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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-05-2008, 09.41.51   #1
La_viandante
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Questi folli atei che non si inginocchiano

Bagnasco è stato contestato, come al solito come dappertutto, per la decisione di andare a portare la carezza di dio nel cuore di bambini delle scuole pubbliche.
La reazione di un certo Mosca di Avvenire come al solito è offensiva e non riconosce le leggi dello stato valide anche per le gerarchie ecclesiastiche al punto che oltre a dare dei folli ai genitori arriva persino a dire una cosa per me scioccante che vi copio e incollo da qui

http://www.uaar.it/news/2008/05/03/p...ia-degli-atei/

Ci sono migliaia di creature nel pianeta oppresse da guerre e fame, che sarebbero felici d’inginocchiarsi davanti alla mano benedicente del cardinale Bagnasco: perché per loro Dio è speranza nel futuro, forza e ricchezza interiore.


Ora le cose sono due, o desidera che questa società conosca la miseria più nera per poter desiderare felicità illusorie così da venerare qualsiasi uomo gli racconti balle e ottenere tutto il potere possibile su di loro, oppure che gli atei che non accettano di inginocchiarsi sono tremendamente blasfemi verso una “persona”
O forse che stanno proprio delirando e basta

e pensate, coi contributi pubblici ad avvenire io pago anche questo tizio perchè possa insultarmi
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Vecchio 04-05-2008, 10.37.04   #2
VanLag
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

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Originalmente inviato da La_viandante
Bagnasco è stato contestato, come al solito come dappertutto, per la decisione di andare a portare la carezza di dio nel cuore di bambini delle scuole pubbliche.
La reazione di un certo Mosca di Avvenire come al solito è offensiva e non riconosce le leggi dello stato valide anche per le gerarchie ecclesiastiche al punto che oltre a dare dei folli ai genitori arriva persino a dire una cosa per me scioccante che vi copio e incollo da qui

http://www.uaar.it/news/2008/05/03/p...ia-degli-atei/

Ci sono migliaia di creature nel pianeta oppresse da guerre e fame, che sarebbero felici d’inginocchiarsi davanti alla mano benedicente del cardinale Bagnasco: perché per loro Dio è speranza nel futuro, forza e ricchezza interiore.


Ora le cose sono due, o desidera che questa società conosca la miseria più nera per poter desiderare felicità illusorie così da venerare qualsiasi uomo gli racconti balle e ottenere tutto il potere possibile su di loro, oppure che gli atei che non accettano di inginocchiarsi sono tremendamente blasfemi verso una “persona”
O forse che stanno proprio delirando e basta

e pensate, coi contributi pubblici ad avvenire io pago anche questo tizio perchè possa insultarmi
Le gerarchie ecclesiastiche danno per scontata una superiorità che non tutti gli riconoscono e vorrebbero vivere la loro fede e portare il loro messaggio a livello sociale invece che privato. Ma il problema sono più i loro seguaci che si scagliano contro chi non vuole riconoscere questa autorità, gesto che a me ricorda molto gli atteggiamenti di chi, quando parlava il duce, obbligava la gente a togliersi il cappello.

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Vecchio 04-05-2008, 11.34.23   #3
La_viandante
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

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Originalmente inviato da VanLag
Le gerarchie ecclesiastiche danno per scontata una superiorità che non tutti gli riconoscono e vorrebbero vivere la loro fede e portare il loro messaggio a livello sociale invece che privato. Ma il problema sono più i loro seguaci che si scagliano contro chi non vuole riconoscere questa autorità, gesto che a me ricorda molto gli atteggiamenti di chi, quando parlava il duce, obbligava la gente a togliersi il cappello.

si Van, questi atteggiamenti a me iniziano a spaventare proprio perchè tanta gente continua a ripetere e a difendere la libertà di espressione dei prelati anche quando questi sono profondamente offensivi e pretendono la sottomissione, trovo queste cose allarmanti, e ancoira di più che la gente vi guardi e lascia che sia, come fosse tutto ... normale, dovuto, ...
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Vecchio 04-05-2008, 17.12.53   #4
senzanome
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

