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Vecchio 11-12-2008, 16.28.00   #21
espert37
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Riferimento: Democrazia

« Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.»

(Pietro Nenni)

La frase quì sopra esposta, è la base fondamentale della dottrina socialista.
Una giusta dottrina socialista in un governo democratico è ciò che di meglio a tutto oggi non si è riusciti ad analizzare e stabilire. Ma fino a che ogni componente la società non sarà istruito sui valori morali trasmessoci da Gesù Cristo, l'osservanza dei quali fà sentire ricchi anche senza valori materiali,ma sopratutto di valori spirituali e morali,( Ama il prossimo tuo come te stesso),
Detto governo non avrà mai efficacia. Oggi,se prendi un individuo di profonda ideologia socialista proletaria,e gli dai in mano un capitale,questi purtroppo diventa subito un piccolo borghese,per il motivo che è privo di detta istruzione. Per cui l'unica soluzione secondo me sarebbe di impegnarci per una nuova e sana istruzione morale e sociale su vasta scala istituendo un nuovo ente,o adoperandoci per una radicale e profonda riforma della chiesa attuale,(Dato che è già ben radicata e strutturata)imponendogli di abbandonare tutte le strumentalizzazioni ed i soprusi fino ad ora adottati e cominciare a trasmettere i veri e sani insagnamenti di vita giusta e corretta,(come daltronde si era prefissata di fare ai suoi alborii) i quali purtroppo sono rimasti a conoscenza solo di pochi.
Solo allora si potrà sperare in un governo socialista democratico gestito dalla Demos.
Questo vuole essere solo un mio personale punto di vista.Sperando che possa apportare qualcosa alla discussione.


Un saluto a tutti espert37
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Vecchio 11-12-2008, 16.39.12   #22
ornella
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Riferimento: Democrazia

[quote]
Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Credo, Ornella, che abbiamo superato la fase ideologica, da una parte e dall'altra.
Non sono convinta che il posizionarsi a Sinistra, e ragionare sull'eredità Illuminista e Socialista sia più ideologico dei sofismi necessari per sopportare le ingiustizie del Capitalismo.So bene che utilizzando la parla sofismo esprimo un giudizio.

Citazione:
Destra e sinistra non hanno più alcun significato, per me.

Quali i punti qualificanti di una nuova e più evoluta socialità?

Prima cosa togliere di mezzo i luoghi comuni e la demogogia per quanto possibile
Ecco io credo che il Capitalismo necessiti di personalità narcisistiche, funziona attraverso gli istinti primordiali e ostacoli il crearsi di società realmente Democratiche in cui la fratellanza, libertà e ugualianza(Che pur non essendo uguali abbiamo gli stessi diritti e opportunità di distinguerci nelle Nostre potenzialità.http://digilander.libero.it/filosofiapolitica/wef5.htm)non rimangono allo stadio di ideali. Ciao Giorgiosan
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Vecchio 11-12-2008, 16.43.01   #23
ornella
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Riferimento: Produzione di beni

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Ornella,

Va da sè che quando parlo di socialità è implicita la categoria solidarietà perché senza di essa non esiste società degna di questo nome, ma solo una vicinanza logistica fra individui, ognuno dei quali tende al suo tornaconto individuale.

Detto questo, dal punto di vista della produzione di beni, una società o meglio la società che prediligo, dovrebbe darsi un suo modo specifico e virtuoso di produzione.

Riassumo brevemente e pragmarticamente, quello che intendo per qualità della produzione:
sappiamo che ogni genere che acquistiamo ha una garanzia, secondo la legge italiana, della durata di almeno due anni. Ebbene, se dilatiamo, per legge, questo tempo, obblighiamo la produzione a standard qualitativi più alti.
Siamo in grado ( grazie alla tecnologia) di produrre una lampadina od un auto che durino molto di più di due anni ma ovviamente per ragioni di profitto immorale (c'è anche il profitto morale) costruiamo una lampadina od un auto che devono essere sostituite in tempi più brevi di quelli che potremmo ottenere.

La produzione di beni deve corrispondere a determinati standard di rispetto dell'ambiente che vuol dire anche rispetto della salute.
Rispetto che non deve essere determinato da ideali utopici, ma dovrebbe essere determinato da criteri pragmatici compatibili col nostro attuale stato di evoluzione...e sarebbe già tanto.
Come determinare questo limite non è facile, ma liberi da pregiudizi ideologici, si può e si deve trovare un compromesso attuabile.

