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Vecchio 06-02-2006, 23.20.07   #11
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Per curiosità: le immagini della memoria fotografica che conoscenza sono? Diretta?
r.rubin is offline  
Vecchio 07-02-2006, 00.45.44   #12
epicurus
Moderatore
 
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Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
Per curiosità: le immagini della memoria fotografica che conoscenza sono? Diretta?

se tu vuoi che tale immagine sia inseribile in ambiente logico di argomentazioni, giustificazioni, credenze e conoscenze, allora necessariemente tu dovrai interpretare tale immagine, quindi operi a livello concettuale (linguistico).

comunque anche se non volessi collocare tale immagine in un ambiente normativo, comunque inevitabilmente tale immagine sarebbe carica di teoria. se dai un occhio alla discussione di wittgenstein sulla immagine ambigua anatra-lepre, capirai che le immagini mentali non sono come le immagini di dipinti o fotografie.

epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 07-02-2006, 12.06.15   #13
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
inevitabilmente tale immagine sarebbe carica di teoria.

forse solo di teoria "genetica", cioè innata.
Mi spiego.
Pensa ad un infante: molto prima chìegli apprenda il linguaggio, e costituisca perciò nella sua mente reti categoriali, può senz'altro percepire visivamente il mondo circostante..

Forse, questa visione ingenua, viene successivamente corrotta dal linguaggio della ragione, che non appena sorge, oltre a pervadere ogni nuova conoscenza, magari ripercorre pure il passato pre-concettuale dell'infante, per ridelinearlo alla luce del concetto.

Anche se ricordo che Sigmund Freud sosteneva che esistono rappresentazioni mentali, quelle della primissima infanzia, che non sono linguistiche, e neppure lo diventano successivamente all'apprendimento del linguaggio: il loro destino è restare senza parole. ...non ricordo molto di più, purtroppe, e se qualcuno può arricchire ben venga!
r.rubin is offline  
Vecchio 07-02-2006, 21.12.02   #14
Pensierostupendo
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 230
La ragione applicata al mondo umano la potrei associare alla razionalitä...altrimenti si entra in altri ambiti.
Pensierostupendo
Pensierostupendo is offline  
Vecchio 08-02-2006, 14.42.11   #15
Alyth
Ospite
 
Data registrazione: 18-01-2006
Messaggi: 3
R.Rubin, mi trovo d'accordo con te per quanto rigurada la conoscenza di DIo o degli Dei e Dee.
Però pensa alla storia, l'uomo, quando si è evoluto lentamente ed ha sviluppato la concezione animistica e divina, chi è che gliela detto? Ci è arrivato da solo? se è così allora secondo il tuo ragionamento Dio esiste.

Io però distinguo almeno 5 livelli differenti di conoscenza:
1) il Sapere
2) La comprensione
3) la Conoscenza
4) la consapevolezza
5) la percescenza (parola da me coniata per descrivere questo tipo di conoscenza)

Inoltre leggendo ciò che avete scritto e pensato, mi sono ricordato di una riflessione che feci qualche tempo fa, Siamo sicuri che tutti vediamo, sentiamo... allo stesso modo?
A mio avviso io il colore blu lo vedo di colore A e un'altro lo vede di colore B, tutttavia se chiamiamo qual colore Blu allora tutti lo riconosciamo. Ad esempio, se si chiede ad un piccolo bambino che ha appena imparato a parlare di che colore è una foglia e questo non ricordandosi il nome del colore dice giallo questo non significa che lo identifica come Verde, solo che non ne conosce il nome. Dunque, per poter definire veramente la Realtà ci si dovrebbe trovare al di fuori di essa ed osservare in modo oggettivo.
Alyth is offline  
Vecchio 08-02-2006, 14.54.44   #16
maxim
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
La ragione...l'uso della ragione...permette anche una specie di verifica su se stessa.

Metti a confronto il tuo concetto con altri e non solo in base alle tue personali esperienze.

Il colore che tu, o pochi, vedono verde anzichè rosso, come lo vede la maggior parte della gente, significa che ha grosse probabilità di essere veramente rosso.

Direi che la fede, come la intendi tu, è l'esatto contrario della ragione. L'uomo ha sviluppato la concezione animistica e divina per trovare una risposta alla sua domanda interiore...la ragione non prevede mai risposte.
L'unica risposta "ragionevole" alla domanda "Dio esiste" è "non lo so".
maxim is offline  
Vecchio 13-01-2010, 11.50.18   #17
Il_Dubbio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
Riferimento: Re: Ragione

Citazione:
Originalmente inviato da epicurus

naturalmente ogni principio ha una certa dose di ambiguità (e questo non è un male), e pure trovare l'equilibrio tra tutti i fattori è naturalmente ambiguo. ciò assicura una doverosa dose di flessibilità a questa capacità. quindi dare pesi di plausibilità (o gradi di razionalità) è un processo non meccanizzabile (cioè non è algoritmico) e trova come suo naturale ambiente quello dell'esposizione di argomentazioni e controargomentazioni.

