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Vecchio 21-11-2006, 20.00.10   #21
z4nz4r0
weird dreams
 
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da epicurus
Mah, io credo che essere un vegetariano puro sia impossibile

Questi non dovrebbe servirsi di carne, pesce, crostacei, frutti di mare, pollame, uova, ma anche latte e i suoi derivati, miele e qualsiasi altro alimento di origine animale o che utilizzi sostanze di orgine animale nella sua fabbricazione o composizione. (Pensa ai prodotti che noi compriamo, anche quelli che non dovrebbero essere a base di carne, ma che hanno una sfilza lunghissima di ingredienti. Sono tutti di origine non animale?)

Perchè, non puoi fare a meno di comprare TUTTI i prodotti?
I prodotti a base di carne/pesce non sono molti e comunque di prodotti (anche non indispensabili come biscotti, waffer, cornetti, crema di nocciole tipo nutella..) vegan se ne trovano in tutti i supermercati; non ci vuole molto a leggere gli ingredienti per scegliere cosa prendere. Tenendo anche conto che l'alimento più popolare qui in Italia è vegano: pasta al sugo con foglia di basilico.


Citazione:
Nel campo del vestiario le cose sono più semplici, infatti, come ho già detto, è possibile avere un mercato di vestiari senza ricorrere agli animali. Anche se non so quanto sia praticabile togliere la lana e la seta....

pensa quanto è praticabile per un bacco, l'essere da seta (bollito vivo).



Citazione:
Ma per quanto riguarda il resto? Cosmetici, creme, saponette, dentifrici, profumi, etc., etc., etc..... Ma veniamo al piatto forte: praticamente ogni medicinale (compresi ovviamente i vacini) è stato testato su animali e/o è composto in qualche percentuale da sostanze animali. Che si fa? Si torna più indietro degli uomini preistorici?

composto da sostanze animali un farmaco non credo, a meno di una discutibile usanza di qualche strana cultura.

Comunque un vegan rinuncia ad avere figli se non ha una buona probabilità di offrirgli un'ottima educazione, perchè la sovrappolazione umana è dannosa per tutti i viventi (batteri esclusi), uomo compreso.


Citazione:
Tu dici che hai amici che appena sanno che alcuni prodotti sono contro la filosofia vegetariana, non lo comprano più. Ma se i tuoi amici si trovassero in situazione di conoscenza perfetta (riguardo a questa faccenda), come dovrebbero vivere, come gli uomini pre-preistorici? E soprattutto, forse qualche persona più vivere da vegetariano doc, ma sarebbe possibile che tutti lo fossero?




NO.
Queste idee ti servono per tenere a bada la coscienza.
Che non si può fare tutto è un conto. Ma tu vorresti pensare che non si può fare niente.
Mentre la verità è che si può fare MOLTO. C'è solo la paura di cambiare e lasciar attivare la coscienza.

Ti cito alcune parole di un utente di un forum vegan che si esprime meglio di me:

"secondo me la sensibilità animalista ce l'hanno tutti,
solo che c'è chi ha il coraggio di modificare la propria
forma mentis e c'è chi, per mille motivi (egoismo, paura,
stupidità, quieto vivere, condizionamento sociale,
menefreghismo), ritiene che, tanto, lo fanno tutti, chi me
lo fa fare di cambiare, tanto gli animali mica li ammazzo
io e poi, voglio dire, sbaglierà il 90% della popolazione
mondiale? ma dai non è possibile.


la sensibilità animalista
è radicata nell'animo umano quale ramificazione
del sentimento più generale di empatia per l'altrui
sofferenza, quando per "altrui" si intenda un soggetto
capace di provare dolore. Ogni atto di violenza, singolo o
collettivo, o è preceduto da un processo di
anestetizzazione della coscienza empatica, oppure comporta,
necessariamente, un futuro rimorso, a sua volta rimovibile
solo con un conseguente processo di nuova narcotizzazione
del dolore: in altre parole, si sceglie di "girare la
testa dall'altra parte" proprio in quanto si ha PAURA di
cambiare (ogni cambiamento genera paura) e non si vuole
SOFFRIRE a causa del mancato cambiamento."



Citazione:

P.S. se non erro, i vegetariani puri si chiamano 'vegani'.

