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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 11-01-2005, 19.10.45   #31
atisha
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Messaggio originale inviato da Brucus
Stupendo!!!
Era da tempo che non leggevo qui nel Forum delle parole così autenticamente spirituali.
Tre semplici parole, eppure quanto dicono, quanta energia sprigionano.
In un periodo in cui sembra che la spiritualità sia appannaggio solo di "saggi" e "già arrivati" che si azzuffano tra loro e si insultano a tutto andare, le tue parole sono un balsamo per chi vive la propria spiritualità in modo diverso, "naturalmente".

Grazie Fragola.

brucus

beh..ci sta tutto dentro caro Brucus... chi spinge, chi brontola, chi urla,chi si fa piccolo, semplice, naturale, dotto o rompipalle.
Tutto è nel TUTTO...ed ognuno ha un "ruolo" ben preciso dentro questa mappa..anche se non sempre si riesce a vedere...
quindi un bel namasté a Yam, Fragola..ed a tutti gli altri.
Non vedete che siamo tutte espressioni della stessa ed Unica Energia? e che senso avrebbe vederne un unico "noioso" raggio?
E poi..anche i grandi e piccoli saggi..i grandi maestri zen usavano lo scontro/incontro (e non solo )...
Questa è una meravigliosa scuola di Dharma..peccato non ancora vissuta per tutti così... ma anche questo è volere Suo...

Ahhh... a proposito il 3D era partito da M.Maddalena e Gesù..ma con l'obiettivo di globalizzare le varie strade conosciute e non... che portano ad Unione Mistica.
Apettando il professor kantaishi e gli altri che vorranno partecipare...
Una buona cena a tutti... dal forum Spiritualità
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Vecchio 11-01-2005, 20.10.38   #32
atisha
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Messaggio originale inviato da SonoGiorgio
Il Sesso Tantrico non è solo un "accoppiamento", si sa....ma non è solo la via di "accesso" ad un'energia quantitativamente superiore nel momento orgasmico della donna....è qualcosa di più.
La tecnica tantrica presuppone innanzitutto che si sia forti abbastanza per dominare l'Energia sessuale bruta (quasi allo stato primordiale) che si libera dalla donna e nella donna....

E' per questo che la vera pratica tantrica è conosciuta da pochi...perchè essa è si un accesso ad uno stato di Coscienza Superiore, ma è anche una pratica pericolosa.
Ma v'è un altro pericolo....e questo è molto più subdolo.
Se la donna è a conoscenza delle tecniche opportune, è in grado di rendere l'uomo con cui ha fatto sesso, schiavo per la vita.

Si comprendo, mi fa piacere tu lo abbia fatto uscire chiaro questo discorso....... si potrebbe discuterne per giorni... anche senza procedere alla visione Tantrica.
Hai perfettamente ragione per quello che concerne questa Forza femminea che può diciamo "manipolare" l'uomo (permettimi..l'uomo debole!!)...infatti le donne usano questa energia senza conoscerne purtroppo il disegno più grande... per se stesse inizialmente.
Vorrei a questo punto portare a riflessione queste parole...per innalzare in discorso e farlo scivolare in una visione completa e profonda...


"E quando gli dei fanno l’amore le cose diventano quasi selvagge.
Non ci sono regole, norme. Ci si muove solo sullo stimolo del momento.
Niente è tabù, niente è inibito.
Qualsiasi cosa accada in quel momento è bella e sacra;
qualsiasi cosa, dico, incondizionatamente.
Se portate la mente in quello che sta accadendo, lo distruggete completamente."


