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Vecchio 22-08-2007, 17.52.35   #1
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
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La sesta prova dell'esistenza di Dio

Ho la sensazione che i religiosi non sappiano approfittare di ciò che si offre loro, cioè di quella che si potrebbe definire (dopo le cinque di Tommaso) la sesta e definitiva prova dell’esistenza di Dio. Una prova che viene non dai filosofi, ma dalla scienza, la quale è tuttora vista con diffidenza, se non addirittura come un demonio da esorcizzare, magari con armi più fini di quelle usate – con poco successo – all’epoca di Copernico e Galileo. Eppure è una prova forse imbattibile, perché la scienza stessa non sarebbe in grado di dimostrare il contrario, cioè che Dio non esiste.
Ma se uno si svincola da dogmi e anatemi e rinuncia alla tradizionale, sospettosa inquietudine della chiesa verso le verità che non recano il suo aureo sigillo, può trovare strano come il lavoro compiuto in questi ultimi secoli almeno nelle due più spettacolari scienze moderne – l’astrofisica e la biologia – non sia stato dalla chiesa sfruttato come conferma di quello che dovrebbe essere il fulcro del suo insegnamento - cioè appunto l’esistenza di Dio. Forse – potrebbe insinuare un demone libertino - perché alle chiese (non solo a quella cattolica!) interessa che si dimostri l’importanza insostituibile della loro parola piuttosto che un fatto così aleatorio ma in fondo rassicurante per l’uomo comune come l’esistenza di Dio.
Ebbene, ditemi un po’ se il quadro che l’astrofisica si è costruito e che sembra ormai accolto universalmente – il quadro del big bang e di un universo in infinita espansione o destinato a perdersi in un buco nero, con l’impossibilità per la scienza di arrivare a indagare il supremo principio e la fine - là dove le leggi della fisica e della logica umana non valgono più - non sia quasi un invito a sollevare il velario e credere che dietro al primissimo istante possa esserci il fiat creatore e dopo l’ultimo istante un’apocalissi risolutrice.
E gli oppositori teocom alla concezione di Darwin non paiono altrettanto ciechi davanti alle possibilità che offre la scienza? Perché attaccarsi a fantasie mitologiche come quelle dei sette giorni, della creazione dell’uomo fra gli animali, della storia come condanna per il peccato dell’Eden quando la scienza introduce il concetto di un potere invisibile ma veramente sublime, che dà il via alla vita partendo dalla materia e le apre il cammino attraverso una formazione di cellule che sembrano aspirare all’eternità? Che cosa spaventa? L’evidenza di una verità che viene non dai profeti ma da uomini intenti ad osservare e pensare?
Certo l’accogliere il lume della ragione spazzerebbe fantasie di millenni e condurrebbe a concepire la religione come qualcosa di immensamente più puro di ciò che troviamo nei catechismi, trasformandola in un libero atto di fede, che farebbe quasi ritorno a quello che essa era all’origine – cioè la semplice e indistruttibile ansia di raggiungere l’assoluto al di là di maschere e di sciamani, e soprattutto senza pretendere di essere in possesso del nome e del vero volto di Dio.
(Avrete notato, amici filosofi, che non so liberarmi dal vizio dell’ironia….che forse è qualcosa di più di un ripiego per mettersi in qualche modo al riparo dall’anatema, se ricordo le parole di quell’amico filosofo che un giorno mi disse “forse la salvezza è l’ironia”).
emmeci is offline  
Vecchio 22-08-2007, 20.29.09   #2
renzananda
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Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

Interessante. Tuttavia un Dio dedotto da "prove", di qualsivoglia natura siano, sarebbe un idolo concettuale, un Ente, un "oggetto". Le stesse cinque vie della scolastica non pretendono certo di "provare" l'esistenza di Dio ma solo di mostrare la ragionevolezza dell'atto di fede. "Rationabile obsequium" e mai "di-mostrazione".
renzananda is offline  
Vecchio 23-08-2007, 18.01.05   #3
matteogiungi
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Data registrazione: 09-07-2007
Messaggi: 11
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

Prima di tutto bisogna definire se il cercare un Dio vuole essere:

1 Una speranza per una vita eterna, e credo che non interessi a tutti un alloggio nell' aldila' senza sapere dove si va.

2 Un mezzo per indebolire chi cerca di dare spiegazioni materiali e fa un lavoro di ricerca per tutto il genere umano ( parlo degli Scienziati, fisici, psicologi, astronomi ).

3 Un mezzo per tirarsi su quando si hanno difficolta' e ci si sottomette ad un Dio per nascondersi dalla realta' che e' cruda e dalla natura che non perdona, sia credenti che non credenti.

Ci potrebbero essere altri motivi, ma chiunque ne puo citare un' infinita'.

