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Vecchio 20-11-2006, 11.29.35   #11
Spaceboy
...cercatore...
 
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

...fate come un mio amico che non mangia animali con sentimenti...

...il pollo o le ostriche le apprezza moltissimo ad es....
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Vecchio 20-11-2006, 12.09.30   #12
epicurus
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
Dice giusto Epicurus quando dice che esserlo è davvero difficile ma forse non è impossibile.

Mah, io credo che essere un vegetariano puro sia impossibile

Questi non dovrebbe servirsi di carne, pesce, crostacei, frutti di mare, pollame, uova, ma anche latte e i suoi derivati, miele e qualsiasi altro alimento di origine animale o che utilizzi sostanze di orgine animale nella sua fabbricazione o composizione. (Pensa ai prodotti che noi compriamo, anche quelli che non dovrebbero essere a base di carne, ma che hanno una sfilza lunghissima di ingredienti. Sono tutti di origine non animale?)

Nel campo del vestiario le cose sono più semplici, infatti, come ho già detto, è possibile avere un mercato di vestiari senza ricorrere agli animali. Anche se non so quanto sia praticabile togliere la lana e la seta....

Ma per quanto riguarda il resto? Cosmetici, creme, saponette, dentifrici, profumi, etc., etc., etc..... Ma veniamo al piatto forte: praticamente ogni medicinale (compresi ovviamente i vacini) è stato testato su animali e/o è composto in qualche percentuale da sostanze animali. Che si fa? Si torna più indietro degli uomini preistorici?

Tu dici che hai amici che appena sanno che alcuni prodotti sono contro la filosofia vegetariana, non lo comprano più. Ma se i tuoi amici si trovassero in situazione di conoscenza perfetta (riguardo a questa faccenda), come dovrebbero vivere, come gli uomini pre-preistorici? E soprattutto, forse qualche persona più vivere da vegetariano doc, ma sarebbe possibile che tutti lo fossero?


epicurus

P.S. se non erro, i vegetariani puri si chiamano 'vegani'.
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Vecchio 20-11-2006, 13.00.11   #13
odos
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da Weyl
Per quale motivo non mettere sullo stesso piano i vegetali e gli animali?
Le differenze cellulari tra questi due universi della vita non sono affatto così grandi.
La vera linea di confine si pone, dal punto di vista biologico, su due livelli.

Il livello biologico può essere utile solo per confutare l'argometazione che vuole essere più salutare il cibarsi di vegetali.

La differenza tra un vegetale e un animale che interessa ad un vegetariano è che l'animale a differenza del vegetale geme, grida, sanguina, e sopratutto fa una cosa che il vegetale non fa: si muove da sè, è vivo. Un vegetale non è mai vivo come un animale, cioè il modo di essere vivo di un animale non è quello del vegetale. Questo basta per tracciare una differenza tra i due generi.

Ancora non ho capito che senso ha trovare le incoerenze di una credenza. Le confutazione etiche non colgono mai il segno, perchè qualsiasi credenza è sempre falsa davanti il tribunale della ragione, tuttavia funziona benissimo.
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Vecchio 20-11-2006, 13.40.01   #14
epicurus
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da odos
Il livello biologico può essere utile solo per confutare l'argometazione che vuole essere più salutare il cibarsi di vegetali.

La differenza tra un vegetale e un animale che interessa ad un vegetariano è che l'animale a differenza del vegetale geme, grida, sanguina, e sopratutto fa una cosa che il vegetale non fa: si muove da sè, è vivo. Un vegetale non è mai vivo come un animale, cioè il modo di essere vivo di un animale non è quello del vegetale. Questo basta per tracciare una differenza tra i due generi.

in effetti, qui sono d'accordo con te, odos: la differenza tra animale e vegetale deve essere riconosciuta. ne ho discussiono nel topic La "giusta" vita da sopprimere.