E' un termine moderno dall'inglese "vegan", in origine si diceva vegetariano, distinto da latto-ovo-vegetariano che ora si sul abbreviare con "loveg" (perchè fa più figo) anche se molti di questi si dicono vegetariani per semplificare il concetto; e così i vegetariani veri hanno coniato quel nuovo termine (vegan) probabilmente non solo per distinguersi dagli "iniziati" ma anche per dare a questi una spintarella verso un consumo più preciso.


Citazione:
Originalmente inviato da Odos
Ancora non ho capito che senso ha trovare le incoerenze di una credenza. Le confutazione etiche non colgono mai il segno, perchè qualsiasi credenza è sempre falsa davanti il tribunale della ragione, tuttavia funziona benissimo.


Comunque sia la ragione è spesso sopravvalutata.
La razionalità non è sufficiente per produrre coerenza.
Essere razionali non significa essere reali

..è un discorso di autenticità.
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 21-11-2006, 21.43.01   #22
maxim
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0

Comunque un vegan rinuncia ad avere figli se non ha una buona probabilità di offrirgli un'ottima educazione, perchè la sovrappolazione umana è dannosa per tutti i viventi (batteri esclusi), uomo compreso.


Beh...innanzitutto propongo le 5 stelline alla discussione perchè sembrava confermato che il vegetariano fosse meno aggressivo del carnivoro e ciò sembra essere clamorosamente smentito dagli ultimi posts.

Mi servirebbe una precisazione...cioè...dimmi... un vegan rinuncia al proprio figlio per salvare i polli d'allevamento?...sviluppami questo concetto per cortesia...
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Vecchio 22-11-2006, 09.32.15   #23
Mirror
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Riferimento: La "comoda" scusa da sopprimere

Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0

Comunque sia la ragione è spesso sopravvalutata.
La razionalità non è sufficiente per produrre coerenza.
Essere razionali non significa essere reali

..è un discorso di autenticità.

Condivido.

Io non ho ancora la forza per essere un Vegan, ma il tuo discorso è convincente. Lo apprezzo.
Mia figlia, ora adulta e che non vive più con me, invece lo è.
E' diventata vegan dopo essere stata educata al vegetarianesimo.
Vive e lavora all'estero, a Londra, si gudagna decorosamente da vivere, ed in ottima salute e forma. Questo per dire che non è stata danneggiata dall'alimentazione non carnivora. Anzi... ha una vitalità notevole.
A volte discuto con lei anche di queste tematiche sulla coerenza, della differenza fra un vegano ed un vegetariano e le varie implicazioni che hanno queste scelte.
Sicuramente è più difficile essere un vegan, poichè occorre una coerenza più forte, una capacità di fare dei cambiamenti comportamentali notevoli, che tutti, io per primo, non sempre sappiamo fare.
Per ora mi accontento della mia scelta di campo relativa, nella quale mi trovo a mio agio e che mi fa star bene.
Sono convinto che se questa mentalità si diffondesse sempre più permetterebbe notevoli e sostanziali cambiamenti nella coscienza collettiva, con benefici importanti in tutti i sensi per il pianeta e per la convivenza.
Mi fa piacere che parecchi giovani, anche se molti di più, purtroppo, all'estero, nei apesi europei, comincino a prendere in considerazione e a sensibilizzarzi questo importante aspetto del vivere: il rispetto della vita degli animali, coabitanti di questa terra, i cui diritti alla sopravvivenza vengono, in più parti del mondo, crudelmente negati.

Ciao!

