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Rapporti sessuali anali

Pregiudizi sul Sesso

di Davide Ragozzini   indice articoli

 

Rapporti sessuali anali

Maggio 2013

 

Il sesso anale è definito anche sodomia.
Il nome deriva da un racconto biblico che narra la distruzione della città di Sodoma e di altre città vicine come Gomorra, avvenuto per volere di Dio in quanto i loro abitanti erano colpevoli di comportamenti innaturali e immorali: “Ora gli uomini di Sòdoma erano perversi e peccavano molto contro il Signore”, però non è specificato in che modo.
Dio inviò due angeli ad avvisare Lot, nipote di Abramo, straniero a Sodoma,  dell’imminente distruzione.
Egli ospitò in casa i due angeli ma poco dopo, secondo il racconto, i sodomiti tumultuarono alla porta di Lot manifestando l’esigenza di “yâdha” verbo con il duplice significato di “conoscere” e di “abusare sessualmente”, i due stranieri (nota: nella bibbia originale, scritta in ebraico, il verbo “yâdha” viene usato con riferimento sessuale una volta su dieci ).
Lot fuggì con le figlie e la moglie e la città fu distrutta da una pioggia di fuoco.
Ora, per mettere in relazione i presunti comportamenti immorali dei Sodomiti (cittadini di Sodoma) così come sono descritti nel racconto biblico con il sesso anale, a mio avviso ci vuole molta fantasia, infatti molto recentemente, alcuni studiosi  hanno avanzato la tesi che  il significato dell’opera sia da intendere più che altro nella condanna di Dio nei confronti dei Sodomiti per mancanza del valore dell’ospitalità.
Quindi un mito nel mito.
Un incredibile equivoco? Nel racconto non c’è nessun accenno al sesso anale, o al rapporto omosessuale verso il quale poi dal mito ne scaturirà l’originale condanna, e a nessun tipo di pratica sessuale, se non l’incesto avvenuto in seguito tra Lot e le sue figlie ma su questo non incombe nessuna punizione divina e poi Lot non era un abitante di Sodoma.
È strano che in tutte le interpretazioni della Bibbia si arrivi a condannare gli abitanti di Sodoma come colpevoli di praticare il sesso anale che viene considerato perverso e contro natura anche se dal racconto non emerge, quando non si accenna mai al rapporto incestuoso tra Lot e le sue figlie.
E poi perché mai Dio se la dovrebbe prendere con chi pratica con gusto il sesso anale,  visto che non se la prende con chi ha rapporti incestuosi?
Possiamo dunque ormai accettare il termine “sodomia” per identificare il sesso anale ma dobbiamo sapere che come origine non è dei più precisi.
Ne deriva che se avessimo interpretato la Bibbia in un altro modo forse i sodomiti oggi sarebbero stati quelli che bramano il sesso in generale oppure ancora più semplicemente coloro che negano ospitalità agli stranieri.
Ma “grazie a Dio”, ma sarebbe più giusto dire per responsabilità di chi ha scritto la Bibbia, Mosè o chi per lui e in particolar modo la Genesi dalla quale è tratto l’episodio di Sodoma, vero o falso che sia, o forse grazie a chi ha interpretato il Sacro Libro, il sesso anale è diventato un tabù.
Alcuni psicologi sostengono che il piacere che ne deriva nel praticarlo, sia per i soggetti passivi che quelli attivi, è in gran parte motivato dal piacere psicologico di infrangere un tabù.
Nelle società culturalmente influenzate dalla Bibbia, più è vietato e più lo vogliamo fare. Sopratutto se a vietarlo è qualcuno di cui o non abbiamo assolutamente considerazione o, nel caso della Libro Sacro, di qualcosa della quale oggi, più che mai, mettiamo in dubbio le sue origini divine.
Del resto se Dio ha creato Tutto, ci ha creato anche uno sfintere che può dare molto piacere e sopratutto ha creato una mente in grado di scegliere che modo utilizzare il proprio corpo riuscendo a vincere schemi moralistici o religiosi che limitano, giudicando, la libertà individuale e riducono la possibilità di vivere piacevolmente le proprie scelte.
Dovremmo comunque liberarci dai tabù in ogni caso, sia che ci limitino sia che ci inducano ad infrangerli.
Per quanto riguarda i divieti, negli Stati Uniti vigeva una legge che puniva chi praticava la sodomia con pene che variavano da multe fino a qualche anno di reclusione. In una dozzina di stati è stata abrogata solo pochissimi anni fa.
Ho omesso volutamente i numeri e le date precise perché a mio avviso è sufficiente conoscere solo il concetto di tale assurdità  per poi poter passare velocemente oltre.
L’ano, sia nei maschi che nelle femmine, è ricco di terminazioni nervose quasi come gli organi genitali. Provare piacere nella penetrazione è una cosa normalissima, sia per uomini che per donne.
Penso che arrivati a questo punto di questo libro, molti maschi di vecchio stampo, lo chiudano e lo brucino. Perché un maschio di vecchio stampo potrebbe pensare che un conto è avere una concezione dell’omosessualità tra le più civili ed evolute con tutto il massimo rispetto che ne consegue, e un conto è anche solo pensare di poter essere penetrato da un dito o da un oggetto o ancor di più da un pene.
