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Vecchio 09-05-2008, 02.25.36   #71
robbybass
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Ciao Carl, Se ti è chiaro quello che ho scritto sei veramente bravo.
Prova ad immaginare di guidare l'auto in un paese straniero dove tutti i cartelli sono completamente incomprensibili.
Nonostante tu sappia condurre l'auto, accumulerai inevitabilmente un sacco
di multe.
La stessa cosa succede nella vita di tutti i giorni. Se non senti certe
emozioni che ti guidano tra la continua scelta, bene /male, continuerai
a sbagliare accumulando azioni invisibili e reazioni invisibili.
Le reazioni invisibili si riproporranno in qualità di debito karmico, che va a tessere il tuo futuro.
Sembra fantascienza, ma ogni pensiero, ogni parola ogni gesto è esaminato,
catalogato e immagazinato sotto forma di sentimento.( se autentico andrà
a incrementare l'espansione di coscienza ,l'ampiezza, , se distorto ad
incrementare la negatività).
La bibbia dice che tutto è inciso sulla roccia.
Piano piano come conseguenza della tua volontà di conoscerti, ti accorgerai
con meraviglioso stupore di queste tue anestetizzazioni, e tornando
gradualmente ad avere autentico rispetto per te stesso e per gli altri,
sarai trattato di conseguenza.
Facciamo una cosa alla volta. Riesci ad odiare? e a piangere?
Non dirmi che non trovi motivi per non essere felice. Lo scopo non è solo
piangere, ma imparare a esaminarti nell'intimo, come un cercatore d'oro.
Ogni gioia nasconde un dolore,ogni piacere una rabbia.
Quando avrai affrontato ed elaborato tutte le tue verità relative a questo livello di consapevolezza, ti spiegherò come fare a predisporti per il
salto di livello.
Passa al setaccio tutti i ricordi, le persone che conosci, le scene stampate in mente, le scene hard che ti ricordi, tutto. Tutto è lì per un motivo preciso.
Scriviti sul muro: odiare, amare, soffrire, gioire. Medita pochi secondi e
segui la successione. Non smettere di odiare finchè non "senti" che hai finito.
Poi puoi passare al successivo. Non lasciare niente a metà.
Il corpo ti parla, comincia a decifrare.
robbybass is offline  
Vecchio 09-05-2008, 08.08.13   #72
atisha
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Citazione:
Originalmente inviato da Carl
x Atisha:

ciao atisha grazie dell'intervento.
Anche io ritengo che senza una guida ci si senta persi. Al momento penso che sia fondamentale averla.
Vedi, all'inizio la pratica mi ha dato molti benefici, lucidità, concentrazione, fiducia, soprattutto nella parte "irrazionale" di me. Anche quando praticavo l'esercizio di osservare i pensieri, sentivo come una certa distanza tra questi e me. Ma "io" non venivo mai messo in dubbio. Dopo quello che mi è successo le cose non stanno più così. Io stesso mi sento ancora più centrato nella mente, o forse lo sono sempre stato ma non me ne sono mai reso conto. Da allora è rimasto un grande senso di insicurezza, come se niente fosse certo. Non mi sento più padrone delle cose. Non sento neanche più la mia volontà come prima, quando mi capita di osservarmi, come se a volte le parole e le azioni andassero da sole...ma ovviamente funziono sempre allo stesso modo. La presa di coscienza dei pensieri ricorrenti e ossessivi, come hai scritto, i miei limiti, la mia meccanicità, puoi immaginare come mi abbiano fatto sentire. Il sentire poi che dentro di me ci sono dei "comandi" che vengono soprattutto dai miei genitori, che si esprimono in pensieri in determinate situazioni mi ha scombussolato.
Una domanda banale è: che fare? "come" accettare la situazione?