Citazione:
Ancora non ho capito che senso ha trovare le incoerenze di una credenza. Le confutazione etiche non colgono mai il segno, perchè qualsiasi credenza è sempre falsa davanti il tribunale della ragione, tuttavia funziona benissimo.

sempre nella discussione che ho citato qui sopra (https://www.riflessioni.it/forum/ ), ho sostenuto che anche in etica si possono portare argomentazioni razionali, come in ogni altro campo (economia, fisica, etc.). d'altro canto io non sostengo che il vegano sia incoerente, bensì che sia un'opzione non disponibile. beninteso, come in ogni discorso, ognuno poi può fare ciò che desidera

ritornando sul discorso iniziato da weyl sulla salute alimentare, da quanto ne so, è impossibile seguire una dieta vegana senza servirsi di alimenti modificati artificialmente.... in particolare la dieta vegana ha gravissimi deficit: ferro (anemie), proteine, vitamina B12, calcio e vitamina D.


epicurus
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Vecchio 20-11-2006, 14.33.48   #15
maxim
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da odos

La differenza tra un vegetale e un animale che interessa ad un vegetariano è che l'animale a differenza del vegetale geme, grida, sanguina, e sopratutto fa una cosa che il vegetale non fa: si muove da sè, è vivo. Un vegetale non è mai vivo come un animale, cioè il modo di essere vivo di un animale non è quello del vegetale. Questo basta per tracciare una differenza tra i due generi.


Lo scopo di questa discussione (e dell'altra) è proprio quello di comprendere il motivo per il quale, a volte, si prediliga il "modo di vivere" che più si avvicina al nostro, ignorando completamente quello di altre forme viventi.
Tu stesso vai affermando che "un vegetale NON E' MAI vivo come un animale" come ci fossero forme viventi più vive e forme viventi meno vive.
Da questo ragionamento ne segue una scaletta che potrebbe essere la seguente:

- un uomo è più vivo di un cane
- un cane è più vivo di un mollusco
- un mollusco è più vivo di una carota
- una carota è più viva di un virus
- un virus è più vivo di un prione.

Io affermo invece che siamo tutti vivi alla stessa maniera (questo per rispondere anche in termini di spiritualità a Mirror ) ecco perchè sostengo che quanto vanno dicendo alcuni vegetariani è falso.

Se riteniamo che tutti siano vivi alla stessa maniera allora dobbiamo ricercare le cause di questa scelta in altri ambiti. Non si parla più di chi è vivo e di chi non lo è, di sofferenze o non sofferenze e quindi il discorso non è più etico ma esclusivamente psicologico.
Il tipo di sofferenza animale ricorda molto quella umana ed io penso che la chiave sia tutta qui! Questo spiega anche il fatto che l'affetto che si dona al cane è più intenso rispetto a quello riservato ad altri animali perchè il cane con la sua affettuosità ed obbedienza ricorda molto l'uomo. Spiegato anche il motivo per il quale il capriolo dagli occhioni neri e profondi va salvaguardato più del cinghiale sporco ed irsuto o del topo schifoso.
In cima alla nostra personalissima scaletta di priorità vitali mettiamo gli animali che più ricordano le nostre paure e le nostre sofferenze. Salvaguardiamo la loro vita per scacciare le nostre paure arrivando ad affermare perfino che qualcuno è più vivo di un altro o che soffre in maniera diversa.
Il rispetto a mio avviso dovrebbe essere orientato verso qualsiasi forma vivente, salvaguardando innanzitutto quella dell'uomo, e trattando tutte le forme viventi semplicemente per ciò che sono.




PS: Passeggiando per la campagna, il vegetariano che sposta il piede per non calpestare la zanzara, potrebbe non accorgersi che così facendo lo va a appoggiare proprio sopra una rarissima pianta di physoplexis
maxim is offline  
Vecchio 20-11-2006, 15.58.20   #16
spirito!libero
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Per Weyl

Citazione:
E, per questa ragione, non è vero che un'alimentazione fondata esclusivamente su vegetali sia sana.

Rispondo solo a questo perché per tutto il resto ho già detto la mia qui e in un altro 3d.