Quello che conta sono le esperienze e cio' che fino ad ora sappiamo e' che c'e' un sistema chiamato universo dove nasce VITA, dove si estende SPAZIO, dove vi e' LUCE, dove c'e' GRAVITA' e dove ci sono manifestazioni di materia misurabili. Se poi tutto questo lo volete chiamare Dio allora dobbiamo ragionare per figure retoriche e ci posizioniamo sullo stesso linguaggio.

Non credo che le illusioni religiose di Dio o di altre vite possano intaccare delle leggi fisiche ben note e che per fortuna l' evoluzione del nostro cervello ha fatto in modo che le capissimo.

ciao
Matteo
matteogiungi is offline  
Vecchio 23-08-2007, 19.54.48   #4
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

L'atto di fede è qualcosa di assolutamente intimo, chi sente la fede in Dio non cerca alcuna manifestazione fenomenica che lo possa dimostrare, per quanto mi riguarda dubiterei di un Dio che sia logicamente dimostrabile.

La fede parte da necessità della coscienza, ho sempre pensato che voler analizzare troppo profondamente i "segni" tangibili, le prove di Dio sia una sciocchezza.

Non è una gara, è ovvio che concentrandosi su questi fatti la gente si allontana dalla religione, così si perde di vista l'essenziale dell'atto di fede e in questo grande colpa ce l'ha la Chiesa che si ostina a voler contrapporre due visioni della realtà che non c'entrano un bel niente.
S.B. is offline  
Vecchio 23-08-2007, 20.18.33   #5
renzananda
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Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

Citazione:
Originalmente inviato da matteogiungi
Prima di tutto bisogna definire se il cercare un Dio vuole essere:

1 Una speranza per una vita eterna, e credo che non interessi a tutti un alloggio nell' aldila' senza sapere dove si va.

2 Un mezzo per indebolire chi cerca di dare spiegazioni materiali e fa un lavoro di ricerca per tutto il genere umano ( parlo degli Scienziati, fisici, psicologi, astronomi ).

3 Un mezzo per tirarsi su quando si hanno difficolta' e ci si sottomette ad un Dio per nascondersi dalla realta' che e' cruda e dalla natura che non perdona, sia credenti che non credenti.

Ci potrebbero essere altri motivi, ma chiunque ne puo citare un' infinita'.

Quello che conta sono le esperienze e cio' che fino ad ora sappiamo e' che c'e' un sistema chiamato universo dove nasce VITA, dove si estende SPAZIO, dove vi e' LUCE, dove c'e' GRAVITA' e dove ci sono manifestazioni di materia misurabili. Se poi tutto questo lo volete chiamare Dio allora dobbiamo ragionare per figure retoriche e ci posizioniamo sullo stesso linguaggio.

Non credo che le illusioni religiose di Dio o di altre vite possano intaccare delle leggi fisiche ben note e che per fortuna l' evoluzione del nostro cervello ha fatto in modo che le capissimo.

ciao
Matteo


Anche le cosiddette leggi fisiche sono mere convinzioni e convenzioni. Soprattutto per la scienza vale l'affermazione nietzschiana che la Verità non è altro che una menzogna condivisa...
renzananda is offline  
Vecchio 23-08-2007, 21.21.17   #6
ozner
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Messaggi: 371
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

Condivido appieno, caro emmeci, questo desiderio di assoluto che si confronta sempre con la realtà, anche a me capita di pensare seduto sulle due sponde, a volte del dubbio e a volte della certezza, di questo immenso fiume che è la natura, facendomi tante domande.
Ma alla fine solo una mi soddisfa:l'esserci.
Chi sono io o che faccio qui, infinitesima parte certa e viva difronte all'immensità dell'universo; in questa terra che gli antichi chiamavano madre, pur senza conoscere la straordinaria forza distruttiva che la circonda.
Eppure l'uomo niente apprezza del suo cosmico nido, dall'acqua limpidissima all'aria profumata, dalle innumerevoli esistenze di esseri ai miti e dolci climi.
Può Dio non esistere difronte a tutto cio?
Io non credo.
Dio forse non esiste per quegli uomini che vogliono distruggere la sua meravigliosa opera e che non sanno ringraziarlo per la sua immensità benefica.
ozner
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Vecchio 23-08-2007, 21.51.10   #7
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
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Messaggi: 665
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

emmeci
Citazione:
E gli oppositori teocom alla concezione di Darwin non paiono altrettanto ciechi davanti alle possibilità che offre la scienza? Perché attaccarsi a fantasie mitologiche come quelle dei sette giorni, della creazione dell’uomo fra gli animali, della storia come condanna per il peccato dell’Eden quando la scienza introduce il concetto di un potere invisibile ma veramente sublime, che dà il via alla vita partendo dalla materia e le apre il cammino attraverso una formazione di cellule che sembrano aspirare all’eternità? Che cosa spaventa? L’evidenza di una verità che viene non dai profeti ma da uomini intenti ad osservare e pensare?

katerpillar

Più semplicemente, forse, perché le attuali teorie sono arrivate con tremila e cinquecento anni di ritardo dal primo imput, e suppongo che i credenti, ma gli stessi sacerdoti, avrebbero delle grosse difficoltà a cambiare qualcosa predicata per così lungo tempo.