Lasciate che il far l’amore arrivi da sé.
Prima di entrare nell’amore, sedete in silenzio insieme per quindici minuti tenendovi le mani incrociate. Sedete al buio o con una luce molto bassa e sentitevi reciprocamente. Entrate in sintonia. Il modo per farlo è respirare insieme. Quando tu espiri, lei espira; quando inspiri, lei inspira. Ci potete riuscire in due o tre minuti. Respirate come se foste un unico organismo – non due corpi ma uno. E guardatevi negli occhi, non con uno sguardo aggressivo ma in modo molto morbido. Prendete tempo per godere l’uno dell’altra. Giocate con il corpo dell’altro. Non iniziate a fare l’amore a meno che il momento non arrivi da solo. Piuttosto che iniziare a fare l’amore realizzate inaspettatamente che lo state facendo. Aspettate queso momento e, se non arriva, non c’è bisogno di forzarlo. Va bene. Mettetevi a dormire; non c’è nessun bisogno di fare l’amore. Aspettate il momento per uno, due, tre giorni. E quando il momento arriva, l’amore andrà molto in profondità e non creerà la follia che crea ora. Sarà un sentire oceanico, molto molto silenzioso. Ma aspettate che il momento arrivi; non lo forzate.
L’amore è qualcosa che va fatto come la meditazione. E’ qualcosa a cui dare il benvenuto, che va gustato molto lentamente, così che si possa espandere profondamente nel vostro essere e possedervi così tanto che voi non ci siete più. Non è che state facendo l’amore; siete amore. L’amore diventa un’energia più grande intorno a voi. Trascende entrambi...ed entrambi vi perdete in esso. Ma per questo dovrete aspettare.
Aspettate che il momento arrivi e capirete subito qual è la magia che lo fa funzionare. Lasciate che l’energia si accumuli e che le cosa accadano da sole. A poco a poco diventerete consapevoli quando il momento arriva. Inizierete a vederne i sintomi, i presintomi, e poi non ci sarà alcuna difficoltà. Ma adesso, io credo, non conoscete i sintomi del momento giusto. In qualche modo non siete in sintonia con il vostro nucleo interiore e questo crea l’esperienza nevrotica. Ma accadrà, non c’è niente di cui preoccuparsi.
L’amore è come Dio – non lo si può manipolare. Accade quando accade. E se non accade non c’è niente di cui preoccuparsi. Non fatene un trip dell’ego che vi spinge a farlo ad ogni costo. Questo è parte della mente occidentale. L’uomo pensa che in un modo o nell’altro deve gestire la situazione. E se non lo fa, non è abbastanza uomo.
http://www.tantralife.com/tantralife.htm#25
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Vecchio 11-01-2005, 20.17.45   #33
atisha
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AtiYoga

e tornando al buddhismo tibetano.....

La via diretta dell'atiyoga viene paragonata all'asse di una ruota, i cui raggi rappresentano le diverse vie graduali. Perciò Ati Rimé non solo indica la via finale, ma tiene conto anche delle principali modalità di realizzazione dell'unica meta tramite le altre vie, senza alcuna discriminazione religiosa. Questa caratteristica "non settaria" viene chiamata in tibetano rimé, che significa "senza confini". Pertanto Ati Rimé non richiede la conversione alla religione buddhista.

La finalità di Ati Rimé è unicamente la comprensione della propria vera natura originaria, che è la stessa in tutti gli esseri, ma si manifesta differentemente, dando origine a molteplici culture religiose. Tuttavia, siccome ogni spiritualità è espressione della medesima essenza primeva, innata in ogni essere umano, le differenti religioni sono accomunate da princìpi teorici e modalità pratiche universali. In accordo con la tradizione buddhista antica, Ati Rimé raggruppa tali aspetti teorici e pratici in nove vie o mezzi di realizzazione (yâna), che qui travalicano l'orizzonte culturale buddhista per aprirsi alle altre esperienze religiose.

L'apertura di Ati Rimé, oltre che filosofica, è soprattutto metodologica, perché invita all'effettiva esperienza personale e alla verifica concreta nella vita quotidiana. Affinché il lettore possa farsi un'idea di ciò che intendo, propongo in queste pagine un semplice esercizio di meditazione basato sul metodo dello yoga-tantra, il primo dei quattro sistemi di yoga (gli altri sono il mahâyoga, l'anuyoga e l'atiyoga).

La via dello yoga-tantra è la devozione (bhakti) alla divinità personale (ishta-devatâ) che, per i buddhisti tantrici, può essere uno dei cinque buddha principali o degli innumerevoli bodhisattva loro emanazioni (la tradizione antica conta 42 divinità pacifiche e 58 irate). Anche se queste entità derivano in gran parte dal mondo religioso hindu, tale matrice non viene più riconosciuta dai buddhisti ortodossi, che invece insistono nel sottolineare la radicale diversità tra le due religioni.

