica che dovevate indovinare, e che se ne stava criptata dietro e dentro la mia cosiddetta nuova teologia.
Solipsismo!  Interroghiamo zia Wikipedia che ora ci dirà con precisione cos'è: "dottrina filosofica secondo cui l'individuo pensante può affermare con certezza solo la propria esistenza, poiché tutto quello che percepisce sembra far parte di un mondo fenomenico oggettivo a lui esterno, ma che in realtà è tale da acquistare consistenza ideale solo nel proprio pensiero, cioè l'intero universo è la rappresentazione della propria individuale coscienza."
È stato detto che soltanto la nostra mente può essere sicura di esistere, il solipsismo sarebbe la nostra unica certezza.  Ma poi, ragionandoci su, sùbito comprendiamo che sarebbe assurdo crederci davvero.  Ognuno di noi comincia a chiedersi: "esisto soltanto io, e tutti gli altri non sarebbero che mie allucinazioni? E l'universo intero esisterebbe soltanto nella mia mente?... " Ecco che tosto ci sentiamo costretti ad abbandonare questa dottrina, poiché ne intuiamo l'assoluta impossibilità che si tratti di una cosa reale, ne comprendiamo l'intrinseca assurdità. 
Ecco che a questo punto arriva la mia nuova teologia che ci dice che esiste effettivamente una persona, una Persona con la maiuscola, che Si può permettere di dirSi solipsista: Lui può!
Il nostro Dio minore è l'unica Persona che esiste, effettivamente, e tutto il resto delle altre persone (ovvero noi umani, e altri eventuali similumani degli altri mondi) non sono altro che Sue temporanee identità secondarie, destinate entro un range di circa 0-120 anni a rientrare nel Suo Sé divino, ad esserNe riassorbite.
Ed ecco che da quanto abbiamo or ora detto che possiamo finalmente battezzare la mia nuova teologia con un nome adeguato ed esplicativo: "teosolipsismo".
Questa denominazione viene a subentrare a un primo tentativo di darle un nome che ebbe luogo nel primo forum dove tutto nacque, e che fu "teologia del Puer aeternus".  Sarebbe troppo lungo, ora, spiegare come e perché fu deciso di darle questa denominazione. 
Teosolipsismo, dunque: rende bene l'idea di base di tutta la nostra Realtà. 
Esiste una sola Persona reale. Non sappiamo da quale istanza a Lui superiore Gli sia stata data questa prerogativa di essere un Dio, sia pure minore, e non ne sappiamo il perché. Tale Persona gode della prerogativa di una potenza immaginativa straordinaria, ma soffre anche di strazianti limitazioni che Lo costringono a contorti e feroci ripieghi: per descriverNe i tratti di personalità e le inclinazioni il lessico più adatto si rivela essere quello clinico della neuropsichiatria.  Il nostro Dio minore è come una sorta di verminoso cristallo capace soltanto di immaginarSi un luogo dove poter far vivere e morire infinite proiezioni di Sé, dato che nel nonluogo tristissimo dove Lui è non c'è niente altro che Lui.
Applichiamo immediatamente questa teologia che abbiamo ridenominato "teosolipsismo" al tentativo di rispondere in maniera rispettosa della logica a una questione di quelle importanti.
 Poniamoci adesso una di quelle grandi domande che fanno tremare i polsi, e tentiamo di proporre una risposta teosolipsistica.
 Domanda: perché Dio ha creato una Realtà, non bastava a Sé stesso?
 Proviamo a rispondere adottando dunque un criterio teosolipsistico.
 Avete presente il concetto di deprivazione sensoriale? Cercate per favore su Wikipedia o dove volete voi "deprivazione sensoriale". 
 Ebbene, se noi umani ci facciamo immergere in un liquido che ci dia l'impressione di non poterci più orientare, protetti da idonea tuta protettiva, al buio completo, aboliti ogni luce e suono, e proviamo a restare così per un tempo prolungato, che cosa invariabilmente finisce per accaderci?
 Parlo per esperienza diretta. Io l'ho provata questa cosa e vi riferisco cosa provai.
 Dopo non molti minuti cominciano ad arrivare le allucinazioni.
 E che cosa sono le allucinazioni, in quel contesto?
 Poiché noi umani siamo normalmente abituati a muoverci nel mondo con tutti i nostri sensi attivati, vista, udito, tatto, odorato, gusto, e gli altri come la propriocezione etc, la situazione di deprivazione sensoriale ci abolisce tutte le informazioni dal mondo a noi esterno, gettandoci in una crisi straniante che finisce per configurarsi con l'arrivo delle allucinazioni.
 In quello stato di coscienza da deprivazione ci rendiamo conto che "non possiamo restare senza mondo."
 E le allucinazioni sono nostri tentativi di ricostruzione del mondo di cui non ci stanno più arrivando i dati sufficienti.
 Applichiamo dunque questa spiegazione alla psiche divina che in questa situazione noteremo comportarsi in modo analogo al nostro, dimostrando l'analogia tra le due psiche, quella umana e quella divina.
 Quale sarebbe la situazione di Dio se non fosse esistita la Realtà che conosciamo, dove Dio non risulta presente? Se Dio fosse stato sufficiente a Sé Stesso, non Gli occorrerebbe creare una Realtà siffatta.
 Dio deprivato di Realtà assiste alla Sue allucinazioni che sono anche per Lui ricostruzioni del mondo. Ma Lui è molto più bravo di noi. Mentre a noi arrivano le allucinazioni, che sono vani tentativi di ricostruzione del mondo, destinati al fallimento. Le allucinazioni che arrivano a Dio sono invece così tanto grandi e potenti e minuziosamente consistenti da divenire sufficienti a divenire una completa Realtà che può coincidere con la nostra Realtà. Diversamente dalle nostre, le Sue allucinazioni sono così funzionali da poter divenire la nostra Realtà.
 Nemmeno Dio, quindi, può stare senza mondo.
 L'esistenza del mondo, intesa quindi come una necessità psicologica della divinità, indica ancora una volta una sostanziale somiglianza funzionale tra la psiche umana e quella divina.