Ultima modifica di Mirror : 22-11-2006 alle ore 10.49.35.
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Vecchio 22-11-2006, 11.15.45   #24
maxim
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La scelta vegan,a mio avviso, deriva esclusivamente da una scarsissima conoscenza degli animali e da un rapporto con la natura tendente allo zero, nonchè da una educazione ambientale prettamente cittadina. Infatti, non a caso, tale ideologia trova terreno fertile nei paesi occidentali ed in particolare dove la presenza umana è concentrata ed ammassata in piccoli loculi di cemento.
Chi vive rapporti diretti con la natura, chi vive in campagna, nei boschi ed in genere in ambienti che hanno scarse concentrazioni d’asfalto, sanno gioire dei frutti che la natura offre, sanno quali raccogliere e quando è il momento di “potare” affinché vengano prodotti i frutti migliori. Chi vive in questi posti naturali…ambienti che paradossalmente fanno respirare i vegan dei loculi…cioè coloro che non mangiano carne ma si spostano in città con i SUV per recarsi presso la multinazionale ove lavorano e, sempre paradossalmente, sono quelli che fanno soffocare anche questi mangiatori di carne, difficilmente si sognerebbero di usufruire di una sola parte della natura…chissà, forse perché vivendoci sono consapevoli che anche la carota è viva e che anche loro moriranno diventando a loro volta del cibo per qualche altro essere vivente.
In fin dei conti comprendo certe scelte dietetiche in quanto costretti a cibarsi presso supermercati ed affini, semi-avvelenati anche dalle verdure che troviamo sul piatto, schifati dal traffico e dalla concentrazione umana delle città, informati tramite Piero Angelo sulla vita dei leoni ed addolciti e sensibilizzati dai cartoni animati della Walt Disney, certe decisioni sono in aumento, compresa la “coerenza” di non mettere al mondo figli per la quale, a mio modo di vedere, trattasi pur sempre di selezione naturale.

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Vecchio 22-11-2006, 11.18.51   #25
spirito!libero
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Una domanda ai vegani.

Personalmente non condivido la loro scelta così radicale. Però forse non ho ben compreso il loro punto di vista quindi chideo lumi.

Faccio un esempio concreto, se io ho delle galline in campagna, e queste fanno le uova non fecondate per i fatti loro, i vegani le mangerebbero ?

Sempre nella casa in campagna ho una bella mucca che si fa la sua bella vita mangiando l'erba e prendendosi il sole. Questa ha il latte che io mungo altrimenti gli viene la mastite, quel latte i vegani lo berrebbero ?

Ciao
Andrea
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Vecchio 22-11-2006, 11.34.27   #26
maxim
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Originalmente inviato da spirito!libero
Una domanda ai vegani.

Personalmente non condivido la loro scelta così radicale. Però forse non ho ben compreso il loro punto di vista quindi chideo lumi.

Faccio un esempio concreto, se io ho delle galline in campagna, e queste fanno le uova non fecondate per i fatti loro, i vegani le mangerebbero ?

Sempre nella casa in campagna ho una bella mucca che si fa la sua bella vita mangiando l'erba e prendendosi il sole. Questa ha il latte che io mungo altrimenti gli viene la mastite, quel latte i vegani lo berrebbero ?

Ciao
Andrea

Alla stessa identica maniera io rivolgo una domanda ai vegetariani.

Faccio un esempio concreto...se io ho delle galline in campagna che stanno all'aria aperta e vivono in maniera estremamente dignitosa crescendo i loro pulcini...tanti pulcini, i vegetariani non gli tirerebbero il collo raggiunti i 9 mesi di età?

Sempre nella casa in campagna ho una bella mucca che si fa la sua bella vita mangiando l'erba e prendendosi il sole...e fa i vitellini...tanti vitellini...i vegetariani non si ciberebbero delle loro super-proteiche bistecche?

Come vedi è l'ambiente ed il rapporto che si ha con esso che fa la dieta

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Vecchio 22-11-2006, 13.34.02   #27
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Scusa Maxim ma non ti seguo.

Che c'entra l'uccidere con il cibarsi di derivati animali che non nuocciono ne fanno soffrire gli animali ?

Sono due concetti completametne differenti.

Ciao
Andrea
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Vecchio 22-11-2006, 15.17.26   #28
maxim
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Originalmente inviato da spirito!libero
Scusa Maxim ma non ti seguo.

Che c'entra l'uccidere con il cibarsi di derivati animali che non nuocciono ne fanno soffrire gli animali ?

Sono due concetti completametne differenti.

Ciao
Andrea

Per me no...per il vegetariano forse...per il vegano si!