a grandi linee ti avevo già risposto.. per me è tutto chiaro e va a far parte di un processo di riconoscimenti sia dell'ego che dell'avvento dell'Osservatore (o Testimone) distaccato che inizia una sua "proiezione" volontaria (per dirla alla Gurdjieff è quel gruppo di Io che osserva la macchina.. l'inizio dell'osservazione sdi Sè).. è chiaro che tutto questo abbia scombussolato il tuo "quieto" vivere identificato e soprattutto conosciuto...
Mi chiedi come fare ad accettare.. una prima risposta l'avevo già data.. ed è in sostanza quella di "capire" che qualunque cosa tu possa fare è impossibile cambiare stato, si va solo avanti..
l'unica via accessibile è accettare questa impossibilità, comprendere che come ti ho evidenziato "tutto funziona sempre allo stesso modo"..e da lì ha inizio il mutamento.. cioè lo stabilizzarsi di questo nuovo Osservatore..
L'intero processo che hai innescato richiede un tempo assai lungo.. ma nel momento in cui rendi forza a questo Osservatore, rendendoti conto (osservando in fare distaccato) che tutto avviene nella mente/ego che si sente "minata" boicottata dal suo stesso Osservatore.. tutto inizia a placarsi..a stabilizzarsi.
In alchimia è il mercurio che diventa solido e stabile.. una vera conquista.. si crea un nuovo Silenzio, prendendo coscienza delle "limitazione" (ansie e quanto altro l'ego cercava nel proprio dominio)...
Tornando a Gurdjieff, secondo la mia esperienza, è la lotta dei tuoi numerosi "io" (pensieri emozioni e sensazioni che hanno poca durata) che traggono vita dal centro intellettuale.. e che sono in contraddizione tra loro..
Tutto ciò che ti accade è solo lo "sforzo" cosciente a cui hai dato vita per far progredire il tuo risveglio... spero di averti detto qualcosa di più...



ho scritto sopra:
Citazione:
Le scuole sono fatte per superare questi ostacoli.. questi intervalli..per farci sopportare le "influenze" (C) istillate da certi pensieri.. ed è un grande sollievo capire che non sono stati solo i nostri...

ho scritto intervalli, Influenze C ed altro, considerando il fatto che avevi seguito un certo tipo di insegnamento.. lascia stare ciò che ho scritto..
considera solo il fatto che le scuole di crescita (mi riferivo in particolare a quelle della Quarta Via) servono proprio per coadiuvare il cammino e permetterci di "sopportare" tutto il travaglio senza sviluppare nè panico nè altro, cioè con consapevolezza... e data la tua giovane età, se quella che leggo è vera.. direi che ti converrebbe essere affiancato da una Guida che sappia interpretarti ed adocchiare il tuo prezioso Cammino...

un saluto..
atisha is offline  
Vecchio 09-05-2008, 10.00.57   #73
Yam
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Citazione:
Originalmente inviato da Carl
Anche io ritengo che senza una guida ci si senta persi. Al momento penso che sia fondamentale averla.

Potresti lavorare un po con il corpo (Tai Chi, Hatha Yoga....) e fare un po di meditazione, magari in un centro Zen....e se hai ancora tempo un lavoro di tipo psicologico.
Le chiacchere...lo yoga della lingua e della poltrona davanti al PC....invece servono a ben poco.
Yam is offline  
Vecchio 09-05-2008, 23.07.17   #74
Carl
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Ciao andre2. Hai scritto:
Citazione:
a orecchio, coscienza e consapevolezza mi sembrano la stessa cosa, ma non ho consultato il vocabolario, in merito. non mi sembra che l'esser coscienti implichi necessariamente pensiero. si doverbbero riferire entrambe (l'esser coscienti e consapevolezza), al "rendersi conto".

Non so che cosa dica il vocabolario, ma per essere coscienti non intendo la percezione in sè, il vedere, il sentire ecc...Mi riferivo a quella divisione tra sforzo mentale, cosciente, e quello stato che non dipende dallo sforzo di cui ho avuto esperienza in rare occasioni. Non so come spiegarlo.

Citazione:
la concentrazione è prodotto della volontà e siamo in ambito di scelta, duale, quindi ego. ma l'attenzione (e l'osservazione).... sono ciò che rimane quando non si sceglie. non è approccio duale.

Come lo sai?

Citazione:
che differenza trovi tra la consapevolezza che hai provato nei rari
momenti di calma e intuizione e, diciamo, la coscienza "ordinaria"?