L'unica alternativa credibile, sarebbe quella di far scendere di nuovo Mosè, con tavole modificate e con le scuse, per essersi sbagliato, per aver preso in giro migliaia di generazioni....si potrebbe tentare, chissà: ce qualcuno che conosce il cellulare di Mosè?
katerpillar is offline  
Vecchio 24-08-2007, 07.22.27   #8
matteogiungi
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Messaggi: 11
Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

Anche il cell di Noe', i Testimoni di Geova sono molto affezionati a questa figura, par condicio per tutti......

Magari si potrebbe cercare di cambiare un poco gli usi e costumi di noi Italiani in questo senso.

Cominciare ad insegnare alle scuole dell' obbligo piu' scienza, fisica, astronomia, filosofia contemporanea, storia contemporanea. Non come ora che vieni indirizzato nella letteratura ( vedi Manzoni, Verga e tanti altri ) e nella storia antica ( Romani, Medioevo......) a pensare solo in una direzione.
Ora di religione non ne parliamo.

Se a cio' aggiungiamo la sfiga di avere una famiglia che tiene alle tradizioni, Battesimo, Cresima, Comunione, Matrimonio in Chiesa, la frittata e' fatta, l' individuo almeno fino alla maggiore eta' sara' portato a pensare il tutto come derivato dal Dio Cattolico.

Penso che una ristrutturazione del pensiero negli ambiti della formazione delle nuove generazioni sia salutare per tutti, magari alla fine si scoprira' la vera essenza che guida all' origine della vita ed alla coscienza e la si valutera' con maggior rispetto.

ciao
Matteo
matteogiungi is offline  
Vecchio 24-08-2007, 13.53.40   #9
spirito!libero
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Riferimento: La sesta prova dell'esistenza di Dio

Signori per ogni vostra frase andrebbe scritto un libro ! E’ molto difficile affrontare questi argomenti in maniera sintetica perché si rischia di tralasciare aspetti sottili ma fondamentali per chiarire certi concetti.

Premesso ciò, affermo perentorio: Dio non è dimostrato ne dimostrabile; Dio non è confutato ne confutabile. L’unica posizione logicamente coerente, fino a prova contraria che per ora non mi hanno fornito, è l’agnosticismo.

Occorre sottolineare però che vi è una sottile differenza tra l’essere atei ed essere credenti: occorre certamente una fede profonda per credere che qualcosa di cui non si hanno evidenze esista piuttosto che credere che non esista nonostante siano in molti a crederci.

Ma emmeci con uno sforzo lodevole ha tentato, da buon neotomista, di fondare razionalmente l’esistenza di un ente metafisico creatore dell’universo utilizzando come trampolino di lancio le acquisizioni teoriche ed empiriche delle scienze moderne.

Mi sento di poter sintetizzare il pensiero di emmeci con la seguente proposizione:

“siccome la scienza non ha spiegato e non può spiegare l’origine del tutto, ovvero la causa che ha scatenato il big bang, allora tale causa deve essere necessariamente una volontà di un essere senziente”

Prima di analizzare la precedente proposizione vorrei che emmeci mi confortasse sulla mia corretta interpretazione del suo scritto.

Saluti
Andrea
spirito!libero is offline  
Vecchio 25-08-2007, 14.45.28   #10
z4nz4r0
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Riferimento: La sesta prova dell'esistenza

Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
Mi sento di poter sintetizzare il pensiero di emmeci con la seguente proposizione:

“siccome la scienza non ha spiegato e non può spiegare l’origine del tutto, ovvero la causa che ha scatenato il big bang, allora tale causa deve essere necessariamente una volontà di un essere senziente”

Prima di analizzare la precedente proposizione vorrei che emmeci mi confortasse sulla mia corretta interpretazione del suo scritto.
Io non mi sento di poter fare altrettanto, poiché interpreto il suo scritto in modo diverso.
D'altronde ammette egli stesso di aver fatto dell’ironia.

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
la semplice e indistruttibile ansia di raggiungere l’assoluto al di là di maschere e di sciamani, e soprattutto senza pretendere di essere in possesso del nome e del vero volto di Dio.
Ho fiducia nel fatto che sia una critica alla “concezione religiosa” di ciò che per quanto inevitabile, a rigore, non si può indicare.


Se siete rimasti abbastanza disorientati vuol dire che mi sono espresso nel modo corretto.
z4nz4r0 is offline  

 



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