Mi fermo qui, in attesa di contributi e di stimoli da quanti si appassionano ai problemi della società.

Ciao Ornella e ciao a tutti.

Il mio motto come si legge è, ut unum sint, più siamo uniti e più progrediremo.
Partiamo anche da questo, partiamo dal non accettare che qualcuno deve essere necessariamente sacrificato per il mio benessere, a meno che ad essere sacrificata sia io per gli altri se sono io a decidere.
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Vecchio 11-12-2008, 16.48.06   #24
ornella
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Riferimento: Significati ed esperienze.

Citazione:
Originalmente inviato da Anakreon
Cara Ornella,


“Certamente è nel comprendere la natura intima dell'uomo, che si può trovare la risposta ai tuoi quesiti.”.

Non so se potremo mai comprendere la natura intima nostra; ma, per quel che sappiamo ora per esperienza antica, è difficile negare che troppo spesso le moltitudini sono precipitate nella rovina o da demagoghi ambiziosi o da magistrati inetti.

Anakreon.
Caro Anakreon, il modello sociale ideale è quello che permette ad un maggior numero di esseri umani la possibilità di realizzare il proprio potenziale qualsiasi esso sia, con quella frase intendevo questo.
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Vecchio 11-12-2008, 17.33.08   #25
ornella
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Riferimento: Democrazia

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Cara Ornella, credo che tu abbia toccato la corda autentica della filosofia riconoscendo che il filosofo non è forse arrivato ad esprimere la verità ma ha smosso le idee di chi ascolta, anche se operando così può assomigliare a Lucifero piuttosto che all’angelo dell’annunciazione. Ho già detto una volta, aprendo su questo un argomento che non ha avuto molta fortuna, che senza trasgressione non v’è conoscenza, facendo risalire l’interminabile travaglio della ricerca al biblico episodio dell’Eden….Ciò che potrebbe equivalere – se vogliamo usare una formula più filosofica – alla necessità di dubitare di ciò che ci viene detto se aspiriamo alla verità, cioè a conoscere il vero assoluto e il bene assoluto. Con questo mi pare d’aver liberato la coppia primeva dalla vergogna del pentimento per una disubbidienza che è il principio della conoscenza, riecheggiando quel grido “non serviam” che Lucifero ha pronunciato e comunicato a tutti gli atomi e le cellule dell’universo: non cambiando la storia ma dando ad essa il suo supremo valore con quell’apparente contraddizione alla quale consenti anche tu quando ti definisci “anarchica cristiana”.
Caro Emmeci, ti confesso che questo livello di dialogo mi emoziona, se esiste mi emoziona.
Direi però che più che servire Lucifero, l'uomo libero non teme la Verità nemmeno trovandola guardando in uno specchio,attraverso la propria immagine uguale a Lucifero. L'amore per la Verità depura quell'immagine. La Filosofia a mio avviso e l'amore per la Verità, oltre se stesso e la propria ombra. E' in quell'ombra che si creano assolutismi devastanti, e magari può sembrare folle, ma è amando la Verità e gli altri uomini tutti che ci avviciniamo al Bene assoluto, anche passando dal buio assoluto. Per ritornare alla discussione, l'evidenza che questo sia niente di più che un apologo, o di scherzosa sceneggiata, ci deve portare ad una azione solo di tipo intellettuale di conoscenza? O è appunto necessario che ciò avvenga per tutti? Forse come sostiene Anakreon è necessario che sia compreso da tutti. e quindi riconoscere che Lucifero non mente pur non dicendo tutta la Verità e spetta a noi intuirla o meglio esserla.
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Vecchio 12-12-2008, 10.13.24   #26
Giorgiosan
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Messaggi: 2,009
Riferimento: Democrazia

Se si da a capitale ed a capitalismo una valenza negativa intrinseca ed a socialismo una valenza positiva intrinseca allora è evidente quali siano, necessariamente, le conclusioni.

Se si aggiunge, il che è implicito, un parallelismo morale, per cui si identifica l'uno con il male e l'altro con il bene allora il disastro intellettuale è compiutamente realizzato.