Come ti dicevo prima, in quel particolare stato che chiamo consapevolezza, ho provato un'azione senza sforzo, intelligente, pieno di energia, vitale, dove non sceglievo cosa fare...era naturale. Sono quei rari momenti nelle arti marziali o anche quando ti viene da fare "del bene", un amore incondizionato senza che ci pensi su, come avevo scritto qualche messaggio fa.

x noor:
Ciao noor purtroppo quello è un tipo di osservazione che ancora mi sfugge. Capisco che l'attenzione non è giudicarsi, sforzarsi ed è quello che ho cercato di fare, per quanto mi fosse possibile.
Quando parlavo di ingigantirsi mi riferivo a un'altra cosa. Ti rifaccio la domanda. Il prestare attenzione alle sensazioni del corpo, ai pensieri, al senso dell'io, non crea un senso di dilatazione, dilatazione di sè, tanto da sentirsi "ingigantiti"?


x robbybass:
Ciao robbybass. Probabilmente ho capito quello che potevo capire, o ne ho dato una mia interpretazione non cogliendo il significato più profondo delle tue parole. Comunque me lo rileggerò con calma. E' probabile che fra un po' di tempo capirò qualcosa di più.

Citazione:
Facciamo una cosa alla volta. Riesci ad odiare? e a piangere?
Non dirmi che non trovi motivi per non essere felice. Lo scopo non è solo
piangere, ma imparare a esaminarti nell'intimo, come un cercatore d'oro.
Ogni gioia nasconde un dolore,ogni piacere una rabbia.

Si. Riesco a odiare. E a piangere. Ma ultimamente provo più affetto per le persone, anche quelle più antipatiche. La meccanicità che vedo in me, con tutti i pensieri limitanti, in un certo senso li vedo anche negli altri. E in molte situazioni mi viene da pensare che sono i loro blocchi, limitazioni, paure, mancanza di amore che li rende così.
Per ora non ti chiedo niente, anche se le domande sono tante. Cercherò di lavorarci su, di esaminarmi nell'intimo come dici e fare l'esercizio che mi hai proposto. Intanto non posso fare altro che ringraziarti di cuore per i consigli e il tempo che mi hai dedicato.

x Atisha:
Ti ringrazio. Le domande sono molte ma so che non puoi spiegarmi tutto qui...e che ci vuole tempo.
Però su questo punto:
Citazione:
Tornando a Gurdjieff, secondo la mia esperienza, è la lotta dei tuoi numerosi "io" (pensieri emozioni e sensazioni che hanno poca durata) che traggono vita dal centro intellettuale.. e che sono in contraddizione tra loro..

Ti va di spiegarmelo un po' meglio? Vorrei capire se corrisponde a quello che sento.

Citazione:
e data la tua giovane età, se quella che leggo è vera.. direi che ti converrebbe essere affiancato da una Guida che sappia interpretarti ed adocchiare il tuo prezioso Cammino...

L'età è quella ma non penso sia così importante quando si procede in un ambiente così sconosciuto e, dico io, pericoloso...ma dove trovarla una guida, una persona che sa e non parla solo per sentito dire o per quello che ha letto come alcuni insegnanti yoga che ho conosciuto?


x yam:

Ciao yam hai scritto:
Citazione:
Le chiacchere...lo yoga della lingua e della poltrona davanti al PC....invece servono a ben poco.

Certo sono d'accordo con te. Non pensare che mi limiti a scrivere qui.
Prima avevo una certa arroganza, pensavo che solo alcune persone avessero bisogno dello psicologo. Avevo una certa sicurezza. Ma poi ho conosciuto la mia fragilità e ho deciso di fare una prova.
Fortunatamente ho trovato una brava persona, semplice, che tra l'altro si occupava di meditazione e spiritualità. E ha capito che nostante tutte le "stranezze" che gli ho raccontato, e che ho scritto anche qui, la mia era in fondo un'esperienza genuina, raccontata da una persona sana. Ma ho sentito il bisogno di scrivere e di ricevere un parere da chi ha praticato realmente, da chi ha davvero esperienza, senza però abbandonare una buona dose di "dubbio" e buon senso.

Citazione:
Potresti lavorare un po con il corpo (Tai Chi, Hatha Yoga....) e fare
un po di meditazione, magari in un centro Zen.

