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#51
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di iano - 24 Ottobre 2025, 14:34:51 PM
Io la laurea in patafisica ce l'ho, però non mi aiuta a rispondere alla tua domanda. :)
Ho letto tutto, e dovrei rileggere, ma ritenendo di aver minato alla base la tua, o di chi sia, teologia, attendo prima una tua risposta, facendoti intanto i complimenti per uno scritto che si lascia leggere, perchè quando la lettura è piacevole  è patafisico che il testo si accorci.
#52
Tematiche Spirituali / Re: "Il pane benedetto"
Ultimo messaggio di Duc in altum! - 24 Ottobre 2025, 14:34:13 PM
Citazione di: Luther Blissett il 23 Ottobre 2025, 19:24:26 PMComunque, dato che tutto, anche l'inverosimile, rimane possibile, se qualcuno avesse mai sentito parlare di queste pratiche del "pane benedetto", intervenga.
 Chi vuole condividere con me la passione della ricerca su questi temi di confine intervenga con le sue considerazioni.
Buongiorno @Luther Blissett, e benvenuto...

Non ho mai sentito di questa pratica che tua madre esercita.

Se può servirti essa è un sacramentale, così come lo è l'aspersione di una nuova macchina acquistata o (restando in tema di pane) la distribuzione da parte dei frati del "pane benedetto" il giorno della festa di sant'Antonio di Padova.
Differente da un sacramento, ove non importa la fede di chi lo riceve, giacché esso produce l'effetto della grazia nel momento stesso che viene somministrato.
Mentre i sacramentali dipendono dalla disposizione interiore del fedele che li usa (in questo caso tua madre ed eventualmente tu).

Pace&Bene

#53
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religi...
Ultimo messaggio di fabriba - 24 Ottobre 2025, 14:15:20 PM
Citazione di: InVerno il 14 Ottobre 2025, 09:05:39 AMNon ho detto che sono emerse da sentimenti di massa, falsa dicotomia, ho detto che se rimangono sul tavolino non sono religioni, c'è molta gente che si è messa a tavolino, poche religioni perchè devono essere credute e motivare altre persone, che a loro volta le plasmano e le influenzano, è un rapporto reciproco. Quel dito di Tommaso nel costato di Gesù è un "fatto", così come si attestavano i "fatti" al tempo, cioè per sentito dire. Il pastafaranianesimo è l'esatto opposto della ricerca di realisticità della religione, è chiaramente satirica negli intenti, nessun dito nel costato, ma la religione può motivare il dito sul grilletto di una pistola per via delle sue pretese di realismo, il pastafarianesimo può motivarti al massimo ad andare ad un raduno comico.
Non avevo notato questo.
Io oserei ipotizzare -mi rendo conto che suoni provocatorio- che la Genesi aveva un intento comico.
Non comico demenziale, ma comico come espediente per trattenere l'attenzione mentre portava insegnamenti importanti.

La comicità è strettamente legata al tempo, ai riferimenti culturali condivisi: se guardare un film comico di 100 anni fa non ci fa più ridere, figurarsi se possiamo capire la comicità di un libro scritto 3000 anni fa.

Per esempio: tra i 613 precetti, ce ne sono alcuni (levitico 18:7 per esempio) che vengono ripetuti 10 o 20 volte, forse di più.

Immaginiamo oggi di fare una religione con 613 precetti, e tra questi c'è "l'essere umano non deve essere torturato" ... poi 20 precetti dopo è rifrasata -identica nel significato-, e ancora e ancora 10 o 20 volte... a quale punto questa cosa -sacrosanta- comincia a risultare comica alla lettura per banale effetto della ripetizione?