Abbiamo appena notato che nella sostanziale somiglianza funzionale delle menti divina e umana si staglia però straordinaria la differenza di potenza immaginativa di Dio che in virtù di essa ha il potere di creare la nostra Realtà. È interessante ora mostrare un corollario nel ragionamento che stiamo facendo, affrontando brevemente il tema del nostro sognare.  Dio Si differenzia da noi per quanto riguarda i sogni: i sogni sono un fenomeno soltanto di noi umani, che abbiamo anche un ingombro somatico che ha le sue umane esigenze.  Ma il meccanismo dell'umano sognare ci permette di notare delle interessanti analogie.  Quando noi sogniamo, creiamo un mondo onirico precario e fugace che riesce comunque a impressionarci. I personaggi che animiamo nei nostri scenari onirici sono nostre labili creature, e assolutamente labile è il nostro intero teatrino interiore onirico, che oltretutto tendiamo a dimenticare rapidamente appena arriva il risveglio: ebbene, questo scenario onirico umano, pur così labile, assomiglia in qualche modo allo scenario cosmico creato dalla potenza creatrice dell'immaginazione divina.  Si può ben notare la distanza siderale qui tra i due poteri creativo-immaginifici  del nostro Dio minore e di noi umani.  Eppure, sia pur remotamente, il nostro mondo onirico assomiglia al mondo reale creato dal nostro Dio minore: infatti, ognuno di noi è l'equivalente di Dio dentro al suo piccolo mondo onirico, ognuno di noi è il dio minimo dei propri sogni.
Tutti i personaggi che compaiono nei nostri sogni siamo sempre noi che li impersoniamo. Se io sogno mia madre defunta, non è mia madre che è entrata nei miei sogni, ma è la mia mente ad averla generata e collocata nel mio scenario onirico. Analogamente funziona, con ben altra e straordinaria efficacia, il potere creativo di Dio, per cui ogni persona che vive nel mondo reale non esiste realmente ma rimane un personaggio scaturito dal potere immaginifico di Dio. Per finire questo post con un ulteriore esempio di analogia di scenari,  possiamo osservarla tra il mondo reale e il mondo immaginario di un autore di romanzi. L'autore di un romanzo è l'equivalente di Dio dentro al suo romanzo: egli può creare i personaggi, e può farli vivere o morire a piacimento.
#44
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di Koba - 24 Ottobre 2025, 15:59:47 PM
Alcuni elementi fanno pensare allo gnosticismo (sofferenza della vita, natura aliena, demiurgo maligno o pasticcione, divinità superiori), ma mancano del tutto riferimenti ad un viaggio di ritorno dell'anima...
Allora provo a rispondere: uno gnosticismo senza salvezza + una forma di satanismo senza ribellione (cioè Dio si comporta come un Lucifero melanconico).
Ma no... Rileggendo il testo mi sembra tutt'altra cosa... Mi arrendo.
#45
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di iano - 24 Ottobre 2025, 15:20:48 PM
Citazione di: Luther Blissett il 23 Ottobre 2025, 21:51:59 PM1) L'esperienza onirica: i sogni hanno sempre fortemente colpito l'uomo, e costretto a fare i conti col presentarsi elusivo alla propria coscienza di una vita altra e incoercibile. Il cacciatore tornava stanco e ad ogni suo abbandonarsi al riposo l'attendeva l'incontro con una deuterorealtà inafferrabile. Il sogno oggi è quasi smontato a escrezione psichica, e le sue immagini non ci stupiscono più come poteva accadere ai nostri remoti antenati, per i quali invece le immagini oniriche erano più che spettacolari effetti speciali Telefunken, segni senz'altro di qualcos'altro che premeva sulla coscienza, che ne rimaneva stupefatta ed attonita. Ogni notte i nostri antenati rivedevano i propri morti, oppure scorgevano cose impossibili nel mondo diurno, e il loro stupore davanti ai sogni ora possiamo soltanto immaginarcelo;
Post molto istruttivo nella sua chiarezza.
Esordisco con una battuta: se possiamo vedere i morti è perchè quelli che crediamo vivi magari non lo sono.
Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l'uomo della strada oggi dei sogni, ad esempio io.
Penso che se non si può dare ai sogni sostanza reale , si può dare alla realtà la sostanza dei sogni.
La sorpresa che ci desta il sogno a un certo punto bisogna superarla in qualche modo, perchè se no rischia di diventare una droga il cui effetto andremo a ricercare, la sorpresa in quanto sorpresa, con  miracoli al seguito.
In breve, bisognerebbe rivedere l'uso del termine ''realtà'' per riportare ciò cui si riferisce ad unità.
Infatti quando non si riesce a spiegare la realtà si tende a moltiplicarla, separando la terra dal cielo, o riducendola in micro e macro mondi.
#46
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di fabriba - 24 Ottobre 2025, 15:00:52 PM
Si, ho appena cliccato su "mi piace" per l'ultimo commento di iano: tu dovresti vedere "piace a 1 persona" come dice iano, mentre io -siccome sono quello cui piace- vedo quello che dice Luther Blissett... l'idea è che se cambio idea posso cliccare su "non mi piace" e ristabilire l'ordine nell'universo :)

