Ho optato per una via Soft... quindi farò la brava, ma Mistico, tu mi fai paura..e non dico per dire....
Tutta questa certezza, tutta questa sicurezza.... bha.....
Apprezzo il tuo modo di scrivere, talvolta sarcastico...ma sempre "condito" con una vena di certezza ed autorità..... nei confronti del resto del genere umano.
Non so, una volta mi divertiva parlare di questi argomenti, era costruttivo, dal confronto nasce la discussione che può aprire la mente verso nuove ipotesi valutabili.....

Ora non so...tutta questa sicurezza mi spaventa....


buona giornata.....

Un dì, in uno sperduto villaggio di non importa qual parte del globo, un "saggio" venne accusato di aver messo incinta una giovane fanciulla. Il padre della giovane ragazza e gli abitanti tutti del villaggio si recarono con sentimenti di astio presso la dimora del saggio ed inveirono contro di lui, costringendolo a far fronte alla mal fatta. Egli si sarebbe dovuto assumere l'onere materiale del mantenimento e sostentamento del nascituro, ma non gli sarebbe stato concesso in ogni caso di prendere in moglie la fanciulla, reputata troppo giovane per il vecchio saggio.
Il saggio che per tutto il tempo era restato immobile ed impassibile di fronte a quell'orda scatenata, rispose semplicemente così: "Bene, molto bene!!!". Mantenne fede alle richieste provvedendo ai bisogni materiali del piccolo per oltre un anno.
La giovane fanciulla però, presa dal rimorso della dichiarazione mendace, un giorno decise finalmente di dire la verità sull'accaduto, confessando così di essere stata messa incinta da un giovane ragazzo del villaggio. Il padre della ragazza e tutti gli abitanti, saputa la cosa, tornarono dal vecchio saggio chiedendo scusa ed umiliandosi per il torto fatto.
Il vecchio saggio sentite le scuse, rimase come sua abitudine immobile ed impassibile, ed aperta bocca disse solamente: "Bene, molto bene!!!"

Che attinenza ha ciò con il discorso in atto?? Nessuna probabilmente, se nessuna attinenza, chi legge in esso troverà!
A te Mistico, che così sapientemente hai saputo rispondere all'amico Visechi, per te e per me, dico solamente (pur non essendo saggio): "Bene, molto bene!!!"
A te invece, Visechi, dico che non c'è una sola parola e una sola vigola scritta da Mistico in risposta al tuo post che io non abbia fatta mia. La simbiosi è totale!
Grazie, ed un saluto ad entrambi.
falcorum

Ora non so...tutta questa sicurezza mi spaventa....


buona giornata..... [/b][/quote]

...l'unica cosa di cui devi aver paura è di non aver abbastanza coraggio. Non potrei trovare parole migliori di quelle che seguono, per spiegare meglio cosa intendo dire. E' questo, un brano scritto da un grande saggio vissuto nel medioevo indiano: Tulsi Dasa. Egli scrisse:

“ la spiritualità è simile ad un bacino di nettare immortale. È impossibile raggiungere questo lago senza la grazia di Dio. Le cattive compagnie distolgono dalla via che conduce in quel luogo. Le voci diffuse dalle cattive compagnie sono come tigri e cobra che vivono lungo il sentiero. La mondanità e le preoccupazioni per i problemi quotidiani sono come invalicabili montagne. L’ignoranza, la delusione, l’ego e la vanità sono simili ad una fitta foresta. Le farneticazioni mentali, che causano dubbi e ragionamenti distruttivi, sono fiumi tumultuosi che devono esse superati per raggiungere il lago,dall’altra parte. Questo lago della spiritualità è irraggiungibile per coloro che non siano dotati di fede incrollabile., per coloro che non considerano Dio la più preziosa tra le cose.