Un gran numero di uomini sono ancora affetti dall’omofobia, ovvero dalla paura dell’omosessualità. La vera paura  non è che un omosessuale ci possa aggredire o che ci possa sedurre o che uno o un gruppo di omosessuali prenda il potere e minacci in qualche modo i rapporti etero e quindi la riproduzione.
La paura dell’omosessualità è una paura intima di molti maschi ancorati al modello patriarcale, di scorgere dentro sé aspetti femminili o ancora più terrorizzante è la possibilità di provare attrazione per un individuo del loro stesso sesso.
Ma fortunatamente molti uomini hanno una moderna ed evoluta apertura mentale che li spinge a sperimentare il sesso anale. Qualcuno con la propria donna e le modalità sono molte: il classico dito durante una fellatio, oppure i più coraggiosi si lasciano penetrare da un dildo anale, o ancora, i più arditi, si fanno penetrare con uno strap-on.
Sono sicuro che qualcuno di voi non sa cos’è. Uno strap-on è una cintura per uso femminile, una specie di imbragatura da alpinista, alla quale è attaccato un pene finto e lei lo deve  indossare in modo che il fallo sia posizionato nella sua naturale locazione nel corpo di un uomo. Così facendo può letteralmente penetrare il suo uomo proprio come lo farebbe un altro maschio.
Alcuni di questi oggetti hanno anche un altro pene attaccato dietro al primo ma che punta in direzione opposta cosicché la donna può contemporaneamente inserirselo in vagina.
Non è meraviglioso? Molte donne si eccitano tanto con un uomo che le lascia esplorare il proprio buchetto e tante ancora non lo ammettono neanche a loro stesse.
Ma non è finita qui, ci sono uomini ai quali è capitato senza disdegno un rapporto sessuale con altri uomini e non per questo si sentono bisessuali né tanto meno omosessuali.
Può essere stato un episodio isolato della loro vita oppure un inizio e una scoperta che da un certo momento in poi è diventata una piacevole attività unita e affiancata ai rapporti etero.
Se al posto di leggermi udiste la mia voce, quello che sto per scrivere lo urlerei: AL MONDO ESISTE TUTTO, e non mi stancherò mai di ripetere che tutto è lecito purché non nuoccia né a sé né agli altri.
Più avanti tratterò l’omosessualità definendola in modo preciso, basti sapere, ora, che per un uomo che esplora il suo ano come fonte di piacere, in qualsiasi modo lo voglia,  non significa che sia gay e in più si concede di provare il cento per cento del piacere che il suo corpo è in grado di dargli.
Al di là di tutto fare sesso anale non è una pratica alla quale ci si arriva tanto facilmente. Lo sfintere è un muscolo molto elastico ma per molti neofiti, sappiamo tutti che potrebbe risultare molto doloroso.
Qualcuno rinuncia ma per gli esperti è un vero peccato che si lasci perdere quando se ne prova quanto meno curiosità, e questo è meraviglioso.
Una branchia della Sessuologia moderna, che si sgola per abbattere i tabù e le false convinzioni su presunte controindicazioni di tale pratica, incoraggia a esplorare il più possibile le nostre potenzialità del piacere anche e sopratutto attraverso le antichissime filosofie orientali come il Tantra, dalla quale la scienza occidentale sta finalmente attingendo molto. Sono stati scritti libri e manuali su come si deve “iniziare” il corpo al sesso anale e sono rivolti alle donne ma anche agli uomini.
In commercio esistono prodotti sani utili alla lubrificazione e una casa produttrice di profilattici ne ha creato uno sulla cui superficie è presente una blanda soluzione anestetica generalmente a base di lidocaina.
Esistono anche sex toys progettati e costruiti proprio per le prime esperienze. Io trovo che tutto questo sia straordinario e mi chiedo come sia possibile che nella stessa specie, gli esseri umani, esistano “cervelli” che si occupano di studiare il modo per stimolare il più possibile il piacere e contemporaneamente, magari nella stessa città, altri “cervelli”, si occupano di costruire armi e strumenti di morte.
Per un senso del dovere mi sento di affrontare l’argomento dei rischi.
Tutti i rapporti sessuali sono a rischio di contagio ma sappiamo bene che il sesso anale è quello che nasconde maggiori possibilità di contrarre malattie.
Bisogna stare attenti, è vero, ma la mia personalissima idea è che bisogna vivere sempre e in tutte le dimensioni che la Vita ci offre con molta dignità e rispetto per noi stessi, sempre.
Non si deve mai confondere un bisogno con il piacere.
Un bisogno tende a farci fare qualunque cosa per soddisfarlo, il piacere no.
Esiste una profonda differenza spirituale tra i due concetti e incoraggio voi lettori a cercare letture che affrontano tali argomenti. In sostanza affermo che secondo me le malattie colpiscono chi è già in qualche modo un po’ malato.
Non dobbiamo dunque avere mai paura ma solo amore per noi stessi e se si trova il giusto equilibrio che è il cammino verso l’evoluzione, la vita ci riserverà sempre il meglio per noi.
La paura è il gioco dei potenti, su di noi.
L’amore è la forza dell’universo su tutto quel che esiste compresi noi stessi.
Scuriosiamo, anche su questo scottante argomento, sul web:

 

POST

http://forum.amando.it/sesso-anale-feci-47382/

 

Francesco1234

Sesso anale e feci...

  1. Vi è mai capitato di sodomizzare una donna, e appena entrati... sentire con la punta del pene le sue feci?

  2. Come avete reagito?

  3. Avete continuato o vi siete tirati indietro?

  4. Lei se ne è accorta di ciò? Gliel'avete detto? come ha reagito?

  5. Se avete continuato: vi è piaciuto? meglio o peggio di quando il retto è vuoto???

Leo88
A me sinceramente non piace il sesso anale...letteralmente mi disgusta...forse per una questione di igiene...ma non lo faccio assolutamente...molto meglio davanti Rapporti sessuali

 

giadina88
queste domande a mio parere sono un pò disgustose...

 

Steven

non è cattivo gusto....ma qualcuno ha bisogno di un certo genere di risposte. Rapporti sessuali

 

Francesco1234
Secondo me non c'è nulla di disgustoso.
Alla maggior parte degli uomini piace infilarlo nel sedere delle donne... e ahimé.... anche le donne usano il buco posteriore per defecare!!!... e quando un uomo vi entra... non è detto che sia sempre vuoto!
Prima il sedere era un tabu!!!  ... ora che la sodomia è stata sdoganata... resta ancora il tabu sul contenuto! Rapporti sessuali
Il tabu delle scoregge sta per essere sfatato... infatti anche molte ragazze (qui nel forum) raccontano ridendone) di quelle che mollano ai propri fidanzati! Rapporti sessuali
Ma il tabu della cacca è ancora duro a morire.... Rapporti sessuali
So chè è difficile parlarne e crea imbarazzo, ma: tutti i sederi femminili sono pieni di cacca! Ve lo assicuro!!!! è così!!!! Rapporti sessuali
Anche quel sederino bello che oggi avete visto sculettare su un marciapiede della vostra città!!!! Rapporti sessuali  ....non c'è nulla di male a parlare oltre che della "forma"... anche del "contenuto"!!!! Rapporti sessuali

 

POST

http://forum.amando.it/sesso-anale-misteri-femminili-36100/

 

Francesco1234

Sesso anale e misteri femminili....