Ormai gli studi scientifici dei nutrizionisti non collegati a multinazionali varie, hanno accertato che una dieta vegetariana in una persona adulta, non influisce in alcun modo negativamente, anzi, tutti i danni relativi all’ingestione di carne cotta vengono eliminati.

Citazione:
Noi assorbiamo solo il ferro presente nella carne, oppure nelle preparazioni farmaceutiche predisposte ad hoc.
Molte vitamine, del complesso B, le ricaviamo quasi solo dalla carne.

Mi dovresti spiegare allora perché gli esami del sangue dei vegetariani sono assolutamente nella norma anche per le quantità di ferro e così per tutte le altre obiezioni che hai portato. I vegetariani sono presenti ormai da un tempo sufficiente per capire se la loro dieta abbia comportato dei problemi o dei vantaggi. Il consensus accademico propende per quest’ultima ipotesi. Io non so se tu sia un nutrizionista, ma le informazioni a mia disposizione sono diverse da quelle che hai postato.

Per Epicurus

Citazione:
Questi non dovrebbe servirsi di carne, pesce, crostacei, frutti di mare, pollame, uova, ma anche latte e i suoi derivati, miele e qualsiasi altro alimento di origine animale o che utilizzi sostanze di orgine animale nella sua fabbricazione o composizione. (Pensa ai prodotti che noi compriamo, anche quelli che non dovrebbero essere a base di carne, ma che hanno una sfilza lunghissima di ingredienti. Sono tutti di origine non animale?)

Il latte e il miele possono essere consumati, così come gli altri derivati, nel momento in cui per produrli non si è fatto soffrire alcun animale. Le mucche il latte lo producono naturalmente, quel tipo di latte può essere consumato, le uova le galline le fanno per i fatti loro, quelle uova possono essere consumate, le api il miele lo fanno naturalmente, quel miele può essere mangiato e così via.

Citazione:
Ma per quanto riguarda il resto? Cosmetici, creme, saponette, dentifrici, profumi, etc., etc., etc.....

Come ho già detto in alcune città esistono cooperative che rendono disponibili questi prodotti. La cosa è difficile, ma non impossibile.

Ricordo inoltre che quando a suo tempo fu avanzata l’ipotesi di abolire la schiavitù, i grandi pensatori dissero che senza schiavi era impossibile vivere civilmente !

Citazione:
E soprattutto, forse qualche persona più vivere da vegetariano doc, ma sarebbe possibile che tutti lo fossero?

Di certo non sarebbe possibile con gli attuali stili di vita dove un cittadino americano consuma 10 volte un europeo e 2000 volte un indiano.



Saluti
Andrea
spirito!libero is offline  
Vecchio 20-11-2006, 19.10.40   #17
Mirror
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
...si evince il loro presunto grande rispetto per gli animali …ma la scarsa tolleranza nei confronti di etiche diverse.

Queste le basi etiche di chi la pensa in maniera diversa.


Nessuno ti impedisce di pensarla in quel modo ma permettimi di considerare le giustificazioni che supportano l'etica che contempla lo sterminio, l'uccisione, il maltrattamento degli animali, per i più svariati motivi, per me, un fatto non apprezzabile e degno di ammirazione.

Dunque, gli animali non contano proprio niente, sono solo capi da macellare per appagare i bisogni alimentari del nostro corpo?
E' questa la considerazione per l'esistenza di questi, spesso indifesi, esseri coabitanti il nostro pianeta?
Sono per noi solo oggetti al nostro servizio da usare e consumare come ci fa comodo, senza comprendere la nostra inconsapevole complicità riguardo al loro dolore, al loro maltrattamento, al loro massacro sistematico?
Ecco perchè sono vegetariano e ho fatto questa scelta non solo per motivi riguardanti una forma dietetica favorevole alla salute del corpo... ma soprattutto per motivi più profondi... direi anche "spirituali", questa scelta di non mangiare carne.