Attualmente chiunque intenda praticare gli insegnamenti dei tantra è tenuto, in via preliminare, a meditare sulla divinità Vajrasattva (esaltata come l'unione delle 100 divinità), immaginandola secondo i canoni iconografici formulati dai maestri buddhisti dell'India medioevale. Però, mancando la consapevolezza della sua connessione con la matrice hindu e, quindi, dell'intento originario, la meditazione su Vajrasattva spesso finisce per sviluppare nel praticante un sentimento di appartenenza religiosa e un'identificazione culturale da cui, invece, originariamente avrebbe dovuto liberare.

In Ati Rimé la figura di Vajrasattva è rappresentata da un corpo risplendente di luce bianca, privo di qualsiasi connotazione culturale e razziale. Esso non scaturisce da uno specifico simbolo religioso, ma da un archetipo universale come l'immagine di una stella. Inoltre, i raggi che irradiano dalla stella del proprio cuore non evocano la presenza dei particolari buddha e bodhisattva catalogati nei mandala buddhisti. I raggi della propria devozione irradiano nel cielo illimitato, raggiungendo le infinite stelle che simboleggiano universalmente tutti gli esseri illuminati, al di là di qualsiasi illusorio confine religioso. E quando i raggi ritornano nella stella del cuore, uniscono in quella le energie di tutte le altre stelle, affinché il praticante comprenda profondamente che la sua vera natura originaria è la stessa degli esseri più elevati, qualunque sia lo spazio e il tempo della loro manifestazione.

<Ati sta per atiyoga, l’ultimo mezzo di realizzazione della propria essenza originaria. Si chiama così perché questa tradizione sorse in India, ma in verità è universale. Rimé vuol dire senza linee di separazione tra sé e gli altri.>

http://digilander.libero.it/atiyoga/yoga.htm
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Vecchio 11-01-2005, 20.49.07   #34
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Eheheheheheeh!
Bravi cosi si va avanti!
Occhio a cio' che vi viene proposto...
Non lo rDzogh Chen viene insegnato, ma un suo simulacro.
Non il Tantra (Vajrayana) viene insegnato, ma cio' che di quell' insegnamento, proveniente dai rivoluzionari Kapalika, da Mahasiddha come Saraha, e' rimasto, dopo l'intensa manipolazione da parte del clero tibetano, mantenuto dai nobili.
Il tantra nacque in ambienti laici, come potevano dei monaci praticarlo?
Inventarono la Yum (consorte femminile) visualizzata, inventarono mirabolanti visualizzazioni (una sorta di Kundalini Yoga) e soprattutto videro la cosa solo dal punto di vista maschile.....e nessuno realizzo' mai un bel niente di niente.
Un mio amico si e' ucciso dopo il tradizionale ritiro di tre anni tre mesi e tre giorni, quelle pratiche crearono in lui solo enormi conflitti con il sesso opposto, e non riusci a risolverli.

Il vero senso del Tantra e' l'arte di vivere soprattutto unn armonioso rapporto tra uomo e donna, raggiungibile da un uomo e una donna consapevoli.
Ma soprattutto scordatevi sessualita' e orgasmi selvaggi, queste sono palle. I principi maschile e femminile vanno armonizzati dentro di noi e simultaneamente fuori.
Il resto e' spazzatura.

Ultima modifica di Yam : 11-01-2005 alle ore 21.06.21.
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Vecchio 11-01-2005, 22.48.57   #35
Fragola
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Messaggio originale inviato da atisha
beh..ci sta tutto dentro caro Brucus... chi spinge, chi brontola, chi urla,chi si fa piccolo, semplice, naturale, dotto o rompipalle.

Se ti riferisci a me, non mi faccio piccola. Sono Piccola. Il mio nome è una parola che significa piccola.
Scherzi a parte, non volevo dare false dimostrazioni di modestia. Semplicemente non mi riconosco in nessuna scuola e in nessuna tradizione, nè orientale nè occidentale. E questo forse è proprio il contrario della modestia.

Yam, mi sono un po' persa in quello che dici, ma forse su qualcosa hai ragione. (magari anche su altro, ma non entro in merito, non sono abbastanza ferrata) Secondo me hai ragione sul fatto che molte tradizioni, non solo quella dzogchen, vedono la cosa solo da un punto di vista maschile.