Il mio post passato era incentrato sulle "sorprese" che può riservare il misterioso e amato buchetto femminile...
E allora visto che l'argomento stimola (non solo voi... Rapporti sessuali), suscita curiosità, eccone alcune che mi sono venute in mente:
Premessa:
Si mormora che ci sia una progressiva rivalutazione del sesso anale. In particolare sembra che più passi il tempo e più si abbassi per le donne l'età in cui hanno il primo rapporto anale.
E allora qualche curiosità (che spero le donne sapranno soddisfare):
1) perchè secondo voi le donne in passato erano tutte terrorizzate dall'idea di provare dolori atroci... e invece oggi prevale di più la curiosità di provare almeno una volta? Rapporti sessuali
2) Per chi ha provato: è vero che spesso lo praticate perchè permette di avere rapporti carne a carne senza eccessivi timori di una gravidanza indesisderata? (cioè senza preservativo) Rapporti sessuali
Se non è così.. ditemi: qual'è il motivo principale che vi spinge a praticarlo?
3) E' vero che da una sensazione più intensa rispetto alla penetrazione vaginale? Rapporti sessuali
4) A che età la vostra prima volta nel... didietro? Rapporti sessuali

 

bluangel

Bene, sono la prima a rispondere....
Punto 1:Non sono d'accordo sul fatto che una volta le donne non provavano... credo che un tempo ci si vergognava maggiormente e quindi si usava questa scusa per evitare di farlo.......
Punto 2:Non è assolutamente vero che facendolo dietro non si ha il rischio di gravidanze...questo lo pensano solamente gli irresponsabili. Il fatto che a me spinge a farlo è perchè mi piace la cosa un pò più "animalesca".... il sentirmi posseduta al 100% dal mio ragazzo che a sua volta apprezza molto possedermi...
Punto 3:Questo varia secondo me da donna a donna...  Ci sono donne che raggiungono l'orgasmo più facilmente con sesso anale.... io sinceramente provo più piacere nella vecchia maniera.....
Punto 4:A che età?.... e chi si ricorda.... credo intorno ai 21/22 anni con il mio ex ragazzo...

 

aramos
Punto1..nel passato,ci si provava eccome,ne son convinta ma credo anche che era concepita come pratica "sporca",da "case chiuse"..la rispettabilità in primis..
Punto2..quoto Blu..le gravidanze possono accadere..il rapporto carne a carne è realmente più animalesco,passione travolgente...col partner giusto,adoro farmi possedere nel modo più completo. E lui si sente..potente
Punto3..orgasmo anale..mai avuto..se non vengo stuzzicata sul clito..meglio orgasmo vaginale..ma non so per le altre donne
Punto4..prima volta..25 anni

 

platita
Allora...

  1. secondo me come dice aramos ora come prima si praticava, ma a mio modesto parere sono poche quelle che lo ammettono tranquillmente, anche ora...perchè ci sono e c'erano tanti pregiudizi

  2.  Io non l'ho mai fatto per evitare gravidanze, perchè come hanno gà detto il rischio c'è cmq...lo faccio perchè mi piace e piace al partner
    3)Io non ho provato un orgasmo anale ma posso dire benissimo per me il miglior orgamso avuto è stato cn lui ke mi penetrava analmente e con le dita in vagina...è stata la sensazione migliore della mia vita Rapporti sessuali

  3. A che età....mmmm.... qs 17 mi pare

faby63
Contribuisco anch'io.
Punto 1) Sono d'accordo con aramos. E poi il sesso anale lo si è sempre praticato, ma una volta se ne parlava molto meno.
Punto 2) Non è vero che sia sicuro da rischio gravidanze al 100%, una percentuale di probabilità, anche se minima, c'è.
Il motivo che mi spinge a praticarlo? Il fatto che non ne posso più fare a meno, perchè il piacere è indescrivibile, intensissimo, proprio animalesco, si. E poi lui impazzisce nel vedermi lasciare andare al piacere che mi da il sesso anale.
Orgasmo anale... Io non l'ho mai provato, però a volte ho la sensazione che potrei arrivarci, ma poi non succede. Comunque mi piace quasi più dietro che davanti, incredibile.
Prima volta intorno ai 20 anni.