Ho praticato hatha yoga per un anno...ogni tanto pratico per conto mio. Ho imparato due tecniche interessanti: uddiyana bandha e nauli kriya.
Conosci? Possono essere utili o dannose?
Carl is offline  
Vecchio 10-05-2008, 08.21.26   #75
Noor
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Citazione:
Originalmente inviato da Carl
Il prestare attenzione alle sensazioni del corpo, ai pensieri, al senso dell'io, non crea un senso di dilatazione, dilatazione di sè, tanto da sentirsi "ingigantiti"?
Se ho ben capito ,forse intendi dire che si ha la sensazione di uscire dai limiti corporei,di espandersi oltre questo..
Questa "perdita di confini" accade,poichè osservando distaccatamente il corpo,in fondo non siamo più quello:siamo dentro quella sensazione corporea ,ma allo stesso tempo ne siamo il testimone, che è l'osservatore senza pensieri (solo questi legano e ci identificano col corpo) e che non appartiene alla dimensione dello spazio (e del tempo).
Spero di essere stato chiaro,ma soprattutto di aver inteso la tua domanda.
Noor is offline  
Vecchio 10-05-2008, 10.07.06   #76
atisha
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Originalmente inviato da Carl


x Atisha:
Però su questo punto:Tornando a Gurdjieff, secondo la mia esperienza, è la lotta dei tuoi numerosi "io" (pensieri emozioni e sensazioni che hanno poca durata) che traggono vita dal centro intellettuale.. e che sono in contraddizione tra loro..
Ti va di spiegarmelo un po' meglio? Vorrei capire se corrisponde a quello che sento.

tralascio il discorso del centro intellettuale e emozionale, che immagino tu sappia cosa G. intendesse, e passo agli "io"...
Ci sono molti "Io" difficili da gestire all'interno di noi.. e sono proprio le parti, le varie personalità che coabitano spesso chiassosamente dentro di noi e partono dai vari centri (intellettuale che emozionale) e ci servono le loro rispettive funzioni, ma parlando tutte dallo stesso "altoparlante" (tu).. ed ora uno ed ora l'altro, questi numerosi "io", interferendo si adoperano per farci credere di essere il "Sè" l'essenza consapevole..
Essi, gli "io", vivono nella nostra mente.. e "ci" portano a spasso durante tutta la giornata.. difficile staccarci da loro se non si entra in meditazione o non si pratica verso il solo "Ricordo di Sè" costantemente..
è necessario prendere da loro le distanze se nò avranno sempre il sopravvento.. questi "io" sono i servitori (ma si comportano da padroni)... e tali devono diventare, riconoscendoli.. umili servi..
Sono le false personalità, così astute che certi "io" proveranno in tutti i modi a distruggere il Lavoro che stai facendo su di te, andando alla ricerca di situazioni o cose che alla prima apparenza ti sembreranno innocue, ma alla lunga, se ti allontanerai dal Ricordo, creeranno problemi.. è anche ciò che comunemente chiamiamo "ego spirituale" che spesso viene sottovalutato ma non da Gurdjieff.. (e non solo)
I molti "io" alla fine sono fantasmi.. bisogna disidentificarsi da questi "io" e non rafforzarli come erroneamente alcune scuole fanno, soddisfacendo i vari "desideri" inespressi...
Bisogna non fidarsi mai di questi "io" ma solo e sempre cercare di essere Presenti.. qualunque "io" che cerchi di collegarsi con il "Ricordo di Sè" è un impostore.. esso va riconosciuto e trasformato in Ricordo all'istante.. Come? Riflettendo, studiano l'immaginazione e l'identificazione, costantemente.. osservando le situazioni che ci hanno recato gioia e dolore.. perchè esse sono emozioni.. e le emozioni (come saprai) sia positive che negative solo illusorie.. sempre parte di quei "personaggi"... parte della meccanica, che esistono su di un piano limitato.. automatico.
Quando non siamo sul Ricordo di Sè, siamo sulla legge dell'accidente...
Il Ricordo di sè è il Timone che ci mantiene nella rotta.. che ci fa evolvere...
guarire da tute le ferite..