Evidentemente il concetto di "uccisione" e di "sofferenza" del vegano subentra anche nel caso di derivati animali.
Il mio concetto invece è assai diverso e, abitando in campagna ed avendo optato per rifornire di carne "sana" la mia famiglia, ho deciso di tenere del pollame.
bene...il concetto da te espresso della mucca che se non la mungi è a rischio mastite funziona anche per il pollame da me detenuto. Se lasciassi riprodurre in continuazione senza mai prelevare entro un paio d'anni mi morirebbero tutti i polli di malattie varie.
Il vegano campagnolo (che attualmente non esiste) molto probabilmente non farebbe nemmeno nascere i polli...ovverosia li priverebbe dell'esistenza alla base.

Mi chiedevo quindi se le nostre posizioni (come vedi inserisco anche la mia) fossero solo delle posizioni di comodo in funzione del nostro habitat...fosse così crollano tutti i discorsi etici e filosofici fatti finora e le nostre sarebbero solo argomentazioni che nascono in funzione di ciò che più ci fa comodo essere...

...altro che coerenza etica.
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Vecchio 23-11-2006, 01.37.37   #29
odos
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Citazione:
Originalmente inviato da maxim

Mi chiedevo quindi se le nostre posizioni (come vedi inserisco anche la mia) fossero solo delle posizioni di comodo in funzione del nostro habitat...fosse così crollano tutti i discorsi etici e filosofici fatti finora e le nostre sarebbero solo argomentazioni che nascono in funzione di ciò che più ci fa comodo essere...

...altro che coerenza etica.

E forse ci si avvicina genuinamente al relativismo...chissà se un giorno.....
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Vecchio 23-11-2006, 14.51.26   #30
z4nz4r0
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Una domanda ai vegani.

Personalmente non condivido la loro scelta così radicale. Però forse non ho ben compreso il loro punto di vista quindi chideo lumi.

Faccio un esempio concreto, se io ho delle galline in campagna, e queste fanno le uova non fecondate per i fatti loro, i vegani le mangerebbero ?


Il problema non riguarda tanto la fecondazione quanto il fatto che, l'aquisto di galline alimenta il tipo di mercato che si vuole boicottare. Se per un caso fortuito un vegan che abita in campagna si trova ad avere a che fare con delle galline sottrate in qualche modo da una brutta sorte, egli non si fa carico della responsabilità di controllarne la riproduzione, ma tende a liberarle nell'equilibrio del loro ambiente naturale, dove le uova non si trovano come si trovano in un pollaio. Si ciba di uova se è sicuro che ciò non penalizza le galline. So di vegani che si sono trovati in una simile situazione provvisoria.
Io stesso, vivendo in piena campagna, mi sono trovato in una simile situazione, solo che le galline erano state comprate dai miei genitori. E, dopo 4 anni di veganesimo, notando che c'erano più uova di quante i miei ne usassero, decisi che per le galline nulla sarebbe cambiato se avrei mangiato delle loro uova. E così lo feci, ma poi smisi quando ebbi il dubbio che i mia madre cominciasse a conservare delle uova per me, e siccome lei ha sempre cercato di ovattarmi la realtà per farmi cambiare dieta (anche perchè la mia condizionava (purtroppo solo) in parte la loro), ho preferito diffidare. Ora mi sono trasferito altrove, in effeti ho deciso che l'ambiente campano, con quel tipo di convivenza, non fa per me.
Avrò piacere di tornare in campagna con chi la pensa come me.


Citazione:
Sempre nella casa in campagna ho una bella mucca che si fa la sua bella vita mangiando l'erba e prendendosi il sole. Questa ha il latte che io mungo altrimenti gli viene la mastite, quel latte i vegani lo berrebbero ?
Ovviamente le mucche non producono il latte senza aver prima partorito colui a cui sarebbe destinato; in natura non hanno bisogno di un benefattore che le munga per salvargli la vita!
Mucche "da latte" sono state selezionate artificialmente per somigliare il più possibile a delle cisterne, queste probabilmente producono più di quanto serva al loro vitello. Dunque, per un vegano, è meno remota la probabilità verificante le condizioni che lo portano a cibarsi di uova.

Ma questi sono già problemi di minor rilievo e in genere chi intraprende il consumo consapevole comincia col rifiuto della carne (che è il grosso della faccenda e il colpo più diretto), poi, sentendosela, prosegue col boicottaggio. Non c'è bisogno di chiamarsi in un modo per avere delle attenzioni.

Ultima modifica di z4nz4r0 : 23-11-2006 alle ore 15.37.59.
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