Giusto per non aprire un altro argomento sulla razionalità (che stava diventando un passaggio obbligato dopo il mio ultimo argomento sul "principio di identità") , quoto quanto qui scritto.
La razionalità non è un processo meccanizzabile.

Dopo la logica autoreferenziale (che scaturisce dal principio di identità, che sembra l'unica logica possibile) l'uomo frutta un altro procedimento non dimostrabile e del tutto astratto: la razionalità.

Noi prima valutiamo se gli argomenti siano giusti (senza però averne riferimenti meccanici che li giustifichino), poi procediamo a creare un meccanismo pronto ad essere utilizzato come giustificazione (si tratta però di un'operazione a posteriori).
In pratica la giustificazione, non potendo essere un meccanismo, non può mai essere giustificato dal suo interno in maniera logica, in quanto manca l'identità tra meccanismo e giustificazione. Il meccanismo viene creato dopo che l'argomento è stato giustificato.
La giustificazione è procedimento quindi autoreferenziale del tutto astratto e per nulla dimostrabile al suo interno.
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 31-01-2010, 16.15.10   #18
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
Riferimento: Ragione

Le storie della filosofia ci dicono che quando i greci scoprirono il logos diedero all’uomo uno strumento per conoscere la verità, che avrebbe fatto svanire i fantasmi del mito e forse – potrebbe aggiungere un razionalista senza peli sulla lingua – quelli della religione e di una rivelazione divina, dissolvendo le tenebre e dandoci forza di continuare a cercare sussurrando - come Goethe in punto di morte - “Luce, più luce!”.
Pure il pensiero - che nella ragione dovrebbe trovare la sua esaltazione - ha qualcosa dentro di sé che è assai più pericoloso di qualunque fede illusoria: il dubbio, che è la più profonda e tagliente capacità del pensiero. Affinare il pensiero vuol dire accrescere le occasioni di dubbio, e al dubbio niente sembra riuscire ad opporsi perché effettivamente noi possiamo dubitare di tutto: possiamo dubitare di ciò che ci dicono non solo le religioni, ma le scienze e le filosofie…Il dubbio è veramente l’onnipotente - non c’è fede ma non c’è neanche logica che sradichi il dubbio, fino a farci sembrare che il dubbio sia una cosa sola con la libertà del pensare.
Ma è veramente così? Dopo tutto non possiamo dubitare che una verità assoluta ci sia anche se non la conosciamo e non la possiamo conoscere, e anche se tale verità fosse una verità negativa, cioè si dimostrasse che non c’è verità. E se noi continuiamo a cercarla dopo millenni di false speranze, senza lasciarci prendere dallo scoramento, è forse perché nessuno, dentro di sé, dubita che quella verità assoluta ci sia, magari un passo più in là, ed è questa una logica a prova di dubbio, la dimostrazione che la ragione ha dei fondamenti incrollabili. Dunque non siamo soltanto dei ciechi o dei mentecatti se inseguiamo quel misero lume che ci oscilla davanti, e se quella è l’unica luce che abbiamo, teniamola cara
emmeci is offline  
Vecchio 31-01-2010, 20.32.41   #19
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Ragione

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
non siamo soltanto dei ciechi o dei mentecatti se inseguiamo quel misero lume che ci oscilla davanti, e se quella è l’unica luce che abbiamo, teniamola cara
Sicuro?
E se così fossimo come il coniglio che insegue la carota attaccata alla sua testa con un bastone?
Che sia il bastone che finalmente vada visto..
Se vi è da cercare una verità,non ci si può aggrappare alle illusioni di ciò che si ha,ma abbandonarle,comprese bastone e carote..
Al sole ci si scalda nudi.
Noor is offline  
Vecchio 01-02-2010, 11.42.05   #20
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
Riferimento: Ragione

E’ proprio quello che penso, Noor, cioè che il filosofo deve per prima cosa dubitare di tutto, e non aver paura di quella nudità estrema. Perché solo così potrà essere sicuro che quello che gli rimane non è un’ombra vana ma è la verità.
In fondo anche nudo Adamo non poté cancellare quel bisogno di conoscenza che lo spinse a seguire Eva e addentare la mela spiccata dall’albero della conoscenza. Ebbene, anche noi abbiamo la nostra Eva, cioè quell’ansia della ricerca e quel bisogno di verità, perché se rinunciamo anche a quella, che cosa ci resta se non uscire dal forum e ricordarlo come un paradiso perduto?
emmeci is offline  

 



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