Si potrebbero usare una serie di etichette per definire la qualità di questo prodotto: manicheismo politico, fondamentalismo politico, totalitarismo, ecc. ecc. .... ma a che servirebbe?

Vuol dire che ancora una volta saranno necessarie le guerre fra stati e all'interno delle società per dirimere la questione.

Avrebbe ancora una volta ragione Eraclito: " il polemos è il padre di tutte le cose ".

Il buon senso facilotto, se volete, farebbe pensare che è meglio tentare di persuadere se stessi ed ognuno che è possibile vivere in pace, e che con la guerra tutto è perduto.

In democrazia, nella nostra democrazia, si tenta di mettere la guerra a bagno maria e di anestetizzare Eraclito: ci sono le elezioni, ci sono le risse verbali fra maggioranza ed opposizione, le risse fra i sindacati, ecc. ecc.... ed, alla fine, la maggioranza decide, il che sarà anche una specie di dittatura della maggioranza , che a me sembra il minore dei mali.

A questo punto sarebbe opportuno prendere in considerazione l'antropologia politica che, lungi dal mettere tutti d'accordo servirebbe a restringere la riflessione all'essenziale.

Ciao a tutti
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Vecchio 12-12-2008, 11.06.30   #27
ornella
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Riferimento: Democrazia

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Se si da a capitale ed a capitalismo una valenza negativa intrinseca ed a socialismo una valenza positiva intrinseca allora è evidente quali siano, necessariamente, le conclusioni.

Se si aggiunge, il che è implicito, un parallelismo morale, per cui si identifica l'uno con il male e l'altro con il bene allora il disastro intellettuale è compiutamente realizzato.

Si potrebbero usare una serie di etichette per definire la qualità di questo prodotto: manicheismo politico, fondamentalismo politico, totalitarismo, ecc. ecc. .... ma a che servirebbe?

Vuol dire che ancora una volta saranno necessarie le guerre fra stati e all'interno delle società per dirimere la questione.

Avrebbe ancora una volta ragione Eraclito: " il polemos è il padre di tutte le cose ".

Il buon senso facilotto, se volete, farebbe pensare che è meglio tentare di persuadere se stessi ed ognuno che è possibile vivere in pace, e che con la guerra tutto è perduto.

In democrazia, nella nostra democrazia, si tenta di mettere la guerra a bagno maria e di anestetizzare Eraclito: ci sono le elezioni, ci sono le risse verbali fra maggioranza ed opposizione, le risse fra i sindacati, ecc. ecc.... ed, alla fine, la maggioranza decide, il che sarà anche una specie di dittatura della maggioranza , che a me sembra il minore dei mali.

A questo punto sarebbe opportuno prendere in considerazione l'antropologia politica che, lungi dal mettere tutti d'accordo servirebbe a restringere la riflessione all'essenziale.

Ciao a tutti
Mettiamola così, se ci fosse un regime Socialista stolto e basato su sofismi economici probabilmente correrei a posizionarmi dove la visuale mi permetterebbe d'individuarli. Ed alla stessa maniera mi opporrei ad essi.
Essendo Noi in una economia Capitalista, è mio dovere criticare essa. Il confronto teorico mi è possibile con un sistema opposto. La strada tra i due sistemi contiene variabili infinite, "Le teorie son reti"doverosa è la pesca.Propendo per gli ideali Socialisti perchè mi sembra si sforzino di guardare al benessere di tutti, e non ritengono di dover sacrificare alcuni. Difficile è trovare il mezzo giusto per realizzare un progetto progressista senza fare più danni del sistema che si vuole cambiare. T'invito a leggere le risposte di Emmeci.
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Vecchio 12-12-2008, 11.20.14   #28
ornella
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« Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.»