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Ci sono migliaia di creature nel pianeta oppresse da guerre e fame, che sarebbero felici d’inginocchiarsi davanti alla mano benedicente del cardinale Bagnasco: perché per loro Dio è speranza nel futuro, forza e ricchezza interiore.



sarebbe a dire che già sei oppresso da guerra e fame, cioè sei l'ultimo degli esseri umani su questo pianeta, e poi devi pure inginocchiarti davanti a qualcuno che ti viene a dire che esiste Dio, cioè la tua ricchezza INTERIORE.

Cioè beati gli ultimi perché saranno i primi, saranno, in un altro mondo.
E in questo di mondo facciamoli inginocchiare, non si sa mai, meglio tenerli buoni, saltasse mai loro in mente di arrabbiarsi un pochino per le ingiustizie.
E se poi saltasse a qualcuno in mente di migrare nella parte ricca del pianeta?
Buoni, state buoni, a casa vostra e inginocchiatevi ringraziando per la ricchezza interiore.

I soldi per Avvenire servono anche a questo, a tranquillizzare le coscienze di chi gode di una ricchezza esteriore in una parte del pianeta, per quella interiore non si può dire granché, giacché essa è visibile solo per Dio.
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Vecchio 05-05-2008, 22.08.45   #5
manacoddi
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

Ma siete davvero tanto sicuri che il "benessere" esteriore sia la vera ricchezza? A chi non ha la ricchezza materiale vorreste negare anche la ricchezza interiore?
Siete proprio sicuri che i cosiddetti poveri della terra siano più infelici di noi che abbiamo anche il superfluo? E perchè il più alto tasso di depressione e anche di suicidio non avviene in questa categoria, ma in quella nostra, comoda e agiata? Perchè chi non ha da mangiare vuole vivere e chi ne ha fin troppo vuole morire? Avete mai pensato a queste realtà? Probabilmente no, semplicemente perchè non vi è comodo...
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Vecchio 05-05-2008, 23.54.07   #6
frollo
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

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Originalmente inviato da manacoddi
Ma siete davvero tanto sicuri che il "benessere" esteriore sia la vera ricchezza? A chi non ha la ricchezza materiale vorreste negare anche la ricchezza interiore?
Siete proprio sicuri che i cosiddetti poveri della terra siano più infelici di noi che abbiamo anche il superfluo? E perchè il più alto tasso di depressione e anche di suicidio non avviene in questa categoria, ma in quella nostra, comoda e agiata? Perchè chi non ha da mangiare vuole vivere e chi ne ha fin troppo vuole morire? Avete mai pensato a queste realtà? Probabilmente no, semplicemente perchè non vi è comodo...

Semplicemente perchè, quando non si riesce a risolvere i "bisogni primari", non si ha modo di pensare a quelli secondari. E allora quelli non pesano. Però quando i bisogni primari sono belli che risolti, allora cominciano a contare quelli secondari e, in quel caso, non poterli soddisfare genera frustrazione, depressione e stati d'animo che a volte e nei caratteri più "deboli" possono portare fino al suicidio. Tuttavia io credo fermamente che sia molto meglio vivere in una società ricca nella quale è presente qualche suicida, piuttosto che in una società poverissima, dove non c'è un suicida, ma tutti i giorni si lotta per non morire di fame. In altre parole, meglio un po' di depressione che attaccarsi con le unghie a una vita di stenti.
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Vecchio 06-05-2008, 16.50.27   #7
Martino Giusti
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