(è solo un esempio, se non lo trovi valido non c'è bisogno di ribattere, se invece trovi l'intera ipotesi scentrata mi è più interessante capire in cosa non è convincente :) )

#54
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di Luther Blissett - 24 Ottobre 2025, 13:59:30 PM
Rispondo a fabriba.    Scusami se ti chiedo questa minuzia tecnica, ma ancora sono qui un novizio.
Poco fa ti ho cliccato dove stava scritto "mi piace" ed è saltato fuori sùbito il suo contrario.
A te risulta che ti ho cliccato "mi piace" oppure no?
#55
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di Luther Blissett - 24 Ottobre 2025, 13:44:47 PM
Ragazzi, vi ringrazio tutti per le vostre risposte, che non attendevo così sollecite e numerose. E grazie per il molteplice benvenuto.  Risponderò più puntualmente a ognuno di voi quando mi sentirò più disinvolto nel gestire questo vostro bellissimo forum, di cui è assurdo che io non mi fossi ancora accorto fino a pochi giorni or sono, nonostante che da molti anni sapessi dell'esistenza di un sito calamita dei pensatori come riflessioni.it: insomma, non mi ero ancora accorto che esisteva pure il forum!

Mi rendo conto della mia deprecabile tendenza a confezionare pipponi interminabili, però se devo tentare di esprimere concetti, o addirittura teorie che si propongono nuove su argomenti impegnativi, non mi si può chiedere di comprimere più di tanto i miei scritti.

Vi ho chiesto di provare a smontare questa mia teoria, ma invito coloro che intendessero fare sul serio nel provare a farlo, a leggere integralmente quanto finora ho scritto.  Anche saltare un singolo passaggio del mio scritto potrebbe portare a compromettere il senso complessivo di tutto il mio discorso.

Ora vorrei farvi notare che la mia ipotesi di nuova teologia non sarebbe poi in verità così nuova come finora ve l'ho  presentata.  Già nella mia autopresentazione avevo accennato che avrei voluto parlarvi di una mia nuova idea così elementare e apparentemente semplicistica che sicuramente avrebbe corso il rischio di essere scartata a priori come una sesquipedalica fesseria.  Avevo lì evocato addirittura la lettera rubata di Edgar Allan Poe, per dire che talvolta certe verità fin troppo evidenti tendiamo a scartarle a priori troppo precipitosamente, o a volte proprio non riusciamo più a vederle, scotomizzandole del tutto.
Vi ringrazio comunque che non avete già cominciato a demolirla coi picconi, ma prima di procedere al piacere sadico del debunking (parola che ripeto volentieri dato che sembra esservi piaciuta), vorrei invitarvi a scoprire quale dottrina filosofica di enorme importanza nella storia del pensiero umano si nasconda dietro la mia nuova ipotesi di nuova teologia.
Prometto a chi risolverà questo indovinello, indicando per primo il nome di questa essenzialissima dottrina, che gli accorderò un trenta e lode con abbraccio accademico incluso, e addirittura promessa di un incarico presso un istituto prestigioso che rilascia lauree in utroque iure in patafisica quantistica comparata e doppio master a Palo Alto e Akademgorodok  ???
:)