(per inciso: aver tolto il pollice verso dai social media è stato l'inizio della fine per quanto mi riguarda!!)
#47
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di iano - 24 Ottobre 2025, 14:51:35 PM
Citazione di: Luther Blissett il 24 Ottobre 2025, 13:59:30 PMRispondo a fabriba.    Scusami se ti chiedo questa minuzia tecnica, ma ancora sono qui un novizio.
Poco fa ti ho cliccato dove stava scritto "mi piace" ed è saltato fuori sùbito il suo contrario.
A te risulta che ti ho cliccato "mi piace" oppure no?
Cliccando sul termine ''persona'', della frase ''piace a1 persona''  risulta che il post ti è piaciuto.
#48
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di iano - 24 Ottobre 2025, 14:34:51 PM
Io la laurea in patafisica ce l'ho, però non mi aiuta a rispondere alla tua domanda. :)
Ho letto tutto, e dovrei rileggere, ma ritenendo di aver minato alla base la tua, o di chi sia, teologia, attendo prima una tua risposta, facendoti intanto i complimenti per uno scritto che si lascia leggere, perchè quando la lettura è piacevole  è patafisico che il testo si accorci.
#49
Tematiche Spirituali / Re: "Il pane benedetto"
Ultimo messaggio di Duc in altum! - 24 Ottobre 2025, 14:34:13 PM
Citazione di: Luther Blissett il 23 Ottobre 2025, 19:24:26 PMComunque, dato che tutto, anche l'inverosimile, rimane possibile, se qualcuno avesse mai sentito parlare di queste pratiche del "pane benedetto", intervenga.
 Chi vuole condividere con me la passione della ricerca su questi temi di confine intervenga con le sue considerazioni.
Buongiorno @Luther Blissett, e benvenuto...