“E sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam” Jannacci docet.
Attenzione che le carezze di dio non si trasformino in altro “tipo” di carezze visti i gusti di certuni prelati…
I poveri (cosiddetti) di questa terra sono talmente felici di vedere i propri figli o genitori o mogli o sorelle morire di fame, violentati, uccisi con le migliori torture che se ne avessero la possibilità fisica e soprattutto economica di innalzare chiese in pregiatissimo marmo di Carrara ove pregare felici un dio per il tramite di un uomo, lo farebbero immediatamente.
In fondo la felicità è una piccola cosa (Trilussa, altro ateo?)
Mi inginocchierò davanti a qualunque dio si manifesti e con la sua voce profonda giudichi finalmente chi continuamente usa il suo nome per continuare a perpetrare con dolo abuso di credulità popolare!
Martino Giusti is offline  
Vecchio 07-05-2008, 22.12.05   #8
manacoddi
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

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Originalmente inviato da Martino Giusti
“E sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam” Jannacci docet.
Attenzione che le carezze di dio non si trasformino in altro “tipo” di carezze visti i gusti di certuni prelati…
I poveri (cosiddetti) di questa terra sono talmente felici di vedere i propri figli o genitori o mogli o sorelle morire di fame, violentati, uccisi con le migliori torture che se ne avessero la possibilità fisica e soprattutto economica di innalzare chiese in pregiatissimo marmo di Carrara ove pregare felici un dio per il tramite di un uomo, lo farebbero immediatamente.
In fondo la felicità è una piccola cosa (Trilussa, altro ateo?)
Mi inginocchierò davanti a qualunque dio si manifesti e con la sua voce profonda giudichi finalmente chi continuamente usa il suo nome per continuare a perpetrare con dolo abuso di credulità popolare!


Non hai bisogno di "un dio che si manifesti" per inginocchiarti, perchè è evidente che già ti inginocchi davanti ad un idolo: l'essere umano, te stesso...
Se i cosiddetti poveri non sono felici, i ricchi lo sono? Da sempre c'è stata l'illusione che la ricchezza materiale, il perfetto benessere fisico, siano sinonimi di felicità. Ma che cosa è la felicità? La vita dura un soffio, cosa conta, solo aver piacere durante questo breve periodo? Tutto qui. E poi? Tutto finito? E il senso di tutto? Non c'è. Beh, se qualcuno vuole stare con queste concezioni che sono a dir poco di corto respiro...sono fatti suoi. Perchè è davvero un respiro corto che fa chi la pensa così. Un respiro con il quale sicuramente non si assapora tutta l'aria che si sente quando si respira a pieni polmoni...(sono appunto, "Riflessioni (.it)", le mie..., chi vuol capire qualcosa capisca.)
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Vecchio 08-05-2008, 13.47.43   #9
frollo
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Riferimento: Questi folli atei che non si inginocchiano

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Non hai bisogno di "un dio che si manifesti" per inginocchiarti, perchè è evidente che già ti inginocchi davanti ad un idolo: l'essere umano, te stesso...
Se i cosiddetti poveri non sono felici, i ricchi lo sono? Da sempre c'è stata l'illusione che la ricchezza materiale, il perfetto benessere fisico, siano sinonimi di felicità. Ma che cosa è la felicità? La vita dura un soffio, cosa conta, solo aver piacere durante questo breve periodo? Tutto qui. E poi? Tutto finito? E il senso di tutto? Non c'è. Beh, se qualcuno vuole stare con queste concezioni che sono a dir poco di corto respiro...sono fatti suoi. Perchè è davvero un respiro corto che fa chi la pensa così. Un respiro con il quale sicuramente non si assapora tutta l'aria che si sente quando si respira a pieni polmoni...(sono appunto, "Riflessioni (.it)", le mie..., chi vuol capire qualcosa capisca.)