Comunque rimango convita che state dando alla parola Tantra significati diversi.

Atisha, stavolta sono io in trasferta. Torno al piano di sopra e un bacione a tutti.



Fragola is offline  
Vecchio 12-01-2005, 00.17.41   #36
edali
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Messaggio originale inviato da atisha
beh..ci sta tutto dentro caro Brucus... chi spinge, chi brontola, chi urla,chi si fa piccolo, semplice, naturale, dotto o rompipalle.


Non vedete che siamo tutte espressioni della stessa ed Unica Energia? e che senso avrebbe vederne un unico "noioso" raggio?
E poi..anche i grandi e piccoli saggi..i grandi maestri zen usavano lo scontro/incontro (e non solo )...


Una buona cena a tutti... dal forum Spiritualità

Per te sarà noioso ma non per gli altri.

Secondo me stai oltrepassando le regole di questo forum.
edali is offline  
Vecchio 12-01-2005, 07.20.06   #37
atisha
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edali..fai attenzione quando leggi e fallo con l'intenzione di comprendere e non di attaccare per favore..comprendo che ti ho delusa..e che non corrispondo alle tue aspettative amicali.....al modello che ti eri immaginata...
allora .."noioso raggio" indicava un'unico raggio uguale...quindi potrebbe essere sia un raggio uguale al tuo che uguale al mio..ma sempre quello... con impossibilità di interscambi...
Se esistesse per ipotesi quell'unico "noioso" raggio il forum cara edali (la giustiziera) cadrebbe immediatamente..morirebbe!
Infatti se ben leggi i forum dove esistono individui con gli stessi unici pensieri..(quindi raggi)..spesso gli stessi si autoeliminano per incapacità di esistere..dopo un po!.
comprendi?..un po' di elasticità, prego!

Ultima modifica di atisha : 12-01-2005 alle ore 07.26.36.
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Vecchio 12-01-2005, 07.24.27   #38
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Messaggio originale inviato da Fragola
Se ti riferisci a me, non mi faccio piccola. Sono Piccola. Il mio nome è una parola che significa piccola.
Scherzi a parte, non volevo dare false dimostrazioni di modestia. Semplicemente non mi riconosco in nessuna scuola e in nessuna tradizione, nè orientale nè occidentale. E questo forse è proprio il contrario della modestia.

Comunque rimango convita che state dando alla parola Tantra significati diversi.

Atisha, stavolta sono io in trasferta. Torno al piano di sopra e un bacione a tutti.

sì la parola Tantra può avere apparenti significati discordanti... ma sapendo leggere in profondità della stessa..porta sempre a quel Centro...Unione.

Mi riferivo a te con il "semplice" per dire il vero... già che sherziamo!

Non esistono trasferte..non chiudiamo i gruppi...dai per favore... però capisco cosa mi vuoi lanciare...e mi scosto

Ultima modifica di atisha : 12-01-2005 alle ore 07.28.48.
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Vecchio 12-01-2005, 10.25.09   #39
Yam
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Messaggio originale inviato da Fragola


Comunque rimango convita che state dando alla parola Tantra significati diversi.

Possiamo suddividere tutte le Vie in :
Vie della rinuncia (regole, precetti da osservare)
Vie della Trasformazione (non si rinuncia a niente la Vita stessa e' la Via)
Vie Dirette (rDzogh Chen, Advaita ecc., basate sul riconoscimento diretto della non-dualita')

Il Tantra e' la via della trasformazione, e il suo senso e' come ti ho indicato. L'aspetto sessuale rientra nel modo di lavorare "complessivo" e da questo non puo' essere isolato, anche se rappresenta il momento di elezione.

E' appena uscito un libro di un mio caro amico, con cui ho anche condiviso parte del mio percorso. Oltre che essere un orientalista di fama internazionale, conosciuto soprattutto in India, e' un vero praticante di rDzogh Chen e della Via Tantrika.
E' la prima traduzione Italiana dell'Hevajratantra, testo insieme al Kalachakratantra, tra i piu' importanti. Il testo in se e' un po noioso, ma l'esegesi e il commento sono unici e straordinari.
Il tantra e' nato in ambiente Indu' con i Kapalika, Yogin Shivaiti....
Il testo e': Hevajratantra (Il Risveglio di Vajragarbha)- Ubaldini 2004 (G. Baroetto).