 

jtdevotee
io non ci riesco non ci entra, non mi importa farlo ho già un buco che assolve perfettamente al suo dovere! ma il mio ragazzo me lo chiede, ci provo x farlo contento ma proprio non entraaaaaaa, fin dove arriva mi fa solo male e non provo nulla.  sarei curiosa di vedere, se entrasse tutto, se dopo un po' dà gusto ma ho dei forti dubbi... è così grosso e sproporzionato rispetto al buco

ma quelle che lo fanno hanno un uomo dotato di mircopene? Rapporti sessuali

 

COMMENTINO

Innanzi tutto è bene specificare la misura del rischio di gravidanza nel sesso anale.

È incredibile come girando in internet, nei blog, ci sia una altissima percentuale di ragazze e ragazzi che credono che praticando sesso anale si corra il rischio di una gravidanza.

Molti hanno questa convinzione senza sapere nulla in proposito e senza peraltro ragionarci sopra. Il retto anale ha un percorso completamente separato dal percorso vaginale verso l’utero, non c’è possibilità alcuna, nell’anatomia della donna, che i due canali possano essere in comunicazione.

I sessuologi consigliano attenzione solo al fatto che dopo l’eiaculazione dell’uomo all’ interno dell’ano, ci si assicuri che nessun rivolo di sperma coli verso la vagina. Anche se con una possibilità su dieci milioni, in questo caso c’è la probabilità di una gravidanza sopratutto se in quel momento si dovesse continuare a far sesso iniziando con l’inserimento delle dita, o peggio ancora del pene “sporco” in vagina.

Lo stesso identico rischio si incorre anche se lui le viene sulla pancia.

Lo sperma deve stare lontano dalla vagina per non correre il rischio che in qualche modo ci finisca dentro perché gli spermatozoi, quando si trovano da quelle parti, si arrampicano ineluttabilmente verso l’utero.

Sono dei formidabili nuotatori e come i salmoni risalgono verso la loro meta con incredibile tenacia, per di più se si pensa che a cercare l’utero più vicino sono milioni di spermatozoi e a vincere sarà uno solo.

Loro lo sanno benissimo e iniziano una gara all’ultimo sangue. Quindi, nel sesso anale si deve avere un po’ di attenzione, in questo senso, dopo averlo fatto.

Per quanto riguarda la pratica del sesso anale in passato, credo che sia difficile sapere con esattezza se e quanto era meno praticata.

Sicuramente c’era meno tranquillità nel parlarne e tanto più nel manifestare il proprio gusto verso di essa, ma a mio avviso questo non ha impedito a molte coppie di viversi i loro desideri e le loro voglie.

Ad ogni modo c’è un’evoluzione che porta ad abbattere, finalmente, i tabù e se le donne che gradiscono tale pratica, rispetto al passato, non sono molte di più, sicuramente sono in numero maggiore quelle che ne parlano serenamente.

Per molti è visto come un atto di sottomissione ma questo aspetto a me non interessa se non nel significato che può prendere attraverso il senso di abbandono nella più completa fiducia che una donna può provare nei confronti del suo uomo.

Da questo punto di vista è veramente un dono, un momento di estrema intimità che viene vissuto nella massima condivisione.

A tal proposito suggerisco la lettura di “The surrender” di Toni Bentley, una donna che racconta la sua esperienza di sesso anale nel modo più psicologico e profondo che forse sia mai stato affrontato, anche se a mio avviso si allontana molto dall’Amore di cui lei ci vuol far credere che si tratti, facendo emergere di se stessa una personalità molto combattuta.

Se è vero che alle donne piace, è vero anche che sentono il bisogno di viverlo con un uomo del quale provano una fiducia profonda, rispetto e stima reciproca e non è assolutamente detto che sia il partner della vita.

Ciò può accadere anche in rapporti occasionali o brevi avventure dove però, come per magia, si possono sentir fluire delle energie potentissime.

Saper riconoscere questi momenti e riuscire al lasciarcisi andare per viverli fino in fondo, dà alla vita il suo vero significato.

Personalmente la cosa che mi eccita di più non è affatto possedere una donna. È un concetto che non mi interessa, anzi lo ignoro o se ci rifletto lo aborrisco.

Per me è molto eccitante sentire il piacere della donna, nel sesso anale, ma talmente tanto che se al contrario prova dolore mi passa l’eccitazione.

 

   Davide Ragozzini

 

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