Visto che ti è chiaro,comincia a descrivere a parole tue, il non Sè

quali sono le pratiche che puntano direttamente al sè?
il fatto di bloccarsi, non è sintomo di attaccamento egoico?

solo la dissoluzione di parti del nostro ego può causare il panico? o c'è anche altro?

Salve e buon pomeriggio!
il mio dito è non Sè, io sono non Sè, tutto ciò che anicca,anatta e dukkha è non Sè...trovami il Sè claudio

Sono sinonimi, solo che in ambienti buddisti si preferiva utilizzare non-se per motivi apologetici (in contrasto all'abbaglio che avevano preso nel non comprendere l'essenza del termine Atman i primi filosofi Buddisti, in realta' Buddha non si faceva problema ad utilizzare il termine Atman quando gli uditori erano hindu, e' ormai accertato scientificamente..anche se qualche troglodo apologeta buddista e' ancora in circolazione nelle foreste del sud est asiatico..).
Dimmi pero' cosa e' per te il non-se, possibilmente con parole tue ( ), io ti diro cosa e' per me il vero Se'.

Tu sei Sè!
non il tuo corpo,ma Tu sì!

Le Vie Dirette sono presenti in diverse scuole sia Buddiste che non Buddiste, dipende tutto dalla capacita' dell'individuo di coglierne il senso...vedi sermone del Fiore in cui solo Mahakasyapa comprese.
La cosiddetta "stagionatura" del praticante e' fenomeno ben conosciuto....


Il panico e' sempre e solo il risultato dell'impossibilita' dell'ego di tenere sotto controllo la situazione....allora inizia a tremare di paura.

non è chiaro...
perchè il corpo non è sè?

non so tu..
ma io per Sè intendo ciò che non nasce e non muore..

l'essoterico e l'esoterico non divisi quindi. sono tali in funzione di chi ha orecchie da intendere e chi no....
dimmi qualcosa della "stagionatura" del praticante (mai sentita)...

ma la pratica, diretta o meno che sia, non ha la funzione di prendere atto di quello che è per quello che è?

ho letto il topic lincato, è vero che non porta a niente farla lunga sulle parole atman o anatman, ma ho l'impressione che con anatman ci si spinga oltre il concetto di atman nel senso che, pur se con questo gli indù intendevano l'unione del vuoto con l'energia, quindi ente impersonale, è pur sempre una rappresentazione, che può diventare oggetto.
con anatman, non mi pare per es. che la scuola degli antichi intenda il vuoto-energia, e pure nello zen non mi sembra che lo intendano così. è forse peculiarità della corrente vajra (intenderlo come gli indù)?
eppoi il budda storico non aveva scritto nulla di suo pugno, come si fa a sapere scentificamente che con gli indù parlava di atman? ci sono resoconti indù? o dei suoi discepoli?