Per cui sento di invitare il carnivoro a meditare profondamente sulle sue scelte... poi faccia ciò che vuole... sarà una sua responsabilità essere indifferente a ciò che comporta mangiare carne, soprattutto senza che sia necessario.
Di questa scelta non ne faccio questione di orgoglio ne di merito ma di sensibilità... natural-mente evoluta.
Se per ora preferiamo ascoltare il conforrmismo delle autogiustificazioni sul mangiare carne facciamo pure... non condanno ne giudico, se non apparentemente... ma ricordiamoci almeno che forse ce la stiamo comodamente raccontando...
E ciò lo capisco perchè anch'io in passato lo facevo...

Sarebbe importante invece guardare personalmente negli occhi l'animale che si vuole uccidere per mangiare... poi vedere cosa si prova e cosa si sente... allora le cose sarebbero ben diverse... perchè è troppo facile delegare le stragi ai "bruti", spiritualmente e sensibilmente poco "evoluti", almeno sotto questo aspetto, la parte più sporca di tutta questa faccenda.

Per non "dogmatizzare" tutta questa faccenda in una ideologia, concepisco anche che ogni tanto potrebbe essere salutare "sgarrare", per non irrigidirsi e non fare diventare questa questione un fatto di orgoglio ideologico... nascostamente carico di giudizi di condanna verso la momentanea altrui scelta... da cui potrebbe nascere un nuovo trip di superorità per l'ego.
Sto esprimendo solo uno stato di Consapevolezza rispetto al "problema"... più interessato alla condizione dei miei fratelli animali che alla salute o al benessere del mio corpo... che comunque non trascuro.
Ce ne sarebbe molto da dire riguardo al vegetarianesimo Consapevole... che poi diventa un discorso anche sulla di salute, sull'ecologia, sulla politica economico ambientale...ecc... sul nostro vivere da uomini liberi e respnabili in questo ecosistema.

Mirror is offline  
Vecchio 20-11-2006, 20.45.28   #18
maxim
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Originalmente inviato da Mirror
Nessuno ti impedisce di pensarla in quel modo ma permettimi di considerare le giustificazioni che supportano l'etica che contempla lo sterminio, l'uccisione, il maltrattamento degli animali, per i più svariati motivi, per me, un fatto non apprezzabile e degno di ammirazione.

Dunque, gli animali non contano proprio niente, sono solo capi da macellare per appagare i bisogni alimentari del nostro corpo?
E' questa la considerazione per l'esistenza di questi, spesso indifesi, esseri coabitanti il nostro pianeta?
Sono per noi solo oggetti al nostro servizio da usare e consumare come ci fa comodo, senza comprendere la nostra inconsapevole complicità riguardo al loro dolore, al loro maltrattamento, al loro massacro sistematico?
Ecco perchè sono vegetariano e ho fatto questa scelta non solo per motivi riguardanti una forma dietetica favorevole alla salute del corpo... ma soprattutto per motivi più profondi... direi anche "spirituali", questa scelta di non mangiare carne.

Per cui sento di invitare il carnivoro a meditare profondamente sulle sue scelte... poi faccia ciò che vuole... sarà una sua responsabilità essere indifferente a ciò che comporta mangiare carne, soprattutto senza che sia necessario.
Di questa scelta non ne faccio questione di orgoglio ne di merito ma di sensibilità... natural-mente evoluta.
Se per ora preferiamo ascoltare il conforrmismo delle autogiustificazioni sul mangiare carne facciamo pure... non condanno ne giudico, se non apparentemente... ma ricordiamoci almeno che forse ce la stiamo comodamente raccontando...
E ciò lo capisco perchè anch'io in passato lo facevo...

Sarebbe importante invece guardare personalmente negli occhi l'animale che si vuole uccidere per mangiare... poi vedere cosa si prova e cosa si sente... allora le cose sarebbero ben diverse... perchè è troppo facile delegare le stragi ai "bruti", spiritualmente e sensibilmente poco "evoluti", almeno sotto questo aspetto, la parte più sporca di tutta questa faccenda.

