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Vecchio 06-04-2007, 16.32.56   #61
Yam
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Originalmente inviato da individuo
Con questo non voglio dire che oltre il dolore ci sia sicuramente il " nirvana " che non so neppure cos'è, ma senz'altro ci sono altri stati e pure questi probabilmente anzi forse sicuramente non sono definititvi.

Oltre il dolore c'e' la causa del dolore e la sua cessazione.
Il dolore e' quello che ben descrivi (non il dolore fisico pero') e' un fiume di pensieri, che siano buoni o cattivi non fa differenza. Quando quel fiume e' in piena ci travolge, pero' e' proprio in quella piena che diventa piu' facile vedere cosa c'e' che non e' quei pensieri.
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Vecchio 06-04-2007, 18.41.51   #62
Noor
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Già,i l punto è lì,nell'arrendersi a quel flusso ,oltre la barriera dettata dalla paura.Dentro,in quel flusso, c'è anche una comprensione.
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Vecchio 07-04-2007, 02.56.54   #63
krjisoul
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Originalmente inviato da Yam
Per almeno 20 anni avrei detto le stesse cose, ma non sapevo veramente, dentro di me cosa significassero.


Se ti osservi bene non hai un ego solo, una sola personalita', ma molte e le esibisci a seconda del momento. Io ne ho tantissime, tante quante le persone che conosco e quando ho a che fare con qualcuno che non conosco il computer inizia la ricerca del personaggio piu' adatto. Oggi...tuttavia sono un tantino cambiato....ma mi accorgo, se capita, delle ricadute.


Ti do dei link...poi mi dici:



Già, concettualizzare è ben diverso che esperire……a volte possono esservi dei piccoli
bagliori di quel Sé, ma poi la quotidianità ci ricattura.
Ma prestando sempre più attenzione a noi stessi, alle parole, ai pensieri, pian piano nasce una comprensione nuova, e la vita ci pone di fronte appositamente le lezioni che ci servono, quando non vorremmo vedere il nostro enorme ego, c’è sempre quello di un nostro compagno di viaggio - familiare, amico, partner - che ci fa da specchio a ricordarci chi siamo…
e quando cominciamo a vedere con occhi diversi anche chi, a dispetto del nostro ego virtuoso, riusciva comunque ad irritarci, in quel punto inizia a nascere anche una compassione che mai avremmo compreso prima, e il calore si manifesta sul cuore.
E’ una sorta di resa, è un sentirsi fragili ma forti allo stesso tempo, ma è più ciò che si riceve, di ciò che si dà.




Riallacciandomi al discorso delle ‘maschere pirandellliane’, di cui avevo già accennato, ne consegue che con più personalità ci confrontiamo più aspetti della nostra personalità verranno fuori, per cui ci specchieremo con chi a sua volta si specchierà in noi, ed essendo le combinazioni molteplici ed infinite, dovremmo giungere a vedere in noi tutte quelle possibilità, come in una tavolozza dalle infinite sfumature, ogni volta ne vedremmo una, per giungere infine a comprenderle tutte.


PS Ho fatto un saltino veloce nel primo link, dove non occorre registrazione, è certamente un sito molto specialistico, monotematico, per addetti ai lavori, però ho visto che offre anche la possibilità di accesso ai 'beginners'....
Per quanto riguarda forum spirituali che abbraccino svariati argomenti, su Internet si può trovare di tutto, basta saper cercare....e in questo senso che intendo che tutto il mondo è paese.
krjisoul is offline  
Vecchio 07-04-2007, 03.15.52   #64
krjisoul
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Originalmente inviato da individuo
paradossalmente mi spaventa persino abbandonare la sofferenza.

Ecco direi che anche su questo aspetto c'è da fare molta attenzione, ovvero bisogna stare attenti a non abituarsi troppo al dolore perchè si corre il rischio che diventi cronico e si arrivi a credere che quella sia " davvero " la nostra condizione e che non ne siano possibili altre.



La sofferenza è una condizione dell'essere umano, non vi è certo bisogno di andarla a cercare, perchè è là sempre presente.

Ciò non significa che dobbiamo vivere costantemente immersi in questa percezione, la nostra vita è il frutto delle nostre scelte, dei nostri pensieri e azioni, se scelgo di voler sempre sentire dolore, le occasioni non mancheranno, ma se scelgo che la vita può anche essere gioia, creerò le condizioni perchè nella mia vita vi sia gioia.
Ma non sarà una gioia che deriva dal distacco dal dolore del mondo, che è il nostro stesso dolore, ma dall'accettazione della nostra condizione di esseri incarnati, e dalla percezione che in mezzo ai rovi vi sono anche le rose.
krjisoul is offline  

 



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