Se per caso ad una persona (spinta da curiosità o dal fatto che la spiritualità è diventata una moda, o perché le ambizioni terrene frustrate creano questa sensazione di essere stanchi dei beni materiali) capita di seguire questo sentiero e di superarne le difficoltà, ozio, inerzia ed autocompiacimento, guidati dall’ignoranza, causeranno un sonno che porterà presto alla perdita di ogni consapevolezza. Giacendo inerte un ricercatore di tal fatta rimprovera alla fresca brezza dello spirito di distruggere il calore dei suoi desideri prosaici e rifiuterà quindi di attingere a questo nettare immortale. Così, senza raggiungere lo scopo, ormai quasi conseguito, torna al vecchio sentiero. Quando qualcuno gli domanda del lago risponde: <ci sono stato ed ho visto di cosa si tratta veramente. Non ci andare….non ne vale la pena>.

Tuttavia una persona benedetta dalla grazia di Dio non viene impedita da nessuno di questi ostacoli. Una tale persona benedetta raggiunge il lago, assapora il nettare immortale con reverenza e raggiunge la libertà dal dolore fisico, mentale e spirituale. Non abbandonerà il lago per nessuna ragione. Perciò, visto che ogni ostacolo ha origine nelle cattive compagnie, chiunque voglia attingere a quel lago deve cercare la comunità delle anime sante.”
con affetto,
falcorum

"Spaventoso"... non me l'ero mai sentito dire prima. Mi dispiace.
Devo esserti particolarmente grato per il tuo leggermi nonostante la paura che suscitano in te le mie parole. Ma non posso pretendere da te questo sacrificio.

Perciò devo pregarti di non leggermi.

Per favore!


Ciao...

Vedi Mistico, la tua sicurezza offusca la tua visuale...sei come il bambino che, sentendosi offeso da ciò che gli altri pargoli dicono, invita l'amichetto a non giocare più con lui.
Il tuo invito non sarà da me accolto.... per il semplice fatto che queste tue parole non sono dettate da saggezza o presunta tale.... , ma da quella bestiolina che dentro di te vive e che vien fuori ogni qualvolta qualcuno ti faccia notare che troppa sicurezza sta ad indicare l'esatto opposto.
Non hai capito il senso del mio discorso, ma la cosa non mi meraviglia...io continuerò a leggere, nonostante il tuo esplicito invito.....

un caro saluto.


brutta bestia l'importanza personale! smak

Caro Falco, le tue parole sono sempre fonte di riflessione per me e di questo te ne sono grata.
Comincio a comprendere ora il senso di quanto da te esposto, e se da un lato questo mi rende felice, dall'altro comincio a provare un senso di smarrimento di fronte a cotanta sicurezza da parte dell'"uomo"....
"credere" e "vivere" l'esperienza è forse questo il senso dell'insegnamento?
Cercar di comprendere, ma senza forzare....
volere senza desiderare..la volontà, credo sia questo il mezzo del coraggio..... quello stimolo che t'impone di proseguire nonostante tutto. Ti prego di correggermi se sbaglio...
un affettuoso saluto.

...accipicchia!!! Ma questo è.........è amore!!!!!!!!!! :-)))
Scherzo dai (non ci credete!!)!
Non ho mai fatto il "paciere", ognuno ha la propria strada da seguire e deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte, però..........però mi piacerebbe vedere voi due che vi date la mano (e magari anche un bacino!)!!!
Vi avverto entrambi; inutile fare commenti su questo post, tanto non vi rispondo!!!!!!!!!!!!
Un abbraccio ad entrambi,
falcorum

Per Mistico e Falcorum

Fate un po’ come vi pare. Pensavo che stare in un forum pubblico comportasse anche la volontà e il desiderio di confrontarsi con chiunque, anche con chi, come me, della vostra spiritualità crede poco e nulla, anzi assolutamente nulla.
Accolgo l’invito di Mistico, mi sono un po’ annoiato, fine delle discussioni, almeno per quel che mi riguarda. Avete riempito il forum di certezze assolutamente improbabili e pretendente pure che nessuno sollevi la manina per dire: “ma che cavolo dite?”.
Adieu spacciatori di verità assurde!