Non ho mai sentito di questa pratica che tua madre esercita.

Se può servirti essa è un sacramentale, così come lo è l'aspersione di una nuova macchina acquistata o (restando in tema di pane) la distribuzione da parte dei frati del "pane benedetto" il giorno della festa di sant'Antonio di Padova.
Differente da un sacramento, ove non importa la fede di chi lo riceve, giacché esso produce l'effetto della grazia nel momento stesso che viene somministrato.
Mentre i sacramentali dipendono dalla disposizione interiore del fedele che li usa (in questo caso tua madre ed eventualmente tu).

Pace&Bene

#50
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religi...
Ultimo messaggio di fabriba - 24 Ottobre 2025, 14:15:20 PM
Citazione di: InVerno il 14 Ottobre 2025, 09:05:39 AMNon ho detto che sono emerse da sentimenti di massa, falsa dicotomia, ho detto che se rimangono sul tavolino non sono religioni, c'è molta gente che si è messa a tavolino, poche religioni perchè devono essere credute e motivare altre persone, che a loro volta le plasmano e le influenzano, è un rapporto reciproco. Quel dito di Tommaso nel costato di Gesù è un "fatto", così come si attestavano i "fatti" al tempo, cioè per sentito dire. Il pastafaranianesimo è l'esatto opposto della ricerca di realisticità della religione, è chiaramente satirica negli intenti, nessun dito nel costato, ma la religione può motivare il dito sul grilletto di una pistola per via delle sue pretese di realismo, il pastafarianesimo può motivarti al massimo ad andare ad un raduno comico.
Non avevo notato questo.
Io oserei ipotizzare -mi rendo conto che suoni provocatorio- che la Genesi aveva un intento comico.
Non comico demenziale, ma comico come espediente per trattenere l'attenzione mentre portava insegnamenti importanti.

La comicità è strettamente legata al tempo, ai riferimenti culturali condivisi: se guardare un film comico di 100 anni fa non ci fa più ridere, figurarsi se possiamo capire la comicità di un libro scritto 3000 anni fa.

Per esempio: tra i 613 precetti, ce ne sono alcuni (levitico 18:7 per esempio) che vengono ripetuti 10 o 20 volte, forse di più.

Immaginiamo oggi di fare una religione con 613 precetti, e tra questi c'è "l'essere umano non deve essere torturato" ... poi 20 precetti dopo è rifrasata -identica nel significato-, e ancora e ancora 10 o 20 volte... a quale punto questa cosa -sacrosanta- comincia a risultare comica alla lettura per banale effetto della ripetizione?

(è solo un esempio, se non lo trovi valido non c'è bisogno di ribattere, se invece trovi l'intera ipotesi scentrata mi è più interessante capire in cosa non è convincente :) )