Per non "dogmatizzare" tutta questa faccenda in una ideologia, concepisco anche che ogni tanto potrebbe essere salutare "sgarrare", per non irrigidirsi e non fare diventare questa questione un fatto di orgoglio ideologico... nascostamente carico di giudizi di condanna verso la momentanea altrui scelta... da cui potrebbe nascere un nuovo trip di superorità per l'ego.
Sto esprimendo solo uno stato di Consapevolezza rispetto al "problema"... più interessato alla condizione dei miei fratelli animali che alla salute o al benessere del mio corpo... che comunque non trascuro.
Ce ne sarebbe molto da dire riguardo al vegetarianesimo Consapevole... che poi diventa un discorso anche sulla di salute, sull'ecologia, sulla politica economico ambientale...ecc... sul nostro vivere da uomini liberi e respnabili in questo ecosistema.


Si certo...nessuno mi impedisce di pensarla in questo modo ma, cvd, continui a sparare su chi la pensa in maniera diversa dalla tua...

...ed è un'etica comune (tanto per dare una parvenza di filosofico alla questione) che riscontro in tutti i vegetariani e con la quale, quando ci si misura a livello pratico, io ci vado notevolmente a nozze perchè il rapporto che hanno con la natura solitamente si ferma al geranio che hanno sul poggiolo di casa.

Dimmi qual'è il tuo stato di consapevolezza nei confronti dei tui "fratelli" animali che io, in qualità di carnivoro, non concepisco.
Parli di esperienze nel guardare gli occhi degli animali (dimmi quali) mentre ignori completamente qualsiasi altra forma vivente (e poi parli di spiritualità).

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Vecchio 21-11-2006, 09.05.27   #19
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Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Si certo...nessuno mi impedisce di pensarla in questo modo ma, cvd, continui a sparare su chi la pensa in maniera diversa dalla tua...

...ed è un'etica comune (tanto per dare una parvenza di filosofico alla questione) che riscontro in tutti i vegetariani e con la quale, quando ci si misura a livello pratico, io ci vado notevolmente a nozze perchè il rapporto che hanno con la natura solitamente si ferma al geranio che hanno sul poggiolo di casa.

Dimmi qual'è il tuo stato di consapevolezza nei confronti dei tui "fratelli" animali che io, in qualità di carnivoro, non concepisco.
Parli di esperienze nel guardare gli occhi degli animali (dimmi quali) mentre ignori completamente qualsiasi altra forma vivente (e poi parli di spiritualità).


Probabilmente è questione di "sentire". C'è chi lo sente quel disagio e chi non lo sente...
Allora mi sembra inutile, ozioso, disquisire... le razionalizzazioni possono essere infinite. Se uno non avverte quel "qualcosa" continuerà a perpetuare e giustificare, oltrettutto fagocitato da una cultura favorevole, le sue abitudiini alimentari e comportamentali. E intanto gli animali... chissenefrega! Ci hanno insegnato che sono al nostro servizio, che servono al nostro uso e consumo... ed allora perchè porci questo stupido problema che appatriene solo a donnicciole o persono poco virili... che si fanno ancora queste se... mentali.
La giustificazioni per essere carnivori non mancano. Le contraddizioni in chi non mangia carne per non favorire l'uso degli animali come capi da macello si possono trovare e ci sono. Questo lo sappiamo.
Per cui si vede che è una questione proprio di "sentire" quel qualcosa che non ti fa star bene di fronte da un pezzo di carne cotta che sai che era il corpo di un essere che è stato allevato e ucciso proprio per un tuo Bisogno-condizionamentp.
Io ho rispetto per tutte le forme viventi e non solo per i gerani di casa.
Ti lascio giustificare un mondo che contempla la caccia, i mattatoi, i laboratori di vivisezione, ecc. che, purtroppo, devo sopportare anch'io, mio malgrado. Ma il mondo è così... ed io lo cambio per quello che posso con il mio comportamento. Poi lascio che sia.
Non sono certo un Don Chisciotte...
Siamo diversi e ne prendo atto.
Mi dispiace, per i poveri animali, che quelli che la pensano in un certo modo siano la stragrande maggioranza.
Resta il fatto che, comunque, questa visione filosofica "antropocentrica" che si sente padrona del destino di altre creature per me è una "comoda" scusa per rimuovere una sensibilità che porterebbe ad una maggior consapevolezza.
Con questo, caro Maxim, chiudo la "polemica", sapendo che non porta da nessuna parte, sempre sperando però che qualche seme di quel "sentire" prima o poi sbocci nel cuore di sempre più persone.