"Hevajra e' il principio unificante (samvara) di tutte le energie creative della Vita. Il testo rappresenta come una rete (jala) di giovani ammalianti maghe (Dakini, l'essenza di ogni donna), gioiosamente danzanti nel regno celeste, al fine di suscitare nella regale consapevolezza primordiale un'impetuosa, folle passione per la Vita che attende il suo fecondo abbraccio.
Ed e' cosi che Hevajra si risveglia dalla contemplazione cadaverica della Vacuita' originaria, rendendo possibile la manifestazione della realta' vivente e la comprensione del significato profondo di ogni esperienza.
Ed e' cosi che Vajragarbha si risveglia dal sonno estatico della rinuncia ascetica, riconoscendo il valore autentico di qualsiasi fenomeno, inclusi gli organi sensoriali e tutti i loro oggetti, le sensazioni, le emozioni, gli svariati pensieri e lo stesso senso dell'io.
La gabbia della religione istituzionalizzata e' stata abbattuta e, finalmente, il discepolo e la discepola del Buddha comprendono che solo amando l'esistenza cosi come e', al di la di qualsiasi Tabu', e' possibile acquisire la saggezza dell'esperienza, conoscere se stessi completamente e, poi, volare liberi nello spazio sconfinato della vera realta'.
(conclusione del testo citato)

Un omaggio a tutte le Dakini, danzatrici del cielo........a Fragola in particolare e naturalmente ad Ati..................(Y)am

Ultima modifica di Yam : 12-01-2005 alle ore 10.33.30.
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Vecchio 12-01-2005, 10.38.13   #40
SonoGiorgio
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Si comprendo, mi fa piacere tu lo abbia fatto uscire chiaro questo discorso....... si potrebbe discuterne per giorni... anche senza procedere alla visione Tantrica.
Hai perfettamente ragione per quello che concerne questa Forza femminea che può diciamo "manipolare" l'uomo (permettimi..l'uomo debole!!)...infatti le donne usano questa energia senza conoscerne purtroppo il disegno più grande... per se stesse inizialmente.
Vorrei a questo punto portare a riflessione queste parole...per innalzare in discorso e farlo scivolare in una visione completa e profonda...


"E quando gli dei fanno l’amore le cose diventano quasi selvagge.
Non ci sono regole, norme. Ci si muove solo sullo stimolo del momento.
Niente è tabù, niente è inibito.
Qualsiasi cosa accada in quel momento è bella e sacra;
qualsiasi cosa, dico, incondizionatamente.
Se portate la mente in quello che sta accadendo, lo distruggete completamente."


Lasciate che il far l’amore arrivi da sé.
Prima di entrare nell’amore, sedete in silenzio insieme per quindici minuti tenendovi le mani incrociate. Sedete al buio o con una luce molto bassa e sentitevi reciprocamente. Entrate in sintonia. Il modo per farlo è respirare insieme. Quando tu espiri, lei espira; quando inspiri, lei inspira. Ci potete riuscire in due o tre minuti. Respirate come se foste un unico organismo – non due corpi ma uno. E guardatevi negli occhi, non con uno sguardo aggressivo ma in modo molto morbido. Prendete tempo per godere l’uno dell’altra. Giocate con il corpo dell’altro. Non iniziate a fare l’amore a meno che il momento non arrivi da solo. Piuttosto che iniziare a fare l’amore realizzate inaspettatamente che lo state facendo. Aspettate queso momento e, se non arriva, non c’è bisogno di forzarlo. Va bene. Mettetevi a dormire; non c’è nessun bisogno di fare l’amore. Aspettate il momento per uno, due, tre giorni. E quando il momento arriva, l’amore andrà molto in profondità e non creerà la follia che crea ora. Sarà un sentire oceanico, molto molto silenzioso. Ma aspettate che il momento arrivi; non lo forzate.
L’amore è qualcosa che va fatto come la meditazione. E’ qualcosa a cui dare il benvenuto, che va gustato molto lentamente, così che si possa espandere profondamente nel vostro essere e possedervi così tanto che voi non ci siete più. Non è che state facendo l’amore; siete amore. L’amore diventa un’energia più grande intorno a voi. Trascende entrambi...ed entrambi vi perdete in esso. Ma per questo dovrete aspettare.
Aspettate che il momento arrivi e capirete subito qual è la magia che lo fa funzionare. Lasciate che l’energia si accumuli e che le cosa accadano da sole. A poco a poco diventerete consapevoli quando il momento arriva. Inizierete a vederne i sintomi, i presintomi, e poi non ci sarà alcuna difficoltà. Ma adesso, io credo, non conoscete i sintomi del momento giusto. In qualche modo non siete in sintonia con il vostro nucleo interiore e questo crea l’esperienza nevrotica. Ma accadrà, non c’è niente di cui preoccuparsi.
L’amore è come Dio – non lo si può manipolare. Accade quando accade. E se non accade non c’è niente di cui preoccuparsi. Non fatene un trip dell’ego che vi spinge a farlo ad ogni costo. Questo è parte della mente occidentale. L’uomo pensa che in un modo o nell’altro deve gestire la situazione. E se non lo fa, non è abbastanza uomo.
http://www.tantralife.com/tantralife.htm#25