Citazione:
L'età è quella ma non penso sia così importante quando si procede in un ambiente così sconosciuto e, dico io, pericoloso...ma dove trovarla una guida, una persona che sa e non parla solo per sentito dire o per quello che ha letto come alcuni insegnanti yoga che ho conosciuto?

Secondo me l'età conta e non conta... ma il discorso sarebbe lungo da fare qui... (ed ingannevole per chi ci legge)..
quanto alla guida.. beh devi fare attenzione anche lì..
gli insegnanti sono una cosa, conoscono le tecniche e le hanno sperimentate tanto da poterle insegnare.. i Maestri (O Guide) sono appunto chi ha sperimentato totalmente (o così si spera) il Ricordo, al di là delle varie tecniche.. e vive in una dimensione pacificata ed è in grado di accompagnare in questo Viaggio meraviglioso... perchè conosce i vari tranelli ed i vari "io"..
Come trovarla? affidati al tuo buon senso (o a qualche gruppo di "io" già evoluto) di scuole ce ne sono tante.. basta cercare.. annusare.. e "svelare" chi secondo te è un vero Maestro.. è anche divertente tra l'altro..
All'epoca così ho fatto e ci sono riuscita.. poi non è detto che il tal Maestro ti prenda nella scuola, per esempio.. o ti voglia seguire fuori dalla scuola.. e questa è la prova del nove che non è un impostore: diffida da chi si vuol prendere subito cura di te... di chi ti promette
Chiaro, io parlo di scuole di Quarta Via.. sempre per appoggiarmi al tuo vissuto fino a questo momento.. ma ce ne sono tante a seconda del tuo feeling..

ciao..
atisha is offline  
Vecchio 10-05-2008, 13.02.14   #77
andre2
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Citazione:
Ciao andre2. Hai scritto:

Citazione:
a orecchio, coscienza e consapevolezza mi sembrano la stessa cosa, ma non ho consultato il vocabolario, in merito. non mi sembra che l'esser coscienti implichi necessariamente pensiero. si doverbbero riferire entrambe (l'esser coscienti e consapevolezza), al "rendersi conto".


Non so che cosa dica il vocabolario, ma per essere coscienti non intendo la percezione in sè, il vedere, il sentire ecc...Mi riferivo a quella divisione tra sforzo mentale, cosciente, e quello stato che non dipende dallo sforzo di cui ho avuto esperienza in rare occasioni. Non so come spiegarlo.
forse vuoi dire che, esser coscienti è quella cosa, quell'idea che ci siamo fatti di noi, frutto di un retaggio di pensieri, identificazioni, nel corso della vita per opera di pressioni di varia natura (educazione, ideologie, ecc),
mentre la consapevolezza è il rendersi conto di ciò che è al di la dei condizionamenti?
per me sono la stessa cosa (l'esser coscienti e consapevolezza).
il frutto delle pressioni distorcenti le chiamerei identificazione, ego, che generano a loro volta percezione condizionata e distorta.
è questo che volevi dire?


Citazione:
Citazione:
la concentrazione è prodotto della volontà e siamo in ambito di scelta, duale, quindi ego. ma l'attenzione (e l'osservazione).... sono ciò che rimane quando non si sceglie. non è approccio duale.


