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Sufismo

Riflessioni sul Sufismo

di Aldo Strisciullo    indice articoli


 

Il Sufismo, la corrente mistica dell’Islam

Febbraio 2008

 

  • Il Sufismo e il Corano

  • Le Confraternite

  • I periodi del Sufismo

 

SufismoIl Sufismo è una corrente mistica sviluppata dalle Genti Turche che contiene ancor oggi gli antichi valori dello Sciamanesimo centroasiatico. Ma è certo che alcuni maestri Sufi conoscevano anche i testi di due neoplatonici d'Alessandria d'Egitto, Clemente e Origene, e quelli dell'origenista Evagro il Pontico (le cui Centurie gnostiche e il cui Antirrhetico giunsero sino ai confini orientali dell'lran), e dell'origenista Stefano bar Sudailè, che nel Libro di leroteo parla dell'ascesa dell'anima a Dio. Secondo Si Hamza Boubakeur (che fu rettore dell'Università lslamica di Parigi, rettore della Moschea di Parigi, discendente del primo “califfo ben diretto” Abu Bakr ed è considerato il maggior teologo musulmano dei XX secolo):

 

“Il Sufismo non è in se stesso né una scuola teologico-giuridica, né uno scisma, né una setta, poiché si pone di sopra da ogni obbedienza. E' innanzitutto un metodo islamico di perfezionamento interiore, d'equilibrio, una fonte di fervore profondamente vissuto e gradualmente ascendente.
Lungi dall'essere una innovazione o una via divergente parallela alla pratiche canoniche, è anzitutto una marcia risoluta d'una categoria di anime privilegiate, prese, assetate di Dio mosse dalla scossa della Sua grazia per vivere solo per Lui e grazie a Lui nel quadro della Sua legge meditata, interiorizzata, sperimentata”.

 

Il Sufismo e il Corano

Base imprescindibile del Sufismo è il Corano correttamente letto, meditato e interpretato, dal quale i Sufi traggono soprattutto i concetti di rispetto per la persona (Corano: 4ª92; 25-68; 61ª12; 17ª33), rispetto per le religioni (2ª256; 2ª62; 2267), senso della pace (4ª90; 8ª61; 6ª54; 22ª39-40), comportamento etico impeccabile (2ª177; 25ª63-76). Obbligo imprescindibile di un Sufi è di essere musulmano, di osservare la Shari‘a (La Legge dell’Islam), e di essere accolto e iniziato in una Confraternita tradizionale. Nelle riunioni di istruzione, che si svolgono in cicli consecutivi di sette anni quale simbolo dell'Ascesi mistica che ha appunto sette gradi, il primo anno ha come tema il suono (con tutto ciò che ne scrissero i maestri del passato), il secondo la luce, il terzo il numero (o i valori simbolici e scientifici relativi), il quarto la lettera, il quinto  la parola (tutti i Testi Sacri), il sesto il simbolo e il settimo ritmo e simmetria. Poi si ricomincia dal primo, in una sequenza continua che porta via via alla evoluzione sia culturale sia spirituale.

 

Le Confraternite

I Sufi si dividono in Confraternite (Turuq, singolare Taryqa), così come le Confraternite dei frati e delle suore, con la sola differenza che i Sufi e le Sufi si sposano e vivono nel mondo: “nel mondo, ma non del mondo; nulla possedendo e da nulla essendo posseduti”, come essi dicono.
Le confraternite dei Sufi si sono sgranate lungo il corso dei secoli: in tutta la storia della cultura islamica i grandi scienziati, poeti, musicisti, architetti, pittori e docenti universitari appartennero a Confraternite Sufi.

 

I periodi del Sufismo

Scrive Si Hamza Boubakeur:

 

“Gli Umayyadi favorirono il discredito dei valori islamici la dissoluzione dei costumi, il favoritismo, la corruzione, [...]. Così i focolai dei misticismo si moltiplicano a Kúfa, Bassora, Medina, La Mecca, nello Yemen, nel Khorasan e contano un gran numero di mistici pro-calidi, intransigenti e fedeli al ricordo del Profeta. Tutti si segnalano per l'eloquenza, per le critiche ai costumi, per la propensione al ritiro spirituale nelle moschee”.
Possiamo riconoscere quattro grandi periodi, o tappe, nella storia dei Sufismo. Dal VII all’VIII secolo, si hanno le prime manifestazioni e la prima diffusione. Nel secondo periodo, dal IX al X secolo, le lotte e le controversie politiche che caratterizzano il vasto mondo islamico si riflettono sulla formazione delle più importanti Confraternite Sufi. È il periodo che dà al Sufismo anche i suoi grandi martiri (come alHallaj) condannati da giudici corrotti e integralisti, fatti torturare da dittatori feroci anche per giorni e giorni e poi fatti bruciare. Nel terzo periodo (secoli XI-XV) alcuni teologi fra i più eminenti dell'islam, come il turco alGhazali (1050-1111) e l'andaluso ibn alArabi (1165-1240), gettano un ponte ben solido fra la Teologia e il misticismo dei Sufi. Il quarto periodo va dal XVI secolo ai giorni d’oggi, e si apre con il grande fiume delle sei maggiori Confraternite: Qadiriyya (Qadiri), Shazuliyya, Suhrawardiyya, Naqshbandiyya, Mevleviyya e Khalwatiyya (in turco Halveti), alle quali si affiancheranno lungo i secoli circa una ottantina di ramificazioni minori. Va detto che sussistono oggi, in Europa, alcune imitazioni new age senza valore alcuno.

 

- Articolo pubblicato sul nr. 3 della rivista Sufismo, dicembre 2007

 

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