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Vecchio 06-07-2004, 02.17.12   #21
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
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Re: Riguardo al non pensiero

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht
L'unica specie possibile di non pensiero, la quale non entri in contraddizione con la forma in cui si voglia definirla, è ciò che non ha per contenuto la negazione del contenente.
.

Chiaro, e grazie per avermi fatto ricordare la materia studiata ed amata tanto tempo fa'. Ma per precisare: non e' corretto dire non-pensiero, bensi' l'assenza di pensiero. Non c'e' un ragionamento da compiere per arrivarci, tantomeno una negazione...e' una presa di coscienza, un diventarne consapevoli naturale. Non ha niente a che fare con lo sviluppo intelletuale perche non ha bisogno di dimostrazioni, esiste gia. E cercando di definirla o riconoscerla per forza si arriva al paradosso, per cui lo si sfiora, avverte solamente senza prenderne possesso...meglio dire entrarci. E' un semplice spostare l'attenzione, dalla presenza all'assenza del pensiero. E' una pratica che rimane impossibile da teorizzare. Cosi dal mio punto di vista, finche ne ho uno.
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Vecchio 06-07-2004, 11.07.04   #22
alexmexxomalex
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infatti il non pensiero è un assurdo perchè non si può pensare di non pensare, ma se questo è vero una de-finizione assoluta del pensiero (l'unica possibile se non esiste il non pensiero!) è a sua volta assurda, perchè condurrebbe al paradosso di russel.
Questo a meno di non fare del pensiero un oggetto metafisico.
Ma a questo punto si tratterebbe solo di una categoria legittimatoria, priva di contenuti autonomi.

ciao ciao

Ultima modifica di alexmexxomalex : 06-07-2004 alle ore 11.15.21.
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Vecchio 06-07-2004, 11.20.50   #23
alexmexxomalex
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Ma per precisare: non e' corretto dire non-pensiero, bensi' l'assenza di pensiero


Nem è la stessa cosa perchè non è possibile avere coscienza di non avere coscienza. In entrambi i casi si tratta di un'astrazione.

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Vecchio 06-07-2004, 15.09.58   #24
neman1
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x Alex

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Messaggio originale inviato da alexmexxomalex
Nem è la stessa cosa perchè non è possibile avere coscienza di non avere coscienza. In entrambi i casi si tratta di un'astrazione.


Ovviamente un illuminato non lo sono, ma vorrei andare avanti con il teorizzare....c'e' qualcosa che non mi convince del tutto, Alex, anche perche sono della veduta che il flusso dei pensieri percettivi del mondo, realta' non sia continuo. L'apparato sensoriale va a scatti. Personalmente, nella mia esperienza me ne accorgo ricordandomi ed analizzando attentamente i sogni, cioe' quando piombo da una "dimensione" nell'altra. Per rendere ulteriormente chiaro a cui si riferisce la mia intuizione, la paragonero' ad una pelicolla dei film fatta da tante immagini (anche sovraposte) divise da una riga (strati).....oppure con il cambio delle macchine dove per ingrannare un'altra marcia bisogna passare per il folle. Non so' se vado bene con questi esempi. Per me, se esiste l'assenza, non escludendo di poter essere fuori strada, dovrebbe essere un passaggio, un attimo infinitesimale, su cui concentrare tutta l'attenzione quando avviene, ecco. Un gioco d'indentificazione che diventa una specie di dis-identificazione. E' come fermare il meccanismo del tempo....almeno si prova a farlo. Vedi anche il tempo razionale per esempio, prima che inventassero' i micro e nano secondi degli orologi digitali, da bambino osservavo lo scattare da un secondo all'altro e mi chiedevo appunto...cosa avviene in mezzo? E tutte queste osservazioni (casuali devo dire, non ricercate), prese di coscienza, mi fanno solo rafforzare il credo nel continuo aldila'....e per questo forse sostengo che il non-pensiero sia un fatto di fede, inteso come: lasciare l'assurdo avere potere su di noi, come ultima AZIONE da compiere per entrarvici. Poi chissa'....magari un giorno te lo sapro' dire. Ciao.
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Vecchio 06-07-2004, 17.16.59   #25
alexmexxomalex
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eureka,capito. L'esperienza dell'assenza come momento mistico.

beh,se ti da soddisfazione...però quello che mi lascia piu' in dubbio è il fatto che il confine tra la precezione o l'intuizione, come vogliamo chiamarla.., e la fantasia, piu' o meno consapevole, è labilissimo...

alexmexxomalex is offline  
Vecchio 07-07-2004, 10.17.50   #26
Giulma
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Wink Re: Pensiero...che cos'è?