Ultima modifica di Mirror : 21-11-2006 alle ore 11.19.46.
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Vecchio 21-11-2006, 19.57.15   #20
z4nz4r0
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Grazie Mirror.



Io invece non chiudo ancora i conti.

A chi dice che ci sono etiche diverse rispondo che è falso: esistono parti dell'etica (e somigliano più a etichette che all'etica).
"Etica parziale" vuol dire "etica di parte", un modo gentile per dire "etica fasulla".
Se ne può (ma solo volendo) dedurre che seguire un "etica parziale" significa essere antietico.


Citazione:
Originalmente inviato da Weil
Per quale motivo non mettere sullo stesso piano i vegetali e gli animali?

Onestà.

Citazione:
Le differenze cellulari tra questi due universi della vita non sono affatto così grandi.
La vera linea di confine si pone, dal punto di vista biologico, su due livelli.
Il primo è quello che separa le linee cellulari eucariote dalle procariote.
Il secondo è quello che scinde le linee evolutive da organismi che si replicano autonomamente ed organismi sessualmente differenziati.
Il mondo vegetale condivide con quello animale entrambe le connotazioni.
Il fatto che la varietà degli organismi viventi ci "appaia" tanto grandemente differenziata tra animali e vegetali, non deve farci dimenticare che le specie procariote sono assai più numerose: esse sfuggono, semplicemente, al nostro interesse.
Solo per questo ci risultano insignificanti.
Al di là di entrambe tali dimensioni, esiste poi un "terzo" mondo, che è quello dei virus: essi sono ancora di più di tutti gli altri messi insieme.
Più in là ve n'è addirittura un "quarto": quello dei prioni ed enti similari, dei quali appena abbiamo cominciato a conoscere qualcosa.


vogliamo andare avanti?
Benissimo, proseguo io:
..."più in là" delle proteine alterate (magari frutto di un tipo di selezione naturale non genetica) ci sono gli atomi alterati (tutti quelli diversi dal primo prototipo di idrogeno) e ancora "più in là" ci sono le alterazioni (relativamente stabili) dell'equilibrio nello spazio quantistico (rappresentate da una lista di particelle dette "reali"), "seguono" le alterazioni relativamente instabili (chiamate particelle "virtuali", perchè rappresentano uno stato della realtà relativamente breve), e poi ci sono le informazioni distorte..
Ma poi c'è da eseguire la rinormalizzazzione per riportare i valori ad un livello opportuno.



Citazione:
2. Non è, davvero, una sottigliezza filosofica: se vegetali ed animali ci "appaiono" tanto diversi, ciò deriva semplicemente dal rilievo che essi hanno, biologicamente, per la nostra vita.
Allo stesso modo, per farti un esempio, tra l'immensa gamma di tutte le possibili onde elettromagnetiche a noi pare preponderante quel ristretto ambito che sta tra i 400 e i 700 millimicron: perchè si tratta dell'ambito del "visibile".
E dentro esso a noi pare fantastica la differenza tea il colore rosso ed il blu di prussia: sebbene essi non siano che l'effetto di una minuscola differenza di lunghezza d'onda!
Allo stesso modo, caro amico, per quanto concerne animali e vegetali.
1. Mangiare una patata o un uovo di gallina, concettualmente, è la stessa cosa, o quasi.
2. Lo sai che gli estrogeni vegetali sono talmente simili a quelli umani da poter svolgere nel nostro organismo gli stessi effetti?

1. Essere una patata o la gallina, costretta a vita in una cella tanto stretta da impedirgli di sgranchirsi le ali, che ha prodotto l'uovo che intendi mangiare NON è la stessa cosa.
Non lo è neanche per la tua compassione e se ti fai onesto lo riconosci.
Se invece resti corrotto dall'adagio della lascivia, dovresti provare entrambe le esperienza per poter valutare.
E scommetto che t'immedesimi meglio nella gallina che nella patata.