(Pietro Nenni)

La frase quì sopra esposta, è la base fondamentale della dottrina socialista.
Una giusta dottrina socialista in un governo democratico è ciò che di meglio a tutto oggi non si è riusciti ad analizzare e stabilire. Ma fino a che ogni componente la società non sarà istruito sui valori morali trasmessoci da Gesù Cristo, l'osservanza dei quali fà sentire ricchi anche senza valori materiali,ma sopratutto di valori spirituali e morali,( Ama il prossimo tuo come te stesso),
Detto governo non avrà mai efficacia. Oggi,se prendi un individuo di profonda ideologia socialista proletaria,e gli dai in mano un capitale,questi purtroppo diventa subito un piccolo borghese,per il motivo che è privo di detta istruzione. Per cui l'unica soluzione secondo me sarebbe di impegnarci per una nuova e sana istruzione morale e sociale su vasta scala istituendo un nuovo ente,o adoperandoci per una radicale e profonda riforma della chiesa attuale,(Dato che è già ben radicata e strutturata)imponendogli di abbandonare tutte le strumentalizzazioni ed i soprusi fino ad ora adottati e cominciare a trasmettere i veri e sani insagnamenti di vita giusta e corretta,(come daltronde si era prefissata di fare ai suoi alborii) i quali purtroppo sono rimasti a conoscenza solo di pochi.
Solo allora si potrà sperare in un governo socialista democratico gestito dalla Demos.
Questo vuole essere solo un mio personale punto di vista.Sperando che possa apportare qualcosa alla discussione.


Un saluto a tutti espert37
Caro Espert, leggo nelle tue parole in parte il mio punto di partenza, e allora sperando di non apparire incoerente, vorrei non identificare il valore oggettivo cioè il senso alto dei Principi ispiratori da te citati che porterebbero ad un armonica convivenza, con schieramenti religiosi e di teorie economiche.Spero comprendi ciò che dico, vorrei un giorno che il segnale stradale smettesse di esistere in quanto potere temporale. Mi piacerebbe che il concetto che rende l'uomo libero potesse risplendere da se senza un nome particolare. Una Democrazia è forse possibile dove tutti i cittadini ne conoscono il valore istintivo........e ci tengo a sottolinearlo istintivo. Questo discorso come quello di prima trova la giusta lettura attraverso le parole di Emmeci.
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Vecchio 12-12-2008, 12.14.00   #29
Giorgiosan
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Originalmente inviato da ornella
Mettiamola così, se ci fosse un regime Socialista stolto e basato su sofismi economici probabilmente correrei a posizionarmi dove la visuale mi permetterebbe d'individuarli. Ed alla stessa maniera mi opporrei ad essi.
Essendo Noi in una economia Capitalista, è mio dovere criticare essa. Il confronto teorico mi è possibile con un sistema opposto. La strada tra i due sistemi contiene variabili infinite, "Le teorie son reti"doverosa è la pesca.Propendo per gli ideali Socialisti perchè mi sembra si sforzino di guardare al benessere di tutti, e non ritengono di dover sacrificare alcuni. Difficile è trovare il mezzo giusto per realizzare un progetto progressista senza fare più danni del sistema che si vuole cambiare. T'invito a leggere le risposte di Emmeci.

Non è vero che siamo in una economia del capitale privato esclusivamente.
Il welfare, la scuola, l'edilizia popolare, la protezione civile, il concorso dello stato nell'azienda elettrica, nell'agip ecc. ecc. dimostrano che anche il capitale di stato agisce nel sociale.

Ciao Ornella
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Vecchio 12-12-2008, 15.59.27   #30
Anakreon
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Forme ed eccellenze.

Un'opinione, che mi pare erronea, è quella che eleva la democrazia, per sé stessa, a forma eccellente di governo sopra tutte le altre, le quali, per ciò, stima siano naturalmente peggiori, se non naturalmente corrotte:
penso che l'opinione degli antichi sapienti, i quali reputavano che ogni forma di governo potesse corrompersi o, vice versa, correggersi, non sia fallace.

Intendo dire:
la moltitudine è pur possibile erri né più né meno, che possano errare uno solo o pochi, i quali reggano la potestà suprema a suo arbitrio; d’altronde, negli annali delle gesta umana leggiamo quanto spesso le moltitudini abbiano errato, rovinando sé stesse.

Per altro, appellare democrazia, se al meno seguiamo il significato proprio del vocabolo, queste nostre forme di governo, in cui viviamo popoli d'Europa e di cultura umana Europea, mi pare un poco audace:
volendo essere benevoli, potremmo giudicare siano governi dei migliori eletti; volendo essere malevoli, governi delle fazioni peggiori.

Anakreon.
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