Se Yam me lo consente, rinunciando alla sua naturale aggressività ed alla esposizione dotta di principi comprensibili solo a chi ha tanto studiato testi tibetani, anche a me piacerebbe continuare ad esporre ciò che penso....spero di non irritare nessuno.
Abbandoniamo pure la visione tantrica, il suo linguaggio e le sue tecniche...che peraltro mal si adattano a noi.
E' bellissimo il passo che citi...ed è calzante la tecnica di approccio all'atto sessuale.
Innanzitutto è evidente che l'ideale sarebbe che entrambi i partner abbiano il medesimo grado di "Consapevolezza"...non è necessario, ma sarebbe ideale. Medesimo grado di Consapevolezza non significa solo che essi abbiano lo stesso potenziale energetico, ma che abbiano un'armonia sintonica profonda. E' questa armonia che prepara i due individui a fondersi realmente in Una entità sola....è chiaro che questa Armonia, questa sintonia vibratoria, deve essere anche in qualche modo esercitata....respirare come se si fosse un ente solo....armonizzare i battiti cardiaci come se il cuore fosse uno solo.... potrebbe giovare il porre la propria mano sul cuore dell'altro e regolare la propria respirazione fino a quando il battito non è all'unisono....avvenuto questo anche la respirazione dovrà essere armonizzata a quella dell'altro. E' molto importante anche il periodo precedente al contatto fisico....qui gioca un ruolo molto importante anche l'attrazione fisica ed il desiderio.....sollecitare il desiderio nei giorni precdenti, ma senza esasperarlo, è un modo per promuovere la sintonia tra o due corpi. Non sottovaluterei, inoltre, anche il regime dell'alimentazione, nei giorni precedenti al..Rito.....l'alimentazione corretta predispone l'organismo al più agevole controllo e limita l'emanazione di effluvi che possono disturbare la meditazione e l'affinità vibratoria.
Se si è preparati a dovere, e se al momento del contatto con il corpo dell'altro si è creata la profonda affinità, qualcosa accade... accade da solo...naturalmente...qui la volontà della coppia è esclusa..il campo energetico dell'Amore si forma...anzi si consolida. Quando lo si percepisce è il momento in cui si sente la "necessità" dell'accoppiamento.....Forza Animale e Forza Spirituale si fondono....Amor Sacro ed Amore Profano....si fondono...ed è una sorta di Morte delle singole individualità, per la generazione di una cosa Una.
La forza Selvaggia dell'Amore Profano, l'Energia bruta, animale, deve però essere controllata...dominata, trasfomata, correttamente incanalata, mai subita.....per quanto possa essere "selvaggio" l'accoppiamento, esso deve avvenire sempre come se si fosse in costante meditazione, in concentrazione. La mente diventa Una...e l'Energia illumina la Mente.
Ma questa tecnica, che così descritta è solo abbozzata, può essere pericolosa, soprattutto per l'Uomo...non mi stancherò mai di ripeterlo.... se i partner non sono preparati abbastanza o se soprattutto sono a "livelli" diversi, si pone in pericolo l'equilibrio della mente...è come toccare un filo dell'alta tensione.
SonoGiorgio is offline  

 

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