Sir, mi hai pietrificato.
Credevo che le lunghe discussioni avute in passato ci garantissero la facoltà di essere piuttosto liberi nella nostra esposizione. Mai mi sarei aspettato una reazione del genere da parte tua.
Che io mi scusi, ora, é assurdo, perchè più che mai, questa volta, non era mia intenzione ferire.

Forse non é il momento adatto per essere schietti, ma sento il dovere di dirti che quì, ora, stai sbagliando tu e non io.

Mi spiego questa tua reazione per via di qualcosa che ti dev'essere capitata durante la giornata. Ammetto che potresti essere alterato e scosso... ma, quando ci si sente così, sarebbe più saggio chiedere aiuto agli amici, oppure ritirarsi un attimo in solitudine. La cosa meno opportuna é ferire come fai tu.

Sei padrone di comportarti come credi. La misura della tua saggezza la definisci tu con le tue scelte, mentre l'affetto che gli amici hanno per te dipende da loro.

Per tua fortuna.


Ciao Sir, riprenditi!

visto che ti rivolgi anche a me, mi è doveroso rispondere. Esser certi di "qualcosa" a volte comporta l'impossibilità di eprimerne le motivazioni.
E' come se tu affermassi di avere visto un ufo sott'acqua (si lo so, ancora l'acqua, che vuoi fare? per me è quasi un'ossessione, o forse no?)!
Ne sei certo, lo hai veduto e toccato persino, ma è stata un'esperienza unica e tutta tua! Puoi scegliere tra il tacere o il dire, sapendo che nel primo caso la tua esperienza sarà come se mai fosse accaduta, nel secondo invece susciterà reazioni di vario tipo in chi ascolterà la tua storia. Eppure tu sai di non essere matto, tu eri lì, ed eri assolutamente sveglio e nel pieno possesso delle tue facoltà mentali.
Perchè allora "parlare" ti chiederai se poi vai incontro alle critiche? Se poi incrociando la gente per strada vedrai qualcuno sogghignare (con scherno camuffato di compassione) al tuo passaggio? Perchè?? Perchè rendere partecipi gli altri di una tal assurda esperienza?? Il dubbio assalirà perfino te stesso! Penserai ad un tratto .......ma ho veduto veramente o è solo frutto della mia fantasia?? E mentre assalito da cotanti pensieri, sarai quasi pentito di aver raccontato la storiella, eccoli apparire di nuovo! E ti darai "pizzicotti" da te stesso per verificare se stai sognando o se sei desto! Ma loro, sti benedetti "ufo" sono di nuovo li....come a dire....non hai sognato, noi siamo qui, non ci vedi? Non ci senti? Altri come te ci vedono e ci sentono, non dubitare!
E d'un tratto, quando l'angoscia prende il spravvento, senti qualcun altro raccontare una storia identica alla tua.....e poi un'altro ancora............ed un altro ancora. Certo sempre pochi (numericamente parlando) rispetto alla totalità dell'umanità, ma certo è che non sei stato l'unico a vivere quella esperienza, nè il primo, nè sarai l'ultimo, anzi scopri di essere uno dei "tanti"!
Adesso, e per tornare un attimino con i piedi per terra, abbandonando lo stupido (ma efficace spero) esempio, come puoi chiedermi di spiegarti qualcosa che non posso spiegarti?? Cerca in te stesso, è li la chiave! Io posso solamente indicarti una via, e non è detto neppure che sia la tua. E' stata di certo la mia. Volere e desiderare sono la vera forza, così come è proprio in ognuno di noi che risiede la verità. Ed è la medesima verità, poichè non c'è separazione, ma ogni cosa conduce all'Uno.
Altro non posso dirti.
Mi metto a tua disposizione, fin da ora. Parliamone, sentiamoci, anche privatamente. Ciò che è in mio potere fare, farò!
un saluto sincero,
falcorum