#56
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di iano - 24 Ottobre 2025, 13:44:30 PM
Citazione di: Koba il 24 Ottobre 2025, 10:59:38 AMMa certamente una volta capìta a fondo la domanda è inevitabile valutare anche le risposte.
Comunque, una debolezza ricorrente sta nel dare troppo peso alle risposte, fino al punto di trasformare l'analisi di esse in vera e propria disputa.
Condivido, e in effetti è quello che tu fai, però in attesa delle risposte, a volte è il tempo a togliere senso alle domande, tempo che il filosofo col suo lavoro può accorciare, sopratutto perchè esso a quel lavoro dedica la vita intera.
Una volta analizzata la domanda, prendendosi il tempo che ci vuole, il primo tentativo deve essere di togliergli senso, rendendo non più necessaria la risposta, senza temere di apparire nichilisti.
Questo credo possa attuarsi prendendo meglio coscienza dei termini che compongono la domanda nella misura in cui, dandogli ovvio significato, abbiamo trascurato di farlo.
La domanda in altri termini sembrerà avere un senso perchè composta da termini che più che indiscutibili, non discutiamo dandone per scontato il significato.
La domanda cioè potrebbe stiracchiare i termini che la compongono oltre la funzione per cui sono nati, della quale non sempre conserviamo coscienza.
Provo a fare un esempio.
Dal fatto che una operazione può essere reiterata senza fine, potremmo aver tratto il concetto di infinito, perchè in effetti l'operazione non ha una fine, essendo però  cosa diversa dall'infinito, stante che l'operazione non lo  produce.
Quindi partendo da un operazione razionale approdiamo a un concetto metafisico in cui la ragione ''si spaura''.
E quindi ci chiediamo, se può esistere davvero l'infinito, con ovvio significato del termine, senza però che sia ovvio e senza trovare quindi risposta.
I matematici, limitandosi a dire che infinito non è un numero, non ne negano però l'esistenza, lasciando così aperta la domanda su cosa sia.
L' ''infinito'' matematico non è un numero perchè è la mancata specificazione di un numero fino al quale contare.
Cioè è l'operazione del contare nella sua generalità.
#57
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di fabriba - 24 Ottobre 2025, 13:39:26 PM
Citazione di: Luther Blissett il 23 Ottobre 2025, 21:51:59 PMEppure il pensiero religioso dovrebbe essere una visione del mondo in qualche modo edificante e pertanto anche rasserenante, e invece, fateci caso, può degenerare in atrocità del pensiero.
D'accordo con Adalberto (cosa che comincia a diventare noiosa  :))  )

Più o meno qualunque pensiero umano può degenerare in atrocità del pensiero, anzi... oso dire che per come siamo fatti non solo può, ma tende a degenerare.

Abbiamo -gli umani- un problema con i non-quantificativi: quasi qualunque cosa per cui possiamo pensare "il mondo sarebbe migliore se solo ci fosse più X" finisce con X che diventa sufficiente, e poi sempre di più, poi non ci si ferma perché "se solo ci fosse più X" ha una sua inerzia, e infine diventa un problema enorme perché ce n'è troppo... solo a quel punto si va in over-correzione e si pendola per qualche decennio fino a trovare un nuovo equilibrio.

La religione non ha fatto eccezione in passato... tutto sommato oggi mi sembra il minore dei nostri problemi, nonostante un certo ritorno di fiamma che vale la pena tenere sotto controllo (ma forse è parte dell'effetto pendolo dell'idea che ci è venuta 1 o 2 secoli fa che "il mondo sarebbe migliore se solo ci fosse più ateismo").
#58
Tematiche Spirituali / Re: La fede: per alcuni una te...
Ultimo messaggio di Adalberto - 24 Ottobre 2025, 11:31:55 AM
Attenzione a non giudicare con la mente odierna i processi cognitivi avvenuti in epoche arcaiche.
Sia perché da quelle deriviamo e ne portiamo tracce, sia perché non è che il pensiero lucidamente razionale mi sembra sia stato in grado di offrici  soluzioni più mirabolanti degli stati emotivi..
Non so, forse il  tema andrebbe modulato sulla ricerca di un equilibrio fra questi nostri due  stati, piuttosto che nelle tracce dei processi cognitivi che da allora ci hanno portato fin qui. Ribadisco non so.

Certamente oggi  gli sciamani sarebbero curati con psicofarmaci per adattarli al nostro attuale vivere civile, Non per questo definirei malate  quelle tre radici.
Anzi ne aggiungerei una quarta: il culto dei morti.
Non è chiaro se anche Neanderthal lo praticassero come alcune tracce dibattute e contestate potrebbero far supporre
Oppure se il distacco sia sentito anche dagli elefanti che talvolta hanno mostrato elefantesse raggrupparsi per diverso tempo  vicino alla madre del cucciolo morto prematuramente, prima di riprendere tutte la strada del branco. Anche queste sono  letture viziate dai nostri occhi sentimentali.
Ma se proprio vogliamo trovare un responsabile, andrea  a cercarlo nella parola, prima che nello scritto.
PS. :) Benvenuto/i comunque LB, eh.. 
#59
Tematiche Spirituali / Re: Piccola proposta di una nu...
Ultimo messaggio di fabriba - 24 Ottobre 2025, 11:00:55 AM
Preso da un momento di pigrizia ho chiesto un riassunto a chatGPT (che mi ha pure detto che era troppo lungo e ho dovuto tagliare le ultime righe.... che io sia pigro va beh, ma che chatGPT sia pigro siamo all'assurdo......!).