Una risposta secca del vegetariano seccato, riguardo alla corrotta insinuazione che le carote patiscano sofferenza, suona così: ORA TI FICCO UNA CAROTA IN GOLA E VEDIAMO CHI SOFFRE DI PIù!

2. Abbiamo parole, come fatica, per descrivere un tipo di effetti legati all'energia impiegata non già nell'ordinamento (e nemmeno nella spontanea crescita) ma nel sostentamento di un organismo animale.
In futuro è possibile che saranno coniate parole per descrivere un isomorfo tipo di effetti legati all'energia impiegata nel sostenere un organismo vegetale.
Ma usare gli stessi termini in entrambi gli ambiti significa farne uso improprio e confondere le interpretazioni.

Citazione:
E non è in gioco il fatto di non inserire il cuore nella discussione, ma semmai di farlo dopo averlo collegato al cervello.

e dopo aver scannerizzato quest'ultimo con la coscienza per rimuovere frequenti inibitori antiempatici.


Citazione:
Faccio notare a tutti, inoltre, che la conformazione anatomica dell'apparato digerente umano è assai più affine a quella dei grandi carnivori che non a quella degli erbivori.
E, per questa ragione, non è vero che un'alimentazione fondata esclusivamente su vegetali sia sana.


La conformazione anatomica si adatta alle abitudini e non il contrario. Suppongo esistano specie che, adeguandosi alle circostanze, hanno gradualmente modificato la dieta fino a un cambiamento radicale.


Citazione:
Il ferro presente in natura non è utilizzabile dal nostro organismo, nè quello immagazzinato in bacche o altre forme vegetali: il nostro stomaco non è in grado di scinderlo dai legami proteici cui è avvinto.
Noi assorbiamo solo il ferro presente nella carne, oppure nelle preparazioni farmaceutiche predisposte ad hoc.
Molte vitamine, del complesso B, le ricaviamo quasi solo dalla carne.
Ben otto amminoacidi fondamentali non possono essere sintetizzati dalle nostre cellule, ed il ricavato dalla digestione di vegetali ne è assai scarso.
L'eccesso di zuccheri assunti con una dieta rigidamente vegetariana può, in chi ne sia predisposto, anticipare l'insorgenza del diabete ed è noto che abbassa la soglia epilettogena.
La carenza di aspartato e glutammato provocata da una dieta troppo povera di carne è tra le cause presunte della malattia di Alzheimer e certamente predispone all'insorgenza di molte malattie degenerative del sistema nervoso centrale.
Il rapporto tra tutte queste e i casi encefalopatia spongiforme ("mucca pazza", Jacob- Kreutzfeld e Kuru) è di circa 10000/1.
Dunque, si faccia naturalmente come si vuole, ma, credetemi, non vi sono scelte radicali che siano anche igieniche.


Riguardo alla salute (compresa quella mentale) non mi sono noti casi in cui un vegano (e non sono pochi in numero) abbia avuto problemi dovuti a questo tipo di informazioni. Sono le solite disoneste argomentazioni sinceramente traducibili con frasi del tipo: non posso evitare la carne perchè mi piace.
L'indolenza trova sempre infiniti ostacoli.

Ora,
è chiaro che, data la maggioranza numerica di orgogliosi onnivori in campo medico, girano più voci contro il veganesimo che il contrario. Ciònonostante esiste un considerevole numero di autorevoli medici/nutrizionisti veg e non (se ne trova una lista su internet) a sostenere che la sola componente utile che non si trova nei vegetali sia la vitamina B12 (comunque integrata nei sempre più diffusi cibi vegani che si trovano nei negozi biologici e a quanto mi dicono anche alla coop e altri supermercati un po curanti), che si può comunque assumere sotto forma di compresse dove è stata sintetizzata con un tipo di batteri.
z4nz4r0 is offline  

 



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