Citazione:
Messaggio originale inviato da nina
Non ho visto tutte le discussioni del forum, non so quindi se questo argomento è già stato trattato(non so neanche se sarebbe stato meglio iniziare questa discussione in Psicologia)... comunque tento di dare alcuni spunti che spero possano essere interessanti (anche se approssimativi)....

Cos' è per voi il pensiero? Cos'è "pensiero"?
Potreste darne una definizione?

Pensare è lo stesso che riflettere?

Il pensiero dipende esclusivamente al suo essere prodotto delle sinapsi?
O trascende la fisicità della persona?



Il pensiero è ciò che la mente elabora. Ed è una identificazione grezza a cui ogni essere tende a sottostare. Che ne dite, state pensando, eh?



Giulio

Ultima modifica di Giulma : 07-07-2004 alle ore 10.22.11.
Giulma is offline  
Vecchio 08-07-2004, 00.56.53   #27
neman1
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Citazione:
Messaggio originale inviato da alexmexxomalex
eureka,capito. L'esperienza dell'assenza come momento mistico.

beh,se ti da soddisfazione...però quello che mi lascia piu' in dubbio è il fatto che il confine tra la precezione o l'intuizione, come vogliamo chiamarla.., e la fantasia, piu' o meno consapevole, è labilissimo...


Labilissimo si, e' come camminare su una fune con il dubbio come bilanciere in mano. Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 21-07-2004, 20.01.15   #28
leo 82
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Messaggi: 34
La comunicazione interiore di idee, parole e nozioni all'interno della mente. I pensieri creati dalla gente, spesso diventano la loro realtà.

Dato che i pensieri non possono essere visti, in genere non vi è la percezione che abbiano una forma. Comunque, i nostri modelli mentali si innalzano come fiamme di fuoco insieme ai desideri in atto. Questi modelli cercano una forma, anche quando scadono, ma non hanno alcuna forma riconoscibile e potrebbero connettersi a realtà diverse dalla nostra immediata.

I pensieri sono come le cellule, in quanto hanno la propria struttura e cercano il proprio completamento. Perfino ogni cellula entro il corpo viene in un certo qual modo alterata dal pensiero, che a sua volta altera l'ambiente dell'individuo. Il cervello e il corpo successivamente rispondono nel comportamento a seconda di come sono condizionati. Il che crea una situazione dinamica dove i pensieri che si susseguono possono impegnarsi a perpetuare ulteriori risposte cellulari. Se vi è un fattore limitante, è contenuto entro la nostra percezione della realtà e delle aspettative. Infine, noi individualmente scegliamo di sperimentare uno dei possibili eventi, mentre altri eventi vengono realizzati in altre realtà o sequenze temporali.

Dato che il pensiero è energia, e l'energia non può essere distrutta, questa è la prova che vi è una qualche forma di esistenza dopo la morte fisica.
leo 82 is offline  
Vecchio 23-07-2004, 15.15.08   #29
Fool:
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Messaggi: 146
il pensiero è quelcosa di indefinibile, per me è il mistero più grande dell'uomo, è meraviglioso come delle cellule nervose possano interagire tra di loro formando un pensiero, è il miracolo dell'uomo, è una cosa impossibile da capire, e poi che cosè veramente il cervello? secondo me l'uomo non riuscirà mai a capire quest'organo realmente, come questi impulsi nervosi come vengono tradotti in parole pensate, e poi chi le ascolta queste parole? come facciamo a renderci conto di ciò che stiamo pensando????!!!


forse le ascolta l'anima...
è questo il motivo che mi fà credere che esista.
Fool: is offline  
Vecchio 28-07-2004, 22.22.52   #30
Giancarlo_Deangelis
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
Ciao Nina, scusate il ritardo

Fino a poco tempo fà l'argomento era tra quelli per cui bisognava sbattere la testa al muro. Oggi, se ne sappiamo di più lo dobbiamo soprattutto alla filosofia e non alla psicologia, come qualcuno può credere.
Per iniziare a parlare del pensiero, a mio modo di vedere, non possiamo farlo se non parliamo prima della memoria che, come sappiamo, è alla base dell'evoluzione; infatti, il pensiero (questa è la deduzione filosofica), non è altro che un metodo veicolativo della memoria, per portare all'esterno quello che è nel suo interno.
Giancarlo_Deangelis is offline  

 



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