Se c'è una vita oltre la vita, questo lo sapremo dopo morti. Intanto, vivere questa vita pensando alla prossima, mi sembra di "respiro troppo lungo". Credere che ci sia di più, se non puoi dimostrarlo, resta un atto di fede. Se poi non c'è nulla, hai sprecato pure gli 80 anni in media "buoni" che ti erano concessi.
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Vecchio 08-05-2008, 15.34.20   #10
Martino Giusti
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Non hai bisogno di "un dio che si manifesti" per inginocchiarti, perchè è evidente che già ti inginocchi davanti ad un idolo: l'essere umano, te stesso...
Se i cosiddetti poveri non sono felici, i ricchi lo sono? Da sempre c'è stata l'illusione che la ricchezza materiale, il perfetto benessere fisico, siano sinonimi di felicità. Ma che cosa è la felicità? La vita dura un soffio, cosa conta, solo aver piacere durante questo breve periodo? Tutto qui. E poi? Tutto finito? E il senso di tutto? Non c'è. Beh, se qualcuno vuole stare con queste concezioni che sono a dir poco di corto respiro...sono fatti suoi. Perchè è davvero un respiro corto che fa chi la pensa così. Un respiro con il quale sicuramente non si assapora tutta l'aria che si sente quando si respira a pieni polmoni...(sono appunto, "Riflessioni (.it)", le mie..., chi vuol capire qualcosa capisca.)

Io mi inginocchio a me stesso? Olè! E’ ovvio che quando si è a corto di idee e pensieri dettati dal buon senso e dalla ragione si arriva a ciò.
Però c’è un fondo di verità in ciò che hai scritto. E’ vero, mi inchino davanti alla Costituzione della Repubblica Italiana, scritta da Uomini
Chi si inginocchia davanti ad un cadavere invece? O ad una statua che solo perché “benedetta” è diventata veicolo di miracoli?

Chiedi al Capo del governo o a Lapo o a Valentino se sono felici o meno.
Mi chiedo e ti chiedo come mai, se la ricchezza materiale ed il perfetto benessere fisico non sono sinonimi di felicità, ci sia tanta corsa verso essi da parte di tutti. DI TUTTI compresi i vari istituti bancari ed opere religiose che si nascondono dietro l’immagine di un Dio per razzolare vile denaro.
Occorrerà un altro Gesù per scacciare i mercanti dal Tempio?

La vita dura un soffio, rispetto a cosa, rispetto a chi dura un soffio? Basta, per favore con la menata del “rispetto all’eternità” che è una somma castroneria.
Tutto qui? Sì tutto qui, tutto finito dopo… rimarranno nei ricordi dei poveri la felicità di esser morto di fame o di malattia o di un colpo di machete, al ricco di esser morto perché? Ma come, muoiono anche i ricchi?
In effetti dato che fumo ho il respiro un po’ corto, ma questo non mi impedisce di assaporare col gusto e l’olfatto quelle molecole di sapori, profumi, fragranze e odori che soprattutto in primavera si spandono nell’aria. E no non sono fatti miei ma di moltitudini di persone che si godono, nei limiti delle proprie possibilità, la loro vita, questa vita…
Poi non “capisco” cosa vuoi dire con “chi vuol capire qualcosa capisca”… forse rifare il verso alle parabole dei vangeli “chi ha orecchie per intendere…”
Beh, da non credente provo pietà per tutti coloro che si fanno abbindolare dai ciarlatani che nel nome di Dio ne combinano di tutti i colori.
«Gli uni - dice Montaigne - danno ad intendere alla gente di credere ciò che essi non credono; gli altri, più numerosi, lo danno ad intendere a se stessi, non sapendo concepire che cosa sia il credere.»
Ma queste sono Riflessioni di “corto” respiro.it

citazione:

Se c'è una vita oltre la vita, questo lo sapremo dopo morti. Intanto, vivere questa vita pensando alla prossima, mi sembra di "respiro troppo lungo". Credere che ci sia di più, se non puoi dimostrarlo, resta un atto di fede. Se poi non c'è nulla, hai sprecato pure gli 80 anni in media "buoni" che ti erano concessi.

Frollo, sei grande.

Saluti
Martino Giusti is offline  

 



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