L'idea del Dio che non può terminarsi (o depotenziarsi) mi è interamente nuova, non ci avevo mai pensato ne mi ci ero scontrato.
Ci avevo pensato nei termini in cui l'umanità sta cercando di muoversi concretamente verso ambizioni di transumanesimo, semi-onnipotenza e amortalità, e la domanda che mi ponevo era una trasposizione di quella che poni tu: abbiamo percorso decine di migliaia di anni per arrivare lì, ma quando ci dovessimo arrivare... e poi?!

Trovo sia di estrema attualità, sono d'accordo con @sapa che è un plot per una storia di grandissima attualità: sono 25 anni che aspettiamo il nuovo Matrix, secondo me hai qualcosa per le mani!

Se pensi a questa teologia invece in termini religiosi, mi devi dare qualcosa di più (!) perché non mi è chiaro il modo in cui questo Dio dovrebbe essere degno della nostra devozione, o stimolarci al rispetto di un qualsivoglia set di valori.

--
riflessione a lato stimolata dal tuo post:
> l'umanità ha inventato dio come obiettivo?
#60
Tematiche Filosofiche / Re: Il filosofo che non sono.
Ultimo messaggio di Koba - 24 Ottobre 2025, 10:59:38 AM
[Sul fare filosofia e sulla divulgazione]
Io sono convinto che fare filosofia sia essenzialmente stare nella domanda più che conoscere e soppesare le varie risposte che via via i pensatori hanno dato.
Ma certamente una volta capìta a fondo la domanda è inevitabile valutare anche le risposte.
Comunque, una debolezza ricorrente sta nel dare troppo peso alle risposte, fino al punto di trasformare l'analisi di esse in vera e propria disputa.
Per quanto le risposte dividano, c'è pur sempre il lavoro, che può essere svolto in comune, di capire a fondo la domanda.
Penso che una comunità filosofica avrebbe già solo senso dandosi questo obiettivo.
Il problema storico dell'oscurità dei testi di filosofia dipende in parte dalla mancanza da parte dei divulgatori di una comprensione chiara di quello che ho scritto sopra – per cui entrano direttamente nelle risposte, che così sembrano campate in aria, si fa fatica a capire a che cosa rispondano – e in parte dal fatto che chiarire i problemi, riscriverli, tradurli significa esporsi.
E se è difficile che qualcuno si esponga fino in fondo anche in un forum filosofico i cui utenti sono anonimi, figuriamoci nell'ambiente della cultura in cui ciascuno degli attori campa sulla propria reputazione.
È per questo motivo che gli interpreti di un determinato filosofo tendono a ripetere la sua terminologia: per non rischiare di sbagliare. Anche se di solito i critici non dicono: hai sbagliato! Piuttosto: non hai capito la profondità della faccenda, hai semplificato ecc.
Questo timore si scontra però con il dovere di chi fa filosofia, che consiste appunto nell'abitare la domanda e nel renderla abitabile anche ai propri lettori o ascoltatori: quindi nel chiarirla fino in fondo prima a se stessi e poi a tutti gli altri attraverso una ricerca quasi ascetica della migliore espressione possibile e nello stesso tempo senza voler trattenere nulla per sé. Essere generosi, insomma, cosa rara nell'ambiente della cultura.
Quindi, in qualsiasi posto si stia trattando la filosofia (scrivendo un libro, un post, parlando in un'aula scolastica o a un amico), bisogna chiarirsi con onestà se si sta facendo veramente filosofia o se si sta semplicemente facendo un po' di cultura (per paura appunto di esporsi).