Come lo sai?
è evidente. l'osservazione non necessita di giudizio, valutazione. è semplice presa d'atto.
la concentrazione presupone selezione, quindi non presa d'atto di tutto ciò che è. e la selezione presuppone intenzione, valutazione, azione, sforzo.
andre2 is offline  
Vecchio 10-05-2008, 19.20.34   #78
elvis81
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Ciao a tutti,
sono nuovo del forum e non ne sono affatto pratico ma vorrei comunque cercare di dire la mia soprattutto rivolgendomi a Carl visto che lo sento vicino.
Ormai da circa tre anni sono avviato alla vita,al percorso spirituale verso la realizzazione.verso la piena conoscenza di se stessi.Conobbi Robbybass circa 4 anni fa e fui colpito dalla sua semplicità,dalla sua voglia di vivere,dal suo approccio gioioso alla vita,ora dico "tipico" di chi ha trovato la strada giusta,di chi sa cosa fare.Da lì lui mi ha sempre aiutato per quanto era possibile a vivere nel giusto,dandomi consigli e indicandomi cosa fare nello specifico.Fin dall'inizio ho sentito la voglia di seguirlo,desideroso di togliermi il peso di anni di frustrazioni e menzogne.Ho sempre mentito a me stesso per paura di perdere tutti e tutto.Ancora oggi Robbybass mi indica,mi aiuta e mi da consigli costruttivi,naturalmente sempre e solo in base a quanto merito.Il fatto d'averlo incontrato è un privilegio(Carl!significa che nella vita hai fatto realmente qualcosa di buono)che va onorato e mantenuto tale cercando e continuando sempre a vivere onestamente,nel giusto,nella verità.Non è facile.Non ci sarà nessuno a batterti le mani,a dirti bravo,ma funziona,è gratificante e ti rende libero.Non basta aver ricevuto l'illuminazione(e qui mi riferisco un pò a tutti)o aver incontrato un maestro,il maestro...certo come ho detto è un privilegio ma è lì che inizia il vero lavoro e serve umiltà,volontà,coraggio,costan za,onestà e voglia di cambiare.Vivere onestamente ci rende liberi.Farlo e continuare a farlo ci da la vera gioia e ci permette di raggiungere l'obbiettivo.Spero d'essere stato abbastanza chiaro.Un saluto a tutti...
elvis81 is offline  
Vecchio 11-05-2008, 08.58.59   #79
atisha
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Citazione:
Originalmente inviato da elvis81
Non basta aver ricevuto l'illuminazione(e qui mi riferisco un pò a tutti)o aver incontrato un maestro,il maestro...certo come ho detto è un privilegio ma è lì che inizia il vero lavoro e serve umiltà,volontà,coraggio,costan za,onestà e voglia di cambiare.Vivere onestamente ci rende liberi.Farlo e continuare a farlo ci da la vera gioia e ci permette di raggiungere l'obbiettivo.Spero d'essere stato abbastanza chiaro.Un saluto a tutti...

caro elvis81... sono personalmente felice per te, se sei realmente felice..
però ti voglio dire una cosa, perchè hai banalizzato un passaggio importante.. e dimostri una certa inconsapevolezza nel punto che ti ho evidenziato..
Cosa significa ricevere l'illuminazione? dire che non basta?
quello è il Frutto della ricerca!
illuminarsi non è "giocare al gioco del guru" che accompagna i disagi altrui nei primi passi verso un probabile rinnovo.. ma è qualcosa d'altro d'intimo.. che vedo purtroppo, ancora oggi, non chiaro agli occhi di parecchi "ricercatori"..
Non mi dilungo.. ho solo voluto portare una voce a contrasto per non "condizionare" chi ha ancora bisogno di abbattere i propri autotradimenti...

E' tempo di smettere di costruire autoreferenzialità e falsi guru.. falsi profeti..
un falso guru è colui che trasforma il proprio ego in un dio...
egli si afferma in tutti i modi, e ne è convinto..
egli crede di possedere le chiavi del "comando" a tal punto da poter e DOVER aiutare gli altri..
ma ancora non ha finito di aiutare se stesso..
e prima o poi il suo comportamento lo tradirà...

Quancuno ha scritto : "Li riconoscerete dai loro frutti"
osservate ciò che fanno i vostri guru.. se ciò che fanno è in contrasto con quanto dicono, predicano!
Un falso guru ha ancora fame d'amore.. e cerca di comprarsi quell'amore.. lo pretende e tenta di controllarlo a tutti i costi.. anche nella buona fede dell'inconsapevolezza..
ma così facendo lo allontana..

namastè.. e buona domenica
atisha is offline  
Vecchio 11-05-2008, 09.37.07   #80
Yam
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Originalmente inviato da Carl

Ho praticato hatha yoga per un anno...ogni tanto pratico per conto mio. Ho imparato due tecniche interessanti: uddiyana bandha e nauli kriya.
Conosci? Possono essere utili o dannose?

Direi dannose se fatte male, perche' molto avanzate e difficili...impossibile impararle in cosi poco tempo...
Sai fare questo? Nauli
Yam is offline  

 



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