Il problema che induce la scienza a non rigettare a priori l'idea di mondi paralleli è la constatazione che le condizioni fisiche con cui il nostro mondo si è originato e ha portato alla nostra esistenza, sono così particolari da rendere il nostro mondo altamente improbabile secondo i nostri schemi di probabilità.
è dunque razionalmente più facile supporre che il nostro sia uno di infiniti universi generati come bolle in uno "spazio-oceano" senza fine, ognuno con condizioni iniziali differenti e tali da non giustificare selezioni di alcun tipo. Il nostro mondo allora sarebbe uno di questi in cui le condizioni iniziali sono risultate statisticamente le più adatte alla nostra esistenza. Una tale ipotesi ovviamente, se da un lato mitiga il disagio di vivere in un mondo fatto apposta per noi, dall'altro è non falsificabile in alcun modo e quindi di scarso interesse scientifico.
In conclusione ti assicuro che la questione è aperta e resta sempre una questione di fede(almeno per ora).

Non mi piace proprio questo discorso.
Innanzitutto in scienza tutto è e resta SEMPRE una questione aperta poichè è VERO fino a prova contraria. La fede non c'entra niente, in scienza non esistono atti di fede, non contemplati dal metodo scientifico, se c'è fede non è scienza. Non hai letto tutto l'articolo, il modello cosmologico del muliverso è quello attualmente più accreditato. Ha riscontri sperimentali effettivi ed oggettivi. Non è una bizzarra teorie tra l tante, è la cosa più probabilmente vera.

Cio che ci permette di vivere è la consapevolezza. La vita è fatta per essere vissuta come ce la propone il caso. L'importante è gustarsela il più possibile. La morte è una sfida, dove potrò vedere se in vita avevo ragione io, o qualcun'altro.

..hai qualche sito con qualcosa di piu' su questa teoria?

...boh ,pensavo sempre che questo modello era una scappattoia per non incorrere nelle contraddizioni logiche del viaggio nel tempo...

,klara

qual è l'oggetto di indagine della scienza?

Ogni cosa che si riscontri.

no klara, mi spiece. Prova a fare qualche ricerca, qualcosa dovresti trovare. Altrimenti puoi cercare qualche pubblicazione.

buona indagine, e se trovi facci sapere.

Non ho letto tutte le risposte, perchè altrimenti, la mia povera mente non sarebbe stata più in grado di connettere risposte decenti.

Qual è lo scopo della vita?
Io non penso che la vita abbia uno scopo o una meta ben precisa... non è come un'attività propriamente umana, o lo studio di una materia, o un lavoro svolto. Non guardi al futuro per cercare un possibile scopo, perchè effettivamente uno scopo non esiste, o meglio lo scopo è intrinseco alla vita stessa, o forse possiamo dire, in modo più corretto, che ognuno di noi ha un sogno e scopo della vita potrebbe essere quello di realizzare i nostri sogni. Ogni persona desidera essere qualcosa e lotta con tutto se stesso per essere quella tale cosa. Quando ha raggiunto il suo scopo, la persona è soddisfatta perchè finalmente ha realizzato il suo "sogno".
Ma sostanzialmente, abbandonando rapidamente questi discorsi, credo che lo scopo della vita, sia vivere curandosi il meno possibile della fine... tanto la Mietitrice aspetta tutti e dopo... beh... dopo è un'altra storia.

sono d'accordo con KraMer!

in questo discorso c'è qualcosa che mi disturba...forse sbaglio, non so...
ecco cosa: "La fede non c'entra niente, in scienza non esistono atti di fede, non contemplati dal metodo scientifico, se c'è fede non è scienza";
la scienza procede pressupponendo l'esistenza delle realtà in sè.
la scienza procede assumendo come valido il principio causa-effetto.
questi non possono essere considerati atti di fede, seppur molto ragionati?